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Mamma, papà... che cosa avete fatto, perché mi avete abbandonata da un orco verde che urla? Mi mangerà , io lo so che mi mangerà e non voglio essere mangiata.
Quindi scusa se continuo a piangere.
Scusa se ti ho fatto la pipì addosso.
Ma sei tu che mi fai tanta tantissima paura.
Io di smettere di piangere non ne volevo sapere, era il mio modo per dimostrargli i miei sentimenti. Che il gigante orco avesse intuito le mie emozioni? Mi propose una merendina a patto che io smettessi di piangere e così feci, mi piace fare la merenda. Ancora con gli occhioni pieni di lacrime, annuii al suo accordo: mamma mi chiama ‘’lacrime di coccodrillo’’, non che io sappia cosa voglia dire, ma i coccodrilli sono forti e fanno paura, quindi deve essere sicuramente qualcosa di bello. L’orco gigante mi portò al piano superiore - aspetta aspetta! Avevi detto che avremmo fatto la merenda, dove stiamo andando? - aaah ma era per fare un bagnetto. Mi piace tanto fare il bagno, con le bollicine, le paperelle e i miei giocattolini. Ah! Però mi sono dimenticata i miei giochini a casa – no Eri non piangere, non puoi, altrimenti si arrabbierà ancora e niente più merenda. Così gonfiai il più possibile le mie guanciotte, trattenendo il respiro e ingoiai le lacrime da brava bambina adulta quale sono! papà mi farebbe le coccole, me le fai anche tu orco gigante? E cercai di guardarlo con gli occhi da cerbiattino ma mi sa che non recapitò il mio messaggio visto che venni snobbata e abbandonata in un angolino. *sniff sniff*
Mi spogliò - baka guardone! - non mi guardare che mi imbarazzo! E timidamente mi coprii il corpino con le braccia; per fortuna che non fa freddo! Brr, la mattina a casa mi viene tutta la pelle d’oca, dura durissima con i puntini. La mamma dice che mi renderà forte, però cavoletti fa comunque freddo! Qui invece si sta bene, e magari stavo facendo talmente tanto la brava che l’orco gigante mi premiò permettendomi di mettere il sapone nell’acqua. La mia mamma non me lo fa mai fare, dice che farei solo un casino enorme. Macché io?!? È successo soltanto una volta, perché stavo pensando ad altro. Giuro che questa volta farò attenzione.
Così presi il sapone, rovesciai il tubetto e iniziai a spremere come si fa con il ketchup sulle patatine, a destra e sinistra, qua e là.
«Yaaaay!! Bieni bieni, bieni a bedere quanta chiumaa! Puah!» effettivamente c’era tantissima schiuma, come quella volta con papà quando si era fatto prendere dal panico e la mamma lo aveva picchiato fortissimo da aver spaventato anche Rex. Si arrabbierà anche l’orco gigante?
«Guadda! Ah sei tonnato! Guadda quanta chiuma ahahahahah dochiamo intieme occo!!» era divertente. Super divertentissimo e mi stavo divertendo così tanto che speravo non si arrabbiasse con me come fa la mamma. Avrei potuto piangere veramente, di nuovo e addio merenda. Dai verde orco gigante, gioca con me e con la schiuma. E sì, alla fine anche lui cedette e giocò con me. A fare lo squalo, a nascondino, babbo Natale...
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Quindi scusa se continuo a piangere.
Scusa se ti ho fatto la pipì addosso.
Ma sei tu che mi fai tanta tantissima paura.
Io di smettere di piangere non ne volevo sapere, era il mio modo per dimostrargli i miei sentimenti. Che il gigante orco avesse intuito le mie emozioni? Mi propose una merendina a patto che io smettessi di piangere e così feci, mi piace fare la merenda. Ancora con gli occhioni pieni di lacrime, annuii al suo accordo: mamma mi chiama ‘’lacrime di coccodrillo’’, non che io sappia cosa voglia dire, ma i coccodrilli sono forti e fanno paura, quindi deve essere sicuramente qualcosa di bello. L’orco gigante mi portò al piano superiore - aspetta aspetta! Avevi detto che avremmo fatto la merenda, dove stiamo andando? - aaah ma era per fare un bagnetto. Mi piace tanto fare il bagno, con le bollicine, le paperelle e i miei giocattolini. Ah! Però mi sono dimenticata i miei giochini a casa – no Eri non piangere, non puoi, altrimenti si arrabbierà ancora e niente più merenda. Così gonfiai il più possibile le mie guanciotte, trattenendo il respiro e ingoiai le lacrime da brava bambina adulta quale sono! papà mi farebbe le coccole, me le fai anche tu orco gigante? E cercai di guardarlo con gli occhi da cerbiattino ma mi sa che non recapitò il mio messaggio visto che venni snobbata e abbandonata in un angolino. *sniff sniff*
Mi spogliò - baka guardone! - non mi guardare che mi imbarazzo! E timidamente mi coprii il corpino con le braccia; per fortuna che non fa freddo! Brr, la mattina a casa mi viene tutta la pelle d’oca, dura durissima con i puntini. La mamma dice che mi renderà forte, però cavoletti fa comunque freddo! Qui invece si sta bene, e magari stavo facendo talmente tanto la brava che l’orco gigante mi premiò permettendomi di mettere il sapone nell’acqua. La mia mamma non me lo fa mai fare, dice che farei solo un casino enorme. Macché io?!? È successo soltanto una volta, perché stavo pensando ad altro. Giuro che questa volta farò attenzione.
Così presi il sapone, rovesciai il tubetto e iniziai a spremere come si fa con il ketchup sulle patatine, a destra e sinistra, qua e là.
«Yaaaay!! Bieni bieni, bieni a bedere quanta chiumaa! Puah!» effettivamente c’era tantissima schiuma, come quella volta con papà quando si era fatto prendere dal panico e la mamma lo aveva picchiato fortissimo da aver spaventato anche Rex. Si arrabbierà anche l’orco gigante?
«Guadda! Ah sei tonnato! Guadda quanta chiuma ahahahahah dochiamo intieme occo!!» era divertente. Super divertentissimo e mi stavo divertendo così tanto che speravo non si arrabbiasse con me come fa la mamma. Avrei potuto piangere veramente, di nuovo e addio merenda. Dai verde orco gigante, gioca con me e con la schiuma. E sì, alla fine anche lui cedette e giocò con me. A fare lo squalo, a nascondino, babbo Natale...
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