Quando ero più piccola, alla TV sentii dire dire che quando si avverte una presenza e ci sentiamo fortemente osservati nonostante attorno noi non ci sia nessuno, è perché degli extraterrestri ci stanno spiando.
Tutto questo tempo passato tra una continua evoluzione dei miei sentimenti: da un'iniziale paura di ciò che avevo intuito, alla curiosità di poter conoscere forme di vita ipoteticamente differenti da noi, per tornare poi nuovamente nel terrore di ciò che avrei potuto scoprire, nonché come avrebbero potuto reagire queste creature così ignote; quindi scappando, fuggendo, rinchiudendomi in casa, ed osservandomi attorno ad ogni singolo passo muovessi al di fuori delle quattro mura della mia cameretta, per capire invece poi che l'ignoto non ha da spaventarci così tanto, che anni di vita svaniti nella trepidazione di quei lunghi istanti erano soltanto un mero sperpero delle mie energie.
E quando finalmente giungo a questa nuova consapevolezza, quando finalmente riesco a rivedere il mondo esterno con rinnovata beatitudine... Scopro che per tutto questo tempo sei stato tu.
Ma vaff
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