“Tu non c’eri. Non c’eri. Eppure ti sentivo come si sente l’angoscia, come si sente l’abbandono. Ti sentivo nelle ossa, nel silenzio, ti sentivo solo io.Solo e sempre io, mentre tutto quanto intorno mi diceva che tu non c’eri.”
"Le persone dicono ‘ti amo’ in modi diversi: ‘’allacciati la cintura’’, ‘’copriti’’, ‘’dormi un po’’, ‘’lavo io i piatti’’, ‘’quando arrivi chiamami’’, ‘’prendi il giubbino’’, ‘’sono partito aspettami’’. E non c’è niente di più prezioso di queste banali parole. Amate non solo con le parole, ma anche con i fatti."
“Mi piacciono i disastri, la gente andata, spacciata, fottuta, sottovalutata, quelli del “tanto non ce la farà mai”, del “stacci lontano”, la gente senza speranze, persa in partenza. Mi piacciono perché scelgono strade mai tentate e arrivano alla meta, al contrario di quelli che sono rimasti a parlarne.”
“E come te la cavi con le assenze? e con le promesse non mantenute? e con i «per sempre» che durano qualche mese? e con gli addii? E come te la cavi con i vuoti?e le lacrime? Riesci a cavartela?”
"La società è la mentalità delle ragazze sta cambiando, non sono più considerate delle 'grandi' come la donna nell'antichità o nella poetica dei grandi scrittori. Ora non si trovano più ragazze 'sovraumane' per la loro intelligenza e bellezza (sia interiore che esteriore). È cambiato anche il vero senso dell'amore è il rispetto della propria persona, ora si trovano solo giù ragazze che non hanno il consenso del pudore, che fanno a gara di chi si 'passa' più ragazzi, non si trova più la ragazza elegante dove anche un suo saluto o un suo sguardo era qualcosa di importante. È cambiato tutto e non ne sono sicuro che sia questa la scelta migliore." —Para
“Non guardavo mai negli occhi le altre persone perché avevo paura che qualcuna riuscisse a guardarmi dentro. Avevo troppe emozioni da nascondere che avrebbero svelato quanto fossi fragile. E io non volevo mostrarmi debole, ero semplicemente un finto forte.”
“Bere e fumare erano due vie di fuga. Nascondevo le mie paure in un bicchiere o in un tocco d'erba e la vita si trasformava di colpo in un parco giochi. La parte peggiore era quando finiva tutto e la realtà mi travolgeva di nuovo. Tutta in un colpo.”