@heterochroma

Nicole.

Domanda del giorno: oggi vi chiedo di elencarmi tutto ciò che vi manca e di cui avete bisogno; non espressivamente soltanto cose materiali. Potete ampliare come meglio credete. Non accetto risposte del tipo 'boh, non lo so, ecc..' Se non vi piace la domanda di oggi siete liberi di cestinare.

Sembrerò forse scontata, ma non sento la mancanza di qualcosa di tanto necessario. Sono una persona che più che pensare a cosa gli manca, pensa ad apprezzare cosa ha. Credo che sia una visione migliore e meno logorroica di vedere la cosa.
Tutta via se dovessi fare un elenco di ciò che mi manca al primo posto ci sarebbe mio nonno. Da un anno e due mesi a questa parte, mi manca la sua voce e il suo essere schietto e cinico, delle volte fuori luogo, ma sempre sincero.
Poi ci sarebbe il periodo di pace anteriore al 15 Maggio 2011, data che ha segnato la vita irrequieta della mia famiglia. Prima eravamo davvero lo stereotipo della famiglia felice, litigi compresi, ma da quel giorno le cose non sono più state così. Dal 2011, non ricordo un Natale che sia stato degno di essere chiamato così. Da quella data non ci sono stati periodi di pace più lunghi di un mese, considerando il fatto che mio padre, per lavoro, sta via 20 giorni al mese. Delle volte arrivo a desiderare che non torni, delle volte ho persino pensato che sarebbe stato meglio se si fossero lasciati. Poi penso a mio fratello, e per la sua felicità sopporterei 100 di queste pene.

Latest answers from Nicole.

Quanti pezzi di pizza mangi di solito?

Quando ordino la pizza la lascio sempre, ne mangio 3/4 più o meno

http://ask.fm/gliocchibelli/answer/110179276931 a te.

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Ore 7:00. Sveglia. A scuola.
"Buongiorno amore."
"Buongiorno anche a te, amor."
"Non voglio alzarmi, andare a scuola."
"Dai su nemmeno se ti faccio vedere una cosa bella?"
"Cosa?"
Foto: il mio ragazzo seduto sotto il portone di casa.
Lui abita dall'altra parte del paese, per stare alle 7 da me si è alzato alle 5:30. La sera prima era anche tornato tardi.
Il perchè? Così senza motivo, perchè gli andava.
Puó sembrare stupido, ma sono pensieri e sorprese inaspettate che significano parecchio. Più di un regalo di San Valentino. (Festa, se così si puó chiamare, che detesto)
Mi ha fatto sorridere.

Parola del giorno: AIUTO. Come al solito, avete libera interpretazione. Non accetto risposte del tipo 'boh', 'non lo so', ecc. Se la parola del giorno non è di vostro gradimento, siete liberi di cestinare.

Sono una che non chiede mai aiuto.
Mi piace farcela da sola, anche rischiando, ma non sai che soddisfazione dopo. Oppure ci riprovo.

http://ask.fm/gliocchibelli/answer/110142117763

gliocchibelli’s Profile PhotoDelicius Doll
Se c'è una cosa che proprio non sopporto è il vittimismo. Lo detesto proprio, così come le persone che ne fanno uso. Ne conosco parecchie, due in particolare non le reggo proprio. Ragazze, ovvio. Solo noi sappiamo essere così logorroiche, i maschi sono più alla " cazz' m n'futt ". Comunque, il vittimismo sostanzialmente è un arte, questo devo riconoscerlo. Un'arte, peró, che funziona solo con i fessi. Fesso chi ci casca! Infatti non è altro che rigirarsi la frittata a proprio favore, passare dal torto alla ragione, tramite cavilli stupidi e insensati.
Eppure, Shopenauer, in 'L'arte di ottenere ragione' insegna proprio quest'arte, ma il suo metodo è ingegnoso, astuto, furbo. Il vittimismo in contrario, è logorroico e la persona che fa la vittima va solo presa per capelli, non so a voi, ma mi fa salire il nazismo!

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Come ti piace iniziare la giornata?

Nonno: Stasera c'è il derby!
Marco: Non è il derby Milan-Juve!
Nonno: Vabbè è sempre una partita importante
Marco: È un big match!
Nonno: Big mec, big cech... fangul a sort!

Dove ti trovavi 3 ore fa?

Ero appena tornata a casa dall'alternanza scuola-lavoro, distrutta, sporca e affamata.

Parola del giorno: DESTINO. Come al solito, avete libera interpretazione. Non accetto risposte del tipo 'boh', 'non lo so', ecc. Se la parola del giorno non è di vostro gradimento, siete liberi di cestinare.

Non che io creda in Dio, nell'immagine si parla di un ente superiore, chiamiamolo scrittore, che decide delle vite di tutti noi. Vogliamo chiamare tutto questo destino? Va bene. Ma è qualcosa di già stabilito.
Mi dite che la scelta è personale? E chi ti dice che lo scrittore non abbia deciso che avresti fatto questa scelta?
Sembra un discorso filosofico, ed è piuttosto logorante. Ma l'uomo vivrebbe nella noia se non si ponesse questo tipo di domande e impazzirebbe.

Parola del giorno: INFANZIA. Come al solito, avete libera interpretazione. Non accetto risposte del tipo 'boh', 'non lo so', ecc. Se la parola del giorno non è di vostro gradimento, siete liberi di cestinare.

Amore mio stupendo ❤️

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