Federico_Tuturuturututtu

Niente di preoccupante. Era un modo di rispondere che avevo adottato tempo addietro. Ringraziare per aver ricevuto una domanda mi sembrava un modo rivoluzionario (e lo e') per dare un buon esempio. Poi, scusarsi per la risposta voleva essere un modo per non turbare la sensibilità di chi magari non risulta essere in sintonia con la mia risposta. Ma ripeto (se non l'avessi già detto) che con utenti, persone con TE, tale forma di commiato e' solo di forma perché viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda. Magari e' un modo che vorrei suggerire ai tanti ragazzi che polemizzano su tutto e tutti.
Vedrai che alla prossima domanda alla quale risponderò, quella che Marco ha fatto su Donald Trump, qualcuno avrà qualcosa da ridire. Cmq farò un'analisi degna di essere presa in considerazione e mi si dovrà dare, quanto meno, una relativa approvazione. Cmq vedremo.
Grazie. Aspetto le tue domande.?????

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Grazie della Buonanotte. Ho dormito piuttosto bene e profondamente. Ieri ero stanco, stanco, ma cosi stanco che pur davanti all'ultima puntata Dell fiction su Rai 1, "Medici", mi sono addormentato e chi si è visto si e' visto! Dovrò andare alla ricerca della replica. Poi, quando mi sono staccato, controvoglia, dal divano per andare a letto, ho dato una controllata sul cellulare per vedere se vi erano notizie sulle elezioni in USA. Ero troppo stanco ed ho visto l'ultima notizia. Ieri si e' spento il grande Oncologo Veronesi. Un grande uomo davvero, che ha dato molto alla ricerca sulla lotta ai tumori. Certo, di lui non mi piaceva il fatto che era ateo. Celebri sono stati i suoi "scontri" e le risposte che alcuni credenti, come Zichichi, gli hanno fornito.
Che dire? Arrivederci Umberto Veronesi. Grazie per tutto quello che hai fatto per tutti noi, per tutto il genere umano. Il tuo lavoro, che svolgevi con passione ed amore e' la testimonianza che Dio esiste e che ti avrà accolto come il più grande dei suoi figli. Io capisco il dolore che hai provato nel vedere tanti bambini malati senza un perché, senza un motivo e capisco , capisco il senso di smarrimento e che Dio ti sia sembrato lontano, lontano, assente, inesistente. Addio Caro Umberto Veronesi. Grazie per quello che SEI STATO e per l'esempio che chi hai donato. Persone come TE dovrebbero esser presi a modello per imparare a comportarci nella vita e nella società.

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E' stato un grande uomo. Sei stato un grande uomo.
Sei un grande uomo perché continuerai a vivere in tutti coloro che ti hanno conosciuto e spero che i tuoi colleghi possano continuare il tuo meraviglioso ed importante lavoro.

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Benvenuta nel mio sito. Grazie per avermi fatto la domanda. Cercherò di rispondere cercando di farti conoscere il mio pensiero.
Innanzitutto mi fa piacere che tu abbia fatto proprio questa domanda. Fortunatamente non sono tutte le ragazze che sentono questi "bisogni particolari" di mettersi in mostra. Parto subito col dire che molte volte, alcune di queste ragazze si mettono in mostra con una certa ingenuità, infatti, molte volte sono giovanissime e tendono semplicemente a mostrarsi per avere delle conferme sul loro aspetto. Il loro e' un puro e semplice messaggio verso l'esterno al fine di ottenere una gratificazione estetica. A volte queste ragazze hanno sofferto per dei giudizi frettolosi fatti da amici ed amiche per il solo gusto di farle soffrire.
Poi vi sono le ragazze che decidono di mettersi in mostra perché sono competitive e vogliono "stracciare" la concorrenza, vogliono "mostrare" chi comanda perché per queste persone il "mostrare" il proprio corpo equivale a raggiungere un potere verso i ragazzi (e verso le ragazze nel caso di omosessualità). Mostrarsi e avere il giudizio positivo equivale a farsi incoronare principesse o regine di bellezza ed ottenere l'attenzione degli altri.
Ma perché? Perché?
Attenzione che lo stesso discorso vale anche per noi maschietti. Certo, con un po di differenza. Infatti la donna rischia molto di più rispetto all'uomo. La donna, a differenza dell'uomo, viene ridotta ad oggetto e viene molto spesso denigrata, insultata perché in lei gli appetiti sessuali (chissà perché?) vengono giudicati in malo modo, mentre nell'uomo vengono giustificati e in passato tale giustificazione e' stata tra le motivazioni responsabili di soprusi e violenze e molestie sessuali a scapito Dell donna. Cose brutte.
La donna dovrebbe imparare a proteggersi dì più dagli sguardi ma senza mettersi il velo o il burka. Basterebbe moderare certe eccentricità e certi atteggiamenti che magari le ragazze attuano in presenza dei ragazzi ma che, giustamente non attuerebbero in presenza di parenti o persone alle quali non vuole di certo far colpo.
Facciamo in modo che le donne mostrino di piu le loro immense doti interiori. Sono molto dotate e potrebbero migliorare sensibilmente la nostra società.
Grazie per la domanda. Sei la benvenuta nel mio profilo ask.?

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Buon giorno pure a Te, carissima Wania. Fai delle domande una piu bella dell'altra.
Mi chiedi se riesce a vedere più il mio occhio o la mia mente?

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Allora. Il mio occhio vede quello che materialmente ci sarebbe da vedere. Il mio occhio vede tutto quello che materialmente incontra, e meno male, altrimenti i carrozzieri, gli ospedali e le agenzie di pompe funebri collasserebbero per il lavoro che gli procurerei stando alla guida.
Ma la mente? La mia mente riesce a vedere? Si! La mia mente usa il mio occhio, e' la mia mente che elabora tutto quello che materialmente incontra il mio sguardo.
Ma la tua domanda era ben diversa. Voleva sapere se riesco a vedere oltre il dato sensibile, oltre gli occhi fisici. E, se così non fosse, se la mia mente non fosse in grado di vedere, vorrebbe dire che non sarei poi così intelligente come penso o come pensano di me gli altri.
Insomma. Il mio occhio vede tutto il sensibile che mi viene incontro. La mia mente, ora come ora, non può fare a meno dei miei occhi ma attraverso di essi e grazie anche agli altri sensi riesce a vedere, a giudicare le situazioni. Ogni tanto sbaglia ma non diciamolo in giro. Scherzo. Grazie per la domanda. Scusa per la risposta. ???

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Per la serie Stephen King ahahaha.

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Allora carissimo Stan...qui in Italia i regolamenti edilizi comunali che comunque si rifanno alle leggi nazionali in materia di edilizia hanno imposto dei limiti per le distanze degli edifici dai cimiteri. In alcuni contesti abitativi consolidati in epoca antecedente al 1942 si possono trovare residenze vicine ai cimiteri. Io personalmente non abiterei mai vicino ai cimiteri non tanto per paura dei morti ma per evitare di vedere troppo spesso cortei funebri che tra l'altro mi creerebbero problemi di viabilità. Quindi escludo la casa vicino al cimitero.
Per quanto concerne l'abitare in una villa ex ospedale psichiatrico non ci vedo nulla di male. La villa presenterebbe zone di verde, panchine, fioriere, aiule, fontane e quant'altro. Il problema e' che riadattare i locali interno che pensati per ospitare pazienti presenterebbero camere e bagni in gran quantità. Certo, se era un ospedale psichiatrico italiano, del sud in particolare, non si avrebbero bagni in ogni camera. Infatti nelle strutture sanitarie pubbliche di un tempo, i bagni si trovavano vicini alle camere ma divise dal corridoio. Erano bagni raggruppati che venivano disposti in pianta in prossimità dei bagni dei piani inferiori e superiori. Il problema e' riadattare i locali che di solito erano provvisti di camere per i pazienti /ospiti, di corridoi, di bagni raggruppati (magari per sesso), di ambienti grandi adibiti a mensa, cucine abbastanza grandi, e locali adibiti a lavanderia. Poi vi erano gli uffici dei medici e le sale per gli infermieri ed altre camere .
A mio avviso i locali pubblici dovrebbero essere usati per scopi pubblici. Cmq ci abiterei dopo averli riadattati.
In in ex mattatoio invece no. Non.ci abiterei. Il motivo? E' difficile riadattarli. Insomma e' un ambiente diverso. Dalle nostre parti si e' cercato di presentare progetti per il riutilizzo sociale di ex mattatoi ma e' complesso perché ci sono proposte da ogni parte politica. Chi vorrebbe realizzare centri sociali, chi musei etc. Forse sarebbe meglio demolire (dopo attente verifiche strutturali per la problematica inerente gli ultimi eventi sismici che stanno allarmando l'opinione pubblica con polemiche vergognose a mio avviso).

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Alcune soluzioni non hanno prezzo mentre altre si. Quando un problema può essere risolto facendo affidamento all'intelligenza Dell persone tutto risulta facile. Cosi non è purtroppo, quando ci si trova di fronte ad egoismi o malafede. Alle volte per poter risolvere determinati problemi si deve scendere a compromessi e pagare qualche prezzo e ciò non è bene. Ma se da un sacrificio si può risolvere un qualcosa vada per quel qualcosa. Cmq io non pagherei mai il prezzo della dignità, non l'orgoglio, ma dignità. Molto spesso si scambiano "orgoglio" e "dignità". Non e' così. Io accetterei anche il piu umile dei lavori non perdendo la dignità, anzi, il contrario. Ma l'orgoglio e' quello che spesso scambiamo per dignità ed invece e' "un non recedere" da un nostro errore. E' il non ammettere che abbiamo sbagliato. La dignità non e' in vendita e mai lo sarà. L'orgoglio e' il nome Dell nostra superbia, del nostro peccato di innalzarci al di sopra degli altri. Io pagherei ogni prezzo escluso quello che leda la dignità di essere uomo, la dignità di essere UMILMENTE un figlio di Dio, un seguace dell'Amore, del Perdono, Della Pace.

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Nulla di buono sotto il sole.
C'E' del marcio e non solo il Danimarca.
Se Atene piange, Sparta non ride.
Mentre da Roma si discute, Sagunto viene espugnata.

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Sono frasi citate a caso e con qualche modifica (tipo c'e' del marcio ...e non solo in Danimarca) da parte mia.
Queste frasi trovano senso nella nostra attuale situazione sociale, politica ed economica.

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A) l'Italia, a causa degli effetti Dell globalizzazione "economica" si e' trovata in una situazione mai vista. Se fine a qualche tempo fa, anni 70-80 , era la forza lavoro (braccia e cervelli) ad andare via dal nostro Bel Paese ed erano rari l'emigrazione di Capitale (non in nero) e imprese, oggi, causa globalizzazione, le imprese che dovrebbero produrre ricchezza, lavoro in Italia, per poter sopravvivere (dicono loro) hanno bisogno di portare la produzione, il lavoro, all'estero dove la manodopera e le tasse sono basse.
Si tratta del più grande VILE ATTENTATO alla NOSTRA COSTITUZIONE ITALIANA ED AGLI STESSI DIRITTI FONDAMENTALI ED UNIVERSALI.

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perche'?

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Lo dico subito. Mentre i nostri emigrati "riportavano" in Italia la ricchezza guadagnata col sudore della loro fronte, i Capitalisti imprenditori che portano all'estero le risorse per creare ricchezza non riportano nulla in Italia. Portano solo i loro prodotti finiti per venderli agli italiani (fino a quando avranno qualcosa nelle tasche) ma qui non spendono, addirittura, come fa la Fiat pagano le tasse ai paesi esteri. Ora perché e' un REATO contro la il Nostro Paese? E' un reato perché di fatto sta ponendo le basi per il crollo , il default sociale, politico ed economico. Tra un po non esisterà il welfare in Italia. Tra un po non.ci si potrà piu curare. Tra un po, i casi di "malasanità" diventeranno tanti, tantissimi. La nostra Costituzione tutela la proprietà privata ma non la stacca dall'utilità sociale perché ognuno ha diritto a "possedere" terreni, fabbriche, capannoni etc. ma deve far in modo che questi beni non vengano distratti dal loro ruolo sociale. La Legge non mi permette di distruggere un mio bene immobile. Sarebbe un reato se io demolissi un fabbricato di mia proprietà solo per il gusto di farlo e lo lasciassi demolito. Infatti nel nostro ordinamento giuridico e' previsto l'istituto dell'usucapione che permette a chi "trova" un immobile (casa o terreno) abbandonato di usarlo e goderne come se fosse il proprietario, salvo poi riscattarlo con sentenza del tribunale dopo i 20 anni di possesso o restituirlo al proprietario/i dietro il compenso per averlo mantenuto in funzione.

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Caro Marco, non basta una sola domanda per esprimere le mie idee, le mie opinioni in merito al fantasma ? del default italiano ed europeo. Purtroppo tutto si può manifestare e sarebbe tremendo. Lo stanno volendo le "democrazie" occidentali sempre meno appoggiate dal popolo che deserta la politica come una persona che alla vista di lebbrosi e malati di peste fugge via . La politica e' lebbra e peste. Ma dobbiamo ritornare a fare sana politica.

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