la testa indipendente

Notte stellata, Van Gogh.

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Ho scelto questo quadro perché rappresenta le cose che amo di più, la notte e la natura. L'accenno di naturalismo astratto al quale fa accenno il pittore mi fa meditare sulla grandiosità della natura, sulla bellezza del creato che, fortunatamente, l'uomo non ha ancora deturpato; la volta celeste punteggiata di bellissime stelle mi ricorda che noi non siamo altro che inutili esseri umani sovrastati da corpi giganteschi e meravigliosi, e spesso non ce ne rendiamo conto per il semplice fatto che ormai sono più quelli che tengono il viso in basso che in alto. Inoltre ha deciso di dipingere la notte, che è il momento della giornata che preferisco di più, perché è il momento in cui mi sento libera di fare ciò che voglio e di pensare a qualsiasi cosa; anche il colore fa il suo effetto, tanto che l'azzurro, e tutte le sue tonalità, sono i miei colori preferiti perché appunto mi ricordano la notte. Per ultima cosa, le pennellate asimmetriche e circolari rispecchiano molto la mia anima turbolenta e il mio carattere instabile e pieno di sbalzi d'umore.

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Oh guarda parli con una che ha l'autostima sotto ai piedi e continua imperterrita a saltarci sopra. Mi ritrovo spesso in queste situazioni d'ostacolo, mi ritrovo a chiedermi molte volte "Perché io ? E se non sono in grado di riuscirci ? Cosa penseranno gli altri ?", però ci provo lo stesso, mi butto letteralmente e lo faccio comunque, se non ci si prova almeno una volta non si saprà mai se si è in grado di fare una cosa,e male che vada hai imparato la lezione. La vita va presa con filosofia, mannaggia a noi che pensiamo sempre negativo che ci lasciamo scappare le occasioni soltanto perché non ci riteniamo mai all'altezza delle situazioni che ci vengono poste davanti. Non bisogna arrendersi davanti agli ostacoli e purtroppo la vita ne riserva molti altri. Ben venga se è una tua passione, se è una cosa che ami e fai molto volentieri, ciò vuol dire che ci metterai il doppio o anche il triplo dell'impegno per riuscirci ! Bisogna imparare le lezioni della vita, e non si imparano nascondendosi dietro agli schermi, si imparano lottando, facendosi del male a volte. Questo discorso sembra pieno zeppo di frasi fatte (lo è molto probabilmente) ma davvero a volte è necessario pensarla così.

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Ti ringrazio per la domanda. Dunque, ti farò una lista :

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- Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, di Haddon.
Ho apprezzato moltissimo che abbia usato come soggetto principale della narrazione un bambino autistico, e ammettiamolo, non è solito leggere storie di bambini con simili disturbi, e ho apprezzato ancor di più la completa immersione dello scrittore nei panni di questo bambino, ha svolto un lavoro quasi impeccabile, azzarderei a dire. Nonostante la storia tocchi argomenti pesanti, ho letto il libro molto volentieri, l'ho quasi divorato.

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-L'amore ai tempi del colera, di Màrquez.
Lo ammetto sono un'inguaribile romantica, e considero il romanzo l'apoteosi del romanticismo, una storia d'amore epistolare che va oltre qualsiasi desiderio carnale, passionale. Un amore puro di quelli che ti tocca l'animo e te lo purifica in qualche maniera. L'amore delle parole, e non quello dei gesti. Un Màrquez che per una volta prova a scrivere qualcosa di diverso dai soliti temi della politica ricorrenti, appassionante, magico.

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-Sulla strada, di Kerouac.
Esponente di una generazione alla ricerca costante del proibito e perverso 'Sogno Americano', la Beat Generation. Un racconto avventuroso, ricco di colpi di scena, di vita. Ho viaggiato e ho visto posti bellissimi, il viaggio sulla route 66, il viaggio alla ricerca della vita, dei perché, di se stessi.

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-La fattoria degli animali, di Orwell.
E' un capolavoro, Orwell non si smentisce mai. Attraverso le figure di comuni animali ha rappresentato alla perfezione un' utopica idea di Stato- perfezione, attraverso i comportamenti di questi animali ha sottolineato temi importanti quali l'uguaglianza e la fraternità

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-Uno,Nessuno,Centomila, di Pirandello.
Adoro Pirandello, amo il suo modo di pensare e di interpretare le cose. In questo romanzo Pirandello parla della ricerca di se stesso, e arriva alla conclusione che noi non siamo che un essere imperfetto, incompleto, siamo uno, nessuno e centomila e non lo sappiamo.

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Ce ne sono altri, ma mi limito a riportarti i titoli : I dolori del giovane Werther, di Goethe. Cuori in Atlantide, di King. Il fondamentalista riluttante, di Hamid. Madame Bovary, di Flaubert. Qualcuno con cui correre e Che tu sia per me il coltello di Grossman.

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