ti sei mai innamorata di un personaggio di un libro?
È successo un paio di volte, effettivamente. Tra le tante, però, la cotta più cotta che mi sono beccata è stata per Dorian Gray. Ho sempre attribuito questa mia fascinazione prepotente al fatto che leggendo, sin da subito, non ho potuto fare altro che immedesimarmi in Hallward ed è come se alla fine ci fossi rimasta anche io sotto, di brutto. Perché credo che, al di là della storia e di ciò che effettivamente è, (seguimi), il vero fomentatore di Dorian è stato lo stesso Hallward. L'unico che abbia realmente amato Dorian (nella sua vita dilaniata da piaceri e passioni fatui) è lui, sebbene il suo fosse un amore estremamente malato legato con fili di rovi all'immagine e alla bellezza di Dorian, che lui avrebbe voluto violare non fisicamente ma dipingendola, stuprandola con la sua pittura.
Alla fine è l'arte che rende immortali, ed è stata colpa (se di colpa vogliamo parlare) del suo amico pittore - non di Lord Wotton - se in lui è scattata la folle scintilla che lo ha spinto a prendere tale scelta. Io sono innamorata di Dorian, per come a volte pensa e agisce; innamorata delle sue paure e debolezze e credo che ci sarei morta a ritrarlo, a strappargli l'anima, a catturarla con i pennelli e i colori per tenerla per me e basta. Poi ci sarei stata male (come Hallward) perché l'anima che gli avrei strappato mi sarebbe marcita dentro. Un po' credo che la cornice del quadro sia lo stesso Hallward, come se lo avesse inglobato dentro di sé. Allegoricamente parlando Basil è la tela, Dorian i colori che la impregnano e l'ammalano. Ecco perché Dorian riesce ad "uccidere" la tela pugnalandola con l'arma usata per uccidere Hallward, sporca del suo sangue (macchiata dalla trama fitta della tela). E sono certa che il pittore desiderava proprio quella morte, morire osservando per l'ultima volta gli occhi di Dorian puntati nei suoi.
Che angst.
Mi hai fatto rivivere certe cose...
Fanculo, Mini.
Alla fine è l'arte che rende immortali, ed è stata colpa (se di colpa vogliamo parlare) del suo amico pittore - non di Lord Wotton - se in lui è scattata la folle scintilla che lo ha spinto a prendere tale scelta. Io sono innamorata di Dorian, per come a volte pensa e agisce; innamorata delle sue paure e debolezze e credo che ci sarei morta a ritrarlo, a strappargli l'anima, a catturarla con i pennelli e i colori per tenerla per me e basta. Poi ci sarei stata male (come Hallward) perché l'anima che gli avrei strappato mi sarebbe marcita dentro. Un po' credo che la cornice del quadro sia lo stesso Hallward, come se lo avesse inglobato dentro di sé. Allegoricamente parlando Basil è la tela, Dorian i colori che la impregnano e l'ammalano. Ecco perché Dorian riesce ad "uccidere" la tela pugnalandola con l'arma usata per uccidere Hallward, sporca del suo sangue (macchiata dalla trama fitta della tela). E sono certa che il pittore desiderava proprio quella morte, morire osservando per l'ultima volta gli occhi di Dorian puntati nei suoi.
Che angst.
Mi hai fatto rivivere certe cose...
Fanculo, Mini.