"È più facile di quanto tu possa pensare. Prendi le medicine che ti sono state prescritte e vai in bagno; una volta lì gettale nella tazza del water e tira lo sciacquone".

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"Non... non capisco, perché devo farlo?"

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"Fidati di me, lo hai fatto un sacco di volte. Fa come ti dico e ci incontreremo di nuovo".

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Lo feci. Feci come mi disse. La ritrovai in un coccio dello specchio che colpii in uno scatto di ira. Quello specchio divenne mille pezzi, tutti diversi e taglienti come la mia anima in quel momento, come le facce infinite della mia personalità dilaniata. La ritrovai e quando la vidi mi sorrideva, i capelli scuri e gli occhi vitrei, la nostra arma preferita stretta in pugno. Le mie labbra presero a canticchiare una tetra nenia, il suono di un violino a scolpire il silenzio. Non volevo... non volevo che tutto iniziasse di nuovo. L'aria mancava, le mani prudevano di voglia.
Non volevo ritornare ad avere di nuovo 17 anni e... tanta voglia di uccidere.

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Scusa gli errori da dislessia ma se avessi riletto avrei cancellato tutto, davvero. Mi piace la tua iniziativa! Spero di essere sempre ispirata come stasera (: