Arianna

25) Il tuo racconto preferito? "Schneeweißchen und Rosenrot", me la racconta ancora sempre mia nonna.
26) Il libro della tua infanzia? "Il piccolo principe".
27) Il primo libro da "adulto"? "Cime tempestose" della Brontë.
28) Un libro che hai comprato solo perchè ti piaceva il titolo? "Mare al mattino", M. Mazzantini.
29) Un libro che hai comprato perchè ti piaceva la copertina? "L'ombra del vento" di Zafòn.
30) Classici o Moderni? Dipende da classico e dipende dal "moderno".
31) Ottocento o Novecento? '800, è il mio periodo storico preferito soprattutto per quanto riguarda la letteratura.
32) Il più bel film tratto da un libro? "Memorie di una geisha" di Golden
33) Il primo libro che ti viene in mente? Sempre "Memorie di una geisha".
34) Un libro che sei stato obbligato a leggere e non ti è piaciuto? Il Secretum di Petrarca.
35) Un libro che sei stato obbligato a leggere, ma ti è piaciuto? "Il nome della rosa" di Umberto Eco, lo consiglio a tutti.
36) Il tuo genere preferito? Thriller psicologico/giallo/romantico.
Bellissima domanda x

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1) Quale libro stai leggendo attualmente? "Trilogia di New York" di Paul Auster
2) Perchè l'hai scelto? Me lo hanno consigliato!
3) Ti piace farti consigliare libri dagli amici? Moltissimo, lo faccio sempre.
4) Lo scaffale che visiti per primo in libreria? Di solito cerco per autore, oppure guardo sempre le "novità".
5) Il tuo libro preferito? "Le luci di settembre" di Zafòn, o "Ragione e sentimento" di J. Austen.
6) Quello più brutto? "Cinquanta sfumature di grigio" di quella tizia che non ricordo neanche come si chiami.
7) L'ultimo libro che hai letto? "Il cavaliere inesistente" di Italo Calvino.
8) Quello che aspetta sullo scaffale da anni? "Il Maestro e Margherita" di Bulgakov.
9) Quello che rileggeresti? Tutti i libri di Zafòn.
10) Quello che non hai compreso? Il Secretum di Petrarca è stato difficilissimo da leggere integralmente.
11) Quello che hai lasciato a metà senza rimpianti? Credo "Mare al mattino" della Mazzantini.
12) Quello che hai lasciato a metà a malincuore e perchè? "Madame Bovary" di Flaubert perché semplicemente non riesce a prendermi dalle prime pagine ma mi dispiace moltissimo.
13) Quello con il miglior finale? "Orgoglio e pregiudizio" di J. Austen
14)Quello più divertente? Anche "Don Chisciotte" fa un po' ridere, dai. Però non ho potuto finirlo.
15)Quello più triste? "Norvegian Wood" di Murakami.
16)Quello più originale? Il piccolo principe.
17)Quello che più ti estrania dalla realtà? Tutti i libri di Zafòn e 1984 di Orwell.
18) Quello che avresti voluto scrivere tu? 1984 di Orwell.
19) Tre libri che vorresti leggere in futuro: "Anima" di Mouawad, "Persuasione" della Austen, "Veronika decide di morire" di Coelho.
20) Tre autori che ti piacciono: Jane Austen, Zafòn, Murakami Haruki
21) Tre personaggi letterari tra i tuoi preferiti: Sayuri di Memorie di una geisha, Marina di Zafòn, Marianne Dashwood di "Ragione e sentimenti".
22) Tre libri che non avresti voluto leggere: 50 sfumature è l'unico che mi viene in mente.
23) Tre autori che non ti piacciono: Margaret Mazzantini, John Green, Dacia Maraini.
24) Tre personaggi letterari che detesti: Ron Weasley e Ginny Weasley sono i primi che mi vengono in mente.
(Continua nell'altra)

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Quello che ho di più bello da raccontare sulla mia infanzia sono le estati. Le estati a Portopalo, sul gommone del mio padrino a pescare e a guardare il castello dal mare cristallino. La mattina papà mi portava a fare la seconda colazione al Bar Blu (quanto è bella la seconda colazione), avevo 6 anni e già mi piaceva il cameriere che di anni ne aveva almeno il triplo dei miei (sempre innamorata dell'amore), poi andavamo insieme in edicola a comprare la settimana enigmistica dei bambini o quegli assurdi quadernetti con i disegni bianchi che si coloravano con un solo pennarello. Quando tornavamo a casa, in campagna, scendevamo sempre a mare e facevamo sempre il bagno di notte cantando canzoni di De Gregori o delle Vibrazioni. Io e la mamma ci facevamo le maschere d'argilla e poi la sera, a cena, mi cantava "Buonanotte fiorellino" per farmi addormentare, rigorosamente tra loro due.
Mi viene da piangere.

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Buonasera anche a te, cara! Comunque, se proprio devo essere sincera, io di Josh Green non ho mai letto niente perché né Colpa delle stelle né Città di carta mi sono piaciuti come film. Okay, è vero che il libro è in qualsiasi caso meglio del film, ma se devo essere davvero sincera non sono minimamente interessata ad iniziare a leggere nessuno dei due. Ho provato in una libreria di Londra a leggere un pezzo di Colpa delle stelle ma trovo che la sua scrittura sia un po' banale (e ho letto qualche pagina in inglese, la colpa non la attribuisco quindi al traduttore più o meno bravo). In più, odio le storie piene di malati terminali e non, perché non trovo sia bello strumentalizzare una malattia così brutta per fare soldi e ottenere consensi/successo, tra l'altro a me non fanno per nulla "pena" (non ho versato neanche una lacrima per il film, ed è strano perché io mi commuovo facilmente) in questo caso proprio per il motivo che ho appena spiegato. Per un periodo ho preso in considerazione l'idea di leggere in lingua Looking for Alaska ma io odio i libri che hanno un finale tragico ed eccessivamente negativo e quindi ho deciso di abbandonare il proposito.

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Tra 10 anni avrò 29 anni e tra 20 ne avrò 39 il che, devo dire.. mi disturba. Odio l'idea di invecchiare, odio la pressione, odio lasciarmi alle spalle la spensieratezza degli adolescenti. Già adesso, al mio primo anno da universitaria posso dirti con sicurezza che rimpiango i compiti in classe di italiano che tanto odiavo, o le versioni di greco impossibili. E anche i brutti voti. Spero di riuscire a realizzare tutti i miei sogni, dal più piccolo al più grande, spero di non spostarmi mai dalla mia città controvoglia, di non essere una fuoricorso, di incassare sempre discreti successi in ambito scolastico e lavorativo e soprattutto di avere amore. E non parlo dell'amore solo tra due persone, parlo di amore tra amiche, amici e amore in famiglia. Solo puro amore. Non mi interessa se avrò già 6 figli o se ne avrò 1 o se non ne avrò, ci sarà tempo per tutto ed è anche bello lasciare spazio all'immaginazione senza programmare troppe cose, mi interessa solo essere circondata da persone che mi vogliano bene sul serio, sinceramente, a 19 come a 39 anni.

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Non ho mai il coraggio sufficiente per dirti tutto quello che penso quando siamo insieme per il semplice fatto che perdermi nei tuoi occhi per poche ore, sentire il tuo profumo forte e farmi avvolgere dalle tue braccia è troppo bello per rovinarlo con stupidi discorsi cinici e privi di senso. Io amo vivere il momento, amo sentire stupide canzoni – magari anche le stesse – tante, tantissime volte, perché magari mi ricordano un determinato volto, amo cantare con te e soprattutto amo ridere con te. Tu hai sempre quello sguardo che non si intacca, una smorfia più o meno felice sempre addosso e la testa apparentemente sgombra da qualsiasi pensiero. Io ci ho provato, sia quella sera d’estate, sia ogni volta che siamo insieme, ad analizzarti, a cercare di capire cosa pensi di me, cosa pensi del fatto che io mi faccia i chilometri pur di vederti un’ora, del fatto che ti ho scritto a mano all’una di notte una lettera dove praticamente ti consegnavo il mio cuore, ma non riesco a capirti.
Credo di essere destinata, nella mia vita, a capire poche cose, in realtà. Io non capisco mai se è giusto o sbagliato, non capisco mai se è troppo o se è poco, e non capisco quasi mai i sentimenti delle persone che amo: è come se un gigantesco muro gli si formasse attorno non permettendomi di scandagliare le loro essenze. E quindi non capisco te, mio caro ragazzo, giovane uomo dai tratti decisi e quasi spigolosi. Non capisco se mi ricordi quella canzone di De Gregori, o se mi ricordi mio padre con la sua lunga esperienza e la sua continua fatica, o ancora, se mi ricordi semplicemente qualcosa di bello e di importante. Tu, effettivamente, sei qualcosa di bello ed importante per me, ma tante volte riesci a schiacciarmi il cuore così forte che un po’ dubito della tua sensibilità. Avendo un cuore molto grande e pesante è molto difficile ridurlo in pappa contro la gabbia toracica, ma tu a volte lo fai così bene che mi spaventi. Io non sono così fragile come sembra, cerco sempre di lottare per ciò che amo e cerco sempre di raggiungere i miei obiettivi, ma se quel determinato obiettivo risulta essere troppo complicato persino per il mio cuore deciso, allora a volte mi lascio spezzare adagiandomi su quella che è la bieca monotonia delle giornate d’autunno.

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