A Bergamo non ci sono più bare.
A Bergamo non c’è più ossigeno.
A Bergamo, fuori il cimitero, c’è la fila di carri funebri.
A Bergamo c’è una sepoltura ogni mezz’ora.
Perdi qualcuno di caro e non puoi neppure salutarlo per l’ultima volta.
Al cimitero si cerca supporto l’un con l’altro guardandosi solo negli occhi.
Noi delle altre persone ultimamente vediamo solo gli occhi perché il naso e la bocca sono coperti da una mascherina.
A Bergamo non si vedono più sorrisi.
Si vive da 5 settimane in equilibrio: da una parte la spinta della natura, forte, che vuole farci crollare, dall’altra quella dei bergamaschi, ancora più forte, che vogliono ricominciare.
Le giornate sono infinite, le nottate insonni.
Tutti pensano a qualcosa: i giovani pensano ai nonni, i nonni pensano ai nipoti, gli imprenditori pensano a come pagare gli stipendi, tutti sogniamo la normalità.
Io non lo so quando tornerà questa normalità ma sicuramente sarà bellissimo trovarci in centro e vederci finalmente sorridere. ??
#bergamononmolla #Molamia ❤
Dai Bergamo torneremo a splendere tutti assieme!
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