Immaginate di essere un vento. Forte, delicato, autunnale ... Quello lo direte voi. Descrivete, se vi va, il modo in cui volteggiate nell'aria, dove si sta soffermando il vostro soffio, quali parole, rubate dalla bocca di chi, trasportate lontano, di quali segreti siete a conoscenza.
Non mi immagino vento, Jude. Se proprio devo immaginare una cosa simile, nella mia mente si fa largo solo un'immagine: un ciclone di quelli distruttivi.
Ecco cosa sarei. Un tornado che a vederlo arrivare da lontano affascina con la sua potenza, il fatto che riesce ad attrarre a sé ogni cosa, e resti a fissarlo a bocca aperta quasi come se volessi lasciarti andare solo per poter provare la sensazione di essere risucchiato al suo interno e girare, girare e girare ancora. Non ruberei solo parole (le parole che strapperei dalla bocca delle persone sarebbe solo urla e richieste disperate d'aiuto), ma anche sogni, speranze e nel peggiore dei casi... Vite. Strapperei tutto senza rimorsi perché sarei un tornado, un fenomeno naturale spietato che non ha clemenza, non ha pietà di niente e di nessuno. Un enorme colonna di vento brulicante di detriti, povere e terreno che si abbatte negli occhi di ogni persona e li acceca.
Ecco cosa sarei. Un tornado che a vederlo arrivare da lontano affascina con la sua potenza, il fatto che riesce ad attrarre a sé ogni cosa, e resti a fissarlo a bocca aperta quasi come se volessi lasciarti andare solo per poter provare la sensazione di essere risucchiato al suo interno e girare, girare e girare ancora. Non ruberei solo parole (le parole che strapperei dalla bocca delle persone sarebbe solo urla e richieste disperate d'aiuto), ma anche sogni, speranze e nel peggiore dei casi... Vite. Strapperei tutto senza rimorsi perché sarei un tornado, un fenomeno naturale spietato che non ha clemenza, non ha pietà di niente e di nessuno. Un enorme colonna di vento brulicante di detriti, povere e terreno che si abbatte negli occhi di ogni persona e li acceca.
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youngvolcano