@nannaffe

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Accettereste una relazione all'interno della quale il partner vi impedisca di esprimervi attraverso uno stile per lui / lei poco gradito o di avere rapporti d'amicizia con determinate persone?

Assolutamente no.
Posso capire le restrizioni in campo d'abbigliamento (sempre che per stile intendessi questo) alle quali si può tranquillamente far fronte o per cui si può arrivare a compromessi - questo per un tipo come me che non è assolutamente legata a particolari stili, se si trattasse di qualcuno che è profondamente legato al proprio modo di vestire e non vorrebbe cambiarlo nemmeno di un calzino perché altrimenti perderebbe l'importanza rappresentativa del proprio essere, sarebbe inaccettabile anche questo. Invece per quanto io possa amare questo mio "lui", né lui né nessun altro può prendersi il diritto di decidere chi devo frequentare e chi no. Se ci fossero motivazioni di fondo concrete e comprensibili ci si potrebbe ragionare, ma nemmeno queste possono essere sufficienti ad una tale proibizione. Se lui preferisse che io non frequentassi determinate persone me ne può tranquillamente parlare e se ne può discutere; ma "ricatti" ("o me o loro") o divieti non sono concepibili.

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Ogni tanto vengo fuori dall'oltre tomba. Vi piace fare nuove amicizie? Appena conoscete qualcuno siete un pò misantropi o no? In ogni caso, se vi va di parlare con qualcuno (?), potete contattarmi, dato che vi seguo e vi trovo interessanti, sarebbe carino scambiare qualche chiacchiera ogni tanto c:

Mi piace conoscere nuove persone ma non faccio amicizia troppo facilmente, alla fine dei conti di conoscenti ne ho moltissimi di amici davvero pochi.
Quando inizio a far conoscenza con qualcuno di nuovo sono abbastanza acida, poi ovviamente dipende. Quando si tratta di conoscenze via internet - cosa che mi è capitata molto poco spesso - riesco a razionalizzare quel che dico mostrando sempre e comunque disponibilità. Quando si tratta di far conoscenza di persona - ovviamente si parla di quando qualcuno viene a rivolgersi a me e non viceversa - tendo ad essere fredda, per capire "perché proprio io". Tattica che si mostra utile dire: chi mi sopporta questo comportamento vuol dire che ha un interesse reale nel conoscermi, chi mi molla subito sarebbe stata solo una perdita di tempo. E in fondo mi piace fare la misantropa ogni tanto.
Una chiacchierata ogni tanto non si rifiuta mai, ma la conoscenza esclusivamente via internet non mi piace molto. Tendenzialmente sono "amicizie" che con me finiscono presto. Ma non per questo devo precludermi la possibilità di parlare con qualcuno di nuovo. c:

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Liked by: Isabel.

perchè si vive? tanto poi si muore

Perché la mattina ti togli il pigiama? Tanto poi devi tornare a dormire.

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“Ho ancora il tuo ultimo abbraccio inciso sulla pelle”. A voi piacciono gli abbracci? Riuscite a ‘comunicare’ attraverso gli abbracci? Che significati possono avere gli abbracci? Vi piacciono stretti, forti e prolungati o brevi e al punto? Oppure preferite comunicare verbalmente le vostre emotività?

SolleticatoreBuono’s Profile PhotoSolleticatore Buono
Adoro gli abbracci, mi piacciono quasi più dei baci. A mio parere un abbraccio per poter essere definito tale deve essere prolungato, inteso, perché possa comunicare tutto l'affetto, l'amore, il bisogno di essere per quei pochi attimi una cosa unica formata da due diverse, il desiderio di avere quella persona lì con te e di non volerla lasciare andare. Questo in genere voglio comunicare con gli abbracci che dò. E se lo faccio è perché questa persona è per me molto importante: l'abbraccio è il diretto contatto di due interi corpi, non potrei abbracciare chiunque quindi, né potrei farlo in modo troppo breve. Quest'ultima maniera, infatti, mi pare troppo sbrigativa, come un "Ciao, ti voglio bene, ma faccio anche a meno di te".
Mi piace molto comunicare verbalmente quel che provo per una persona, anche perché credo mi "riesca" piuttosto bene, tuttavia nessuna parola può essere paragonata ai gesti, a certi gesti. Per questo parlo, parlo, ma poi è il contatto con la persona che cerco.

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Oggi pensavo al tatuaggio che mi farò prossimamente, e a quelli futuri. Vi piacciono i tatuaggi? Quali fareste e dove?

Nel mio periodo di semi-bimbominkiosità desideravo tatuarmi sul polpaccio un teschio con una tuba in testa, dietro di esso una fiamma e davanti i quattro assi, avendone visto uno simile sul polpaccio di un ragazzo. Adesso mi rendo conto che per quanto carina come idea potesse essere non avrebbe, almeno per me, alcun significato.
Sono d'accordo, infatti, con chi ritiene che i tatuaggi vadano fatti per portare su pelle un significato o per ricordarsi sempre di un evento per noi molto importante.
Ora come ora, in base alla premessa, non ho tatuaggi che vorrei farmi. So che dovrebbero essere piccoli, da parere insignificanti pur essendo pieni di sostanza. Non ho neanche un'idea esatta su dove poterli fare, senza dubbio in un punto in cui anche io possa vederli, come ad esempio il polso. Da un lato vorrei tatuarmi qualcosa che mi rappresenti, come un'onda marina, dall'altra avrei il forte desiderio di fare dei tatuaggi "combinati" con persone a me importanti, in primis il mio ragazzo (che avendone già uno sono certa se ne farebbe un altro), poi la mia migliore amica, se fosse disposta a farsene. Ma per "combinati" non intendo di quelli che "si completano" (i mezzi cuori, e.g.) ma che rimandino l'uno all'altro, o che siano addirittura uguali.

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Immagina di avere davanti a te una persona in grado di rispondere a qualunque tua domanda (dalle più personali a "mi ama?" alle più strane come "esistono gli alieni?" o "come sarebbe andata se..?"). Hai a disposizione una sola domanda, qual è la tua?

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Subito pensavo di poterle domandare qualcosa che riguardasse la vita privata per vedere se la strada intrapresa era quella giusta o se avrei dovuto essere meno ostinata. Poi mi sono ricordata che le faccende terrene me le posso sistemare da me e avrò tutto il tempo per rendermi conto degli errori e correggerli, c'è altro che mi interessa immensamente da un po' di anni a questa parte, e spesso mi manda in crisi: le domanderei "Cosa succede dopo che si muore?".
Una sorta di "Cosa c'è dopo la morte" ma più interessata a ciò che accadrà piuttosto a ciò che ci si troverà.

Se le persone avessero un'etichetta di avvertenza, quale sarebbe la tua?

"Attenti al cane."
Interpretazione libera.

Sto andando a trovare un mio parente,che é un meccanico. Quando avevo dodici anni, mi propose di lavorare da lui, appena compiuti i sedici anni. Quindi, a dodici anni, il mio sogno era di diventare un meccanico, a 10 una camionista. E voi,da piccoli, avete mai desiderato fare dei lavori improbabili?

Da piccola avevo un sacco di lavori che mi sarebbe piaciuto fare, ma mai nessuno irraggiungibile o troppo strano. Tanto per dire, non ho mai desiderato fare l'astronauta o la ballerina. I vari lavori che avrei scelto volentieri dipendevano spesso da piccoli particolari che mi attraevano: la farmacista, perché mi piaceva compilare le ricette - credo di avere una sorta di mania per cui adoro compilare moduli e quant'altro; la commessa, perché mi piaceva l'idea di stare tutto il giorno in mezzo ai vestiti e speravo di poter essere d'aiuto consigliando i vari abbinamenti. Ad essere sincera questi due erano i lavori sempre più sognati, gli altri erano questione di attimi e sinceramente non li ricordo nemmeno più.

Il link che porta alle "domande del giorno" non funziona. In più, hai kik?

Se volete cercarmi su kik il mio nick è nannaffe

Siccome questo video dura un po', per favore aprite una finestra nuova, e ascoltate in quella nuova finestra questa canzone: https://www.youtube.com/watch?v=jdYJf_ybyVo mentre continuate a fare quello che stavate facendo. Poi vorrei che scriveste cosa avete provato ascoltandola. Un abbraccio.

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Mi dispiace soltanto il fatto che probabilmente nella risposta perderò varie cose che avrei potuto dire se il tutto fosse stato più breve o se io fossi rimasta più concentrata.
La chitarra mi ha dato durante tutto l'ascolto un senso di corsa, le percussioni hanno variato. Inizialmente il loro mix mi ha provocato un senso di clausura, quasi che il suono delle corde cercasse di scappare dalle vibrazioni delle percussioni che, intense e pesanti, invece lo catturavano e segregavano. Il successivo gioco di corda e percussione, con i tamburi battuti ritmicamente e l'accrescere d'intensità della chitarra, mi è parso un gioco, come può essere "ce l'hai". L'armonica unione delle due chitarre è stata molto suggestiva, anch'essa, e mi ha dato l'idea di una corsa, una rincorsa fra due simili che, fuggiti, cercano di scappare sempre più lontano, senza ansia ma divertendosi, quasi come due amanti che si prendono per mano, si staccano e si rincorrono per raggiungersi l'un l'altro e per raggiungere luoghi lontani.
Probabilmente nella risposta ho perso vari pezzi della composizione, ma questi sono quelli che mi sono rimasti più impressi al primo ascolto.
Grazie per questa chicca.
http://m.youtube.com/watch?v=jdYJf_ybyVonannaffe’s Video 128544739156 jdYJf_ybyVonannaffe’s Video 128544739156 jdYJf_ybyVo

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Accetteresti di essere immortale, sapendo però che le persone intorno a te continuerebbero ad invecchiare e quindi morire?

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Non lo farei. Innanzitutto "immortalità" non implica "eterna giovinezza", dunque anch'io invecchierei, diventerei sempre più decrepita, vedrei evolvere sotto ai miei occhi impotenti e sdegnati il mondo in un modo che probabilmente poco apprezzerei. Inoltre, anche se "immortalità" impliccasse "eterna giovinezza" non vorrei. Sia perché vivrei fino alla distruzione naturale del globo (che probabilmente avverrà fra mille mila anni, ma io ci sarei comunque) e sapere di avvicinarcisi sempre più e assistervi sarebbe un peso troppo grosso per me, sia perché, come dici tu nella domanda, vedrei cadere ogni persona intorno a me come foglioline deboli e fragili d'autunno. Sarebbe tutto così insopportabile. Preferisco vivere un tempo limitato e bene, anche se sono certa che appropinquandomi alla morte desidererò non morire mai.

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Fourth day: http://ask.fm/koalasluv/answer/129996588450 a te, un abbraccio.

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
I dolori passati non mi fanno più male, in genere, dunque non li vorrei cancellare dalla memoria. Quelli presenti li eviterei molto volentieri ma sono momenti, poi si superano e come gli altri si cicatrizzano. Gli avvenimenti dolorosi servono alle persone a crescere, ovviamente purché vi si reagisca in modo corretto: durante la sofferenza ci si trova sempre di fronte ad un bivio, una strada porta all'autodistruzione l'altra alla crescita. Fortunatamente sono riuscita sempre ad imbroccare quella giusta, chissà se mi toccherà mai deviare sulla via sbagliata. Per questo motivo, comunque, non vorrei cancellare alcun dolore né impedirmi di provarne altri. Tuttavia se mai potessi evitarmene uno, il più logorante di tutti, desidererei di non soffrire per la mancanza di qualcuno. Non di persone venute a mancare, ma di chi è vivo ma non è con me. Anche questa esperienza è costruttiva, ma fa di un male.

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potrebbe non sembrar vero... ma se chiedessi a mia madre o a Diana capiresti che la mia vita è ricca di queste disavventure!

Sono disavventure divertenti almeno!

I want ki** you

Mmmhh subito ho pensato "Oh meo deo ho fatto colpo sulla Ire!! Mlmlml" (kiss you). Poi riflettendoci meglio ho capito che non mi sopporti più and so you wanna kick me. :(

Curiositá personale. Qual è un vostro indumento (o un vostro specifico abbigliamento) con il quale vi sentite maggiormente e totalmente a vostro agio nell'indossarlo? Per quale motivo? Se è fattibile, gradirei anche una foto a riguardo. Giusto per soddisfare pienamente la mia curiositá!

aleamuz’s Profile Photoappare un Rattata selvatico
Innanzitutto mi scuso ma non riesco ad aggiungere una foto, non avendo un android dal telefono non mi permette di caricarne, perciò ti rimando ad una foto caricata in una risposta di 2 giorni fa in cui è ben evidente l'indumento in questione.
Esso non è altro che il mio cappellino, altrimenti chiamato dalle mie amiche "stupido cappello" e da loro torturato quasi quanto un cristiano avrebbe fatto con un eretico nel 1300. Il suo acquisto è dovuto al fatto che ne ho visto uno simile indosso al mio fidanzato l'estate scorsa, innamorandomene. Non credevo mi stesse bene e infatti anche se l'ho comprato circa a marzo non l'ho indossato fino a circa il 24 aprile. Poi ho iniziato ad indossarlo quasi a titolo di riconoscimento: il mio ragazzo era sceso a Genova e aveva il suo, così ho deciso fosse tempo di mettere il mio. Avendolo usato per una settimana consecutiva ho cominciato a sentirmelo bene addosso ricevendo anche diversi complimenti. Ho perseverato nell'uso tanto che le volte in cui decidevo fosse il caso di non metterlo, per esempio per andare a teatro, "mi sentivo nuda". Adesso è arrivata l'estate e per andare al mare non lo uso, ma per ogni altra occasione sì. Mi viene naturale, quasi come se facesse parte di me, come se fosse una parte integrante della mia testa. Mi sento meglio sia esteticamente che psicologicamente con il mio cappellino addosso - non sto esagerando, mi dà un senso di completezza, anche se abbracciando le persone mi casca sempre. Ormai mi sembra di essere diventata "la ragazza col cappello": ogni tanto quando qualche mio compagno non me lo vede indosso mi chiede che fine abbia fatto. Non pensavo potessi affezionarmi innanzitutto ad un indumento, e poi ad un indumento che in principio pensavo non mi donasse affatto.

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Buonasera seguiti. Chiedo venia se da oramai quattro/cinque giorni non vi mando una domanda del giorno, ma ho pochissimo tempo a disposizione. Spero di rifarmi in questi giorni, buona serata/buonanotte.

Buonasera! Non sapevo di essere fra i tuoi seguiti, ne sono contenta. c: Per quanto riguarda le domande, non ti preoccupare, sarò felice di rispondervi quando le porrai. Buona serata anche a te.

Buonasera, parlami della tua prima volta. Non ho specificato quale, puoi parlare di una qualsiasi prima volta che per te è stata importante. Un abbraccio sweetie.

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Ti parlerò della prima volta che mi sono ritrovata in una classe totalmente nuova piena di completi sconosciuti.
Era il primo giorno di scuola della prima liceo, ero stata accompagnata da mio padre che continuava a parlarmi di questo figlio della sua collega di lavoro che io ancora non avevo capito chi fosse. Tuttavia non mi interessava particolarmente fare amicizia con lui, mi sembrava una conoscenza forzata dal fatto che i nostri genitori si conoscessero già - l'amicizia con lui infatti l'ho intrapresa quanto meno il secondo anno di liceo. Mentre stavamo aspettando di entrare ho intravisto fra la folla un ragazzo coi capelli biondi e lunghi che mi pareva sufficientemente strano trovare proprio alle porte di un liceo classico, ma non mi sono posta troppe domande. Entrata in classe mi sono seduta nell'unico banco rimasto libero, vicino a due ragazze con cui ho scoperto di avere conoscenze in comune, ma che nonostante questo non mi piacevano. Per questo motivo ho passato la mattinata a guardarmi intorno per la classe, a classificare dall'aspetto i miei compagni "Queste sparlano, questa è la classica fighetta che se la fa con tutti, questo è il truzzetto che rompe, ecc." Fortunatamente soltanto la prima etichetta data era giusta, le altre ho potuto modificarle col tempo. Teniamo anche conto del fatto che non sono stata a catalogare tutta la classe, ovviamente. Durante l'appello e durante la giornata ho potuto scoprire con piacere che il ragazzo biondo visto all'entrata era in realtà una ragazza, anche bella, e dato che mi ha ispirato simpatia fin da subito, benché nemmeno le avessi parlato, è stata la prima conoscenza fatta all'interno della classe, la mia nuova compagna di banco per il secondo giorno e i primi mesi di scuola, una grandissima amica a cui voglio un mondo di bene e con cui tutt'ora scherzo su questo scambio di sesso. Purtroppo non posso dire che questa prima volta sia coincisa con la prima volta che sono autonomamente andata a parlare con qualche sconosciuto per farci amicizia, perché mi sono battuta sul tempo quella stessa estate.
Sono contenta che il primo giorno sia andato così, la situazione altrimenti adesso potrebbe essere fin troppo differente e invece sono felice così.

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Buon pomeriggio 🌻 Associa una canzone ad ognuna delle stagioni.

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Estate: All night - Icona Pop, Holiday - Green Day, Per te soltanto - Cisco
Autunno: El Perdon - Nicky Jam ft Enrique Iglesias, Wake me up when september ends - Green Day
Inverno: A thousand years - Christina Perry, Let it snow - Michael Boublé
Primavera: These are the days, Avicii
Non sono proprio una a stagione... Ehehe. Le ho prese dalla playlist di canzoni che ascolto di più in questo momento, probabilmente se ci avessi pensato un po' meglio ne sarebbero uscite altre.
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in Germania ho litigato in inglese, lingua che non conosco, perchè mi avevano dato un muffin alle more e non allo cioccolata... e ormai gli avevo dato un morso e non volevano cambiarmelo. l'hanno buttato via e dopo litigi lo riprendono dal cestino, me lo porgono e mi dicono "it's good"

Ahahaha ma dai! Beh lo spreco di cibo non va mai bene, ma mangiare una cosa presa dal cestino della spazzatura non è cosa proprio ortodossa... Tutte a te devono succedere?

Maaa..i social network creano o potrebbero creare dipendenza? A voi i commenti.

aleamuz’s Profile Photoappare un Rattata selvatico
Sono convinta che i social network creino dipendenza. Facebook, Ask, Twitter, Instagram e altri, non fanno altro che metterti in (finto) contatto col mondo e da un'iniziale intenzione di socializzazione ed aggiornamento del proprio status, così da poter mostrare a tutti ed essere fieri dei propri viaggi o passi, si è passati ad un utilizzo improprio: i social network servono per trovare approvazione. I like, gli schiacciamenti di cuoricini, sono cose banali, un click, e ci dimentichiamo subito dopo di aver compiuto il gesto. Questo, però, per gli "attivi". I "passivi", chi riceve like o cuori, fin troppo spesso non desiderano altro che ottenerli ed averne una sempre maggiore abbondanza. Chi non riesce o non ne è, miracolosamente, interessato rinuncia e non accede quasi mai sui social se non quando ne ha bisogno. Chi riesce ne diventa ossessionato: deve postare, taggare, ashtaggare, sputtanarsi, sputtanare gli altri, fare foto, foto a tema, foto artistiche, foto ad ogni cosa che mangia, vede, compra, foto a sé lamentandosi per ricevere nei commenti un'ancora maggiore approvazione. Troppi stanno attaccati ai social per condividere o per criticare chi condivide (rimanendo anche loro dipendenti) per non perdersi nemmeno un aggiornamento.
Quando l'uomo si è accorto che il mondo girava troppo veloce rispetto al suo passo ha inventato la tecnologia per rincorrerlo e superarlo.

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Ti è mai capitato di sentire nostalgia di una persona che non hai mai conosciuto? Hai mai provato la mancanza di qualcosa che non hai mai avuto? Come spieghi questo strano fenomeno che ad alcuni accade mentre ad altri no? (Se puoi, allega una immagine adatta a questa domanda o alla tua risposta.)

SolleticatoreBuono’s Profile PhotoSolleticatore Buono
Non vorrei sbilanciarmi, ma mi sembra di non averlo fatto. Sono quasi del tutto sicura che sia successo, ma al momento non ricordo, probabilmente perché ho catalogato come "accadimento inutile" affezionarmi e sentire nostalgia di qualche sconosciuto o di una cosa mai posseduta.
L'apparenza inganna e genera illusione, e da un'immagine si crea un'ideale. È conoscendo una persona che la sua perfezione si degrada, è non conoscendola, sentendone parlare di tanto in tanto e lasciando libero spazio all'immaginazione che una persona è e rimarrà perfetta fino ad una riconsiderazione. L'uomo tende di sua natura alla perfezione, brama di possederla sia direttamente - raggiungendola personalmente - sia passivamente - potendo dire "Sì lui/lei è mio/a". Credo che per questo sia possibile provare nostalgia per qualcuno che non si conosce, né si potrà conoscere in molti casi.
Per quanto riguarda le cose mai possedute il discorso è molto simile. Riflettendoci gli stessi che sperano in futuro migliore, ma che in un modo o nell'altro sono consci di non poterlo ottenere, ne provano nostalgia. Stiamo vivendo in una società estremamente materialista, questo non si smetterà mai di dirlo, e per lo stesso discorso di perfezionamento, dal più nobile (morale) al più frivolo (agli occhi della società), è possibile desiderare ardentemente qualcosa che non si ha né si ha mai avuto o addirittura provare una profonda tristezza data dalla consapevolezza di non poterla mai ottenere.

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Dalla (G) ginecologa: G: hai rapporti? I: si G:protezioni I:emh... si?!?! Madre: (bassa voce) ire diglielo! I: mamma esci per cortesia? *mamma esce* G: gravidanze? I: in verità ho rapporti con una ragazza. G: ah! eh dillo subito. Niente gravidanze, niente pillole, niente problemi FANTASTICO!

Ahahaha eeeh beata te allora! Tanto io non mi impasticcherei, proprio per nulla, piuttosto li pago io i preservativi. c:
Liked by: ALEEت Grace.

La notte viene sempre associata a moltissime cose diverse. Ma per te, cos'è la notte?

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Per me la notte è la resa dei conti: da sola contro me stessa, sperando di addormentarmi e assillandomi con mille pensieri, dubbi, incertezze, tristezze. Se da una parte vedo la notte come ponte di passaggio da un giorno all'altro, dall'altra sono delle ore attive che vorrei vivere ma che sono costretta a passare nella solitudine della mia stanza. La notte è assenza, innanzitutto di luce, poi di compagnia. Sto benissimo da sola e non vorrei dover dormire nella stessa stanza dei miei fratelli, ma non è quella la compagnia che mi manca, è quella delle persone che vorrei avere ogni giorno vicino e a cui solo la notte posso dedicare ogni singolo neurone del mio cervello.
La notte è buio, solitudine, tormento ed un certo sadico benessere, apatia.
La notte, quando potevo passarla a messaggiare, era prevalentemente allegria, gioia, un po' di agitazione ma mi si illuminavano gli occhi. Adesso le cose sono cambiate.

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Liked by: S O N I A Gïn.

Third day: http://ask.fm/koalasluv/answer/129959269538 a te, conferma l'arrivo con un like. Un abbraccio.

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Purché non sia negativa preferisco lasciare una traccia in ogni persona che conosco. Questo non vuol dire che debba provocare un vuoto alla mia partenza, ma regalare un insegnamento, un incitamento, qualunque cosa sia positivo, ricordare la voglia di vivere, così che chiunque abbia incontrato possa vivere al meglio la sua vita anche senza di me, anche senza che io abbia provato un forte sentimento per questa persona.
Non vorrei lasciare segni negativi perché il ricordo di una persona è molto influenzato dal modo in cui le si è detto addio. Ma preferisco essere ricordata come la stronza di turno piuttosto che rimanere nell'anonimato per sempre e aver così sprecato un rapporto con una persona.
Tante persone mi hanno lasciato un "sillage", alcune inconsapevolmente, da altre inconsciamente sono stata segnata, altre ancora lo so e sono certa che sia così. Non è corretto dire che ho perso del tutto i contatti con queste persone, ma so che se mai dovessi farlo sentirei nell'aria ancora il loro profumo.

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Buongiorno. So di essere banale, ma cosa pensi che sia l'amore?

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Una volta l'ho chiesto al mio ragazzo, ma non mi ha dato risposte sdolcinate, non si è messo a descrivermi, nulla di tenero, mi ha solo detto "Non è possibile spiegarlo a parole, quando ci vediamo te lo farò capire". Quando ci siamo visti molto probabilmente anche lui si era dimenticato di quella domanda e non abbiamo fatto nulla di diverso da quello che avremmo potuto fare un altro giorno qualsiasi. Cosa vuol dire? Che l'amore non si spiega ma si dimostra, senza grandi gesti o manifestazioni esagerate, standosi accanto e facendo sentire l'altro al sicuro, a casa.
L'amore è qualcosa di ancora più tangibile delle emozioni stesse, il suo effetto sono le varie emozioni che spesso vengono scambiate per l'amore stesso, l'amore è una sorta di forza attrattiva ed un'energia propulsiva al tempo stesso, che unisce due persone e le spinge sempre più una verso l'altra.

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Liked by: Gïn.

Voglio condividere con voi questo stato che ho trovato su facebook che rispecchia la mia vita: "Sono talmente sfigata che se mi capita una botta di culo mi fratturo l'osso sacro." E con cio' vi auguro un'ottima Notte!

Ma povera Ire ahahaha c:
Ti dò il buongiorno con questa dura verità: "I biscotti all'uva passa che si spacciano per biscotti con gocce di cioccolato sono la principale causa dei miei problemi di fiducia".
Bonjour c:

Se vi dicessero che avete a disposizione un viaggio, quale sarebbe la vostra meta? Tornereste o prendereste un biglietto di sola andata?

Prima ancora di decidere dove andare, deciderei con chi andare, e già lo saprei.
Sola andata, al ritorno mi fermerei col mio accompagnatore là dove abita lui, non qui dove sto io. Probabilmente tornerei a casa ma solo dopo.
Direzione? Amerei visitare Oslo, camminare per le strade dell'Islanda, passare una notte in un pub irlandese. Piegherei poi verso l'est Europa per vedere le bellezze di Sarajevo, Sofia e tante altre città, toccare con mano le tradizioni, respirare quell'aria, vivere quel mondo che sembra così vicino eppure è tanto lontano.

Second day: http://ask.fm/koalasluv/answer/129910958754 conferma l'arrivo con un like, un abbraccio.

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Tempo addietro ne perdevo fin troppe di occasioni. Ancora adesso lo faccio, ovviamente, ma meno. Spesso è semplice rendersene conto: se hai un desiderio interiore di alzarti e fare, aprire la bocca e parlare, ma lo soffochi lentamente pensando soltanto a quanto potresti perdere se agissi in modo sbagliato, facendoti rimanere dell'amaro in bocca alla vista di qualcun altro che si comporta come tu hai evitato di fare - ogni tanto capita -, allora ti rendi conto di aver perso quel treno, merci o passeggeri che fosse. A volte l'istinto non deve essere represso perché "siamo animali intelligenti", bisogna dar libero sfogo ad esso perché è il nucleo più primitivo del nostro essere, che in modo più o meno evidente vuole il nostro bene. Da quando ho capito che stando a ponderare se fare un passo avanti o no rimanevo due indietro ho deciso di cogliere ogni opportunità mi ritrovassi di fronte, per far del bene a me o agli altri. Per fare un esempio, una volta sono andata a complimentarmi con una ragazza per i suoi capelli, così belli su di lei, sull'autobus prima di scendere alla mia fermata senza averla mai vista prima in vita mia. Ricevere complimenti da sconosciuti deve essere oltre che strano soddisfacente, credo.
Ancora più spesso le occasioni me le creo da sola, ma questa è un'altra questione.
La filosofia è questa: "Vuoi farlo o dirlo? Fallo o dillo, per quanto male ti possa andare non vedrai mai più questa persona in vita tua, o quanto meno sarai in grado di sopportare le conseguenze del tuo gesto, se eri davvero convinto fosse giusto farlo."
Cavolo, odio dover sempre tornare a far riferimento ad una stessa persona, ma credo che anche il mio καιρός riguardi il mio ragazzo, almeno il primo che mi è venuto in mente. Diciamo che ogni cosa ha avuto inizio perché io sono riuscita a cogliere un'occasione. Com'era successo con la ragazza dell'autobus anche a lui dovevo dei complimenti, per la sua bellezza che mi aveva così colpito. Dunque una volta, finalmente, riuscii a ritrovarmi da sola con lui, seduti su dei sassi. Essendo cominciato a piovere lo salutai per tornare da dove ero venuta, ma mentre ero da sola ragionavo con me "È un'occasione imperdibile, eravate tu e lui soli, quando ti ricapiterà? Vai e diglielo, non fare la stupida." Così feci dietrofront e tornai da lui. Gli dissi che era bellissimo e dopo essermi sentita ringraziare ripresi la strada che avevo iniziato, soddisfatta di averlo fatto.

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First day: http://ask.fm/koalasluv/answer/129896239522 conferma l'arrivo con un like, un abbraccio.

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Ho molti ricordi che mi fanno spuntare sulle labbra un sorriso senza mettermi nostalgia, soprattutto fra quelli che riportano ad avvenimenti recenti.
Il primo Natsukashii che mi è venuto in mente è stato quello di quando io e il mio ragazzo eravamo sdraiati tranquilli sul letto, e lui dopo un bacio veloce mi ha guardato con un mezzo sorriso dritto negli occhi e ha sussurrato il ritornello della canzone di Ellie Goulding, che era in sottofondo, "Lo-, lo-, love me like you do" per poi baciarmi di nuovo.
Credo che i ricordi siano il rifugio, il porto sicuro delle persone, quel luogo in cui sai che tutto andrà bene perché in quel momento andava tutto bene. Ricordare può far stare bene, far sorridere, far piangere dalla commozione chi è più sensibile, ma spesso bisogna affrontare il raffronto con la realtà che ti ha costretto a rivivere i ricordi, e da lì nasce la nostalgia. I ricordi non sono sempre positivi però, quelli dolorosi fanno ancora più male dopo. Deformano la realtà, rievocano sensazioni, dolore, paura, rabbia, odio. Se i primi sono fugaci quanto una brezza leggera nella calura estiva, agli altri non si può sfuggire, ti rapiscono e ti intrappolano, ti fanno soffrire.

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Quando si tratta di errori, preferisci cancellarli definitivamente con lo sbianchetto o semplicemente coprirli con uno scarabocchio e ricordare che ci sono stati?

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Sinceramente preferisco eliminarli dalla faccia della terra. Purtroppo non è possibile, dopo un po' l'ho capito. Adesso, quindi, ci passo sopra con la penna sperando che riescano a notarli il minor numero di persone possibile, intanto inizio un processo di resa di fronte agli errori e ogni tanto di autoconvincimento del fatto che se li ho fatti un motivo c'è stato, e se, benché sbagli, mi hanno portato del benessere, possono rimanere nella mia testa come una piccola macchiolina che non va mai dimenticata, quasi fossero degli errori giusti.

Facciamo qualcosa di originale dai. Mi faresti una "top five" delle domande che ti irritano maggiormente/hai le pallette piene di ricevere? (escludiamo momentaneamente gli aski, voti e i foto piedi, ormai queste sono rinomate) Sono curiosa, io ho la mia lista personale da tempo!

aleamuz’s Profile Photoappare un Rattata selvatico
Fortunatamente la maggior parte delle domande che ricevo sono quelle del giorno o comunque quelle serie di chi vuole ricevere una risposta altrettanto interessante. Non sono assillata, ripeto per fortuna, ma forse solo perché sono appena rientrata; prima le domande più frequenti che non sopport(av)o erano:
1) Gli eventi.
2) Le pubblicità.
3) "Come stai? Rispondi sinceramente" - grazie per l'interessamento ma non bisogna chiederlo ogni due giorni.
4) Domande personali in anonimo.
5) "Io ti seguo, tu mi segui?" - che forse può essere accodata alle domande per pubblicità, ma dovevo fare una lista di 5.

@CurvaNord_1907 mi ha fatto venire in mente una domanda. Cosa significa: ESSERE UNA BRAVA RAGAZZA? significa per forza essere una suora di clausura in versione adolescenziale??

Non esistono più nemmeno le suore di clausura, inutile pensare di doverle imitare. Una per essere una brava ragazza deve avere del granum salis, non lasciarsi trascinare da nessuno e possedere obiettività, deve saper calcolare i tempi giusti per ogni cosa. Per quanto riguarda l'ambito sessuale, che direi che è quello che interessa maggiormente il discorso, il "giusto" atteggiamento viene dalla premessa: nessuno deve vietare a nessuna persona di fare quel che vuole, ma questa deve farlo con intelligenza. Se decide di fare l'amore col proprio ragazzo perché è fermamente sicura dell'amore reciproco che li unisce, faccia pure e ne sia felice senza che questo debba essere considerato una pecca, un qualcosa di cui dover rispondere o di cui vergognarsi. Ex contrario, le brave ragazze non sono quelle che confondono il piacersi con l'amore e baciano e vanno a letto con ogni ragazzo capiti loro sotto tiro soltanto perché ha un bel fisico. Ovviamente ho estremizzato la situazione, ma il concetto rimane questo.

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L'anonimato cela mille illusioni, mille speranze. Secondo te chi potrei essere? Ci conosciamo solo qui su ask o nella vita reale?... non ti darò indizi o certezze. Rimarrai col dubbio.

Sarebbe interessante fare delle analisi sulla personalità delle varie persone a seconda delle congetture che fanno di fronte ad una domanda in anonimo, si potrebbero scoprire cose interessanti, credo.
Secondo me non ci conosciamo nella vita reale, siamo l'uno per l'altro soltanto degli pseudonimi accompagnati da un'immagine.

scusate... vorrei aiutare il mio amico Noè.... per caso avete visto i due Liocorni? si saranno imbucati quei due bricconcelli, ma non riusciamo a capire dove siano finiti, tra poco la nave salpa... rischiano di estinguersi!

Ammettilo, ammettilo che li stai cercando solo per farti restituire la droga, ma dovresti smetterla, davvero, ti manderà in pappa il cervello.
With love ♥

C'è una persona che hai perso per un po' di tempo e che hai ritrovato? Cosa ha significato questo per te? Cosa significa lei/lui? Vorresti dirle cose che non hai mai avuto il coraggio di dire? Buona fine giornataaa!!!

Cè una persona che hai perso per un po di tempo e che hai ritrovato Cosa ha

Lasci senza fiato... non credi sia giunto il momento che tu ti lavi?

Ah, quindi la gente non si tiene lontana da me perché incuto paura e solennità...
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la prima cosa a cui pensi se ti dico 'old but gold'?

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Non so perché ma non riesco a pensare a qualcosa o qualcuno che incarni entrambi gli aggettivi. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata la pubblicità della Dior.
la prima cosa a cui pensi se ti dico old but gold
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dopo quanti basta, diventa basta veramente?

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
In genere dopo tre basta diventa basta per un lungo periodo. Non è poi detto che quello sia il definitivo stop. Credo che l'ultimo vero "basta" sia la morte.
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C'è qualcosa che non riesci a perdonare a te stesso/a?

koalasluv’s Profile PhotoGïn.
Il mio modo di essere in alcune situazioni per determinati ambiti, perché è a causa "sua", quindi mia, se certe persone soffrono o hanno sofferto. Se c'è una cosa che mi provoca dispiacere è la sofferenza, di chiunque, se per di più essa è causata da me...

“Ride bene chi ride ultimo” recita il vecchio detto popolare. Ed è vero, quando riesci a prevalere su chi ha goduto di una tua disfatta, è una sensazione bellissima, quasi divina! Qual è un tuo detto preferito? Perché ti piace? Hai avuto modo di sperimentarlo in prima persona? In che modo? Racconta.

SolleticatoreBuono’s Profile PhotoSolleticatore Buono
"La gatta frettolosa fece i gattini ciechi".
Non ho proverbi 'preferiti' ma fra gli altri questo lo condivido e lo trovo molto saggio: è inutile fare tutto di fretta perché qualcosa verrà male, per fare le cose bisogna avere pazienza, dedizione e tempo.
Senza dubbio l'ho sperimentato di persona anche più di una volta. Il classico capita quando devo uscire di casa di corsa, prendo tutte le cose di cui immediatamente mi ricordo di aver bisogno e, una volta uscita di casa e salita sull'autobus, mi rendo conto di aver dimenticato qualcosa, sia questo un ombrello o l'abbonamento dell'autobus stesso.

AMMESSAAGLI ESAMI CON 8.2 DI MEDIA E 22 CREDITI!!! Stappate il tappo della vostra birra migliore e festeggiate insieme a me!

GRANDEEEE👏👏👏👏

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