La mia prima vera cotta, di ragazzina quindicenne qual'ero, è stato il mio primo e ultimo ragazzo. Era un disadattato allucinante ma mi ha saputa tenere stretta, mi ha capita e compresa, accettata, mi ha aiutata e un po' ringrazio anche lui per essere quella che sono oggi. Era Capricorno (tanto per cambiare) ed era un writer ma di quelli vandali assai, che certe cose le faceva veramente per puro sfregio. All'epoca aveva vent'anni e sinceramente non so proprio cosa ci vide in me, probabilmente ci legò la passione per l'arte, per i graffiti e per la letteratura (era un paradosso incarnato quel ragazzo). Mi ricordo che furono i suoi occhi a farmi capitolare, aveva (e ha tutt'ora) uno sguardo da lupo, proprio il taglio degli occhi che erano così scuri che neppure la pupilla potevi distinguere. Ora ha una compagna ed ha una figlia bellissima, l'ho incontrato un bel po' di tempo fa e abbracciarlo mi ha fatto fare un viaggio nel passato che avevo davvero voglia di rivivere. Mi ha detto che ha messo la testa a posto, ora fa il tatuatore e che un po' ci siamo salvati entrambi. Non lo so, questa esperienza, ma lui in particolare, la prendo come una sorta di vittoria personale e grazie per la domanda, Ask, a volte non sei del tutto inutile ♡