[ role pt.2 to : @kakaka2018 ]
[…]
Colpì Anastasia per prima gettandola nel pozzo del patimento. Passò a JJ, il suo pupillo, colui che teneva nel palmo della mano un lembo di cuore della Regina, all’oscuro di Sir Kuja. Che anime elettriche, generano una scarica tanto forte da crear tempesta anche in una calda giornata primaverile. Dove vai? Quando poi resti sola, il ricordo come sai, non consola.
A: «In questi mondi, caro il mio cavaliere, non vi sono creature prive di peccato» la sua mano s’adagiò sul viso del giovane. Il tocco fu uno sconquasso nell’altro capo del cosmo, così immenso e tuonante da smorzar il sonno del dio demone universale – chi osa? Regina Amylee, l’hai fatto ancora? Hai condiviso con lui il tuo amore e i tuoi sentimenti? : vedi? Non esistono creature senza peccato. Stalattiti sul soffitto.
A: «Alzati Altair» le ferite sanguinano. Il cuore lo spezzano una volta sola, il resto sono solo cicatrici. E allora come può essere che questo dolore abbia devastato l’etereo corpo del serafino? Violando e fustigando la psiche, torturando i ricordi felici, turbando un quieto animo, salice piangente.
Acqua e sale. Brucia sulle ferite. La piaga che si rivolge a lei: rimani in ginocchio e soffri, tu sei come Lilith, un angelo caduto in volo. «Io sono senza peccato, ecco perché non ho scagliato alcuna pietra. Ma tu JJ, sei l’unico qui che dovrebbe farsi un esame di coscienza» l’accettazione, l’amplesso più incauto dell’essere umano, il vicolo oscuro che mai nessuno imboccherà; non v’è luce, non v’è faro che salva da lì. Anastasia aveva intrapreso il percorso più complesso solo per dimostrare - a chi? A lui o a te stessa? - che la ragionevolezza e la coscienza è ben differente da una pugnalata al cuore. Dio giudica i peccati, ma non esiste legge che dichiari cosa sia bene e cosa sia male, cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
"Errare humanum est, perseverare autem diabolicum»
Probabilmente sarebbe divenuta figlia del Diavolo ma al contempo sentiva la presenza del suo Iddio consolarla con le mani in cui può finalmente bere.
Guardala, guardate questo corpo straziato, frantumato in mille cocci, uno specchio caduto a terra che non riflette più.
«Qualsiasi tipo di anima risiede nel tuo corpo sarà sempre più sporca della mia» Altair sii cauta o finirai per ferirti.
A: «Riportala a casa Jay junior o soffrirà ancora» quand’ella parla è legge che si esaudisce, il manifestarsi del volere che scala l’Everest e raggiunge la vetta del Deus ex machina. Ella è il caotico volere delle menti.
«È la solitudine che temete, per questo vi trovate!» taci, bocca. Taci, pensiero invadente. Pentiti. Mercenario di Dio. Ora soffri tra i verbi perpetui del sommo sacerdote.
Colpì Anastasia per prima gettandola nel pozzo del patimento. Passò a JJ, il suo pupillo, colui che teneva nel palmo della mano un lembo di cuore della Regina, all’oscuro di Sir Kuja. Che anime elettriche, generano una scarica tanto forte da crear tempesta anche in una calda giornata primaverile. Dove vai? Quando poi resti sola, il ricordo come sai, non consola.
A: «In questi mondi, caro il mio cavaliere, non vi sono creature prive di peccato» la sua mano s’adagiò sul viso del giovane. Il tocco fu uno sconquasso nell’altro capo del cosmo, così immenso e tuonante da smorzar il sonno del dio demone universale – chi osa? Regina Amylee, l’hai fatto ancora? Hai condiviso con lui il tuo amore e i tuoi sentimenti? : vedi? Non esistono creature senza peccato. Stalattiti sul soffitto.
A: «Alzati Altair» le ferite sanguinano. Il cuore lo spezzano una volta sola, il resto sono solo cicatrici. E allora come può essere che questo dolore abbia devastato l’etereo corpo del serafino? Violando e fustigando la psiche, torturando i ricordi felici, turbando un quieto animo, salice piangente.
Acqua e sale. Brucia sulle ferite. La piaga che si rivolge a lei: rimani in ginocchio e soffri, tu sei come Lilith, un angelo caduto in volo. «Io sono senza peccato, ecco perché non ho scagliato alcuna pietra. Ma tu JJ, sei l’unico qui che dovrebbe farsi un esame di coscienza» l’accettazione, l’amplesso più incauto dell’essere umano, il vicolo oscuro che mai nessuno imboccherà; non v’è luce, non v’è faro che salva da lì. Anastasia aveva intrapreso il percorso più complesso solo per dimostrare - a chi? A lui o a te stessa? - che la ragionevolezza e la coscienza è ben differente da una pugnalata al cuore. Dio giudica i peccati, ma non esiste legge che dichiari cosa sia bene e cosa sia male, cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
"Errare humanum est, perseverare autem diabolicum»
Probabilmente sarebbe divenuta figlia del Diavolo ma al contempo sentiva la presenza del suo Iddio consolarla con le mani in cui può finalmente bere.
Guardala, guardate questo corpo straziato, frantumato in mille cocci, uno specchio caduto a terra che non riflette più.
«Qualsiasi tipo di anima risiede nel tuo corpo sarà sempre più sporca della mia» Altair sii cauta o finirai per ferirti.
A: «Riportala a casa Jay junior o soffrirà ancora» quand’ella parla è legge che si esaudisce, il manifestarsi del volere che scala l’Everest e raggiunge la vetta del Deus ex machina. Ella è il caotico volere delle menti.
«È la solitudine che temete, per questo vi trovate!» taci, bocca. Taci, pensiero invadente. Pentiti. Mercenario di Dio. Ora soffri tra i verbi perpetui del sommo sacerdote.