Federico_Tuturuturututtu

Complimenti per la realizzazione di questo video. Diciamo che hai "afferrato" la torcia olimpica del ricordo e della memoria, cosa che si dovrebbe fare. Oramai i testimoni oculari di quell'immane tragedia umana e disumana stanno per scomparire e quindi e' importante che vi siano altre testimonianze di chi ha parlato o ha sentito ciò che i superstiti hanno detto .

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Ora passerò alla risposta Della domanda che ci hai posto.

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Premetto citandoti Dostoevskij.

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"Se non esiste Dio, tutto e' permesso."

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Ora, siccome non sarebbe giusto parlare di Dio, lo toglierò di mezzo , zacchete'. Non mi serve Dio! Dio? Un nome! Non mi serve.

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"Se non esiste _ _ _ , tutto e' permesso."
Hai visto? Avete visto? Ho tolto di mezzo (nel vero senso della parola ) Dio lasciando vuoto lo spazio dove prima "giacevano" senza vita le lettere del sostantivo che non nomino.
Ora tolgo pure lo spazio.
"Se non esiste, tutto e' permesso."
Ma "Se non esiste..." Cosa non esiste? Perché tutto e' permesso?
Cos'è che se esistesse non permetterebbe tutto?
Dio?! Nooooo. Che Dio e Dio dell'Egitto! Dio non dobbiamo nominarlo!

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Ma allora cos'è che dovrebbe esistere e con la sua esistenza non permetterebbe tutto?
Quella stessa cosa che Tu / Noi tutti, supponiamo che esista e che non permetterebbe tutto.

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Io, Tu, e tanti altri siamo diventati vegetariani. E cosa ci ha spinto a diventare vegetariani? La moda del momento? Nooo. La salute? Anche ma la cosa che piu ci ha dato la spinta, la scintilla che ha messo in moto il nostro motore decisionale e' stata la nostra incapacità di "assistere" al male ed alla sofferenza che provavano (e provano) gli animali che abbiamo usato (e che altri usano ) come cibo. Ho detto bene?! Ho detto "animali"? Si. Ho detto bene! E che c'entrerebbero le persone con gli animali? Chi e' superiore, l'uomo o l'animale? Di questo ne riparleremo un'altra volta. Se mi dici che e' superiore l'animale giustificheresti il male rivolto agli uomini, viceversa, se mi dici che e' superiore l'uomo "giustificheresti" il perché l'uomo debba "difendere" , "tutelare" l'animale (ne riparleremo in altro luogo) e non sfruttandolo come cibo o altro.
Ma ci siamo un po persi.
Cos'è che dovrebbe esistere e che con la sua esistenza non permetterebbe tutto?
Abbiamo detto che per non fare del male agli animali dovremmo essere incapaci di sopportare il male che viene loro inflitto.
E perché non dovremmo fare del male agli animali? Perché noi AMIAMO gli animali. Il nostro AMORE verso queste creature ci impedisce di cibarcene

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Ecco che la frase diviene

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"Se non esiste l'Amore, tutto e' permesso"
Mi sono permesso di modificare la frase di Dostoevskij. Mi perdonerà? Lo spero.
L'inferno dei campi di sterminio in cui sono morti tanti uomini, donne e bambini (e dove e' morta l'umanità) e' stata permessa dalla non esistenza di Dio, pardon, dell'Amore.
In quei luoghi, l'uomo al potere non credette all'esistenza Dell'Amore per cui tutto gli sembrava permesso.

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Inferno = assenza d'Amore

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For me Love = God

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Grazie. Purtroppo nulla. Non mi ha fatto alcuni effetto. Ho provato qualche giorno fa alcuni horror ma nulla. Non riesco piu a far pompare adrenalina. Non ho piu paure. E' assurdo. E dire che avevo cambiato pure genere. Ero passato dal genere che mi hai postato tu al genere violento (Atroz e a Serbian film). Niente paura canta Ligabue. Niente paura. L'adrenalina non si fa più vedere/sentire. E' che...cosa può davvero sconvolgere uno che ha una fede come la mia? La violenza dei film, anche quelli che ho citato e' pura immaginazione ed effetti scenici. Quella reale non l'ho mai vissuta. Il paranormale...e dove sta? Hai presente quei tipi che sono da quel punto , da quel punto....da quello....impotenti. Beh io sono caduto Nella impotenza degli horror. Cosi, ci manca solo di perdere l'amore per l'arte , musica, poesia e sono finito. Ha . Mi rimane la Morale. Meno male! Cioè meno male non che ci sia meno male ma che il male venga distrutto una buona volta. Ma dubito che ciò avvenga durante la mia presenza terrena. Quindi godiamoci questa vita che a mio parere e' fatta per collaudare la nostra anima,, il nostro essere. Questa vita e' un banco di prova dove non serve giudicare i nostri difetti ma accettarli, capirli e tentare di conviverci cercando di sistemarli piano piano.

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Infanzia inizia da quando iniziano i nostri ricordi. E' un periodo che dovrebbe essere bello e che lo porteremo dentro di noi sempre. Finisce con i primi turbamenti, con la consapevolezza che esiste il Bene ed il male e che iniziamo a chiederci tanti perché ma con un pathos esistenziale e non come i bimbi che fanno tanti perché ma poi e' solo curiosità. La fanciullezza, poi adolescenza ci fa scoprire noi stessi e gli altri. A me ha fatto scoprire la mia ragione di vita (terrena e non) che e' Gesù Cristo. Senza voler appartenere a questa o a quell'altra religione io mi affido al Suo Pensiero, al Suo Amore per regolare la mia Vita terrena. La fanciullezza, l'adolescenza non finisce ma si evolve. La persona adulta deve molto alla fanciullezza (adolescenza) infatti, da essa dipende il tipo di Adulto che saremo. La persona adulta e' fanciullo quando lo vedi giocare coi figli o lo vedi insegnare a scuola o in palestra a chi e' piu giovane. Quando gli vedi maltrattare le persone, la persona adulta e' il fanciullo, l'adolescente bullo. Mezza età poi e' quando si inizia a perdere fiducia in tutto perché uno dovrebbe finire con lo spirito adolescenziale tutta la vita. La morte? La morte e' la rinascita. Per alcuni sarà sofferenza mentre per altri sarà liberazione, gioia, felicita sempiterna.
Non vorrei mai rivivere la mia vita (gne gne gne a chi crede Nell reincarnazione o ciclo Dell vite).
Saltare? No nemmeno. Non vedo l'ora di morire!
Si. Non vedo l'ora di morire nel senso che non ho il dono della autoprofezia e cmq non facciamone un dramma, la morte dovremmo iniziarla a chiamare Sorella Morte come il grande Francesco d'Assisi ci insegnò. Possiamo morire in tanti modi. Il migliore e' quello d'esser sempre preparati. Come? Conoscendo la morte per non aver paura di Lei. E ricordiamoci che ci attende la Vita dopo la Morte.

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