A Layla l'irruenza non dispiaceva affatto, a patto che da parte sua ci fosse lo stesso desiderio — cosa che non sempre avveniva nella sua intimità, ahimè. Si prese qualche secondo per osservare il suo corpo, ricoperto da capo a piedi da tatuaggi, ma non ci volle molto prima che lui prendesse di ➡
nuovo possesso delle labbra della fanciulla. Sorridendo contro quel bacio, si lasciò sospingere verso il letto fino ad adagiarvisi sopra. Le gambe si aprirono appena per accogliere la sua imponente figura, che attirò maggiormente verso di sé afferrando l'elastico dei suoi pantaloni.‹‹ Devo ammettere, cariño, che questa è la versione di te che preferisco. ›› mormorò, con il capo lievemente alzato e quello sguardo tanto innocente quanto lascivo. Fremeva già dal desiderio, la latina. ❫
Non sapevo molte cose sul conto di Layla e onestamente, in un momento del genere, neanche mi interessava scoprirle. Cioè, mi sembrava una tipa apposto; questo bastava per farmela piacere e finirci a letto. Diciamo che delle pazzë tipo Cass ne facevo volentieri a meno. Non appena mi afferrò per l'elastico dei pantaloni, deglutii. Le donne audaci non mi dispiacevano affatto, per quanto avessi il timore di risultare troppo impacciato con loro; infatti, stavo già sudando. « E non hai ancora visto niente. » sussurrai, facendo scivolare le mani sotto il suo tubino rosso borgogna per raggiungere l'intimö. Sentendolo con i polpastrelli, giurai che fosse in pizzo e me ne compiacqui: si era già preparata. Sì, per uno sfigatö come me. A questo punto mi chiesi con quanti altri uomini si comportasse in quel modo e non per giudicarla, ma giusto per rendermi conto quanto mi avesse trovato “attraente” e quanto “speciale” potessi considerarmi rispetto ad altri. Sì, ero molto insicuro. Comunque le abbassai quella stoffa inutile ed incominciai a toccarla un po', riscoprendola mädida. Mantenendo un certo contatto visivo, mi accovacciai ed iniziai a lambirle la fëmminilità con la lingua.
Non sapevo molte cose sul conto di Layla e onestamente, in un momento del genere, neanche mi interessava scoprirle. Cioè, mi sembrava una tipa apposto; questo bastava per farmela piacere e finirci a letto. Diciamo che delle pazzë tipo Cass ne facevo volentieri a meno. Non appena mi afferrò per l'elastico dei pantaloni, deglutii. Le donne audaci non mi dispiacevano affatto, per quanto avessi il timore di risultare troppo impacciato con loro; infatti, stavo già sudando. « E non hai ancora visto niente. » sussurrai, facendo scivolare le mani sotto il suo tubino rosso borgogna per raggiungere l'intimö. Sentendolo con i polpastrelli, giurai che fosse in pizzo e me ne compiacqui: si era già preparata. Sì, per uno sfigatö come me. A questo punto mi chiesi con quanti altri uomini si comportasse in quel modo e non per giudicarla, ma giusto per rendermi conto quanto mi avesse trovato “attraente” e quanto “speciale” potessi considerarmi rispetto ad altri. Sì, ero molto insicuro. Comunque le abbassai quella stoffa inutile ed incominciai a toccarla un po', riscoprendola mädida. Mantenendo un certo contatto visivo, mi accovacciai ed iniziai a lambirle la fëmminilità con la lingua.
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álvaro.