Se potessi tornare indietro nel tempo e parlare a te stesso/a, cosa diresti?
Precisamente vorrei parlare alla me delle medie.
Vorrei dirle che dovrebbe smetterla di rimanere chiusa in casa a pensare di essere completamente sola, vorrei dirle che dovrebbe smetterla di desiderare di essere invisibile, visto che si sente così.
Vorrei dirle che non è una nullità, che quando sarà più grande sarà soddisfatta di se stessa, e che quindi deve smetterla di sentirsi l'ultima ruota del carro, ma che piuttosto deve reagire, deve cominciare a darsi da fare da ora, dimostrare di cosa è capace.
Vorrei dirle che, anche se le manca la fiducia in se stessa, sarà sempre meglio per lei buttarsi nelle cose e provare. Al di là di ogni aspettativa, in tutte le cose in cui si lancerà - fino ad ora - riuscirà a cavarsela, molte volte anche discretamente.
Vorrei dirle di non ascoltare gli altri, di non piangere, di non odiare.
Vorrei dirle di prendere un foglio e una penna e cominciare a scrivere, perché sarebbe la migliore medicina per la sua solitudine.
Vorrei dirle che non ho mai amato quella parte del mio passato, che quella che era nel passato non è mai stata amata da nessuno, ma che non deve preoccuparsi, perché lentamente alcuni inizieranno a conoscerla e a rompere le sue pareti, a volerle bene, e lei stessa comincerà a volerne agli altri e soprattutto a se stessa.
Voglio dirle di non arrendersi, mai.
Vorrei dirle che dovrebbe smetterla di rimanere chiusa in casa a pensare di essere completamente sola, vorrei dirle che dovrebbe smetterla di desiderare di essere invisibile, visto che si sente così.
Vorrei dirle che non è una nullità, che quando sarà più grande sarà soddisfatta di se stessa, e che quindi deve smetterla di sentirsi l'ultima ruota del carro, ma che piuttosto deve reagire, deve cominciare a darsi da fare da ora, dimostrare di cosa è capace.
Vorrei dirle che, anche se le manca la fiducia in se stessa, sarà sempre meglio per lei buttarsi nelle cose e provare. Al di là di ogni aspettativa, in tutte le cose in cui si lancerà - fino ad ora - riuscirà a cavarsela, molte volte anche discretamente.
Vorrei dirle di non ascoltare gli altri, di non piangere, di non odiare.
Vorrei dirle di prendere un foglio e una penna e cominciare a scrivere, perché sarebbe la migliore medicina per la sua solitudine.
Vorrei dirle che non ho mai amato quella parte del mio passato, che quella che era nel passato non è mai stata amata da nessuno, ma che non deve preoccuparsi, perché lentamente alcuni inizieranno a conoscerla e a rompere le sue pareti, a volerle bene, e lei stessa comincerà a volerne agli altri e soprattutto a se stessa.
Voglio dirle di non arrendersi, mai.