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Ardith Lisianthus

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◤Ciao! siamo un nuovo GDR ambientato in un futuro post-apocalittico! che ne dici di dare un'occhiata? magari potrebbe interessarti!◢

GDRfuture’s Profile PhotoYeαr 3000
//Ha una bella trama, e sembra gestito bene, purtroppo io non ho tempo al momento, il Reload mi assorbisce completamente. Vita da Admin+vita universitaria non vanno d'accordissimo x° pubblico, magari vi faccio pubblicità~

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https://ask.fm/wingsandhorns/answers/140735910309 //SCUSA LO SCHIFO//

wingsandhorns’s Profile PhotoWitok.
Rimase turbato, davanti alla ferocia con la quale il piccolo si avventò sulla carne innanzi a lui. Si mantenne a doverosa distanza, e mentre lo osservava, cauto, continuò a riflettere.
Ardith si trovava spaccato in due. Da un lato, sapeva che colui che aveva di fronte fosse un ricercato, un malvivente, uno scarto della società, destinato ad una fine orribile nel caso venisse catturato in questa Nazione, una fine che probabilmente meritava.
Ma dall’altro, gli stati pietosi di quella misera creatura avevano mosso una compassione nell’animo del cherub, che raramente aveva provato. Trovava difficile credere che quel ragazzino, così denutrito e palesemente allo stremo delle proprie forze, fosse in grado di essere un reale pericolo per qualcuno, se non forse per se stesso.
Cosa fare, dunque?
Non riesce a vedersi nei panni di un giudice crudele, non avrebbe mai potuto prendere una simile decisione. Vorrebbe sapere di più su di lui, vorrebbe conoscere la sua storia, capire se davvero avrebbe dovuto consegnarlo alle autorità o… Già, o cosa? Aiutarlo a fuggire? Metterlo su una barca, e rispedirlo a Sinron, così magari sarebbe morto definitivamente? Rischiando la sua stessa vita nel farlo?
Continuò a rimanere in silenzio, lo sguardo corrucciato mentre pensava. Un’idea iniziava a sgusciargli nella mente, punzecchiandolo in modo fastidioso, e non dava cenno di volerlo lasciare andare, accostata all’immagine di sé stesso inchiodato alle mura del palazzo.
Non era semplice.
Non lo era affatto, ma decise comunque di tentare un approccio.
Si accucciò sulle sue ginocchia, portandosi al livello dell’ogre, e con cautela iniziò a parlare.
«Io mi chiamo Ardith. Posso sapere il tuo nome?»
Un passo alla volta, si disse. Fortunatamente, di pazienza ne aveva.

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httpsaskfmwingsandhornsanswers140735910309 SCUSA LO SCHIFO

So che l'avevo già chiesto tipo(?), but @NightmaresDemon rompe il cuazoh quindi elencatemi segreti imbarazzanti/headcanon sul vostro pg.

//Ha un senso dell'orientamento pessimo.
Seriamente pessimo.
Rischia di perdersi a casa sua la maggior parte delle volte;
È una di quelle persone che fa le vocine stupide ai gatti...
Ci sono due cose per cui è incredibilmente vanitoso: le sue ali e i suoi capelli;
Riesce ad ubriacarsi solo coi super alcolici, e quando lo fa, è... È un disagio su due gambe ok;
Boh non me ne vengono in mente altri ok

Avete mai vissuto un trauma o un momento davvero brutto nella vostra vita? Raccontate la vostra vicenda! (Per chi non ha avuto esperienze simili, di cosa avete più paura?)

Ricordo ancora il suo volto, come se fosse ieri. Le labbra color pesca spiccavano sul volto delicato, incorniciato dai capelli neri come la notte. Mi piace ricordarla così: bella, giovane, nel fiore dei suoi anni e in salute.
Assomigliava molto alla madre. Gli stessi occhi scuri, la stessa energia, lo stesso sorriso. Erano due forze della natura, due uragani corvini che avevano il mondo ai loro piedi e non avevano paura di nulla.
Rendevano i miei giorni degni di essere vissuti. E le amavo, le amavo più di ogni altra cosa, e tutto quello che potevo dare loro, glielo donavo con gioia. Potrei dire che quelli sono stati gli anni più felici della mia vita. Veder correre la mia bambina per casa, giocando con i gatti. L'ho guardata crescere, affrontare i primi amori, le prime difficoltà, le prime gioie.
L'ho guardata invecchiare, impotente, come si guarda un fiore avvizzire.
Credevo di essere pronto, sapevo che era il prezzo da pagare quando mi sono innamorato di un'umana. Ma quando lei rimase incinta, ho pregato con tutte le mie forze che nascesse un cherub, che almeno una delle due potesse rimanere con me per tutta la mia vita, ma il destino non è stato clemente.
Mi godetti la mia bambina per tutto il tempo, anche quando divenne troppo anziana per poter vivere autonomamente, anche quando non riusciva più a riconoscermi per via della vecchiaia. Ed io, illuso, convinto che sarei stato pronto a lasciarla andare, che sarei stato pronto a vivere senza la luce della mia vita, perché mi ero preparato anni ad affrontare questo momento...
Sono passati più di trent'anni, da allora. Al piano di sopra, la sua stanza è ancora intatta.
Non ho mai trovato il coraggio di buttare via nulla.

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Avete mai vissuto un trauma o un momento davvero brutto nella vostra vita

https://ask.fm/wingsandhorns/answers/141138361509

@wingsandhorns
Quel piccolo demonio gli salta al collo, e d'apprima pensa ad un'improvvisa dimostrazione d'affetto, ma ovviamente no.
Sia mai.
Sta tentando di mangiarlo, di nuovo, STRANO.
Quei morsi però gli stanno causando piccoli brividi lungo la schiena, così si affretta a staccarselo di dosso e a rimetterlo giù.
«Non è così che si gioca al pocky sai...»
Prova ad alleggerire la tensione, e lo avvolge nelle ali tiepide, mentre prende uno di quei bastoncini al cioccolato, portandoselo alla bocca. «Su, mordi questo!» lo esorta, facendo ballonzolare appena il pocky tra le labbra pallide.
Liked by: Witok.

Scrutai la mano, inizialmente titubante, poi l'afferrai stringendola con sicurezza sorridendogli. « Sembra un lavoro interessante, suppongo. »

«Se ti piace l'arte, lo è molto.» Sorride, cordiale. «Anche fare la fioraia, dev'essere molto bello!»

E ovviamente abbozzai un sorriso sulle labbra, incrociando lo sguardo a quello di egli, rimanendo ferma sul posto per poi ridacchiare alla sua reazione. «Andiamo! Stai tranquillo, dopotutto è per gioco! » Mi avvicinai, dondolandogli accanto come una bambina, portando le braccia dietro la schiena.

Sospira, sollevato nel vedere che non si era offesa, e la guarda sorridendo. «Si lo so, ma non conoscendola... Insomma, non avrei voluto infastidirla in alcun modo!»

«Perdonami se sono piombata qui improvvisamente, ma è per un gioco che ho dovuto accettare! » Allora lo assecondai a mia volta, mangiando lentamente la mia parte, finché non arrivai vicino alle sue labbra, bloccandomi, insicura se proseguire o meno, per tale ragione attesi una reazione da parte sua.

Sta continuando a mangiare la sua parte, e non sa bene come comportarsi, in fondo non conosceva affatto la giovane donna davanti a lui...
Non si accorge però che la suddetta si è fermata, contrariamente a lui, che finisce col sfiorare le labbra di lei con le proprie, in un bacio delicato quanto involontario.
Si scosta immediatamente, con le gote leggermente arrossate e balbetta qualche scusa.
«Ah...! Perdonatemi, non era mia intenzione, non me ne sono reso conto!»

« Oh, signor Ardith, le va di condividere questo pocky con me? » Gli posai una mano sulla spalla per attirare la sua attenzione, poi sistemai un estremo del pocky fra le labbra, porgendogli l'altro.

«Oh, io...» Si sente un po' in imbarazzo a fare quel giochino con una sconosciuta, però non gli sembra nemmeno educato rifiutare...
Così si china sulla giovane cherub, iniziando a mangiucchiare lentamente la sua estremità del pocky.

Ciao pg! È passata una settimana da san Valentino e pensavo di farvi fare un Pocky game. (; Se volete partecipare rispondete a questo post dicendo che accettate, così io vi dirò la persona con cui dovrete condividere il Pocky.

«Non mi sembra una cosa adeguat-»
//*sfonda la porta* LET'S DO IT
«...Ovviamente.»

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