Immagino che tu sia una che, quando parla, ama guardare dritto negli occhi.
Sì, ne ho proprio bisogno. Neppure ci faccio caso, è così da sempre. Quando parlo a qualcuno devo aggrapparmi ai suoi occhi perché ammetto che spesso è facile fraintendermi ed essendo convinta che nello sguardo di una persona risieda la sua sincerità, mostrare i miei occhi è come se mi facesse sentire sicura. Stessa cosa quando ascolto qualcuno che sta parlandomi, devo leggere le parole che le sue labbra articolano nelle iridi dei suoi occhi come se mi servissero continue conferme di ciò che sta raccontandomi. Mi hanno detto spesso che metto in soggezione le persone, per questo mio fissare insistentemente, e spesso mi ha ferita addirittura perché l'ultima cosa che desidero fare è proprio mettere a disagio qualcuno: purtroppo sono così e pazienza. Quando qualcuno mi parla e sfugge di continuo al mio sguardo, magari fissandosi le mani o guardandosi on giro pur di non guardare me, inizio a sentire una insofferenza non indifferente perché il mio inconscio pare suggerirmi di stare attenta a quello che sto ascoltando, come se dovessi dubitare della veridicità di ciò che mi si sta dicendo. Un casino, anon. Un macello hahah.