@MattiaWilliamEsposito

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Se fossi bloccato su un'isola e potessi scegliere solo una persona da avere con te, chi sceglieresti?

Ti hanno detto che mi manchi, baby manco per il cazzo, m'hanno detto che ti manco e che ti manco per il cazzo?
Liked by: Mattia Morelli

Qual è il modo migliore per esprimere i tuoi sentimenti?

Sto male. Sto male con me stesso. Nessuno mi capisce, a malapena io. Non ho nessuno, non ho nulla. Non ho una vita sociale, non vedo I miei amici oramai da 5 lunghissimi mesi; non ho una casa, dormo su un divano da altrettanti mesi e nonostante tutti gli sforzi e I sacrifice, sono ancora qui, a parlare da solo come un coglione, a piangere davanti ad un computer perche oramai penso di non farcela piu`; sento di dover arrendermi per la prima volta in vita mia, sento di dover tornare a quella normalita` che normale non era; sento di dover tornare ad essere quello che sono sempre stato. Ci ho provato tantissime volte, sono caduto e mi sono rialzato un attimo dopo ma la legge dei grandi numeri dice che prima o poi accade ed a me e` appena accaduto; sono sull'orlo del burrone ed ho tre scelte: quella di guardare indietro e scappare da tutto cio` che la vita mi sta regalando, oppure buttarmi.
La terza e` quella piu difficile, quella di costruire un paracadute con I pochi materiali che ho ed arrivare giu` sano e salvo.
Ci saranno molte cose che mi si scaglieranno contro, quali vento a sfavore, tempesta in arrivo e poco tempo a disposizione.
Devo prendere una decisione, ma ho una sola chance.

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Inventa una nuova parola e la sua definizione.

dròga s. f. [forse dall’oland. droog «secco, cosa secca»]. –
1. Nome di varie sostanze vegetali secche, aromatiche (meglio dette spezie), usate per dare maggior sapore alle bevande o ai cibi: per es., cannella, noce moscata, pepe, vaniglia, garofano, prodotti che, per la loro provenienza, erano detti in passato anche coloniali.
2. In farmacologia, ogni prodotto naturale, vegetale o animale, contenente uno o più principî attivi (alcaloidi, glicosidi, olî essenziali, sostanze amare, purgative, aromatiche, ecc.), e che, opportunamente preparato e conservato, trova indicazioni terapeutiche o sperimentali che sono oggetto di studio della farmacognosia.
3.
a. Nel linguaggio corrente, qualsiasi sostanza capace di modificare temporaneamente lo stato di coscienza o comunque lo stato psichico dell’individuo (stupefacenti, allucinogeni, barbiturici, psicostimolanti); anche, nome di alcune sostanze atte ad aumentare le energie e il rendimento fisico, soprattutto nelle competizioni sportive (cfr. doping). Con queste accezioni, il termine è più spesso usato al sing.: fare uso di (o della) d.; il commercio della d.; traffico, spaccio (e trafficanti, spacciatori), detenzione, uso di droga. Correntemente, cioè in termini di linguaggio com., si fa distinzione tra d. leggere e d. pesanti (meno spesso, per traduz. dell’ingl. hard e soft, tra d. dure e d. morbide), distinzione fondata soprattutto sulla considerazione dei danni che le varie droghe possono produrre sull’organismo di chi ne fa uso, e sulla condizione di dipendenza che esse tendono a indurre.
b. In senso fig., la parola è talvolta adoperata come sinon. di eccitante (nel suo uso di sost. in senso traslato), altre volte per indicare cosa, fatto o persona che eserciti forte attrattiva ma sia in sé dannosa, o, infine, per indicare cosa o situazione che stordisce, che distrae dalla realtà: la d. del consumismo; il tifo sportivo è spesso una d. per le masse.

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Language: English