Stavo pensando ad un vecchissimo messaggio che ho scritto ad una persona che non è più nella mia vita. Come mio solito insomma, rimugino sul passato. Questa era una persona a cui avevo creduto, quello che credevo un amico a cui avevo dato la mia fiducia che, banalmente, ha tradito. Nel messaggio non c'era molta rabbia, ma principalmente rammarico. Lo accusai di essere un codardo e il messaggio finiva con un augurio sincero, speravo che un giorno avrebbe trovato il coraggio, soprattutto quello di assumersi le proprie responsabilità. Ecco quello che facevo, pensavo che forse quel messaggio era in realtà riferito a me, forse non ero arrabbiato ma triste perché rivedevo la sua codardia nella mia. Già allora scrivevo e, meno di adesso, avevo intenzione di dirlo a qualcuno. Solo adesso ho raggiunto questa consapevolezza, forse sarà motivo di una mia catarsi personale.