Ditrik |Kinetic|

Nel momento stesso in cui la vidi una miriade di domande iniziarono a tartassarmi la mente, come un ticchettio continuo e fastidioso. Fate silenzio, ogni parola potrebbe essere l'ultima con lei, inutile nascondere che abbia un vero e proprio caratteraccio, eppure è uno dei tanti motivi che mi ha portato ad innamorarmi di lei.
Ma non ne è consapevole, non è vero? Sta solo pensando a se' stessa, in fondo vorrebbe solo dimenticarmi, non mi reputa la compagnia adatta da frequentare. E come biasimarla?
Non sono in grado di sostenere una relazione, per quando lo volessi, per quanto mi sforzassi. Non nascondo di avere molti ammiratori ed ammiratrici a causa del mio lavoro, ma quello che mi ha fatto provare Diana è un sentimento unico, è innaturale per me, strano, forse sbagliato.
Sbagliato? Nah, solo ingiusto. Non comprenderò mai cosa comporta l'amore.
E' un sentimento indefinibile, stupido per alcuni, indispensabile per altri. Io ne ero semplicemente indifferente, ed avrei preferito restare nella mia indifferenza, ma ormai e' troppo tardi, dico bene?
Conquistarla è stata la sfida più grande, e mentre con le altre la prendevo come un gioco, con lei facevo dannatamente sul serio.
Ha davvero rubato il mio cuore, non importava quanto accuratamente io lo avessi nascosto, lei è stata una ladra formidabile. Ed ora, privato del mio organo principale, anche la musica fatica ad aggiustarmi, facendomi sentire meglio. Sento costantemente la mancanza di /qualcosa/, una mancanza che quando lei è presente viene colmata.
Ha senso tutto ciò? Dipendere in questo modo da una persona?
Non saprei, ma purtroppo non posso stabilirlo e neppure controllarlo, sono semplicemente una vittima degli eventi ed ormai è troppo tardi anche solo per piangersi addosso.
Lei è quello che voglio, giusto?
Allora lotterò per averla, anche se mi toccherà fare degli enormi sacrifici. Come se la mia vita non fosse già abbastanza incasinata.
▶Si può sapere dove sei stata per tutto questo tempo? Ho cercato di contattarti, invano.◀
Nascondere il nervosismo nelle mie parole era davvero difficile, d'altronde ero nuovo in quel mondo, non ero davvero capace di amare, sopratutto di esprimere i miei sentimenti. Mi lasciai guidare dall'istinto ma risultavo solamente patetico.
▶Avevo bisogno di vederti.◀
Troppo patetico.

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>THEME!
https://www.youtube.com/watch?v=5eP8NI9d6Zo
>GENERALI:
♫ Nome: Ditrik Butch.
♫ Soprannome: Kinetic.
♫ Età: 18 anni.
♫ Professione: Studente della Happiness school di giorno, di notte Dj del locale piu' famoso del quartiere.
♫ Nazionalità: Tedesca.
♫ Capelli: Sono anni che tinge i suoi capelli di un azzurro cielo, che vanno sfumandosi verso le punte in un azzurro chiaro. D'altronde l'azzurro e' da sempre il suo colore preferito.
♫ Occhi: Hanno un colore particolare, simile al giallo, che va schiarendosi a seconda della intensita' delle emozioni che prova.
♫ Altezza: 179 cm.
♫ Peso: 57 kg.
>CURIOSITA':
♫ Prova un amore sconfinato per la musica da quando era un bambino in fasce. Sua madre era una cantate, ed e' stata lei stessa ad avergli trasmesso questa passione. Dopo la sua morte Ditrik decise di dedicarsi completamente alla musica, dedicandole ogni singola nota.
♫ Reputa il suo lavoro il piu' divertente del mondo, eppure lo prende con una certa serieta'. Non vuole deludere nessuno, per questo non prende mai una pausa.
♫ Preferisce essere chiamato Kinetic, non lo reputa un semplice soprannome.
♫ Non dorme praticamente mai, dato che di giorno si dedica allo studio e la notte e' impegnato nelle frequenti serate del locale dove lavora. Nonostante questa vita attiva e particolare lui non si e' mai lamentato, e non scambierebbe quella vita per quella di nessun'altro.
♫ Indossa SEMPRE le sue cuffie. Non si sa mai quando potrebbe servire una scarica di adrenalina.
♫ Al locale prende parte anche a serate "particolari", ma preferisce non entrare nei dettagli.
♫ Possiede un piccolo volpino nero denominato "Kuro". Ha deciso di adottarlo dopo averlo trovato ferito fuori dal locale dopo una intensa nottata di lavoro. Inizialmente voleva solamente curarlo, ma tra di loro nacque un legame particolare. Da allora sono inseparabili.
>CARATTERE:
♫ Rappresenta il classico ragazzo allegro e solare, con una battuta idiota sempre pronta.
♫ Non nasconde di essere un Romeo da strapazzo, spesso riesce a trovare qualche ragazza, o ragazzo che sia, ma non ha mai avuto una relazione fissa, dice che preferisce divertirsi, ma la verita' e' che non ritiene di essere in grado di sostenerle una relazione.
♫ La musica e' l'unica sua valvola di sfogo, e' inutile parlargli mentre sta indossando le cuffie, non risponderebbe nemmeno nelle questioni di vita o di morte.
♫ Ha molti amici a causa del suo lavoro, ma non reputa nessuno di essi "reale", per questo cerca la persona giusta con la quale aprirsi.

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https://www.youtube.com/watch?v=GicqlaC4mVw
Rimpiango quel giorno.
Quello stramaledettissimo giorno in cui firmai un patto con il Diavolo.
Il giorno in cui incontrai Lei.
Lei, una ragazza come tante, una ragazza senza alcune doti particolari, se non quella di farmi incazzare.
Dovrei dimenticare tutto quanto eppure sono ancora qua, a ripensare a quei momenti, a ripensare a Lei.
Ai suoi meravigliosi, quanto dannati occhi dalle differenti graduazioni di colore, ai suoi capelli rossi come il fuoco, alla sua pelle, pallida e liscia al contatto. Con quale coraggio posso dimenticare tutto ciò?
Quella bastarda ha rubato la cosa più importante, ha rubato tutto ciò che rimaneva di me, l'unica cosa che avevo giurato a me stesso di non offrire mai a nessuno: il mio cuore.
Non ne valeva la pena, eppure ormai è troppo tardi.
Ma partiamo dal principio. Io lavoro come Dj in un famoso locale della zona. Un locale aperto ai minori, di conseguenza molti alunni appartenenti alla scuola del quartiere vengono a divertirsi la sera. Io stesso frequento quella scuola, nonostante l'apparenza sono ancora un ragazzo.
Eppure amo il mio lavoro, è così divertente. Il collegamento con la musica è un dono che ho sempre avuto fin da bambino, e poter condividere questa passione con altre persone è letteralmente un sogno divenuto realtà.
Inutile nascondere che alcune serate sono particolari, proprio in quelle tipologie di serate incontrai Lei: Diana White.
Una studentessa che frequentava la mia stessa scuola. Talmente invisibile ed insulsa che mai aveva attirato la mia attenzione in modo particolare. Prima di quella sera. La sera in cui mi innamorai perdutamente di lei.
Ci divertimmo molto insieme, ma non ritengo corretto esplicitare, ne' tantomeno rivivere quei momenti anche solo con la mia fantasia, non sarebbe consono.
Alla fine lei se ne andò, di conseguenza smettemmo di sentirci. Eppure vederla ogni giorno a scuola non era facile.
Non so cosa in lei, abbia scattato questo meccanismo in me. Ma non posso dimenticarla, io non riesco a dimenticarla.
Proprio mentre rivivevo quei momenti nella mia mente, ecco che appare l'artefice delle mie disgrazie. E' impressionante, quanto la sua puntualità sia sconcertante.
-Da quanto tempo.-
Le sorrisi, incrociando intensamente il mio sguardo con il suo.
Dannazione, quel mio atteggiamento può funzionare con altre persone, ma non con lei. Il mio cuore iniziò a palpitare velocemente, totalmente fuori dal mio controllo.
Guarda in cosa mi stai riducendo, spero tu ne sia soddisfatta.

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