@askmaster2015

- Sondaggi -

Ask @askmaster2015

Sort by:

LatestTop

Previous

People you may like

DavideMagliocchetti’s Profile Photo Da✔ide
also likes
DaJur2808’s Profile Photo Tony
also likes
cassandra_morcavallo’s Profile Photo Cassandra
also likes
giacominosotis’s Profile Photo Giacomo™
also likes
Giovanniratti1999’s Profile Photo Gio_1999
also likes
vince_1997’s Profile Photo Vince1997
also likes
iClaud90’s Profile Photo Claudio
also likes
Want to make more friends? Try this: Tell us what you like and find people with the same interests. Try this: + add more interests + add your interests

Storia?

È già mattina.
Sono le 7:30
Questa notte non ho dormito, perché oggi è il gran giorno.
Il giorno della gara.
Mi sono allenato parecchie volte questa settimana, e solo per questo grande evento.
Stamattina dovrò correre, più veloce di tutti, più veloce della luce.
Voglio assolutamente vincere.
Devo sbrigarmi, la gara inizia alle 8:15…
Eccoci, ci stiamo preparando sulla linea di partenza.
Vedo la mia famiglia sulle tribune, con mia madre e mia sorella. Papà non c’è, è oltreoceano, a combattere.
Non lo vedo da mesi, mi manca…
È anche a lui che dedicherò la mia vittoria.
Il mio allenatore mi ha ripetuto cento volte di aspettare il fischio d’inizio prima di partire, altrimenti mi squalificheranno. Io non voglio questo, non voglio perdere subito.
Io voglio vincere.
Sono super-concentrato, ho i sensi al massimo, aspetto solo quel dannato fischio.
-PRONTI!-
-PARTENZA!-
FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII*
Parto di scatto, velocissimo, come mai prima d’ora.
Ho già distaccato gli altri, non ho nessuno davanti, sono primo.
Sto già vincendo.
Corro al massimo, sento la stanchezza, ma la ignoro.
Nulla dovrà rovinare questa giornata.
Nulla mi impedirà di vincere.
Nulla.
Mentre il nostro protagonista correva, tutto concentrato nella gara, non si accorse di molte cose:
Nagasakibomb.jpg
non si accorse che nessun altro era partito oltre a lui;
non si accorse che l’arbitro non aveva ancora fischiato il segnale di partenza;
non si accorse che tutti i presenti alla gara avevano rivolto gli animi al cielo;
non si accorse che qualcos’altro, quel giorno, oltre all’arbitro, fischiò nel cielo
alle 8:15
ad Hiroshima.

View more

Storia

storia?

Mary era affetta da una rara malattia. Suo padre era un medico, e quando gli fu fornita la diagnosi, ne ebbe a quanto pare la conferma: sua figlia era ormai spacciata.
Il giorno dopo vi fu il funerale, ma la madre ancora speranzosa convinse tutti a lasciarla legare un filo intorno al polso della figlia, che fuoriusciva dalla bara e dal terreno.
Questo filo si collegava ad una campanella appesa ad un asticella. Se la ragazza si fosse mossa avrebbe fatto suonare la campanella. Ma dalla casa di lei il suono non era udibile, così la madre si propose di stare notte e giorno a guardia della figlia.
Ma il marito sapeva che la figlia non era morta, quindi cercò di convincere numerose volte la moglie che la ragazza ormai era deceduta. Così, da bravo medico, preparò un sonnifero che somministrò alla povera donna mentre era in preghiera. Con quest'ultima addormentata, non fu difficile riportarla a casa.
Quando il mattino il custode del cimitero vi giunse, trovò il filo staccato assieme alla campanella. Spaventato e confuso andò a chiamare i genitori della ragazza.
Quando tornarono tutti assieme alla tomba della figlia, estrassero la bara e, alzando il coperchio trovarono uno spettacolo raccapricciante.
Mary era contorta in una posa di dolore e sofferenza quasi innaturale, le mani sporche di sangue e le unghie conficcate nel coperchio, sporco anch'esso. La ragazza era morta per mancanza d'ossigeno.
Qualche giorno dopo il padre di Mary fu trovato in bagno, morto. Lo specchio era in frantumi e sul volto dell'uomo vi era dipinta un'espressione di terrore, come se avesse visto la Morte in faccia, oppure... un fantasma.
. . .
La leggenda narra che, se ti posizioni davanti allo specchio a mezzanotte in punto, con la sola luce di una candela e se ripeti tre volte girando su te stesso "Bloody Mary", lei apparirà di fianco a te con le mani protese in avanti tutte insanguinate e scarne, con il suono di una campanella che la accompagna sempre. Se la guarderai attraverso il riflesso dello specchio, lei ti dirà il tuo futuro, ma se ti giri e la guardi...
Morirai dopo un giorno di coma.

View more

storia

storia?

C'è qualcuno che odi? Qualcuno per cui sei disposto a qualsiasi cosa pur di fargli del male, qualcuno per cui pagheresti qualsiasi prezzo per una vendetta? Se la risposta è sì, considera di fare una visita a Lightless City.
Per arrivarci, recati in qualsiasi città abbastanza grande e trova un vicolo deserto di notte. Entraci, e chiudi gli occhi con tutta la forza che hai. Sussurra "Lightless City" e concentrati sull'oscurità. Avrai probabilmente notato che si possono distinguere colori deboli e forme astratte se tenti di focalizzare quando hai gli occhi chiusi, osserva quelle immagini passare. Dopo qualche minuto, le immagini dovrebbero diventare più chiare e luminose.
Quando succede, inizieranno a prendere forme dettagliate: immagini di violenti omicidi, animali deformati e cose simili. Non importa cosa vedi, tieni gli occhi chiusi. Inizierai a perdere la cognizione del tempo, ma alla fine le immagini si fermeranno, e vedrai pura oscurità, nient'altro che nero profondo, nessun'immagine o colore. Quando sei completamente sicuro di vedere pura oscurità, apri gli occhi.
Ora ti troverai in una città molto buia: non ci sarà una singola luce o stella nel cielo. Dovresti vedere un debole contorno blu degli alti edifici che ti circondano. Esci dal vicolo, e cammina più silenziosamente che puoi lungo il marciapiede, verso qualsiasi direzione.
Se senti qualsiasi tipo di suono, corri, più veloce che puoi, lontano dal rumore. Ci sono animali in Lightless City. È troppo buio per vederli dettagliatamente, ma hanno la dimensione di grandi felini selvaggi, e uccideranno qualsiasi umano riusciranno a catturare. Continua a muoverti finchè non raggiungi una zona con edifici più bassi, la periferia della città.
Ti si avvicinerà un bambino, la sua faccia sarà leggermente luminosa, facendoti notare che non ha occhi.
Ti chiederà "Condividerai la tua luce con me?" Rispondi di sì e il bambino raggiungerà la tua faccia e ti strapperà via l'occhio destro. Sarà dolorosissimo, ma non sanguinerai e non avrai ferite aperte. Il bambino ti ringrazierà e si allontanerà, scomparendo nel buio. Continua a camminare e apparirà un uomo alto.
"A chi vuoi portare via la luce?"
Dì il nome della persona che odi, e appena dirai il suo nome, egli diventerà completamente e irreversibilmente cieco.
"Il tuo odio è stato colmato?" domanderà l'uomo. Se lo è, rispondi di sì e ti risveglierai nel vicolo. Se non lo è, rispondi di no e l'uomo scomparirà. Continua a camminare. Incontrerai un altro bambino senza occhi.
"Condividerai la tua luce con me?"
Rispondi di sì, e il tuo occhio sinistro sarà strappato, lasciandoti cieco. Continua a camminare, e l'uomo alto ricomparirà. Ovviamente, per riconoscerlo dovrai affidarti alla sua voce.
"Chi desideri che venga privato della vita dall'oscurità?"
Dì il nome della persona che odi, ed egli morirà. Questa volta non ti sarà chiesto se il tuo odio è stato colmato, e non potrai ritornare al vicolo. Ti ho detto di assicurarti di odiare davvero qua

View more

storia?

La festa è finita, è ora di tornare a casa, però tu non sei entusiasta di rientrare, metterti sotto le coperte e fare un lungo sonnellino. Ma sei obbligato. Ora sei entrato e l'aria frizzantina della festa scompare sotto l'ansia e la malinconia di quello che hai visto, ma pensi che sei un po' brillo per colpa dei super alcolici.
- Invece io ti assicuro che non te lo sei immaginato -
Non ci fai caso, ti metti il pigiama e ti butti sotto le coperte, cerchi di addormentarti ma non ci riesci perché qualcosa sta sopra le tue gambe e piano piano si avvicina alla faccia, ma si ferma all'addome.
Inizi a sudare ma fai finta di niente, speri di addormentarti presto ma non è così, hai le coperte fino alle orecchie ma ti senti la schiena vulnerabile.
Con un po' di coraggio guardi cosa c'è sul letto:
è lui, in tutto il suo terrore. È scuro non lo riesci a vedere bene, ma riesci a distinguerlo comunque, ti guarda con occhi spalancati, sta sorridendo, allunga la sua mano che ti tocca. Vorresti reagire ma non ci riesci perché ti ha bloccato psicologicamente e fisicamente.
Quello è il tuo incubo.
Quello è l'essenza della paura.
Quello ti ha ucciso.

View more

storia?

I polsi mi bruciano. Sento la pelle strapparsi a furia di tirare. Non so cosa mi stia capitando. Sono qui, al buio, seduto su una sedia completamente in preda al panico. Le mani strette in una morsa letale dietro la schiena e io incapace di muovermi. Di vedere. Sento qualcosa stringermi la testa. Qualcosa intorno agli occhi anche se sono aperti, eccome se lo sono. Lo sento. Nel buio della stanza in cui penso di essere rinchiuso continuo a vedere ombre. Ombre che ballano in diversi modi proprio di fronte a me. Provo ad urlare ma non riesco a muovere un solo muscolo. Che cosa mi sta succedendo?!
“Ecco! sei sveglio...” mi dice la voce di una persona che si avvicina sempre più. I passi sul pavimento di legno lo provano. " Chi sei?" Provo a chiedere. Tutto quello che esce dalle mie labbra secche è solo un leggero sussurro. “Ora possiamo iniziare” Mi sento spingere all'indietro la testa. Sento l'odore di sangue tutto intorno a me. Le ombre smettono di ballare. Con la sua mano mi tiene la testa, ora appoggiata alla sedia all'altezza del cervelletto, inclinata. Fatico persino a deglutire. Le ombre cantano. Pregano, cantano nuovamente. " Lasciami libero!" Cerco di dire, senza alcun risultato. Sento tra i canti il rumore di un metallo sfregato contro un altro metallo. Qui inizio ad avere veramente paura. Mi sento la lama del coltello contro la gola.

View more

Storia?

In special modo di notte, capita di rimanere assorti nei pensieri. In special modo di notte, la concezione del tempo è un'idea molto vaga. Il suono del vento, il latrato di un cane, un suono elettronico improvviso, il canto del cuculo: tutti elementi che, a loro modo, segnano l'incedere del tempo, o perlomeno, della notte.
Quando, tutto d'un tratto, il silenzio prende il sopravvento rispetto al mondo esterno, la vita sembra essersi fermata tutto intorno ed è quello il momento in cui si manifesta un "Temponauta": un attimo o forse di più di silenzio, quanto basta per sentire la sua presenza, quanto serve affinché tutto intorno la vita non se ne accorga.
Ma lui è lí.

Next

Language: English