“L'uomo per bene, non sei tu.Tu che l'hai umiliata e lasciata sola dopo aver abusato di lei. Che credevi di essere nel giusto e non trovavi giuste le accuse.Te ne andavi inconsapevole di ciò che avevi appena fatto, le avevi addirittura chiesto di far finta di niente, e se mai i suoi genitori avessero chiesto di quei lividi, le dovevano dire che era caduta dal altalena o che un cane troppo vivace le aveva fatto tutto ciò.Ma cosa credevi, di fare? Credevi che i genitori fossero dei scemi? ma poi, come avrebbero giustificato il comportamento della figlia, che per anni ha avuto paura di una carezza del padre e di un abbraccio materno. Aveva paura di tutto ciò che la circondava, non si fidava più di nessuno, e i ricordi la bloccavano. Non la lasciavano dormire, ma ancora peggio, vivere. Lei, solo perché tu quella notte ti sei divertito con lei, è cambiata per sempre, lei hai inflitto cicatrici che non dimenticherà mai. Un domani, le faranno meno male, ma non dimenticherà mai. Era questo che volevi? E hai ancora il coraggio di respirare? Hai mai pensato cosa sarebbe successo se tu invece di penetrarla, l'avresti semplicemente accarezzata e abbracciata a te? Aveva solo paura di un temporale, doveva averlo solo quella notte, non per tutta la vita. Uomo per bene.”
“E ora io ho bisogno di te per dormire la notte, basta che mi stringi forte e tutto va a posto, ed è come quando tu, nel casino che c'è, trovi tutte le cose e oltre alle mie chiavi trovi il senso che avevo perso dentro me.”