Se dovessi disegnare su un foglio bianco qualsiasi il volto di una bambina che piange, da quale dettaglio partiresti? Di che colore immagini i suoi occhi? Secondo te perché sta piangendo?
Dalle labbra. Credo proprio che partirei da quel dettaglio.
Abbozzerei, anche se va contro ogni canone classico (ma sti cazzi, chi li ha mai seguiti?) prima le labbra, per poi strutturare il ritratto in verticale, dal basso all'alto; perché se proprio devo stravolgere gli schemi, meglio farlo in grande.
Quindi abbozzerei una bocca piccola ma piena, di quelle che sembrano boccioli di rosa, il labbro inferiore sporgente in un elegante broncio che farà apparire la bambina come una piccola principessa a cui è stato proibito di uscire a giocare con l'enorme fontana posta al centro del giardino perché "Camilla, ti si bagna il vestitino".
Gli occhi della bambina sarebbero grandi ed espressivi, di un intenso color nocciola screziato da tanti piccoli punti serici a conferirle, nonostante la presenza di copiose lacrime, una luce intensa al suo sguardo; quella tristezza amare che si sporca della più ingenua gioia di vivere, perché quando si è piccoli il pianto è solo un modo per ricordarsi che, in fondo, ci sono tante altre cose per cui vale la pena sorridere.
Abbozzerei, anche se va contro ogni canone classico (ma sti cazzi, chi li ha mai seguiti?) prima le labbra, per poi strutturare il ritratto in verticale, dal basso all'alto; perché se proprio devo stravolgere gli schemi, meglio farlo in grande.
Quindi abbozzerei una bocca piccola ma piena, di quelle che sembrano boccioli di rosa, il labbro inferiore sporgente in un elegante broncio che farà apparire la bambina come una piccola principessa a cui è stato proibito di uscire a giocare con l'enorme fontana posta al centro del giardino perché "Camilla, ti si bagna il vestitino".
Gli occhi della bambina sarebbero grandi ed espressivi, di un intenso color nocciola screziato da tanti piccoli punti serici a conferirle, nonostante la presenza di copiose lacrime, una luce intensa al suo sguardo; quella tristezza amare che si sporca della più ingenua gioia di vivere, perché quando si è piccoli il pianto è solo un modo per ricordarsi che, in fondo, ci sono tante altre cose per cui vale la pena sorridere.
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youngvolcano