La conosco e ti dirò, forse ti stupirai ma non mi ha mai suscitato chissà quali emozioni, almeno non quanto Apollo e Dafne. Bernini ha avuto la capacità di dare alle sue sculture carnalità, passione, carne, sesso... Non so se arrivi lo stesso anche a te, osservando le sue sculture, ma anche la Transverberazione di Santa Teresa d'Avila - e il mio essere blasfema profondamente non c'entra stavolta - ha tutto fuorché santità e grazia. Sembra una donna in balia del suo più grande orgasmo e oddio sto vivendo un déjà vu mentre ti dico questo, okay. Dicevo... Bernini ha avuto la bravura di conferire ai suoi soggetti scultorei la fisicità, realtà e dinamicità che si fondono all'immobilità della materia, ma se vogliamo parlare di realismo scultoreo impossibile da spiegare, dobbiamo citare per forza maggiore anche Giuseppe Sanmartino e il suo Cristo velato (qui sotto). Per farti capire la grandezza di questa opera d'arte, Antonio Canova dichiarò (in maniera sottintesa) osservandola per la prima volta, che avrebbe volentieri venduto l'anima al Diavolo pur di poter essere lui il suo creatore e poter dire al mondo di essere stato lui a realizzare una cosa tanto grandiosa. Per farti capire... E stiamo parlando del realizzatore di Amore e Psiche, mica pizza e fichi. Ad ogni modo la Cappella Sansevero, il luogo in cui vi è il Cristo velato, la consiglio vivamente a tutti gli appassionati del mistero, delle leggende e agli innamorati dell'arte misteriosa e sublime. Parlarne e osservarlo in foto è un conto, poterlo osservare dal vivo, quel Cristo, è un'esperienza che andrebbe vissuta minimo una volta nella vita. Scusa se mi sono dilungata, ma mi prende parecchio a cuore l'argomento "scultura"!