@gattinoabbandonato

Oliver

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Lo lasciai riposare, e ritornai alle mie pulizie. Aspettavo la visita di Hope e del mio sposo a breve; mancavano tanto.

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Mi risvegliai nuovamente poco dopo attirato da dei rumori. Fuori dalla finestra un uccellino batteva sul vetro, come se volesse chiamarmi

"Tu lo sei, io faccio soltanto il mio lavoro" mormorai facendogli un occhiolino. Quanta dolcezza in un solo e piccolo micetto.

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Sgattaiolai verso il letto per riposarmi ancora. Avevo un sonno tremendo e tanto caldo
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"É passato, ci sono io qui" sussurrai rannicchiata sul divano, con il piccolo Oliver tra le braccia. Ci vollero minuti per calmarlo.

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" va bene grazie " mi sentivo protetto e coccolato. Al riparo da ogni guaio e pericolo " sei speciale " sussurrai
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"Tesoro che succede?" domandai preoccupata, offrendogli tutto il mio conforto. Le sue unghiette premevano sul mio vestito, questa volta sfilandolo, ma non importava. Volevo stesse meglio.

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" un brutto sogno, tutti sparivano Mh " mugolai rifugiandosi sul suo petto caldo " un sogno di quelli incubi!*
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Sottili miagolii interruppero il silenzio, e non ci volle molto per accorgermi che Oliver stava male. "Piccolo.." provai a svegliarlo, massaggiando piano le sue soffici orecchie.

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"mhhh" mi svegliai di soprassalto quasi piangendo e mi strinsi subito a lei. Era ancora li per fortuna. Era solo un brutto incubo
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Il cinguettio di un passero risvegliò i miei sensi; sussultai, sorpresa dal mio imbrovviso crollo ore prima. Oliver ancora riposava, dunque decisi di non svegliarlo, ma di spostarlo solamente sul divano. Le ceneri del fuoco ormai spento circondavano il camino.

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Nel mio sogno, eravamo tutti riuniti. Mio padre, mia madre e la mia nuova famiglia. Tutti scomparivano lentamente e io non potevo fare nulla per farli tornare. Mi lamentavo nel sonno e tremavo
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"Certo che lo penso!" lo rassicurai stringendolo a me. Sentivo le sue zampette premere contro il mio petto coperto, ma non mi dispiaceva. Era tanto piccolo e morbido, lo coccolai a lungo. Vicino al fuoco finii per addormentarmi.

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Mi addormentai prima di lei. Quel tepore conciliava il sonno. Decisamente
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meraviglioso, il migliore che abbia mai conosciuto, e non voglio che ti abbatti per questi pensieri" lo consolai con parole sincere.

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"Davvero lo pensi? " la guardai con gli occhi illuminati dalla gioia e mi strinsi con le piccole unghiette al suo vestito " grazie mille.. te sei la dea migliore di tutte! " rimasi per minuti tra le sue braccia in cerca di caldo e tenero affetto
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Venne da piangere anche a me all'udire quelle parole, ma buttai tutto dentro e mi alzai per andare a prendere Oliver. Lo portai con me accanto al fuoco e lo coccolai con baci e carezze per qualche minuto. "Olly la colpa non è tua, in entrambi i casi. Non sei un peso per nessuno, anzi sei un micetto-

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"É andato via" risposi mortificata, muovendo i miei piedini accato al camino. Faceva freddo perfino per un angioletto come me. Oliver girava per casa intrufolandosi in ogni angolo possibile.

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"Ohw.. sarà stata colpa mia, perchè sono brutto e non gli stavo simpatico" mi veniva da piangere ed i miei occhietti erano lucidi " in fondo se neanche la mia mamma e il mio papà mi hanno tenuto con loro.. sono proprio un peso per tutti "
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Lasciai scorrazzare Oliver mentre riordinavo con accuratezza la mia cucina e il mio salotto. Il tepore emesso dal camino mi rilassava, e desideravo starmene seduta la davanti a scaldarmi.

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" Cupidoooo!" cercai di richiamare la sua attenzione " Ma gli altri dove sono finiti? Ed il coniglietto?" domandai preoccupato
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"Siedi pure Olly, faccio da sola" gli lasciai un bacino sulla testolina e cominciai a pelare carote e patate per una minestra. Eravamo soli quella sera, e i miei troll già sorvegliavano la casa; sapevano del rischio costante di una visita da parte dei cacciatori.

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Finii la mia parte e corsi alla finestra. Mi piaceva il panorama che si vedeva da li. Attendevo anche il ritorno di pan e hope. Non sapevo se sarebbero tornati quel giorno
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"Nulla di che, non ti preoccupare" lo rassicurai accomodandomi al suo fianco. Decisi di preparare qualcosa da mangiare anche per la sottoscritta, e non importava se erano appena le sette di sera. Iniziavo ad avere una certa fame.

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" finisco dopo, ora ti aiuto" saltai giù dal tavolo e la raggiunse di corsa. Volevo sempre rendermi utile per ripagarla di tutto quello che riusciva a darmi ogni giorno
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"Forza piccolino, serviti pure" lo incitai invitandolo a salire sul tavolo. Mi voltai verso il coniglio ma lui non c'era più. Cercai ovunque, perplessa, ma non trovai sue tracce. «Che strano..» pensai con una mano sulla bocca.

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" che succede?" domandai mentre consumavo la mia pappa . La vedevo decisamente preoccupata. Seppure fossi un semplice gatto capivo perfettamente gli stati d'animo umani
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Sorrisi e rimasi intenerita per la dolcezza e i tentativi di socializzazione di Oliver; lui era speciale e lo si vedeva. Avevo scelto di preparare per lui una vellutata di castagne, in modo che potesse assaporarne la bondà perfino con i suoi piccoli dentini.

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"non ti piace eh.. " non capivo come fosse possibile, ma feci un altro tentativo " allora facciamo un gioco. Giochiamo a prendere" gli corsi incontro e lo toccai... ma sembrava non capire e rimase immobile con la carota tra i denti. Abbattuto corsi a mangiare invitato dal dolce profumo " castagne!" esultai
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"Ho già in mente qualcosa" sorrisi per l'idea appena formulata, e mi avviai subito verso i fornelli. Lasciai le due creature alle mie spalle, ovviamente al sicuro dentro casa.

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Mi avvicinai al coniglietto e lo toccai con la zampina per attirare la sua attenzione. Non potevamo comunicare ma forse potevamo giocare " vieni vieni" gli feci cenno mostrandogli il gomitolo sotto ad un tavolo. Non sembrava particolarmente interessato
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"Un paio di carote andranno bene" spiegai porgendone un mazzo al piccolo coniglietto: le avevo unite tra loro con cura tramite un rametto d'erba secco. Pareva apprezzare. "Olly gradiresti qualcosa anche tu?" domandai.

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"Quelle cose arancioni no! Come si fa a mangiare le verdurine.. sono brutte e non buone" mi avvicinai alle sue gambe e mi ci sfregai contro come per accarezzarle " vorrei qualunque cosa , preparata da te"
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Sapevo quanto fosse preoccuato in quel momento, e non volevo certo che si sentisse trascurato. "Oh no tesoro" risposi con dolcezza, donandogli una carezza sincera. Oliver era insostituibile.

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" AW" corsi in casa alla ricerca di cibo da condividere, ma non sapevo dove lo tenesse cupido " ci sono le mie pappe per lui!"
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"Bravissimo Olly" mi complimentai battendo le mani. Il coniglietto continuava a fissare timidamente, e capii che probabilmente aveva appetito. Lo presi con due mani e lo portai in casa, seguita dal micetto.

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"Prenderà il mio posto?" Domandai spaventato ed afflitto. Avevo paura di perdere nuovamente la mia famiglia, e di certo quel coniglio era decisamente più tenero di me
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Lo raggiunsi e mi fermai a guardarli con curiosità. Erano carini uno vicino all'altro, sembravano batuffoli. "Salve" mi chinai sul coniglietto nero a chiazze marroni.

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" é un coniglio! Come quello dell'ultima volta. I conigli non si mangiano! " mormorai ricordandomi dei suoi insegnamenti
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Non feci in tempo a rispondere che Olly sparì presto dalla mia visuale. "Dove vai?" domandai a vuoto provando ad individuarlo tra gli alti cespugli.

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"Qui qui " la chiamai da lontano. Avevo trovato il coniglio dell'ultima volta. Rimase a guardarci, non sembrava impaurito. Era un essere decisamente buffo e divertente
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"Il vento le ha portate via, sono secche vedi? mi occupo soltanto di ripulire il giardino, non farò del male ad alcuna pianta" spiegai dolcemente gettando le foglie ormai consumate in un sacco vuoto.

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" ma erano in un disordine armonioso" sorrisi e corsi verso un cespuglio. Qualcosa si muoveva dietro di esso.
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"Ovviamente, quella che ti prepara Cupido" ridacchiai e lo portai in giardino; avevo bisogno di fare un pò d'ordine, vi erano troppe foglie sparse a causa del vento, e mentre Oliver giocava, io avrei badato a lui.

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"Perché le sposti? Se la natura le ha messe li ci sarà un motivo no? " domandai curioso per i suoi gesti. Era sempre interessante osservarla
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"Ohw tesoro, no..non sta nella natura dei gatti" risi intenerita portandomi una mano davanti alla bocca. Quel micetto sapeva sempre come farmi divertire. "Allora vogliamo andare?" chiesi ancora allungando le mani.

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" si si certo!" saltai tra le sue braccia calde ed accoglienti " quindi i fiorellini non vanno mangiati.. E nemmeno le lucertoline.. Però la pappa si vero?"
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Sorrisi ancora una volta, sistemando il lieve disordine del suo pelo con una mano. "Vuoi andare a giocare con i fiorellini?" domandai stringendo piano le sue morbide zampine.

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Alzai lo sguardo sul suo e le sorrisi in modo ampio " mi chiedevo una cosa.. Ma i fiorellini si possono mangiare? Perché ogni tanto mi capita" abbassai lo sguardo imbarazzato
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