@AlisLiso

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Oggi parliamo di fotografia: cosa ne pensate del nudo? Intendo quello non esplicito, i giochi di ombre, il non vedo. Io credo che la volgarità stia solo negli occhi di chi guarda! E voi: scattereste o posereste per questo genere di foto, oppure ci sentireste sporchi/e? Chi non vuole risp cancelli!

L'abisso
Ho un'amica che lavora come fotomodella, e le è capitato di posare anche per foto di nudo. Personalmente le trovo bellissime. Non c'è alcuna malizia, sono foto artistiche. Probabilmente scatterei volentieri, come scatterei qualsiasi altro tipo di foto, perchè ammetto che la fotografia mi è sempre piaciuta e mi interesserebbe cominciare un corso prima o poi. Personalmente non penso che poserei, ma non perchè potrei sentirmi sporca, perchè come ho già detto, non vedo alcuna malizia in questo tipo di foto. Non poserei perchè io non mi sento a mio agio con il mio corpo e non mi piaccio esteticamente, quindi quel tipo di foto non mi aiuterebbe certo a nascondere tutto quello che mi fa vergognare di me. Quando, invece, spesso gioco sul fatto di poter nascondere le parti di me che non sopporto.
Liked by: Dear Boddah 愁

Domandina della buonanotte, tra il ventilatore, ed una sigaretta. Domanda leggera, a metà: dove andrai per le vacanze? Continuerai a seguire i social a cui sei iscritta, o andrai veramente in vacanza? Senti il bisogno di staccare dal virtuale, ogni tanto, e dedicarti solo alla realtà? Notte mie care

L'abisso
Probabilmente non andrò in vacanza, questa estate. Ho un sacco di cose da fare per recitazione, un bel po' di spettacoli e prove, e cose che voglio e che devo fare. In più non sto molto bene in questi giorni, quindi dovrei tentare di limitare lo stress.
...
Ovviamente il teatro non è uno stress, per quanto sia faticoso ;)
Liked by: Greengrass.

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Domanda V.M. 18. :) L'eccitazione è una cosa naturalissima, umana, ed in quanto tale spesso ci coglie in momenti non opportuni, non appropriati. Vi è mai capitato di aver gli ormoni su di giri, in una situazione non consona? Più che vm18 è una domanda volutamente imbarazzante!

Ovviamente mi è capitato. A chi non é mai successo?
Fortunatamente sono una ragazza, quindi la situazione é gestibile xD

Chiudo Ask, preparo il mio "set" (un piano digitale/hammond, una workstation e due sintetizzatori) e vado a montar tutto in previsione del concerto di stasera della mia band. Domanda: avete mai calcato un palco (musica, teatro, danza).. vi siete mai "esibiti"? Emozioni, pensieri, paure??

L'abisso
Studio recitazione, e ho passato questo mese senza quasi toccare computer, telefono e company perchè passavo praticamente l'intera giornata a provare, e poi a sistemare le attrezzature ed esibirmi. Con la mia compagnia abbiamo inscenato Sogno di una notte di mezza estate, di Shakespeare, in cui io avevo la parte di Elena (che, tra l'altro, è un personaggio interessantissimo a mio avviso).
Non è la prima volta che salgo su un palco. Studio recitazione da sei anni.. Ho cominciato col corso dei bambini, e questa estate ho passato l'esame per essere ammessa al quarto anno degli adulti. È cominciata come un gioco, ero una ragazzina chiusa a riccio e che saliva sul palco perchè almeno, lì sopra, poteva smettere di essere la stessa noiosa Alice. Poco importava il personaggio. C'era la paura, ovviamente, ma sul palco magicamente scompariva, sommersa dai persieri che devi tenere a mente.
E piano piano la passione è cresciuta con me, e anche la fiducia di quello che sono in grado di fare. Il teatro è, diciamo, terapeutico, quando sudi e dai l'anima per farlo bene. Ti costringe a dare il massimo senza pensare a quello che ti preoccupa, e d'un tratto, tutto quello che pensavo di non riuscire a fare è lì, nelle tue mani. La paura e l'ansia del dietro le quinte diventano adrenalina pura, a tap punto che, quando hai finito, ne vorresti ancora e ancora.
Nonostante tutta la fatica che hai fatto per arrivarci. È magico, esibirsi. Migliorare sempre, cambiare ogni sera, sfidando te stesso. È una droga, una droga di sicuro più salutare delle altre.

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Liked by: Mrs31

Domandina della buonanotte.. Salto dal virtuale al reale: di cosa avete paura e cosa invece vi affascina? Siete pronte a trascinare qualcuno da questo sociale nella vostra vita? Gli effetti per me son stati splendidi, od orribili. La realtà è diversa da ask, ovviamente. Chi trascinereste via da qua?

L'abisso
Salto dal virtuale al reale. Non so, ma ho sempre visto il mondo virtuale un posto sicuro. È vero, ci sono pericoli, ma si gestiscono. E il mondo virtuale è un mondo in cui, quando hai gli strumenti per farlo, parlare diventa così semplice che se conosci una persona a fondo, la conosci per come è dentro, le tocchi l'anima con un dito.
Ho sempre avuto delle bellissime esperienze dalle amicizie fatte nel mondo virtuale.
Ho un'amica importantissima con cui sono in contatto da quattro anni, e la distanza non si sente per niente.
Ho conosciuto quella che poi è diventata la mia ex ragazza, con cui sono tutt'ora in contatto, e che è una delle poche persone che hanno preso la mia negatività e ne hanno fatto qualcosa di buono.
Ho amici conosciuti in questo modo che mi fanno sempre sorridere quando ne ho più bisogno.
È vero, la realtà è diversa da un social, ma tutto dipende da come vivi le persone, secondo me. Ci sono persone che sembrano fatte per te, e non puoi che maledire i chilometri che ti separano da loro, e allo stesso tempo amare la possibilità che ti offrono i social come ask o i telefoni. E quando poi questo mondo virtuale si catapulta nella realtà è sempre una sorpresa, ed è intenso, e quindi stupendo.

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Liked by: Mrs31

Domanda conoscitiva: la vita è un cilindro, e noi siam dei prestigiatori da quattro soldi, che ogni giorno estraggono conigli malconci.. Cosa c'è nel tuo cilindro? Cosa possiamo aspettarci da te? Con cosa puoi sorprenderci, ed emozionarci? E cose, invece non vuoi tirar fuori?

L'abisso
Nel mio cilindro c'è una ragazzina con tanti sogni e tante cose che si sgretolano nelle sue mani.
Amo così tante cose che mi sembra di non avere mai il tempo per niente. Non ho nemmeno tempo per odiare.
Ho un sacco di passioni, ma non ho idea di dove mi porteranno.
La scrittura, il teatro, il disegno, la musica, la filosofia, la psicologia. Vorrei sempre saperne di più, vorrei sempre essere meglio di come sono adesso. Ma mi accorgo che volere non basta, devo ritagliare il tempo come posso.
Devo dire che, l'anno scorso, tutte queste cose erano solo passioni, non avevo idea di cosa farne. Erano cose che mi procuravano un piacere immenso.
Ora, alcune più delle altre, sono diventate talmente importanti da fare male. Non so esattamente cosa sia cambiato, ma ho capito che oltre ad essere passioni, sono le cose in cui sono maggiormente competente. Non ho un'alta autostima di me stessa, anzi, sono abbastanza autocritica, e proprio per questo ho sempre pensato a quello che non sapevo fare. Un elenco dei miei difetti, quindi, delle cose che non potrò mai riservare a nessuno, sarebbe fin troppo lunga e dettagliata.
Ma ultimamente ho deciso che non mi importa più. Invece mi importa essere felice. E per esserlo tutto quello che posso fare è provare quello che mi piace, impegnarmi seriamente. Non so se in me ci sarà mai qualcosa in grado di sorprendere o emozionare, ma so che almeno posso provare a sorprendere me stessa. E ci sto lavorando. Non voglio più che i miei sogni restino sogni. Non tutti.
Per quanto riguarda quello che non voglio tirar fuori.. Forse sono troppe cose.
Ma, in generale, tutto quello in cui sento di peccare.
E anche tutta la mia ansia, tutti i problemi.

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Liked by: Little manju Mrs31

Chi é l'amore della tua vita?

L'Amore della mia vita non esiste, probabilmente. Nessuno è destinato ad una persona in particolare, brancoliamo tutti nel buio alla ricerca di conforto e di qualcosa, un'anima affine. Chi ha fortuna magari trova qualcosa che somigli a quest'idea, chi non ne ha continua a vagare. Tutto succede per caso e per coincidenza, e spesso queste coincidenze vengono scambiate per un destino già scritto.
L'esistenza di un "Amore della mia vita" presuppone anche l'esistenza del destino.
L'unico amore che ho al momento è quello per l'arte in tutte le sue forme. E anche amandola, ho pochissimo tempo da dedicarle. Quindi forse è meglio così.

A molti concerti rock, metal ho visto fan in delirio, quasi strapparsi i capelli, urlando "ti amo", o "sei bellissimo". Mi vien da dir loro che certa musica non gli ha insegnato niente. Non credo siano diverse dalle directioners, che tanto infamano. Cosa ne pensate? Son troppo cattivo io?

L'abisso
Io sono una di quelle persone che vivono di musica, per cui ho un'opinione un po' di parte.
Quello che penso è: qualsiasi, QUALSIASI musica ti faccia sentire bene, qualsiasi cantante, idolo, persona sia in grado di rispecchiare i tuoi ideali, è un buon cantante.
Non è importante la massa, è importante quello che provi tu mentre ascolti. Per questo, quello che gli altri fanno o pensano dei loro cantanti preferiti non mi riguarda.
È ovviamente assurdo però che si vadano a insultare tipi di musica diversi da quelli che ti emozionano. Basta non ascoltarla. Non c'è bisogno di insultare.
Perchè, che la gente ci creda o no, è possibile ascoltare più di un genere musicale e trovarlo piacevole. Sarò io che sono cresciuta in una casa dove la musica si ascolta tutta, a prescindere dal genere, ma certe lotte mi sembrano solo inutili.

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"Corri treno, non fermati, portami lontano.. le valigie dei ricordi le ho buttate giù dal finestrino, pezzi di mura e di strade, quante faccia mai scordate, paranoie collezionate.." (B. Rondelli) Hai mai sognato di scappare da tutto? Lo hai mai fatto? Racconta, se vuoi, e/o amplia..

L'abisso
Io non aspetto altro.
Sto vivendo in attesa, in funzione del momento in cui finalmente scapperò da tutto, in cui finalmente farò quello che voglio. Vivo sognando.
Sono stufa di questo posto, sono stufa dei soliti posti, dei soliti volti, della solita routine, della solita mentalità.
Voglio un posto che amo, voglio sentirmi libera di pensare e vivere come voglio senza essere considerata un peso. Perchè lo sono, finchè rimango qui.
Per il resto, il mio modo di scappare da tutto è scrivere. Leggere. Recitare. Tutto quello che può fungere da catapulta verso un mondo che non mi appartiene. Verso qualcosa di diverso.
Sono nata nel posto sbagliato, e lo so da quando ero molto piccola. Ho sempre avuto bisogno di fuggire.

Cambia cuore Resta viva Volevi fare di più Ma non è facile sai Con il veleno che ti ho messo in cuore Non si sopravvive mai Ma tu hai imparato ad amare il tuo dolore piuttosto che non amarmi più (afterhours) Quanto credete giusto, per amore, abituarsi al dolore, e cambiar cuore?

L'abisso
Non credo che sia una cosa controllabile, quindi come si può decidere se sia giusto o sbagliato?
Mi mette a disagio pensarlo, a volte, però sono principalmente le emozioni a comandare le persone. Gli istinti.
Magari è una teoria azzardata, ma non credo che il modo in cui cambiamo per amore, o per sentimenti affini, possa realmente essere deciso.
È una reazione interna al mondo che ci circonda.
Noi non siamo padroni del nostro comportamento, non sempre, almeno. Siamo comandati da quello che ci impongono i nostri meccanismi.
Io lo vivo ogni giorno e continuerò a viverlo per il resto della mia vita. Tutto cambia, e noi siamo il frutto delle nostre emozioni e delle nostre azioni.
Ci sono persone che sono convinte di potersi scontrare con questi cambiamenti e rimanere saldi, ma non si accorgono che cambiano comunque. Nonostante tutto. Ho provato anche questo.
Non è questione di giusto o sbagliato. Chi sono io per dirlo? È sbagliato soffrire? Io non credo, perchè, alla fine, se avessimo solo gioia non sapremmo riconoscerla. Si tratterebbe di qualcosa di più simile all'apatia. È sbagliato il cambiamento? Non credo. A volte cambiare fa male, ma è necessario e naturale.
È sbagliato soffrire? Certo, lo è. Perchè il dolore non è una cosa che se ne va facilmente, è una cosa che rimane nelle vene. È sbagliato cambiare? Spesso. Spesso, soprattutto, è sbagliato il fatto che non possiamo decidere come cambiare.
Tutto è relativo.
Si cambia per colpa dell'amore e del dolore, si cambia per ogni cosa. Ed è probabilmente in parte giusto ed in parte sbagliato.

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Domanda delle 00:00: http://www.angolotesti.it/C/testi_canzoni_carmen_consoli_66/testo_canzone_maria_catena_311329.html I pettegolezzi, e le maldicenze, dovrebbero non entrare nella casa del Signore (e lo dice un ateo), ma spesso chi si sente "pulito" scaglia la prima pietra. E voi, che ne pensate?

L'abisso
Io penso che gli esseri umani non si sappiano gestire, alcune volte.
Spesso mi capita di assistere a persone che si lamentano per ore di quanto male venga detto loro alle spalle e poi sono le prime a farsi sfuggire un pensiero che potrebbe risultare offensivo o ingiusto. Non le critico, perché può effettivamente capitare a chiunque, ma mi fa riflettere su quanto le persone, tutte, possano essere incoerenti anche quando invece in molte altre occasioni non lo sono.
Mi dico che per risolvere la cosa bisogna avere un buon autocontrollo e un buon senso dell'etica, che spesso sono cose che gli esseri umani possiedono in piccole dosi e quasi sempre separatamente.

Sei depressa in questo periodo?

Abbastanza, sì. Non è un bel momento.
Non so esattamente perchè.. Non è proprio depressione, è più un momento di confusione. Un momento in cui non so bene cosa voglio, cosa faccio, cosa mi piace e cosa no. Ci sono poche cose sicure e molte sbagliate o che mi risultano strane.

Risponderò a tutte le domande, appena sono dal pc! Intanto vi chiedo: quale è l'errore più grande che avete commesso e non rifareste più? Quale invece fareste di nuovo?

L'abisso
Davvero non saprei come rispondere a questa domanda. Io sono quello che sono per le scelte che ho fatto e per quello che gli altri attorno a me hanno cambiato. Io sono il risultato delle mie scelte e anche dei miei errori, sono quello che sono soprattutto per quelli.
Quindi per me scegliere un errore che cambierei è un po' difficile. Perché non sarei più io, senza.
In ogni caso, visto che so cosa vorrei cambiare di me, ti posso dire l'errore che spesso faccio e che odio fare, che cambierei volentieri di me.
Rimpiango ogni singola volta in cui non riesco a parlare e dire quello che voglio.
È uno scoglio enorme da superare, ma paura di usare le parole sbagliate, ti blocca tantissimo e ti impedisce di essere come sei e di diventare quello che vorresti. Perchè su un foglio di carta o attraverso un computer non è difficile, basta conoscere la grammatica. Ma parlare è diverso, è un'arte anche quella. Ecco cosa cambierei. Tutto il resto penso lo lascerei così com'è.

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Il vostro amatissmo (e modestissimo) Baustellover, vi fa la prima domandina.. Scelta delle parole: 5 parole per descrivere me, (se mi conoscete abbastanza) 5 per descrivere voi, e 2 che ci accomunino.. Aggettivi, sostantivi, verbi.. E si vi va dedicatemi una foto, vostra o di cosa volete! Benvenuti!

L'abisso
Non ti conosco molto bene, quindi passerò direttamente alle cinque parole che descrivano me.
Confusione. Pigrizia. Osservazione. Indecisione. Dualismo.
Due che ci accomunino..
Scrittura, credo. Io amo scrivere, e so che tu scrivi.
Passione, per tutto quello che è l'arte.

Ho fatto un casino con i contatti. Ma meglio esser sicuri di averti dalla parte giusta, quindi sappi che su questo profilo continuerò con le domande del giorno etc, quindi seguimi di qua! Se ti ho già mandato il mess perdonami! Ovviamente sono Baustellover, ed ho creato questo account per ridurre!!

L'abisso
Chiedo venia per il terribile ritardo TwT
Sto rispondendo a tutte le tue domande, comunque, e prometto che proverò ad essere un po' più puntuale :)

L'alba bussa, Morfeo latita. 1) C'è stato un momento anche un soltanto, in cui siete stati così bene da sentirvi immortali e voler fermare il tempo, in quel preciso istante, per godervelo a pieno? 2) Descrivete a parole un'immagine che rappresenti l'apoteosi dell'amore. Buonanotte a vecchi e nuovi!

CuoreDiTenebra
Mi è successo spesso, a dire la verità.
Ci pano momenti nella vita che sono tappe obbligate. Sembra banale, ma spesso queste tappe obbligate segnano. Il primo bacio, la prima volta. Oppure momenti che stavo aspettando da molto tempo. Sono una maestra nell'aspettare le cose, ormai. Aspettare di vedere una persona, aspettare di poterlo abbracciare. Aspettare per parlare, aspettare per esprimere un giudizio. Aspettare qualcuno in ritardo. Aspettare una risposta. Quando si aspetta, e poi quello che stavi aspettando arriva ed è bellissimo, quello è un momento perfetto, un momento che non ti scorderai. E sono quelli, i momenti in cui avrei voluto fermare il tempo. Tutti.
Vuoi sapere qual è secondo me un'immagine che rappresenti l'apoteosi dell'amore, ma prima dovremmo stabilire di quale tipo di amore stiamo parlando. L'Amore cambia sempre, a seconda delle persone coinvolte e dei sentimenti che si provano. È vero però che è sempre sentito e sempre contrastante.
Posso farti degli esempi.
Se penso all'amore, l'immagine che mi viene in mente per prima sono un paio di occhi che si scontrano con i miei.
Negli occhi si legge l'amore. Si legge l'anima. Uno sguardo innamorato è sempre riconoscibile, perché è un insieme di mille cose non dette che si accalcano nella mente dell'innamorato. Per questo, penso che uno sguardo possa ben rappresentare l'apoteosi dell'amore in un fermo immagine.

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Domandina pomeridiana, accompagnata dal rumore della pioggia. Che rapporto avete con la vostra età e coi vostri coetanei? Vi sentite a disagio, e frequentate persone di età diversa (più grandi o più piccole)? Vi sentite "limitate" dalla vostra età e siete persone "in pace" coi propri anni? Ampliate!

CuoreDiTenebra
Penso che l'età, di fatto, sia solo un numero. Conosco ragazzine di tredici anni che giocano con le bambole ed altre che hanno già avuto più di un ragazzo, tanto per fare un esempio. Ho quasi diciotto anni, li compirò tra pochi giorni, e penso di essere abbastanza in linea con la mia età. Forse vorrei essere leggermente più grande, ma è per un discorso di indipendenza, non per altro. Vorrei dipendere di più da me stessa, cosa che per ora non mi è permessa per forza di cose.
A parte questo, sono molto a mio agio con l'età che ho.
Non solo, sono molto a mio agio con persone di qualsiasi età, purchè mi siano simpatiche e a patto che abbiano un minimo di sale in zucca.
In generale, in questo periodo mi trovo molto bene con le persone tendenzialmente più grandi di me di un paio d'anni. Studio in una accademia di teatro, e per questo ho una cerchia di amici che abbraccia età molto diverse tra loro. Adiamo dai tredici, quattordici anni ai trentacinque, credo, più i nostri insegnanti, parecchio più grandi. Nonostante questo siamo una grande famiglia, scherziamo, ci divertiamo, spesso il sabato sera o dopo gli spettacoli usciamo tutti insieme. Il tempo con loro vola, anche se molti sono parecchio più grandi e altrettanti sono parecchio più piccoli.
Conosco bambine di cinque o sei anni con cui è un piacere parlare, perché sono intelligentissime. Conosco persone di sessanta, anche settant'anni con cui parlo volentieri perché mi rendono allegra e perché con loro si può parlare.
L'età non conta se la persona che hai di fronte ragiona in modo simile a te.
Quindi la mia età non mi pesa, per niente. Non potrebbe essermi più indifferente, sotto questo punto di vista.

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"Le poche parole lanciate nel mucchio sassate su specchio, che crepan silenzi o timidi assensi col cenno del capo e un bacio non dato l'amore pensato." Se ricevete questa domanda è perché mi avete colpito, affascinato, e fatto emozionare. Cosa pensate dell'amore platonico? Io ne son vittima. :

CuoreDiTenebra
L'Amore platonico è, in questo periodo, un tipo di amore molto insolito. Voglio dire, tutto è concesso e le persone si sentono, quindi, libere di essere dominate dalle passioni, si lasciano trasportare dalla carne, dall'istinto. Non la ritengo una cosa sbagliata, al contrario, ma a volte questo tipo di reazione ci impedisce di vivere in modo sentito un amore platonico, che spesso magari è scambiato per altro.
Amore Platonico è un amore spirituale, fatto di cose non dette e di emozioni, di gesti. È il tipo di amore più puro e perfetto che possa esistere, è pura poesia, per così dire.
E sì, si può provare, ma è difficile riconoscerlo ed individualo se la mente è distratta.
L'amore, come ogni altra cosa, richiede concentrazione. Non solo nel modo in cui si attua, anche nella sua percezione.

Preferisci rispondere alle domande o porle?

Dipende dalle domande che ricevo e dal modo in cui le persone mi rispondono.
Se mi viene posta una bella domanda amo rispondere, perchè è un modo per tirare fuori cose di me, sciogliendo nodi della mente che a oltre sono difficili da identificare.
Se trovo persone che mi rispondono in modo interessante la cosa risulta altrettanto interessante.

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