Ask @Harrwin

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Perché nella bio non hai scritto nulla? Sembri fake sinceramente

Esiste una bio? Che dovrei scriverci scusa?
Questo non è un profilo personale, è più per scrivere cose che non direi mai dove tutti mi conoscono

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Se fossi bloccato su un'isola e potessi scegliere solo una persona da avere con te, chi sceglieresti?

La mamma, perché quando ci diciamo 'mi stai sul cazzo' sorridiamo sempre, alla fine.

Quali sono le vostre debolezze? Ampliate come meglio credete.

Riccartino’s Profile PhotoRiccardo Fiore
Ciao Riccardo! Grazie ancora per la domanda molto carina!
Marco mi ha lasciato perché non sa chi sono.
Ci sono giorni che sorrido e rido tanto, altri che poi non esco proprio.
Quando andiamo in giro solo noi due, parlo tanto, forse troppo. Gli dico ad un certo punto: 'Secondo te, un Dio esiste?', lui mi guarda come se fossi pazza. Abbiamo parlato due ore su come le formiche procreino, su quanto deve essere bello vincere una cazzo di lotteria e comprare tutto quello che vediamo senza preoccuparci di finire le risorse, su come i vestiti di marca alla fine facciano davvero schifo. Poi io mi stanco, di parlare di cose futili. Così faccio domande dove una risposta oggettiva non esiste, così tanto per un mettere in crisi l'interlocutore, non per un confronto.
Ci siamo messi insieme come due ragazzini delle medie, io e Marco. Lui mi scriveva messaggini dolci che mi facevano solo ridere, io gli rispondevo con monosillabi perché alla fine quelli troppo sottomessi mi fanno venire ancora adesso le carie ai denti. Non gli ho mai detto 'ti amo', non l'ho nemmeno pensato.
Una volta mi ha chiesto perché fossi sempre fredda e distante, gli ho risposto 'non mi piacciono le persone'. Lui ha riso e non ha chiesto altro, si vede che aveva capito che era meglio non ricevere un approfondimento.
Quando capitava di uscire con gli amici, la mia comitiva, mi guardava come se venissi da un altro mondo. Ero a ridere, scherzare e a fare battute di merda. Non sembrava poi così tanto che le persone non le digerissi. Bevevo Coca Zero invece del vino costoso che offriva un mio amico tutte le volte che andavamo nel bar più figo della città. A me bastava poco, mi è sempre bastato poco. Mi vestivo come mi andava, alle feste eleganti mettevo sempre Jeans e Adidas colorate. Quando andavamo a fare una passeggiata infilavo come obbligo una gonna corta e mi truccavo come una zoccola d'alto borgo.
Sono sempre stata una che fa quello che vuole. E costantemente me la sono sempre presa in culo.
Marco alla fine si è stufato. "Sei troppo imprevedibile, magari sei pure affetta da un disturbo bipolare". Forse aveva ragione. Parlo di cose stupide, poi serie. Esco quando mi va, a volte anche alle due di mattina. Mi sento tremendamente insicura di me stessa, della persona che sono, ma continuo a mostrarmi sicura in tutto. Non accetto consigli, se qualcuno mi obbliga a fare qualcosa alla fine faccio l'opposto, così, per dispetto.
Sono proprio una cazzo di bambina che non vuole crescere.
E non cerco nessuno che mi aiuti, sto bene così. Non ho bisogno di nessuno.
Mi frego così.

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4. Che schifo i numeri pari. "Disegna che ti passa! O ti peggiora". Buona domenica tutti! ▶ https://m.ask.fm/psychromatic/answers/131553094150

psychromatic’s Profile Photosfacciata sfaccettatura
Scusa per il disegno da bambina elementare, ma non sono un artista quindi.. ahah
Il disegno raffigura il palo rovinato, quasi decaduto. Magari sei una di quelle persone che non ama essere costretta a fare qualcosa, sottostare sotto il volere insensato di qualcun altro. E soprattutto, quando si deve scegliere per forza, si sa che alla fine la parte scartata inequivocabilmente si perde. È un dato di fatto.
È proprio per questo, che dimenticare e non poter più rivivere (fa male), che tu hai rotto il controllo e deciso per te. Con la freccia caduta hai rotto la vetrata; è uscito il sole. Ha illuminato tutto, le parole nere, quasi tristi. E sotto il suo calore tutto é diventato più bello, forse giusto. Hai scelto di non scegliere. Perché magari tu sei così; libera.

PROVA: Hai l'opportunità di cambiare (per un giorno o per una vita, scegli): come o chi vorresti diventare?

Riccartino’s Profile PhotoRiccardo Fiore
Ciao Riccardo! Grazie per la bellissima domanda!
Se potessi essere qualcuno di diverso da me, vorrei esserlo solo per un giorno; il bello di questa possibilità è poter vedere in una nuova prospettiva e metterla in pratica sulla mia, di vita.
Per quanto riguarda chi vorrei essere, - senza pensarci e poco fa - ti avrei detto un forestiero o un indigeno.
Ma uno di quei tempi dove alla fine un po' tutti se la cavavano.
Avrei risposto così perché il mio sogno (o scopo nella vita, anche se sembra più una cosa estremamente astratta) è vivere nella totale libertà e anarchia. Viaggiare tanto, pensare a ciò che c'è e a non ciò che sembra esserci. Vivere da nomade, incontrare persone mai viste e magari così differenti da me da mettermi in soggezione positiva. Visitare sempre posti nuovi, provare esperienze brutte e belle. Insomma, non perdere un attimo di ciò che la vita ha da regalarmi.
Ma ripensandoci e riflettendoci bene, adesso, ti direi che vorrei essere una bambina, una come mia nipote. Non posso permettermi di generalizzare perché adesso i bambini non sono nemmeno tali, ci sono quelli che ormai a sei anni hanno gli occhi velati e non più liquidi.
Quindi sceglierei di essere Alice.
È una bambina che riesce sempre a sottomettere tutti con un'occhiata o una parola destabilizzante. Mi piace il suo modo di vedere le cose, di fare per avere. Lei vive.
Ha le idee ben chiare, se vuole una cosa se la prende, non si fa scrupoli a dire quello che le gira in testa. Non ha paura del buio.
Vorrei essere come lei, che io le emozioni forti le esigo, ma alla fine non le cerco.
Vorrei essere lei, per un'ora o un giorno, per imparare a vedere le cose con più semplicità, audacia e forza. E per comprendere pienamente che il buio si sconfigge accendendo una banalissima lampadina.
Spero di essermi spiegata bene e non essere caduta nella solita banalità.
Grazie ancora per la domanda, un bacio :)

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Liked by: Riccardo Fiore

Scegli bene i tuoi amici?

Non li scelgo proprio, vengono e basta. Li perdo bene, invece. Amici si diventa non per scelta, ma per momenti e vicissitudini vissuti assieme. Non posso permettermi di mettere paletti e etichette appena qualcuno mi entra dentro. Però posso benissimo capire quando un'amicizia è deteriorata o deleteria; a quel punto posso pienamente scegliere se declassarla o meno.

Di' una parola che non vorresti fosse più utilizzata da nessuno.

"Appuntamento".
Usata quando è un invito a trascorrere con la persona che ci piace un po' di tempo. La trovo una parola stupida e illusoria.
Si può usare solo nei libri, perché li va sempre tutto bene e le cose girano in modo tutto loro.
Nella realtà, le ragazze con 'appuntamento' partono per la tangente e si fanno tremila pare; “ arriverà con un mazzo di fiori, mi porterà in un ristorante assurdamente costoso, mi bacerà sotto la luna.”
I ragazzi invece, il più delle volte, non esplicitano nemmeno l'invito ad uscire. Ciò che le ragazze pensano sia un appuntamento alla fine per gli accompagnatori è solo una scusante per portarsele a letto.

Quando ti senti sotto stress, cosa fai per rilassarti?

Fumo, mangio, ascolto la musica. Dipende dalle situazioni e dal tipo di stress. Poi anche dal motivo per cui mi sento tesa; il più delle volte cerco di fare chiarezza e trovare una soluzione.

Language: English