Valentina Anedda.

Nella mia vita non accade mai niente di spettacolare. Sono una di quelle persone che vive alla giornata e un casino. Non ho un lavoro e per questo, magari, tante cose non riesco a realizzarle. Non ho un diploma e solo io so quanto mi sono pentita di aver lasciato la scuola di grafica. Non ho amici, fortunatamente ho un moroso che mi ama e una famiglia alquanto fuori di testa quindi mi salvano loro e devo dire grazie. Non so per male motivo io stia scrivendo questo e non sto parlando di sfortuna o sto facendo la "vittima", anzi sto elencando ciò che non va bene e penso che sia l'inizio per una nuova vita. Mi viene da piangere pensare che la mia forza di reagire è andata a farsi benedire , un pianto nervoso per tante cose ricevute, parole delle alle persone sbagliate e aver sprecato del tempo con chi non lo meritava. Ogni giorno rimpiango di non essermene accorta prima, di aver lasciato perdere ,di aver dato troppa confidenza a determinate persone e di aver reagito quando non c'era ragione .Ne ho incontrate tante di persone : alcune che hanno saputo rendermi la vita felice le quali ringrazio ancora oggi di splendere come il sole ma, per un motivo o per l'altro, ora ci si vede più, ma qualcosa rimane e sono i ricordi più belli. Altre che mi hanno tradito e ingannato e nonostante ci fosse di mezzo il sentimento, hanno preferito lasciarmi perdere, anche se con queste persone i momenti erano bellissimi, anche se ora una domanda viene spontanea, erano veramente momenti felici o era tutto una recita? Infine ci sono quelle persone che ricordo ma che pur avendo passato dei momenti insieme, non riescono a ricordarsi di me, o a salutarmi, oppure si ricordano ma per un qualche strano motivo non si ricordano di me, o meglio, fanno finta di non ricordarsi. Ogni giorno penso e penso talmente tanto che la testa viene schiacciata dal peso dei pensieri e il cuore sanguina. Ogni giorno i chiedo, ma che cosa ho io di sbagliato che le altre persone mi pensano come... boh, non so nemmeno come mi pensano, forse a cosa triste è che non mi pensano affatto. Penso che l'evento che abbia cambiato la mia vita sia stata la mia nascita. Una nascita in ritardo di quasi un mese, con un cordone ombelicale intorno al collo. Già avevo capito che il mio inizio qui era traumatico. Che cosa assurda e poco sensata la vita. Potrei stare tutto il giorno a parlare e parlare e parlare di cosa potrebbe essere, di cosa è e di cosa è sempre stato e di cosa magari, si può migliorare. Scrivo, scrivo, scrivo mentre i pensieri scorrono e poi, cosa ci sarà ancora da scrivere, cosa ci sarà ancora da raccontare? cosa potrebbe esserci? Stando qui seduta potrei annientarmi ma non lo permetto più. Nessuno più può distruggere una persona così tanto.

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Sono una vita e ringrazio tale dono. Sono io e ringrazio di essere me. Sono qui e ringrazio di essere dove sono. Sono felice, ma non abbastanza.

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