@SilviaSmumuSantoro

le tette salveranno il mondo.

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CAPITOLO 1.
La tristezza in quegli occhi nessuno l’aveva mica capito, Silvia era sprofondata in un baratro di dolori e aveva bisogno di essere salvata da questo mondo bastardo.
Si era seduta sull’ultima panchina di un immenso viale da sola e per non essere tormentata dal tempo che scorreva così lentamente, contò quante formiche erano lì sotto il suo naso, ne contò almeno un centinaio, poi distolse lo sguardo e osservò l’orario, erano passati soltanto quattro minuti da quando l’aveva guardato l’ultima volta, sbuffò, ma non ci fece coinvolgere dalla sua lentezza.
Prima di rimettere il cellulare nella tasca, suonò, non guardò chi la stesse chiamando e rispose.
“Pronto?”
“Silvia, tutto bene?”
Era suo padre, Carlo.
“Tutto bene.”
“Ti stai divertendo con i tuoi amici?”
“Sì, tra un paio di ore torno.”
“Certo, ci si vede a casa allora. Ciao.”
Silvia chiuse senza salutarlo, aveva appena mentito a suo padre, mentiva in continuazione, come mentiva a se stessa promettendosi una marea di cose che con il tempo non si sarebbero mai avverate, ma si ripeteva costantemente “La speranza è l’ultima a morire .. Oppure muoio prima io?”
Carlo non si accorgeva di quanto in realtà Silvia fosse sola e che di amici non ne aveva mai avuti, lei come ogni giorno, o quasi, diceva che usciva con dei nuovi amici per poi sedersi, come sempre, all’ultima panchina, sola, era sola e un po’ la spaventava, poi tornava a casa intorno alle 21.30 e filava subito in camera sua, era ciò che si ripeteva quotidianamente tutti i giorni da due anni a questa parte.
Si alzò e camminò un po’, poi si avvicinò ala sua moto, ci salì e si avviò verso casa, erano le 19.30, non poteva già tornare a casa, così deviò strada e percorse quasi tutta la città, poi pensò: “E se andassi a mare?” Senza rifletterci più di tanto, ci andò, parcheggiò la moto e scese.
Guardò il mare in lontananza e sospirò.
Si avvicinò sempre di più alla spiaggia, si tolse le scarpe nere borchiate e dentro di mise i calzini anch’essi neri, poi le prese, tutte e due in una mano sola. Toccò la sabbia che gli avvolse i piedi, era morbida e fredda, sembrava quasi pungerle i piedi, si fermò a due centimetri dall’acqua e si fece trasportare dal profumo e dal rumore delle onde che sbattevano contro gli scogli, non creavano gran rumore, non vi era molto vento e l’acqua rispecchiava quel cielo così sole, che poi all’orizzonte si lasciava baciare dal mare, quasi a sfiorarlo. Sorrise e lasciò cadere le scarpe sulla sabbia, poi si alzò i jeans fino alle ginocchia e si fece bagnare dall’acqua gelida, aprì le braccia e lasciò che niente potesse farle male, era una donna forte e consapevole, il mondo era bastardo, ma lei lo era di più, almeno in quel momento. Si fece divorare da quell’attimo e si tuffò con addosso i vestiti, sprofondò e non sentì più niente, lì sotto non c’erano nessun suono, nessun dolore, sorrise ancora e poi salì in superficie, si sentì libera e amata, si sentì parte di tutto quel paesaggio e lei era la parte di più bella di tu

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Già il fatto che non hai detto che non è vero ma che hai detto 'Da cosa te ne accorgi' è cosa evidente.

interpreta come vuoi, fotte sega. non è un bel periodo per me, bast.
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Qual'è stata la peggio litigata con Loris?

non c'è ne mai stata una in particolare, non litighiamo mai pesantemente, per stronzate. quando io sono arrabbiata, lui sorride .. e .. non ricordo neanche più il motivo del perchè lo fossi. magari perchè io ero gelosa, qualche volte, oppure qualche parole detta e interpretata male, ma niente di più.
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Cosa preferisci: leggere il giornale, guardare il telegiornale o leggere le notizie online?

le ultime due, anche se online non sempre sono vere.
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Di cosa parla la tua nuova storia? :)

di tutto ciò che ho passato nella mia vita, tutto, soprattutto i dolori, anche se alcuni avvenimenti non sono reali.
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Ma a noi cosa può interessare che fai la dieta? Tanto pesi comunque un chilo in meno del porco

ribadisco: puoi cancellarmi e comunque qui il porco non sono io, mi scrivi con l'anonimo, eheh.
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Non ce ne frega un cazzo della tua dieta, di cosa mangi il giorno, di quanti mesi fai con il tuo ragazzo (dato che ogni mese pubblichi lo stesso post)...cioè dai non puoi scrivere pure quando vai a cagare, basta.

ma sarà pure il mio profilo e pubblico quello che cazzo mi pare, cancellami, cazzo vuoi. cacccccatime.

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