@FloraCarrow1

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Perché le persone si uccidono a vicenda?

{ Rendo nota che ho riattivato per fare delle role di prova nelle quali tento di modificare forse un po' il carattere di questo pg. Non voglio cadere nella banalità "freddo, tenebroso, superiore" etc, etc, quantomeno in altri clichè. Abbiate quindi pazienza per gli start, Ale si sta scervellando da ieri sera.
Ci pensa a voi, non si è dimenticata uwu. }

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[Okay.

HestiaHP’s Profile PhotoHestia Ҳ. Carrow. ❊
Il sole era alto in cielo, sprizzante di positività, e arricchiva il buon umore nei deboli cuori dell’istituto più famoso e in voga di tutto il mondo. Studenti che si cimentavano a divertirsi, animando un’allegra chiacchierata, mentre quelli d’età più inferiore a rincorrersi tra un castagno e l’altro. Quanto avrei voluto che uno di quei piccoli parassiti cadesse “accidentalmente” nelle gelide braccia del Lago Nero, divorato da qualche mostruosa creatura maligna dalla sconosciuta esistenza, pensai fra me, osservando la scenetta dalla finestra del mio dormitorio. Grida insistenti, i disperati “aiuto!” persi nell’aria, il caos più totale.
L’idea mi dilettava, pregustavo già prima quella vittoria del male sul bene, mai avvenuta in nessuna sfocatura nel corso dei secoli, nemmeno in quelle orribili fiabe di cui i bambini dal sangue impuro ne andavano matti. Chiusi di scatto le tende color verde scuro, decorate con fantasie di lingue di serpenti, fine ed eleganti, ripercorrendo la piccola distanza che mi separava dal letto. Mi sedetti compostamente, appoggiando la schiena dalla pelle candida contro il freddo muro dalla tonalità plumbee e tetre, con un voluminoso libro di letteratura magica-straniera alla mano. Il romanzo poneva, su un saggio, un confronto fra le varie tecniche di Occlumanzia dal XVIII secolo sino ad oggi, nelle vicinanze della Francia, Bulgaria, Inghilterra, Australia e Africa. Analizzava l’antica arte dei druidi, primissimi Purosangue della nostra specie, per poi presentare la figura della strega medievale e le sue continue perseguitazioni, un momento molto significativo per noi giovani maghi. Scorrendo le mie iridi chiare fra i paragrafi in inchiostro blu notte, sobbalzai lievemente udendo la porta della stanza sbattere di colpo. Interrompei la lettura, osservando con occhi assottigliati la figura della mia cara e dolce sorellina, Hestia, e la sua infinita delicatezza che caratterizzava il suo comportamento.
« La prossima volta. » attirai la sua attenzione. « Ti converrebbe contenere le tue aspirazioni da rompi pluffe. » commentai con acidità. Hestia non era solo la piccola creatura che mi legava per mezzo del sangue dei nostri genitori che scorreva in ambedue, eravamo identiche. Gemelle, ecco come ci definivamo, due orribile fotocopie di noi stesse, una situazione in cui l’originalità non faceva da padrona in noi stesse. La nostra identità era sempre oscurata e spesso ci scambiavano l’una con l’altra. Io ero diversa da Hestia, lo sentivo dentro di me, io ero il fuoco che ardeva impetuoso, libero e senza un minimo di contegno, che divampava e attorniava le sue vittime, mentre mia sorella era come l’agile ghepardo, forse un po’ più contenuto e sinistramente tranquillo dato che il peggior omicidio, si diceva, lo si compiva sempre in silenzio. Tante volte mi sentivo sottomessa da quest’orribile situazione, incapace di esprimere la mia vera essenza, di riuscire a far notare il mio lato che mi distingueva da ella.

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Okay

cos'é successo?

{ Lascia stare, non si parla del gdr. Solo della schifosa gente di merda che vive in questo fottutissimo paese che prima inizi a legarci, ti confidi, inizi a considerarlo uno che ti capisca. E poi subentrano le classiche roie che risvegliano il suo lato altezzoso e asociale, facendo scorrere false voci su di te e la tua compagnia che ti allontanano da quell'amico. Nemmeno più ti salutano, ti trattano come la classica merda. Belle persone che mi circondano. }

❧ To Kinjal Bhatia.

Una brillante giornata primaverile, piuttosto calorosa, si era dipinta su Hogwarts quel lunedì pomeriggio d'inizio maggio; il sole faceva ricadere i suoi maestosi raggi dalle piccole foglioline verdi degli arbusti dalla chioma più rigogliosa ai ciuffi d'erba color speranza del suolo, adornati di camomille dal profumo delicato e boccioli di rose rosse in fioritura. Con l'inizio della bela stagione la natura la si poteva definire in festa, vista la ripresa della vita della Flora e Fauna dopo mesi e mesi di duro letargo e gelo, i colori si stavano risvegliando. Ma mentre studenti della Casata di Tosca, Priscilla e Godric si stavano godendo quella metamorfosi a dir poco mozzafiato, d'altra parte se ne stava Serpeverde -per lo meno la metà- mogia mogia, rigurgitando quella sensazione di vita che sprizzava ad ogni angolo della scuola. Flora Carrow, seppure non andasse alla pazza gioia per il cielo blu e le nuvole color panna, passeggiava con meritato ozio fra i viali dei giardini di Hogwarts, incurante dei luridi raggi del sole che le accarezzavano la pelle porcellana. Era stanca la giovane, esausta di quell'enorme e implacabile armonia che aleggiava passo dopo passo, incontrando di volto in volto smaglianti sorrisi brillanti d'euforia, come se tutti avessero dimenticato d'un colpo le delusioni o problemi a cui non potevano porre al secondo posto. Anche se per la stragrande maggioranza avrebbe conseguito un nauseabondo attacco di vomito, alcune volte Flora ammirava quel lato umano delle persone; lei non riusciva a cancellare i torti che subiva, bensì cercava il giusto prezzo da far pagare a ciascuno che le avesse portato delusione e sofferenza con una sublime vendetta, ma d'altronde non tutti agiamo allo stesso modo. Arrivata alle vicinanze del Lago Nero, si appoggiò con delicatezza contro il tronco d’un salice piangente che sorgeva sul margine est del luogo. Ella sospirò con nonchalance, cacciando una mano nella tasca del mantello dove vi si trovava il materiale per arrotolare del tabacco in un drum e, con mani agili, creò una piccola sigaretta, leccando il margine finale della cartina per poter chiudere il piccolo cilindretto e, posandola fra le labbra rossastre, illuminò l’estremo con la bacchetta. Inspirò lentamente, gustando il sapore della nicotina solleticarle le papille gustative , per poi far fuori uscire una scia plumbea dalle narici.
« Bhatia, sei tu? » mormorò la voce suadente della ragazza, focalizzando una massa di capelli corvini passarle accanto.

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To Kinjal Bhatia

~ Day9 : Se apro il cassetto, ecco il mio sogno.

{ Profumo di carta e inchiostro fresco e un biglietto aereo. Mi sembra solo ieri quando da piccina continuavo ad affermare che volevo fare la parrucchiera, oppure la infermiera, ma quando si é bambini si é solo attratti da queste cose, soprattutto ad acconciare i capelli e dare lo smalto per noi ragazze. Mentre nel giro di anni mi ritrovo spiazzata dai ragionamenti che facevo da piccola e i desideri e le ambizioni che mi sono posta ora. Il mio sogno più grande é la pubblicazione di un mio libro, di poter lavorare nell'ambito dell'editoria o nel giornalismo. Sogno il Times, dannatamente. Che sia a Londra, a New York non mi interessa. Sento di potercela fare, di poter realizzare questa piccola pazzia e i nessuno potrà fermarmi. }

{ a te alè :3 http://ask.fm/AnthonyRickett/answer/112160346702

AnthonyRickett’s Profile PhotoAɴтнoɴy Rιcĸeтт
« Ci mancava solo questo disgusto. » Una voce colma di disprezzo e disgusto aleggiò fra gli archi del porticato illuminato dal bagliore accecante del Sole, astro quest’oggi ben presente e brillante fra le sfocature azzurree d’un cielo così dannatamente sereno e privo della tempesta di fulmini, saette e tuoni che tanto amavo, senza i quali il mio umore non poteva placare la solita rabbia repressa che, spesso, veniva scaturita dal buon umore. Esso si era divampato fra i volti degli studenti di Hogwarts, di Casata in Casata, determinando uno squallido arcobaleno di “baci, abbracci e fratellanza”; una scemenza, constatava la mia mente, una maledetta scemenza che –ahimè- tutte quelle espressioni felici, dallo sguardo sprizzante d’entusiasmo non riuscivano a farne a meno. Come una sorta di eroina, la felicità fungeva le stesse azioni della droga che, prima o poi, si spegneva quello spirito di spensieratezza, causando una sensazione di vuoto e solitudine all’interno di se stessi; non durava per sempre, avevano affermato grandi filosofi ai quali la mia stima era devota, e tante volte i miei neuroni non riuscivano a concepire il motivo per cui la gente si cimentava egualmente a sfoggiarla.
« Squallidi pazzoidi. » sbuffai, constatando il mio evidente bisogno di una cicca per saziare il vuoto, di placare la mia irascibilità che stava giungendo a mano a mano che le mie iridi si soffermavano su un gruppo di Tassorosso conversare allegramente, toni scherzosi e sorrisi estendersi fra le loro goti rossastre, colorite, così contrastanti dalle mie pallide e lievemente smorte. Trasfigurai la mia cara compagna di avventure, colei che non mi ha mai abbandonato nei momenti più cruenti e deprimenti della mia vita, la sigaretta. Illuminai la bacchetta e la posai sull’estremo della carta bianca, accendendo quel piccolo bastoncino che, dopodiché, avvicinai alle mie labbra per assaporare il gusto del tabacco solleticare le mie pupille. Piccole nuvole bianche fuoriuscivano costantemente dalla mia bocca, plumbee e chiazzate da macchie più oscure. Mi rilassavano, mi facevano dimenticare i problemi che ultimamente attorniavano la mia mente. Alimentando il mio assetato vizio, caratteristico della mia persona, la giovane iniziò a passeggiare fra i viali dei giardini con fare alquanto ozioso, soffermando le iridi su una figura in ombra con alla mano un album da disegno e diverse matite, dal carboncino alla sanguinea.
Lievemente incuriosita su cosa stesa raffigurando il giovane dal ciuffo moro, tentò di avvicinarsi con lo sguardo, ma un pizzico di cenere della sigaretta non potè che non finire sull’angolo a destra del foglio, causando il voltarsi del volto del ragazzo. « Ops. » soffiò con tono spazientito.
« Non era mia intenzione. » affermò con nonchalance, riportando il bastoncino di tabacco alle labbra.
{ Cucci :3 ecco a te la risposta. Riciclato mezzo start non continuato, lal. Non si spreca nulla qui ♥ }

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a te alè 3 httpaskfmAnthonyRickettanswer112160346702

Ruoli con i like?

{ Sinceramente, ci mancava solo una player che si chiamasse pure lei Alessia. Già un'altra mia compagna di classe si chiama come me e abbiamo lo stesso cognome a eccezione dell'ultima lettera, pure qui pff.
Non chiamatemi più Ale o cose del genere. Chiamatemi Lorenz come i miei amici e basta, altrimenti so già che ci sarà una confusione incredibile.

Domenica 11 maggio. Caro diario,

Domandeperpg’s Profile Photo❝Dear diary.❞
Perdonami per la lunga assenza e la trascura che ti ho afflitto in questi ultimi giorni ma la scuola mi sta dannatamente bruciando, distruggendo, neuroni e sinapsi della mia povera e delicata materia grigia. In quest'ultima settimana ho dovuto affrontare ben sedici diverse prove pratiche e scritte, da Trasfigurazione e Difese Contro le Arti Oscure, e spero vivamente -anzi, lo auguro per la vita dei professori- che il mio impegno e tempo devoto allo studio non venga messo ben in evidenza con un banale Oltre ogni aspettative. So di esser ambiziosa -come forse tu mi starai ora giudicando mio caro Diario- ma non riesco a vivere senza quella meraviglioso desiderio di soddisfazione che ti placa l'animo, tanto da accarezzarti il cuore d'entusiasmo ed euforia, sentimenti che di certo non provavo da un remoto periodo di tempo nell'ambito sociale qui, a Hogwarts. Mi sento lievemente esclusa, non penso nemmeno che in ben sei anni di studi non mi sia riuscita a trovare qualcuno che mi possa capire, apprezzare e ascoltare e purtroppo penso di saperne il motivo. Tutti giudicano e si allacciano alle apparenze, alle voci di corridoio, senza soffermarsi mai a pensare forse il perché di un comportamento irascibile, acido e indifferente. Tutti sono padroneggiati dal disprezzo se si parla di Serpeverde per cause ancor legate a uno stupido battibecco fra fondatori di Casate, per non parlare della maschera che ogni studente deve indossare giorno e notte per cercare di farsi in qualche modo accettare da qualcuno, e ciò non vale solo per noi pargoli di Salazar ma anche per gli altri. Mi sembra a dir poco impossibile che nel ventunesimo secolo vi sia ancora questa fottuta falsità nei visi delle persone, soprattutto chi tenta di mettersi nelle grazie di coloro che vengono definiti popolari in questo merda d'istituto. Sciaquette, cagnolini, doppiogiochisti, eppure poi mi sento pur dire che sono la peggior specie di Serpeverde solo perché ho un briciolo in più di furbizia ma tutti gli altri sono santi, eh?
Quanto vorrei scomparire da questa vita, caro Diario. Quanto lo vorrei.
Tua, Flora.

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Domenica 11 maggio Caro diario

~ Day6 : Abbracci o Baci. (A voi la scelta di un solo tema.)

“Quando mi baciò,il mio cuore rallentò e ogni muscolo del corpo si rilassò. L’estremo bisogno che avevo di lei mi spaventava a morte. Non riuscivo a credere che l’amore avesse quell'effetto,altrimenti tutti gli uomini innamorati si sarebbero trasformati in pazzi scatenati. Forse ero solo io. Forse eravamo solo noi due. Forse insieme costituivamo un’entità instabile,pronta a implodere o ad amalgamarsi. A ogni modo,quando l’avevo conosciuta la mia vita si era rivoluzionata e non volevo fosse altrimenti.”

Qual è il posto più bello del mondo?

{ Sto amando Google. Dannatamente. Aw, Nick ed Elizabeth sono troppo lal ♥ Comunque, per oggi pomeriggio non sarò attiva, le riforme ateniesi mi attendono (?) Sta sera ci sarò, promesso.
Vi lascio con loro due, aw. Gif che mi fanno impazzire lo shipper. ♥ }
Qual è il posto più bello del mondo

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