Federico_Tuturuturututtu

Gli status symbol! Faccio una premessa. Molti status symbol, o meglio , molti oggetti possono essere definiti status symbol per la gran parte di chi li possiede ma per altri, molto pochi a dir il vero, non rappresentano una futile felicità bensì una felicità di soddisfazione. Mi riferisco ai creatori. Ad esempio ai creatori degli I-phone. Sicuramente questi tecnici hanno provato grandi emozioni nel creare oggetti che hanno cambiato radicalmente la nostra società. E come non pensare a Fleming ed alla sua Penicillina. Esistono cose, oggetti che possono davvero donarci la felicità. Ma esiste davvero un oggetto capace di donarci la felicità? La domanda lo ipotizza chiedendoci "Se esistesse...quale sarebbe?". Compito arduo per chi, come me, ha reputato gli oggetti capaci di molte cose salvo donarci la felicità. Non si può fuggire dalla propria natura. Il compito di chi crede, come me, e' quello di non attaccarsi alle cose materiali. Molti religiosi finora hanno fallito proprio in questo attaccamenti ai beni materiali per cui oggi si sente parlare di vescovi e cardinali che non solo hanno accumulato milioni di euro (per farsene cosa poi), addirittura "distraendo" fondi stanziati per fini nobilissimi. Il cristiano e' chiamato ad accumulare tesori in cielo e non in terra. Proverbiale e' stata la parodia del grande comico genovese (o solo ligure non so) Maurizio Crozza che vestendo i panni di Papa Francesco, chiede, prima Dell cerimonia iniziale , un anello non d'oro e nemmeno d'argento. Il cardinale cerimoniere si rivolge al Papa (Crozza- Francesco) dicendo che hanno a disposizione solo anelli d'oro. Ma Papa Crozza-Francesco non demorde ed insiste: " ma avete gli anelli della tenda della doccia? Datemi uno di quelli?" Ed il Cardinale risponde: "Santo Padre sono d'oro anche quelli!"

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https://youtube.com/watch?v=6uQ-nsshTjI

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Certo! Il terrore costante e la disperazione tendono a cambiare le persone che vi sono soggette. Purtroppo , aggiungerei. Sono cambiamenti che non si augurano a nessuno. Il terrore e la disperazione sono figli dell'odio e della violenza e non portano mai nulla di buono, anzi, perpetuano gli effetti negati imprigionando gli esseri umani in una spirale infernale dalla quale solo l'Amore li può liberare.
Cosa riesce a cambiarmi? Beh, sarebbe piu appropriato chiedermi cosa e' riuscito a cambiarmi. Mi ha cambiato l'Amore, quell'Amore che cresce piano piano in mezzo alla gramigna Dell vita, che fa fatica ad imporsi alle logiche infernali che ci seducono con parole suadenti, affascinanti, persuasivi, aventi il solo scopo di spegnere in noi la speranza. E' l'Amore di una Madre e/o di un Padre a contribuire a farci andare avanti ogni mattino. E' l'Amore di un fratello e/o Sorella a darci i primi rudimenti di Amore. E' l'Amore di un Figlio e/o Figlia a farci desiderare di essere Genitori fino in fondo, proteggendo i nostri amanti da ogni paura. E' l'Amore che ci ha donato i Nonni quali testimoni lontani a cui guardare per il nostro futuro. E' l'Amore che ci ha circondato di Amici per donarci una famiglia ancora più vasta.

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Le mie non sono domande del giorno. Per lo più faccio domande per avere spiegazioni sulle risposte che danno alle domande fatte da altri. Ogni volta scoppia tutto in polemica se la persona alla quale chiedo spiegazioni non gli piacciono le mie domande.
Ma credo che sia giusto. Io il più Dell volte rigiro sulle risposte degli altri e faccio giri larghi e molti perdono il filo e la testa mandandomi poi al diavolo. Cerco semplicemente di dimostrare che determinate loro risposte possono risultare incoerenti agli occhi di un semplici8 come me. Non voglio risultare offensivo ma a volte la reazione che hanno e' troppo distruttiva. Basterebbe sforzarsi di vedere le cose dal mio punto di vista. "e perché dovrei?" Rispondono...
Meglio non rispondere perché loro, magari tra 20askate successive o 20 askate precedenti hanno fatto intendere che ask.fm e' un social nel quale fare domande. Hanno tralasciato il loro ego, purtroppo.

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Come ho trovato il tuo profilo? Navigando in altri profili e, trovando il tuo profilo ed altri profili interessanti, ho deciso di seguirti e di seguirli.
Cmq, la domanda che hai fatto e' una bella domanda.
Non so se sei credente. Cmq una simile domanda fa parte pure di quelli che credono e che hanno studiato un pochino la Bibbia.
Decidere se nascere o di morire nel caso in cui avremmo avuto la possibilità di scegliere.
Devi sapere che su questi temi trattò uno scrittore di un libro della Bibbia. Si perché la Bibbia, Parola di Dio ha la pretesa di essere sia Parola di Dio sia parola degli uomini. Il libro che prende in esame la tua domanda e' il libro del Vecchio Testamento denominato "Quoelet" Bibbia Cattolica ed "Ecclesiaste" nella Bibbia Protestante. E' il famoso libro del detto:

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2 Vanità delle vanità, dice l'Ecclesiaste, vanità delle vanità, tutto è vanità.
3 Che profitto ha l'uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il sole?
(Eccl 1:2)

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Cmq in questo libro si parla molto di morale e dell'agire umano. Un libro che a prima vista dovrebbe allontanarci dalla religione.

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Ecco che la domanda che hai fatto fa breccia nello scrittore biblico dell'Ecclesiaste (o Quoelet per i cattolici).

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1 Mi sono messo poi a considerare tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole; ed ecco, le lacrime degli oppressi, i quali non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori c'è la violenza, mentre quelli non hanno chi li consoli.
2 Perciò ho stimato i morti, che sono già morti, più felici dei vivi, che sono vivi tuttora;
3 più felice degli uni e degli altri è colui che non è ancora venuto all'esistenza, e non ha ancora visto le azioni malvagie che si commettono sotto il sole.
(Eccl 4:1)

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Cosa dire. E' il pensiero di un uomo di migliaia di anni fa che s'interroga come Te, come Me, come tutti Noi.
A volte e' duro questo libro e ci scuote ma alla fine si riprende perché non possiamo fare scelte di cui non abbiamo mai avuto il potere.

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Io certamente sarei nato. Avrei anche vissuto. Come si fa a non voler essere mai nati (o mai esistiti)? Tanto entreremo lo stesso nella non esistenza se uno non crede che esista qualcosa dopo la morte. Una volta che il nostro IO entra in gioco, vuole giocare.

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La sbronzaaaa! Ti ha fatto scrivere il trasporto della sbronza. Boh. Cmq si! Mi e' capitato sia di scrivere un messaggio in piena notte ma solo perché sapevo di non disturbare. A me non disturba affatto ricevere messaggi in piena notte, anche perché non mi sveglio se sono addormentato. Se suona il telefono (per una chiamata) mi sveglio. Ma se sono notifiche sms o kik, telegram etc. No. Non mi sveglio. Però mi piace riceverlo. .

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Ora ritorniamo a te. Hai scritto un messaggio stanotte e poi non hai saputo come spiegarlo? Cioè, chi ha ricevuto il tuo messaggio ti ha chiesto spiegazioni e tu non hai saputo spiegarlo? Cioè, ti e' mancato il coraggio di dare spiegazioni. Beh, vuol dire che i fumi dell'alcol erano finiti. Devi lavorarci su. L'alcol cmq non e' la soluzione. Bere va bene ma sbronze no. Potremmo dover aiutare qualcuno e se siamo sbronzi non potremo essere efficaci. L'alcol e' ok! Ma niente eccessi.

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Ancora nel 2016 ci sono persone che fanno sesso! Incredibile. Ed alcuni addirittura non lo fanno con il loro partner ma lo tradiscono. La nostra società pensa troppo al sesso. E' una dura realtà. Il sesso dovrebbe essere una parentesi relazionale che non dovrebbe neanche essere nota. Dovrebbe essere solamente una cosa interna alla coppia di cui non dovrebbe trapelare nulla. Ma le mode ci dipingono un mondo in cui "devi" per forza parlare di sesso altrimenti sei sfigato. Ed ecco che parlando parlando di sesso si arriva ai fatti. Bisogna essere sexy, avere apprezzamenti per cui ecco che metto la minigonna o gli shorts sexy, vado in palestra, mi faccio la tartaruga (non nel senso che se la fa sessualmente! Sarebbe troppo!).
Ed intanto i sentimenti vanno a farsi friggere! Dei sentimenti si parla solo quando si rimproverano i tradimenti e le delusioni. In quel frangente diventano tutti fragili, teneri e con la lacrimuccia facile facile. Quando tutto va bene , invece, i sentimenti sono da sfigati.
Bisogna parlare meno di sesso o forse niente e concentrarsi sull'amore. Il sesso, se verrà, sarà solo una parentesi.

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Se io fossi in pericolo di vita come potrei aiutare gli altri. Bisognerebbe specificare il pericolo. Se fossi appeso ad un ramo che si affaccia su un burrone dovrei prima riuscire ad evitare di cadere, non trovi? Se si trattasse di un pericolo che incombe su me e sugli altri, cercherei di aiutarli. Entrare in una casa in pieno incendio per aver sentito qualcuno gridare "aiuto", questo lo farei. In quel caso metterei la mia stessa vita in pericolo. Se per salvare qualcuno devo prima salvare me stesso ( dovrò pur scendere dal ramo, o no. Mica ho i super poteri mentali che mi permettono di salvare con la forza del pensiero.) .
Bisogna vedere il caso. Prendiamo ad esempio il caso del Bataclan a Parigi. Quella sera del.venerdì 13 di novembre 2015 vide tantissimi giovani in preda al panico per l'attacco dei terroristi. Ecco. Chi si lascia prendere dal panico cerca prima la sua salvezza e poi quella degli altri. E' quello che vogliono i terroristi. Se i terroristi fossero aggrediti inizierebbero a temere. Sarebbero colti dalla sorpresa. Ma la paura genera altra paura. Ah, se qualcuno avesse fermato Salah Abdeslam quando s"inseceppo' il suo Kalashnikov!
Non.dimenticare che la paura rafforza l'aggressore che nemmeno immagina di trovare resistenza.

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Io sto benissimissimissimo. Cmq i tuoi farebbero bene a nasconderti lo zaino. Ahahaha. Eh si. Hai proprio ragione. Ti capisco. Un vuoto che a volte ci rimbomba dentro. "cosa farò della mia vita?" . Tutti ce lo chiediamo costantemente quando momentaneamente la vita ci lascia in sospeso, come se non stessimo facendo nulla di importante. Ed invece stiamo facendo molto pur non facendo nulla. Il solo fatto di esseri qui, magari inermi, ha un motivo. Essere per le persone che ci amano. Proprio oggi e' andato via un cantante, Prince. Beh, per noi non e' stato importante ma per quelli che hanno vissuto gli '80,si. Lo e' stato. E di certo mancherà ai suoi cari. Noi non stiamo cambiando nulla in questo mondo. Per adesso stiamo riempiendo la vita di chi ci ha messo al mondo. Domani, potremo riempire la vita di un amico, di un'amica, del nostro partner, dei nostri figli ed anche dei nostri stessi genitori che saranno un po più anziani. Sai, leggendo la Bibbia, nel famoso libro del Quoelet, si respira quell'aria, quell'atmosfera che ho respirato dal tuo racconto. Il Quoelet da solo non riesce a fornirci le risposte. Ma lo leggo. E cosa assai strana, l'ho letto l'altra sera, prima di rispondere a quella domanda alla quale ho risposto e che poco fa ti ho linkato. Sembra tutto vuoto al di qua della Vita ma non mi faccio fregare. Il tempo di girarmi e rigirarmi che avrò una vita da vivere tra borbottennamenti e "non ce la faccio piu!" Ma poi riuscirò lo stesso a strappare sorrisi e consensi tra i miei compagni di viaggio. Proprio mentre parliamo (lo so, scriviamo!), altri si pongono le nostre stesse domande ed altri se le sono poste non una ma un miliardesimo di volte. Qualcuno le ha gia trovate e qualcun altro no, ma quanto gli piace continuare a cercare! Qualcuno se ne andato ed io so che le ha trovate e mi ha lasciato un insegnamento: Vivere perché da qualche parte si arriva, l'importante e' mettersi in viaggio.

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http://videos.sapo.pt/KOvn6OC2wfpWz9aTDSAM

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