“Sono qui che ti guardo: assomigli ad una poesia che nessuno mi dedicherà mai, una di quelle poesie che a leggerle pensi che sarebbe stupendo se qualcuno ti vedesse in quel modo e ti amasse così tanto.”
“Ridate la femminilità alle ragazze. Ridatele la timidezza e portatevi via quell'odiosa sfacciataggine. Ridate la femminilità alle ragazze, insieme alle belle parole e ai bei comportamenti. Ridatele l'educazione e la delicatezza. Coprite le loro parti scoperte, ridando loro la dignità e la purezza di un viso arrossato, non da un chilo di trucco, ma dall'imbarazzo che provano in un preciso istante. Ridatele quell'eleganza ormai persa chissà dove, ridatele quella dolcezza che le distingueva dagli uomini. Riportate le ragazze con il ciuffo fastidioso che scivola davanti alla faccia poco truccata e non sporca da pennelli e colori strani sbattuti sugli occhi solo per fare scena. Quelle belle ragazze fatte di carne con i bei fianchi, belle da vedere e da toccare, e non quegli ammassi di ossa che usano l'intimo imbottito per avere qualche curva, ormai sinonimo di trasgressione e volgarità. Ridatele quello che le rendeva diverse l'una dall'altra. Ridate il mondo alle ragazze e portatevi via quelle bambine che fanno finta di essere donne.”
“Quest’inverno dove andremo non importa La distanza a volte è solo un cliché Ma la mia barca segue il vento e non la rotta Ma se vuoi tu invece puoi seguire me”