Vorrei conoscerci meglio, vi chiedo solo di illustrarmi cosa contiene la vostra borsa, ovvero quali siano le cose che vi portate sempre appresso, di cui non potreste fare a meno. Come altra opzione c'è quella di illustrarmi, invece, il vostro bagaglio. I pesi che avete sulle spalle.
Questa domanda è proprio carina!
Allora. Faccio una doverosa premessa: meglio le borse grandi. Vado con l'elenco.
Sabbia. La sabbia è bella. Dovrò decidermi a farla sparire, ma mi ricorda tanto quest'estate e non sono ancora pronta.
Fazzoletti degli Avengers. Due pacchi, entrambi iniziati.
Il mio rosario preferito, con le perline colorate. Pensa che a momenti il prete si rifiutava di benedirlo.
Auricolari, due paia. Uno sta cadendo a pezzi, ma mi ha accompagnato durante mille avventure e ancora non mi sento di buttarlo via. Sta lì buono nella taschina centrale senza disturbare nessuno.
"Cose di Cosa Nostra", di Giovanni Falcone. L'ho già letto due volte quest'estate e per qualche ragione non riesco a separarmene. Sostituirlo con un altro libro (ne ho sempre uno in borsa) mi sembra impossibile.
Foglio di appunti con le domande (e risposte sommarie) dell'orale di Medicina Interna. A cosa mi serva non lo so, visto che è un esame che non passerò mai. Ma intanto sta lì, hai visto mai che mi venga un'ispirazione.
Rossetti, tre. Uno rosso fuoco, uno rosa chiaro e uno scuro. Tutti agli sgoccioli, tutti rubati a mia madre.
CD (!) dei Notturni di Chopin suonati dal divino, inarrivabile, sublime Arthur Rubinstein. Ce l'ho sempre con me, così quando cambio macchina è lì a disposizione.
Matite, penne e gomme: una miriade, rigorosamente non funzionanti.
Lucky Strike rosse da 20 con all'interno il mio accendino giallo. È già tanto se ne fumo una a settimana, il fatto è che sono affascinata dal sapore del tabacco. E dalla ritualità del gesto, perché mentire.
Occhiali da sole, nella custodia azzurra della Decathlon: l'altra era troppo poco appariscente. Li uso spesso, soprattutto come cerchietto di fortuna.
Carte da briscola. È il mio mazzo porta fortuna, con il cavallo di bastoni segnato sul retro con un pennarello rosso.
Gettone rosa degli autoscontri. Regalatomi da una persona speciale che ora è molto lontana. Anche fisicamente.
Torcia blu elettrico. Ho fatto un figurone in campeggio!
Sacchettini di caramelle, davvero indispensabili.
Ti risparmio poi il mix di cerotti, salviette, medicine e articoli femminili, che conservo al sicuro in una bustina a parte.
Orecchini, due paia. Non sono quelli che mi piacciono di più, ma, come si dice, stanno con tutto.
Ovviamente poi c'è anche il mio portafogli! RegalONE di mamma e papà, sarebbe in pelle, ma - in questo periodo che sono stata in giro per il mondo - per non rovinarlo l'ho sostituito con quello a fiori in vernice, direttamente dalla seconda elementare. Dentro ci sono le foto delle persone più importanti, la patente, il tesserino universitario, medagliette varie, monete straniere, etc...
I miei amici mi prendono sempre in giro per la varietà di reperti che rinvengono all'interno della mia borsa (biglietti del cinema di anni prima, per esempio), ma poi quando hanno bisogno di qualsiasi cosa io sono una sicurezza.
Scusa se mi sono dilungata!
Allora. Faccio una doverosa premessa: meglio le borse grandi. Vado con l'elenco.
Sabbia. La sabbia è bella. Dovrò decidermi a farla sparire, ma mi ricorda tanto quest'estate e non sono ancora pronta.
Fazzoletti degli Avengers. Due pacchi, entrambi iniziati.
Il mio rosario preferito, con le perline colorate. Pensa che a momenti il prete si rifiutava di benedirlo.
Auricolari, due paia. Uno sta cadendo a pezzi, ma mi ha accompagnato durante mille avventure e ancora non mi sento di buttarlo via. Sta lì buono nella taschina centrale senza disturbare nessuno.
"Cose di Cosa Nostra", di Giovanni Falcone. L'ho già letto due volte quest'estate e per qualche ragione non riesco a separarmene. Sostituirlo con un altro libro (ne ho sempre uno in borsa) mi sembra impossibile.
Foglio di appunti con le domande (e risposte sommarie) dell'orale di Medicina Interna. A cosa mi serva non lo so, visto che è un esame che non passerò mai. Ma intanto sta lì, hai visto mai che mi venga un'ispirazione.
Rossetti, tre. Uno rosso fuoco, uno rosa chiaro e uno scuro. Tutti agli sgoccioli, tutti rubati a mia madre.
CD (!) dei Notturni di Chopin suonati dal divino, inarrivabile, sublime Arthur Rubinstein. Ce l'ho sempre con me, così quando cambio macchina è lì a disposizione.
Matite, penne e gomme: una miriade, rigorosamente non funzionanti.
Lucky Strike rosse da 20 con all'interno il mio accendino giallo. È già tanto se ne fumo una a settimana, il fatto è che sono affascinata dal sapore del tabacco. E dalla ritualità del gesto, perché mentire.
Occhiali da sole, nella custodia azzurra della Decathlon: l'altra era troppo poco appariscente. Li uso spesso, soprattutto come cerchietto di fortuna.
Carte da briscola. È il mio mazzo porta fortuna, con il cavallo di bastoni segnato sul retro con un pennarello rosso.
Gettone rosa degli autoscontri. Regalatomi da una persona speciale che ora è molto lontana. Anche fisicamente.
Torcia blu elettrico. Ho fatto un figurone in campeggio!
Sacchettini di caramelle, davvero indispensabili.
Ti risparmio poi il mix di cerotti, salviette, medicine e articoli femminili, che conservo al sicuro in una bustina a parte.
Orecchini, due paia. Non sono quelli che mi piacciono di più, ma, come si dice, stanno con tutto.
Ovviamente poi c'è anche il mio portafogli! RegalONE di mamma e papà, sarebbe in pelle, ma - in questo periodo che sono stata in giro per il mondo - per non rovinarlo l'ho sostituito con quello a fiori in vernice, direttamente dalla seconda elementare. Dentro ci sono le foto delle persone più importanti, la patente, il tesserino universitario, medagliette varie, monete straniere, etc...
I miei amici mi prendono sempre in giro per la varietà di reperti che rinvengono all'interno della mia borsa (biglietti del cinema di anni prima, per esempio), ma poi quando hanno bisogno di qualsiasi cosa io sono una sicurezza.
Scusa se mi sono dilungata!