ASSILLANTE Quando è che il troppo diventa veramente troppo? Quali sono quei comportamenti che trovi molesti e insistenti? Ti liberi educatamente da quella persona o preferisci litigare e difenderti per scacciarla?
Io sono di carattere introverso e autarchico, ho convissuto dai sei ai quattordici anni con una persona manipolativa, invadente e subdola a cui dovetti imparare a nascondere le cose per difendermi e a sedici ho avuto una breve ma funesta relazione con uno stalker, per queste tre ragioni ho bisogno di moltissimo spazio nelle interazioni e trovo moleste e insistenti una miriade di cose che secondo molta gente sono normali: le spunte blu di whatsapp o che in generale qualcuno possa vedere non solo se ho ricevuto il messaggio (cosa utile e rassicurante) ma quando l'ho letto, quando ho effettuato l'ultimo accesso, se ho una specifica app di messaggistica aperta sul telefono in questo preciso momento; che gente a cui non rispondo continui a mandarmi l'equivalente messaggistica dei vecchi trilli di msn, che qualcuno mi faccia i conti in tasca, nel piatto o nell'agenda, tipo quando sei in giro con qualcuno, decidi che tre ore possono bastare e lui inizia a frignare e a dirti "no dai un'altra ora dai dai dai", che qualcuno mi offra un passaggio ma poi decida lui quando si torna e se posso o non posso avere sonno, in generale che mi si faccia un favore e poi sulla base di esso si accampino diritti sulle mie cose, che qualcuno che non sia G conosca la mia password del telefono, che qualcuno che non ho invitato a casa mia sappia precisamente dove abito, non il quartiere ma proprio il palazzo, tra tutti i palazzi uguali che ci sono qui.
E sono anche migliorata, dopo i sedici anni avevo problemi persino a specificare il mio quartiere, a dare il mio numero fisso agli amici stretti e quello di cellulare agli amici occasionali, inoltre un giorno mi prese un mezzo attacco di panico perché il ragazzo con cui andavo a letto voleva vedermi per la quarta volta in sei giorni (ndr eravamo ormai diventati amici, una di quelle volte eravamo usciti con un suo amico e la quarta voleva far incontrare i rispettivi gruppi di amici alla GioArt, una specie di giornata del fancazzismo studentesco bolognese, dato che ci volevamo andare comunque sia noi sia loro).
Di solito cerco di essere gentile, se la persona rimane molesta chiedo un confronto a una persona fidata per capire se sono io o è lei, quasi sempre è lei (capita a tutti di far qualcosa che infastidisce l'altra persona senza saperlo, ma se poi lei lo specifica le persone decenti si regolano di conseguenza, le altre continuano), allora ci litigo con progressiva veemenza e se è il caso blocco. Una volta invece dicevo sempre sì e mi impanicavo poi in privato senza riuscire a spiegare.
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E sono anche migliorata, dopo i sedici anni avevo problemi persino a specificare il mio quartiere, a dare il mio numero fisso agli amici stretti e quello di cellulare agli amici occasionali, inoltre un giorno mi prese un mezzo attacco di panico perché il ragazzo con cui andavo a letto voleva vedermi per la quarta volta in sei giorni (ndr eravamo ormai diventati amici, una di quelle volte eravamo usciti con un suo amico e la quarta voleva far incontrare i rispettivi gruppi di amici alla GioArt, una specie di giornata del fancazzismo studentesco bolognese, dato che ci volevamo andare comunque sia noi sia loro).
Di solito cerco di essere gentile, se la persona rimane molesta chiedo un confronto a una persona fidata per capire se sono io o è lei, quasi sempre è lei (capita a tutti di far qualcosa che infastidisce l'altra persona senza saperlo, ma se poi lei lo specifica le persone decenti si regolano di conseguenza, le altre continuano), allora ci litigo con progressiva veemenza e se è il caso blocco. Una volta invece dicevo sempre sì e mi impanicavo poi in privato senza riuscire a spiegare.