Maria Saddi

Le persone, molte delle volte scambiano "l'ansia" con l'ansia prima di svolgere o affrontare un problema.
Molto spesso non è identificato con gli attacchi di panico o depressione della persona, ma è collegato geneticamente. Poi essa dipende sopratutto dalla persona, da un punto di vista "negativo" o "positivo".
Colpisce comunemente le persone negative, ma qua stiamo parlando di ansia vera, quella che purtroppo viene definita "anormale" o "generale". E non è motivata, è pura e vera ansia.
L'ansia che si ha prima di affrontare un avventura è temporanea, passa giustamente quando arrivi al tuo obbiettivo aspettato con "timore".
L'ansia non è una malattia per sè, ma ti porta ad ammalarti. È un orrore per l'essere umano, talvolta, può causare effetti collaterali come attacchi di panico e depressione psico ansiosa che anche loro hanno i suoi effetti che portano la persona ad uno stato di emarginazione fino a cadere totalmente.
È complicato aiutare queste persone, bisogna esserne in grado, perché ripeto, chi non ha esperienza non potrà mai aiutare e apprendere nessuno, neanche se si parla del problema. Tutti dicono che se si parla è un rimedio per poter curare i mostri che si hanno dentro, ma è un ragionamento incoerente per tanti aspetti, per il semplice motivo che quando si tratta di problemi psichici non esiste il "parlare per risolvere.." Serve solo per spiegare ad una persona competente il problema, non riguarda l'accaduto. Ma il problema. La mente è l'opposto del cuore, i problemi di cuore psicologici si possono curare e si spiega l'accaduto, invece dove c'è di mezzo la mente si parla per spiegare il problema, perché sono tutte cose inemotivate, così improvvise molte delle volte e così via subentrano le medicine per calmare i sintomi sopratutto poi bisogna usare terapie adeguate dipendentemente dal problema dell'individuo, rivolte alla psico analisi incentrate alla psichiatria.
Le altre persone che non riescono a capire la persona devono almeno sapersi comportare in modo da stargli vicino e a farla calmare in stato di panico o prendere provvedimenti e cercare di non entrare in panico fisico per convincere il cervello della persona indicata in questo stato di allarme in una parte positiva anche se in quel momento non c'è calma che tenga.
Sono tanti collegamenti, tutte esperienze personali che portano all'empatia come ho già ripetuto però chi soffre di queste cose riesce a capire la mente e ad aiutarla, ma deve starne fuori per quanto riguarda lo stato emotivo.

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