@Cloud2k23

Cloud Strife

Ask @Cloud2k23

Sort by:

LatestTop

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
..soprattutto se uno di questi è il padre della ragazza che ama. Ma andiamo con ordine, piano piano.
-Non posso comprendere le tue preoccupazioni, io non sono un padre, e non ricordo nemmeno cosa significhi averne uno. E non credo ci sia nulla che possa dirti per rincuorarti sul fatto che quella cosa dentro Astrid non potrà mai far del male a lei o a nessun altro se non per volontà di Astrid. Ma tua figlia, è una ragazza molto più forte e potente di quanto tu possa lontanamente immaginare-
A quel punto, portando la propria attenzione dal maggiore alla giovane, la guardò dritta negli occhi, tenendo le mani di lei nelle sue, perdendosi nei suoi occhi, e trovando tutta la quiete e il coraggio di poter lasciare libero il cuore di parlare.
-Astrid, tu mi hai salvato la vita due volte. La prima quando mi hai riportato in vita, la seconda quando mi hai fatto innamorare di te. Ho passato tutta la mia vita con l'odio nel cuore, vagavo alla ricerca di Sin con l'unico intento di vendicarmi, e con la speranza di morire per ricongiungermi alla mia famiglia. Ma ora, quando apro gli occhi la mattina, e quando li chiudo la sera, tu sei il mio primo e il mio ultimo pensiero. Quando ti guardo non riesco a concepire nulla di più bello del tuo sorriso, o dello splendore nei tuoi occhi. Sei una ragazza caotica, sbadata, sei un pozzo senza fondo, e la tua stupidità spesso è al limite di ogni folle immaginario, ma al contempo sei genuina, onesta, altruista, io vedo amore in ogni tuo gesto, in ogni tua parola, e darei tutti i miei ieri pur di poter vivere un solo oggi al tuo fianco, perché tu mi hai insegnato cosa significa la parola amore, e non ne voglio più vivere senza-
E parlò pacatamente, scandendo ogni parola, ogni emozione, in quell'istante Cloud fu così trasparente da essere un libro impossibile da leggere e non comprendere. E con la stessa determinazione, non curante del padre, strinse la giovane a se lasciandole un dolce bacio sulle labbra, nulla di troppo appariscente o volgare, un semplice ma intenso gesto d'amore. E solo a quel punto, tenendo sempre la ragazza stretta a se che rivolse l'attenzione verso James.
-Io non conosco gli abitanti di questo mondo, e non sono uno di essi. Io mi chiamo Cloud Strife, e puoi chiamarmi con tutti i nomignoli che vuoi, puoi provare a prendermi a calci, a minacciarmi, a torturami. Ma ne tu, ne Sukuna, e nessuna creatura al mondo potrà cambiare la realtà dei fatti, e i fatti sono che io..io amo Astrid più di quanto si possa amare qualsiasi cosa al mondo, e non solo non la lascerei mai, ma morirei per lei senza esitazione alcuna se servisse..perchè senza lei, io non esisto-
Avere l'imprinting con una persona significa che dal momento in cui la vedi ogni cosa cambia. Tutto..a un tratto non è la gravità che ti tiene attaccato al pianeta, è lei. Nient'altro ha importanza..per lei faresti qualunque cosa, sei disposto ad essere qualunque cosa.

View more

parte due astridreonhato

https://ask.fm/astridreonhato/answers/173793498686 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173808190270

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Il cessate il fuoco, almeno temporaneamente era giunto. Non che Cloud fosse stanco, parliamo pur sempre di un combattente nel pieno della forza e dalla giovinezza, anche se, onor al merito per il vecchio, non solo sapeva come incassare, ma le sapeva pure dare, e le dava davvero bene. Non c'era da stupirsi, Sukoru nel loro mondo era una leggenda vivente, e James in quanto suo figlio non poteva essere da meno. Ma mentalmente era tutto troppo, era una situazione strana, anomala. Lui non era un esperto di famiglie, troppo piccolo quando perse la sua per ricordarne il significato, ma di certo la situazione appena vissuta era un qualcosa di lontano da ogni immaginario. Tuttavia però, col giungere dell'apparente tregua, James sembrò essere tornato a vestire le veci del padre, Astrid della figlia, Yuna della..in effetti Yuna non ebbe alcuna utilità, quanto meno quel lavativo di Sukoru avrebbe potuto usare dalla sua che non era presente. Ad ogni modo, ebbe inizio un siparietto quasi divertente, e più li guardava, più li ascoltava, e più capiva Astrid da chi aveva ereditato l'idiozia. Senza conoscere la madre della giovane, Cloud fu più che certo che i geni di James erano stati ereditati dalla figlia.
Ma la vera quiete per il biondo, avvenne solo quando finalmente si poté ricongiungere alla ragazza, poterla guardare nuovamente negli occhi, godere delle sue premure, delle sue attenzioni, in quel caotico mondo e contesto, ancora una volta Astrid esercitava l'innato potere di essere la sua àncora, la sua quiete.
Ma fu solo un breve istante, un lampo nel cielo, ed ecco che il maggiore riportò le proprie attenzioni su di lui, e il giovane ricambiò lo sguardo, ma non c'erano odio o rancore nei suoi occhi, anzi, era stimolante James, finalmente aveva trovato qualcuno di abbastanza câzzutø con cui potersi allenare.
-Quando vuoi tu vecchio, e sta volta non ci sarà lo sguardo preoccupato di tua figlia a salvarti-
Asserì facendogli un occhiolino provocatorio. Forse sulla Terra, azioni come queste vengono viste in malo modo, ma su Tera, non c'è modo migliore di una bella scazzottata per stabilire torti e ragioni, giusto e sbagliato, vittoria e sconfitta, e infine, vita e morte. Ma l'incontro finale tra Rocky Balboa e Apollo Creed doveva attendere, poiché le questioni al momento erano tutto tranne che risolte.
Partendo da quella più lieve e semplice, che per non essere sgarbati non ebbe risposta, ma Astrid cara, è il caso che tu faccia una bella ammissione a te stessa e al mondo, perché tu, sei la regina degli sbadati. Ma se su quella questione riuscì a cavarsela con un silenzio diplomatico, nulla poté conto le successive parole del padre. Parole preoccupate, e parole provocatorie, e gli sguardi dei tre, proiettati su di lui come fari su di un palcoscenico, non lasciarono altre opzioni se non prender parola. Già, come se per uno come Cloud fosse facile parlare di emozioni, soprattutto davanti a terze persone..
Pt 1

View more

httpsaskfmastridreonhatoanswers173793498686

-parte tre- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Colpiti ed acciaccati, i due non sembravano aver intenzione alcuna di smettere. Qualcuno sarebbe dovuto soccombere.
Ma in una situazione di stallo, il minore, rifiatando per i molti colpi subiti, provò a sedare gli animi, e a sperare che quel intenso quanto inutile scontro potesse giungere al termine.
-Senti vecchio, possiamo andare avanti così tutto il giorno, ma è davvero così che te la vuoi giocare? Io sono più giovane e più forte di te (buffone), non puoi uccidermi (buffone alla seconda) e io di certo non metterò fine alla vita del padre della ragazza che amo (aaww). Quindi, che ne dici di darti una calmata e, ascoltare le sue ragioni? Si ha sbagliato, ma tu non hai la minima idea di cosa abbia dovuto affrontare-
Non v'era arroganza ne presunzione nelle sue parole, e nel suo tono. Certo, la scelta delle parole poteva anche essere meglio ponderata (giovani d'oggi) ma i suoi intenti erano davvero nobili. Cosa farai ora sommo James, mieterai la vita del giovane Cloud o, deciderai di ascoltare tua figlia? Saranno Yuna e Astrid e mettere fine alla disputa, o, con effetto Deus Ex Machina finalmente Sukoru deciderà di farsi vivo? Tutto questo nel prossimo episodio di casa Reonhato.

View more

parte tre astridreonhato

Related users

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Il corpo non rispose. Gli occhi erano fissi su loro due, la mente sapeva che doveva fare qualcosa, ma il corpo non ne voleva proprio sapere. E la situazione drammatica sfociò in un thriller, quando dapprima la maggiore di casa, provando a sedare gli animi, venne zittita, poi, quando in un secondo tentativo di punizione da parte del padre, fu Sukuna ad intervenire (prendi esempio biondino), bloccando all'istante il corvino. Fu un breve attimo di sgomento, preludio che il thriller stava lasciando il posto ad un horror splatter.
Ancora una volta, vittima degli eventi e della sua mente, Cloud non ebbe il tempo di capire ne realizzare, che si ritrovò afferrato per il colletto, sradicato dalla sua seduta, portato faccia a faccia col demone terrestre, che inveiva, denigrava, minacciava e, come ultimo atto, estraendo un'arma la puntò contro il biondo, deciso a decretarne la sua fine.
Cloud non era un genitore, e i suoi li aveva perduti in tenera età. Può solo immaginare cosa sia la preoccupazione per un figlio, e anche immaginando probabilmente nemmeno ci sarebbe andato vicino. Poteva capire l'ira, la delusione, un po' meno lo schiaffo dato ad Astrid, ma conti alla mano, lui che colpe aveva? Impossessarsi di Sukuna era stata una sua libera scelta, lui nemmeno c'era dato che era temporaneamente morto, andare su Tera e rimanerci era sempre stata una sua libera scelta, assecondata da Sukoru, quindi nuovamente, lui che cappero di colpa aveva? Sembrava essere una costante della sua vita: i genitori morti? Colpa sua. Villaggi distrutti? Colpa sua. Civili feriti e dipartiti? Colpa sua. Cuori spezzati? Colpa sua. Astrid e le sue scelte idiote? Colpa sua. E andava bene così, era abituato, e se l'essere visto come il responsabile per le decisioni discutibili di Astrid potevano essere la salvezza, lo avrebbe anche accettato. Tuttavia, quell'arma puntata, quell'intimidazione alla sua persona e alla sua vita, accessero un meandro di stress post traumatico, unito al suo istinto da guerriero, all'indole da combattente e, alla sua voglia di vivere, portando il biondo ad una azione/reazione che in due mosse eseguite in 0.5 secondi disarmarono il maggiore. Giochi finiti? Manco per ilCazzo!
James, era un ex militante, figlio del più grande combattente della storia di Tera, un padre preoccupato e incâzzâtto, non era di certo uno che battevi in due mosse. Per contro Cloud non era assolutamente da meno, anzi, era un osso molto più che duro. E così, un disarmamento divenne uno scontro tra titani, una lotta all'ultimo sangue. Era Rocky vs Drago, Avengers vs Thanos, Achille vs Ettore, John Whick vs il mondo, Freddy vs Jason, Davide vs Golia.
Il tutto accadde con velocità e viølenza così inaudita, che quei pochi minuti passati tra l'ira del maggiore, la voglia di vivere del minore, e lo sgomento delle due donne, colpi su colpi ripetutamente parati o andati a segno, che per il biondo sembrò essere passata un'eternità.
Pt 2

View more

https://ask.fm/astridreonhato/answers/173789504062 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173791253054 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173791282750

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Cosa diamine, stava, succedendo?
Accadde tutto troppo in fretta, in maniera confusa e traumatica, e nonostante Cloud sia da sempre una persona sveglia, attiva e vigile, abituato alle guerre (che su Tera sono atti più ardui e cruenti delle guerre terrestri) ai combattimenti con mostri e spiriti divini/demoniaci, si ritrovò vittima degli eventi, caduti in una successione e con una portata emotiva al di fuori delle sue abilità. Ma andiamo con ordine.
Se già di per sé, il trasporto da una dimensione all'altra era un'azione sconvolgente, che lasciò il biondo non poco spossato, il realizzare di essere stato portato sulla Terra senza alcun permesso né invito, fu un qualcosa che lo destabilizzò non poco, certo, vedere un viso famigliare come Yuna, condito con quella sobrietà e amorevolezza che unì Astrid alla maggiore, per un breve istante rincuorò il suo animo, mentre la sua mente divenne un turbinio di domande che, al momento non avrebbero avuto risposta. Come ad esempio: "perché sono qui? Perché sono stato rapito? Perché sono stato portato in una dimensione diversa dalla mia? Perché sono stato portato in un pianeta diverso dal mio? Ma soprattutto..perché sono qui?"
Ma non ebbe il tempo di aprire bocca, che improvviso come un temporale in piena estate, violento come un uragano che si abbatte distruggendo tutto ciò che incontra, una figura arsa d'ira fece irruzione nella dimora. Ma nonostante la potente aura minacciosa, Cloud in lui non percepì una reale ostilità, in più, più lo guardava e più percepiva famigliarità. Famigliarità che trovò spiegazione quando Astrid, correndo verso di lui, elargì un titolo, un semplice titolo che diede spiegazione a tutto: "papà".
Per un istante, l'animo irrequieto di Cloud andò a placarsi, un leggero sorriso si dipinse sulle sue labbra, mentre guardava la giovane crogiolarsi tra le braccia del maggiore e, inevitabile per lui, fu un viaggio a ritroso nel tempo, quando braccia amorevoli e sicure lo stringevano, lo confortavano dalle paure e dalle ipocondrie, dalle difficoltà che la vita riservava. Un attimo intenso, per gioire per la sua amata e guardarla con malinconia di ciò che egli aveva perso, e che mai più riavrà. Seduto sul divano, si fece piccolo piccolo, senza parlare, quasi senza respirare pur di non disdrubare quel dolce momento padre e figlia. Era un cielo azzurro, la visione di un arcobaleno che dal cielo cadde sino ad adagiarsi al suolo, era una pura condizione d'amore, era.."tragedia".
Cooosa stracazzo stava succedendo? Dov'era finito il papino amorevole? Chi era quel bruto che ne prese il posto? Ancora una volta, l'uragano giunse improvviso, e quello schiaffo cadde più lesto e sonoro di quanto un fulmine possa fare, e il tuonare del padre echeggiò in tutta la casa, spaccando letteralmente quell'atmosfera di beatitudine creata poc'anzi, riportando il giovane Cloud ad una tetra realtà, e nonostante il cervello urlasse a gran voce di intervenire, quasi fosse uno spettatore estraneo al tutto.
Pt 1

View more

- EHI EHI EHI. Ma lo sapete che un kilo di tonno è una tonnellata mentre un kilo di marmo non è una marmellata? - *Sba dum dish!!*.

The_Show_of_Nik’s Profile PhotoNikolai
Questa vita, non ha senso. E non sapeva se, desiderasse di più la propria morte o, quella di qualunque strano essere abitante questo strano pianeta.
-Ehm..ok(?)..come dici tu-
EHI EHI EHI Ma lo sapete che un kilo di tonno è una tonnellata mentre un kilo di

-parte tre- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Era accomodato su di un accogliente divano, un profumo di buono aleggiava nell'aria, un tepore piacevole che sapeva di casa. Accanto a lui, Astrid apparentemente incolume, aveva lo sguardo fisso su di una figura, una figura nota, vista diverse volte in passato.
-Y..Yuna?-
Cloud si guardò attorno, non riconoscendo assolutamente quel luogo, se non le figure di Sukoru, Yuna e Astrid su alcune foto sulle mensole. Anche guardando fuori dalle finestre, per quanto il panorama fosse simile a Tera, era sicuro di non essere mai stato lì, poi, un'intuizione.
-Yuna, perché siamo qui..sulla Terra?-
E lo sguardo della maggiore, confermò il suo presagio. Era stato portato sul pianeta Terra, e il motivo, era più che sicuro che non fosse per un rapimento di cortesia.
C'era una strana tensione nell'aria, pacata ma pur sempre tensione, come se la gioia di quell'incontro, fosse in realtà una parentesi durata a svanire, il dolce preludio ad una catastrofe annunciata, ma per quanto il biondo osservava le due, non captava e non capiva alcunché.
Poi, esattamente come accaduto poco prima su Tera, il clima mutò. Cielo plumbeo, fulmini e saette, e la porta di casa che improvvisamente si spalancò.
La morte? L'apocalisse? No, molto peggio, un padre amorevole, preoccupato e adirato, che lì per lì, per un breve istante ricordò per sfumature un certo Sukoru, ma era molto..molto peggio. James Reonhato fece il suo ingresso, e in quell'istante Cloud capì, che era arrivata la resa dei conti.

View more

parte tre astridreonhato

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Poi si sarebbero visti con con Zack e Tifa, e nel fare il giro del paese si sarebbero diretti verso la parte più alta, per dare una mano nella riparazione della grande muraglia, colpita durante un recente scontro con un villaggio nemico. Poi un lauto pranzo. Successivamente, una ronda al di fuori delle mura per cacciare eventuali mostri o invasori, e infine giunta sera, falò in piazza con tanto di festa e grigliata.
-Non ti meriti nessun bacio, vai a lavarti e datti una mossa-
Cloud ci provava ad essere autoritario, cosa che a tratti gli veniva pure. Tuttavia Astrid era uno spirito ribelle, poco incline alle autorità, capricciosa e testarda, e quando voleva una cosa, ella la otteneva. Il mostro di poche ore prima sembrava svanito nel nulla, e in tutto il suo candido splendore, ecco tornata la ragazza solare, vivace, imbranata, ingenua, e ammiccante che Cloud tanto amava.
-Dai smettila..non lo facciamo da qualche ora mica da qualche giorno-
Ma lei non sentiva..
-HO DETTO SMETTILA! VUOI FORSE CHE ZACK E TIFA FACCIANO IRRUZIONE VEDENDOCI INTENTI A..a..-
Stava prendendo dimestichezza con l'arte del fare all'ammore, ma un ragazzo imbarazzato ed impacciato resta pur sempre un ragazzo imbarazzato ed impacciato.
-Vattene!-
E seppur divertita, la ragazza si arrese, concedendo egli un po' di tregua.
(Nel frattempo, sulla Terra)
Y: Koru, seriamente, è ora di riportare Astrid a casa, James sta iniziando ad impazzire, e vorrei che Cloud passasse del tempo con noi-
S: vi preoccupate troppo. È via solo da qualche settimana, lasciatela un po' vivere sta ragazza, è in buone mani-
Y: Sukoru Reonhato, la mia richiesta non è oggetto di discussione. Ho detto che rivoglio i ragazzi a casa!-
S: senti Yuna, dovete dar loro un po' di tregua. Sono due giovani ragazzi nel pieno della loro vita, pieni di..pieni di..-
Due giovani ragazzi, maschio, femmina, da soli, pieni di ormoni...
DIN DIN DIN DIN!
S: tieni il pass, tu riportali a casa, io sistemo il perimetro anti James e poi andrò a procurare la cena e un posto in qualche ospedale-
Su Tera, le ore passarono in completa serenità e divertimento, spensierati e felici, i due giovani piccioncini erano ignari di quanto di lì a poco sarebbe accaduto. Improvvisamente il cielo si oscurò, presagio di sventura. Il vento soffiava forte, fulmini e tuoni minacciarono la quiete, poi, un boato squarciò il cielo, mentre alle spalle dei due, un improvviso portale si aprì, tutto troppo lesto per poter reagire. Due braccia, uscite dal portale, afferrarono i due giovani alle spalle, scagliandoli all'interno del medesimo, che poi, così come si era aperto si chiuse. Un foglietto venne trovato per terra, e su di esso poche frasi.
"Sono Yuna, la nonna di Astrid. Rivedrete i vostri amici presto, forse. Baci baci, Yuna"
Z: che gente strana che c'è su quel pianeta-
Ripresosi dallo scompenso per il viaggio dimensionale, Cloud prese a guardarsi intorno.
Pt 2

View more

parte due astridreonhato

https://ask.fm/astridreonhato/answers/173772208446 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173785500478

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Sublime piacevolezza, animo gaio, cuore in pace. Era uno scivolare di emozioni felici, percorrendo l'arcobaleno della beatitudine e, al suo fine, trovare il tesoro più bello in assoluto: Astrid, e tutto l'amore che li univa. Mai Cloud si era sentito così appagato, così pieno, così sazio e saturo d'amore. Lei, stare con lei, vivere con lei, era un qualcosa di meravigliosamente indescrivibile, un qualcosa da togliere il fiato. Ed era tutto così forte, così amplificato, cosi intenso, che gli sembrò realmente di perdere il fiato, da non riuscire più a respirare, di annaspare faticosamente in un'apnea. Certo, non era un saccente sull'amore e sui suoi effetti, ma togliere il fiato, lo associava più ad un modo di dire che ad una reale sensazione di disagio. E fu solo quando entrando in un cupo tunnel, con una forte luce bianca alla sua estremità, che udì una voce lontana che intonava una strana melodia.."cibo, cibo".
In preda ad uno spasmo istintivo, il giovane aprì gli occhi e, il terrore ebbe la forma di un mostro, ricurvo sopra di lui, dagli occhi spenti fissi nei suoi, una crespa chioma scompigliata che celava il viso di lei, una fauce ricurva e maleodorante, dal quale fuoriusciva della viscida bava, e le zampe ferme sul suo collo, comprimendo con forza quasi a volerlo uccidere. E dai rantoli rabbiosi della creatura, si udiva solo uno snervante e ripetuto "ciiboo..ciibooo".
Con una mossa lesta, Cloud colpì ambe le braccia della giovane e, prima che ella impattasse su di lui, l'afferrò per i fianchi ribaltando posizione e situazione.
-TUU..SEI UNA PAZZA PSICOPATICA!-
A: ciiboo...ciiboo-
-Ma quali problemi ti affliggono? Tu devi farti vedere da uno bravo!-
A: ciiiibooooo-
-Sei impossible. Ok ok ho capito rompipalle!-
E mentre ella, sembrava posseduta da un demone dal disco rotto, tra non pochi lamenti e brontolii, il biondo si arrese a lei e alla situazione, andando in cucina a preparare una più che lauta colazione, svuotando la dispensa da ogni provvista possibile pur di placare quel mostro.
Pietanze riconducibili alle più terrestri torte, brioche farcite di confetture, cioccolata, crema di pistacchio, caffè, pancakes #echipiunehapiunemetta.
Per lui, una tisana e qualche biscotto.
-È pronto!-
Urlò una volta, due, tre..ma dall'altra parte si udiva sempre la medesima risposta: "ciiboo".
-Che rompipalle!-
Alla fine, si vide costretto a recarsi in camera, sollevare quell'ammasso putrefatto, portarla in cucina e, adagiandola sulla sedia permettendole finalmente di rifocillarsi.
(Un'ora dopo)
-Non ci provare. Non usare la scusa di Sukuna perché non è credibile, tu..sei un mostro di tuo. E ora vai a prepararti, ci attende una lunga giornata-
E da programma in effetti, i due avrebbero avuto un bel po' da fare. Come prima cosa, si sarebbero diretti in paese, per andare a ritirare le loro armi, la spada modificata e potenziata di Cloud, e il bastone magico della guaritrice.
Pt 1

View more

httpsaskfmastridreonhatoanswers173772208446

-parte tre- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Egli non era un esperto nell'atto del carnal amore, ma una cosa l'aveva appresa: più la desiderava e più la faceva sua, più la faceva sua e meno riusciva a smettere di volerla. Era il suo circolo vizioso, il suo loop d'amore.
-Ti amo..piccola tentatrice-
Giunse l'alba. E finalmente, i due giovani riuscirono a toccare la comodità del letto, e mentre i primi e deboli raggi del sole spuntarono all'orizzonte annunciando il nuovo giorno, i due crollarono in uno stanco sonno, stanco sì, ma sicuramente felice ed appagato.
Stanco, elettrizzato, innamorato, vivo..e per la prima volta, senza brutti pensieri né attacchi di panico. E nel sonno profondo, nei sogni leggiadri Cloud apprese, che battere Sin non era una questione fisica, piuttosto mentale. E lui, in quella notte fatata aveva raggiunto la propria vittoria.

View more

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Cinque minuti e sarebbe uscito..ma ad Astrid, bastarono sessanta secondi di attesa prima di fare irruzione nella doccia. Lei non chiedeva. Lei agiva, lei prendeva. Era un netto contrasto vivente, così timida ed impacciata coi sentimenti, così decisa e determinata nelle questioni fisiche. L'esatto contrario di Cloud, e chissà, forse anche per questo che i due giovani innamorati riescono a completarsi così egregiamente.
-Esci, non ho bisogno che mi lavi la schiena-
Suvvia Cloud, pensi davvero che Astrid demorda così facilmente?
-No..non ti lavo la schiena. Esci..esci subito!-
Ma la giovane non uscì, anzi, decise di sferrare un colpo basso e sinistro, impattando le proprie natiche sul basso ventre del biondo, inchiodandolo alla parete della doccia e, invitando il suo gonfiore a prendere possesso di quel panetto meraviglioso.
Cloud ovviamente, esplose..di imbarazzo, di ëccïtäziøne, e forse anche un po' di contrarietà, e non tanto verso di lei o verso i suoi modi dolcemente aggressivi, quanto verso se stesso. Era il maschio, era quello forte, eppure..eppure era perennemente in balia di lei.
Lei, il suo primo bacio, la sua prima volta, il suo primo amore, e ora..
"Entra piano per favore"
Un intimo invito, una richiesta che il biondo non poteva non assecondare, poiché egli lo desiderava quanto lei, e forse di più.
E delicatamente, aprendo quel nuovo orizzonte si accinse a scrutarlo, entrandovi piano, lentamente, con ferma delicatezza, tra piccoli mugugni, respiri strozzati, permettendo a quel sacro incavo di adeguarsi all'intruso, di allenarsi fino a riconoscerlo, ad accettarlo per poi infine accoglierlo totalmente..e fu solo allora che, i lenti e pacati gesti, su invito di lei, iniziarono a farsi più intensi e profondi, più ripetuti, più virili. Per Cloud fu un nuovo viaggio mistico, una nuova esperienza extrasensoriale, era un nuovo mondo, un nuovo paradiso, una nuova e piacevole goduria che nulla aveva a che fare con quanto provato finora. Astrid era un mondo in perenne evoluzione, e lui, non si sarebbe privato mai più di cotanta magnificenza.
-Oddio..Astrid..oddio quanto ti amo-
E impattò in lei, come una belva affamata, come un mare in burrasca. Gødeva e gêmevâ sempre di più, giungendo a nuove vette di piäcëre, raggiungendo un apice che la innondò nuovamente di tutto il suo nettare, e che al contempo lo rivitalizzò di nuova essenza. Era indemoniato.
Lavatosi accuratamente il mëmbrø, afferrò la giovane tenendola tra le forti braccia, le gambe di lei cinte a lui e, nella passione della notte, Cloud la pênetrò nuovamente, facendo della doccia un nuovo lido d'amore, facendola sua, facendosi suo, possedendola con tutta la forza del corpo, del cuore, dell'anima. E per quanto andassero avanti, e per quanto la giovane raggiunse più volte la vetta del piacere, ci volle diverso tempo prima che finalmente anch'egli trovò una nuova e decisiva morte cerebrale.
Pt 2

View more

https://ask.fm/astridreonhato/answers/173726068030 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173757720126

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
E dopo la tempesta, giunge sempre la quiete. The day after tomorrow.
Il cielo del suo animo si dipinse di un celeste intenso, il giallo ocra del sole riscaldava il suo cuore, e una leggera brezza ne allietava la mente. Sfinito, e ancora un po' sconvolto, Cloud si sentiva in pace col mondo, con se stesso. Lei era il suo deterrente, la sua pace, la sua forza, il suo tutto. Era nuova vita, un nuovo mondo in continua evoluzione, tutto da scoprire, da conoscere, da imparare. Un mondo che al contempo lo portava ad essere un satellite a sua volta in continua crescita ed evoluzione, perché scoprire lei, conoscere lei, portava inevitabilmente a conoscere se stesso, portando alla luce pensieri, emozioni, azioni..che nemmeno sapeva di avere. E se quanto portato a termine poc'anzi, fu una nuova scoperta e, una nuova presa di coscienza, lei era sempre un passo avanti. Non faceva in tempo a realizzare, ad apprendere, che Astrid subito muoveva un nuovo passo, piazzava un nuovo colpo. Certo, era innegabile il desiderio che egli aveva per lei, era innegabile quanto ammirasse quel formoso e giovane corpo, era innegabile tutto, dato che lui in primis non negava il suo amore e il suo desiderio, con le parole, con gli sguardi, con le gesta..e anche se la sua virtù era stata concessa, anche se era arrivato ad assaporare i campi Elisi del piacere due volte in poche ore, mostrando una certa predisposizione naturale e, un spiccato senso dell'imparare l'arte del sëssø e farla sua, rimaneva comunque un novellino, a tratti impacciato, e la trasparente semplicità con la quale la giovane palesava idee e desideri, lo lasciavano sempre un po' di stucco e, in evidente imbarazzo. Oh giovane Astrid, sei bella proprio perché sei come sei, ma è forse davvero ingenuità la tua o, sotto sotto, ti diverti a vedere il giovane Cloud divenire rosso porpora?
-S-smettila di dire..dire cose così imbarazzanti. Scema!-
E scrollandosi la ragazza di dosso, si alzò in piedi, aiutando la giovane *palesemente divertita* ad alzarsi da terra. Ma come poteva negare i propri desideri? La guardava, la guardava come si guarda un tramonto, come si guarda un succulento piatto di cibo, come si guarda un paesaggio, un'opera d'arte. Non era solo bramosia la sua, un desiderio lüssüriøso, no..era molto di più. Baciarla, sentire la dolcezza delle sue labbra, il candore del suo corpo, assaporare il suo nettare, esplodere d'amore con *in* lei, era emozione pura, era commozione, era gioia, era..felicità. Felicità..parola che Cloud aveva cancellato dal proprio dizionario da molti anni, emozione che non ricordava nemmeno più che sapore avesse, e ora, ora con lei tutto sapeva di vita, di gioia, di colori vivaci e caldi, freschi e frizzanti. La guardava, e non riusciva a smettere di sentirsi vivo.
-Tu, sei davvero pericolosa. Quindi..quindi mi laverò da solo-
E così fece. Si avviò verso il bagno, chiuse la porta, aprì l'acqua calda, e si portò sotto il getto della doccia, lasciandosi immergere nel tepore.
Pt 1

View more

httpsaskfmastridreonhatoanswers173726068030

-parte quattro- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Era in balia di lei, e al contempo era attore protagonista di quella messa in onda. Lei era la marea che impattava sugli scogli, e lui era gli scogli che si contrapponeva a quella violenta marea. Due corpi distinti, ma un unico atto.
-Si, così..sii-
E giunse l'apice, il coinvolgimento totale dell'essere. Mente, corpo, anima, tutti insieme. Tu vibri, l’intero essere vibra, dalle dita dei piedi alla testa. Non sei più in controllo, l’esistenza ha preso possesso di te e tu non sai chi sei, è come una follia. Un sentito urlo iniziale che ti fa sobbalzare, come il grido di un bambino. Un’esclamazione di vittoria, un’esplosione di gioia incontenibile, una dichiarazione di felicità. Poi si trasforma in un sospiro di piacere, avanza serpeggiando lungo un bellissimo canale, e infine si dissolve dolcemente in un luogo sconosciuto e armonioso. È come un sonno, è come la meditazione, è come la morte.
-Io..non so descrivere l'amore, ma so..che per me, l'amore al tuo volto, e non potrei mai trovare amore su nessun'altra, che non sia tu-
Era felice. Era appagato. Era in estasi. Era ëccïtätø, era vivo. Era Cloud..semplicemente, sentitamente, veramente innamorato di lei.

View more

-parte tre- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
..memore di qualche ora prima e di ciò che la giovane palesò lui.
La guardava, come si guarda un'alba o un tramonto, la guardava mentre lentamente si riversò su di lei iniziando a baciarla. Quanto amava i suoi baci, il sapore delle sue labbra, la piacevolezza delle loro lingue danzanti. La baciava, sulle guance, e poi spostandosi sul collo, e sulle spalle, fino a scendere lungo tutto il braccio, fino alle sue dita. E poi spostarsi verso il centro, prima su un sênø, poi sull'altro, sentendo quei turgidi bottoncini voler essere solleticati dalle sue labbra, e i mugugni di Astrid erano indicazioni a continuare a solleticarli, mentre lesta una mano scese fin sul suo basso ventre.."infila due dita"..così gli disse qualche ora prima, così rifece nell'immediato. La reazione di Astrid fu persino più sorprendente, tale da aumentare l'êccitâziøne in lui, e ancora una volta, la mano guida di lei lo condusse a scendere col volto, sotto il ventre, lì, dove ora le sue dita armeggiavano con fare quasi esperto, si fece spazio tra le sue cøscë, il calore lì in mezzo era tale da poterlo sentire a centimetri di distanza, un calore che era più un invito, e così, calò il viso, e con la lingua andò a creare la magia.
La sua inesperienza non contò più, l'istinto prese in mano le redini del gioco, e lappò su di lei (in lei) con intensità tale da smuovere il suo mondo interiore, poteva sentire i suoi gëmïtï esattamente come il suo corpo contorcersi come un serpente, solo che la preda non era lui, lui ignaro di molto, si era reso cacciatore inconsapevole, e per la prima volta si rese conto di aver le redini del gioco. Divorava la sua întîmitâ con passione e foga, esternamente e, internamente, con la bocca, con le dita, con la lingua.
-Vieni per me, Astrid-
Voglio il tuo nettare. Di profumi ed essenze riempire la mia bocca e i miei ricordi. Colmo di te e del tuo sapore, ancora vaneggio al sol pensiero di ubriacarmi di nuovo del dolce tuo nettare. Ti voglio.
E nel raggiungere il suo apice, quasi il suo corpo chiedesse tortura e piacere, quasi invitò il biondo a non smettere, Cloud continuò il suo operato orale, e la sentiva urlare e dimenarsi, quasi a chiedergli di smetterla, ma anche a non smettere di compiere quegli atti. Era guerra e amore, amore e guerra. E in quella lotta di passioni, la giovane riuscì a divincolarsi e, sovvertendo le regole del gioco, si scagliò nuovamente su di lui, prendendo posizione e comando, stringendo con forza la sua chioma bionda, asfissiandolo coi suoi soffici e sodi sênî, incitandolo ad afferrarla per i fianchi e, pênêtrando in lei, riprendere quella cavalcata di êrøs e passione, di libertà e prigionia d'amore. Due corpi perfettamente incastonati, in una dolce lotta, in un'êrøticâ danza. Due anime fuse, un sentimento univoco e universale che incendiava ogni parte di loro.
-Oh cielo..non ti fermare, n-non ti fermare-
Una supplica, un ordine. Non c'era più razionalità, era pura e piacevole confusione, un caos ormonale ed emotivo.
Pt 3

View more

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
..riuscì a dire nulla di più intelligente.
Ma se gli occhi sono lo specchio dell'anima, beh, allora Astrid poteva semplicemente guardarlo attentamente per capire quanto lui, provasse e sentisse le stesse emozioni di lei.
-Vedi..è che io, ecco..si insomma-
E forse fu perspicace, o solo fortunata col tempismo, ma fatto sta, che nel panico più totale del giovane, ella prese nuovamente il controllo per lui, su di lui, con lui. Era come plagiato da lei, stregato, ipnotizzato. Lei aveva il totale controllo fisico e mentale, e non realizzò quanto stava accadendo fino a fatto compiuto. Sentire nuovamente la sua pelle vellutata, calda, sotto il tocco dei suoi polpastrelli, delle sue mani. Bearsi di una tale meraviglia, arte per i suoi occhi. Era nuovamente schiavo del suo fascino, era, ogni volta, un'ammaliarsi di una nuova prima volta. Non importava quante volte avrebbe spogliato quel corpo, quante volte lo avrebbe toccato, baciato, assaggiato e posseduto. Non importava per quanti giorni, mesi o anni avrebbe potuto ripetere quella scena, lui sapeva, che anche alla milionesima volta, ai suoi occhi, ogni beatitudine con lei, di lei, sarebbe stata una prima volta.
-Aahh..oohh-
E non importava quante volte lei avrebbe banchettato su di lui, sarebbe rinato per rigenerarsi tutte le volte, e concedersi ad ella per tutte le volte che avrebbe voluto. Era un desiderio che andava oltre ogni consapevolezza, lui voleva essere il suo cibo per placare la sua fame, e il suo nettare per placare la sua sete. Sarebbe rinato, si sarebbe reinventato, avrebbe fatto qualsiasi cosa per soddisfare ogni suo desiderio..perché mai, avrebbe potuto minimamente immaginare di poter impazzire così tanto intensamente, di un piacere êrøticø, come quello che Astrid esercitava su di lui.
Ma il brusco risveglio verso la vetta di quell'apice che si stava avvicinando, fu un qualcosa che lo lasciò ancor più deliziato. Nel vedere la sua amata adagiarsi a terra, ne seguì le istruzioni, portandosi esattamente dove lei voleva e, portando lui a solcare una nuova rotta di piäcëre.
Si mosse, un po' guidato da lei, un po' da un istinto assopito che poco a poco andava a risvegliarsi, cavalcava in quella prateria stretta tra quelle due tondeggianti colline. Gaio e felice, spensierato e spudorato, quando intenzionalmente si portò leggermente più avanti, afferrandola per la nuca e, invitandola ad accogliere nuovamente tra le sue labbra il suo piacere.
E la cavalcata divenne improvvisamente un galoppo selvaggio, era magnetismo ciò che lo attirava a lei, erano anni e anni di passioni e desideri reconditi che tutti in una volta esplosero come fuochi d'artificio, era un divampare incontrollato di emozioni e sensazioni, di voglie e desideri, di sogni e realtà, di tutto e più di tutto. E poi ancora e ancora, voleva tutta la sua bocca, voleva tutto di lei, voleva così tanto, così subito che..ancora una volta, ad un passo dalla vetta si fermò. Ma questa volta fu lui a fermarsi..
Pt 2

View more

https://ask.fm/astridreonhato/answers/173718290750 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173719737150 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173719737406 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173719737918

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Venti centesimi di secondo. Tanto era bastato al cuore, o per meglio dire al cervello, per innamorarsi di lei. È un tempo scientifico, e se si vuole anche un po' romantico, sufficente ad una persona per innamorarsi. Certo, la presa di consapevolezza e di accettazione impegnarono più giorni, innamorarsi è una cosa, avere il coraggio di ammetterlo è un'altra. E per uno come lui, che in tutta la sua vita aveva sempre evitato tale sentimento, dichiararsi fu il gesto più eroico e coraggioso mai compiuto.
La premessa iniziale fu: "non devi rispondermi subito, e non devi ricambiare se non lo provi anche tu"..tuttavia, quando la giovane esordi con quel "non so se ti amo", diversi battiti cessarono nel suo cuore, probabilmente anche molti anni di vita andarono persi. Non che Cloud riponesse molte speranze. Sapeva, che l'unione fisica tra due persone non implica necessariamente nutrite un sentimento, tuttavia, dacché le loro vite si erano incrociate, agli occhi di Cloud Astrid era una ragazza che viveva d'amore. Forse non per se stessa, ma sicuramente nel suo cuore c'era amore, in ogni forma, colore e sfumatura, non gli era mai sembrata una di quelle volte al piacere fine a se stesso, anche se andava riconosciuto (e forse questo poteva essere un indizio) che non solo aveva una certa esperienza, ma che tale abilità poteva essere figlia solo di una pratica già effettuata. Cloud non aveva mai indagato sul passato di Astrid, non le aveva mai posto domande, ne lei si era mai confidata con lui, tuttavia, rifiutava di credere che fosse una poco di buono.
Ma proprio mentre il giovane, giunse sull'orlo di un precipizio, ecco ancora una volta spuntare la mano benevola di lei, afferrarlo con forza e tirarlo a se, e le parole successive che giunsero alle sue orecchie, furono un inno alla libertà, alla gioia, all'amore. E quanto udì, che ci crediate o meno, fu quanto Cloud confessò a Tifa poche ore prima.
(Si cara Astrid, mentre la tua testolina fantasticava su chissà quali film scandalistici, in realtà egli stava solo chiedendo un consiglio su come capire l'amore e, come dichiararsi.)
-Scema-
Rise, in modo un po' nervoso, teso, ma al contempo sollevato. Rise, e il suo cuore, e la sua anima risero con lui.
-Smettila di dire cose così imbarazzanti-
Non era abituato. E non tanto ai complimenti in sé, nel corso della sua vita era incappato più volte in signorine desiderose di poter banchettare su di lui, tuttavia non aveva mai dato peso alle loro parole. Ma quando fu Astrid ad esternare i suoi sentimenti, le sue emozioni, facendolo davvero sentire desiderato, amato, voluto; quando la lucentezza nei suoi occhi lo abbagliò completamente, quando la dolcezza della sua voce lo investì fino a fargli vibrare l'anima, si sentì così improvvisamente vivo e felice da non saper gestire la situazione. La sua testa urlava sonetti melodici di pure dichiarazioni d'amore e di desiderio, di passione e ardore..ma la sua bocca, figlia di un orgoglio fin troppo imbarazzato..
Pt 1

View more

-parte quattro- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
La baciò passionalmente, vivacemente, con tutto l'amore che il proprio cuore poteva sprigionare. Un cuore a lungo silente, che ora necessitava di urlare, con tutto il fiato possibile, quanto immenso amore si celasse in lui, desideroso di donarsi a vita, verso la ragazza dagli occhi verde speranza, dal sorriso che sapeva di vita.
Diversamente dai baci precedenti, questo era un bacio al gusto di vissuto, di vita, di gioia, di luce, di Cloud e Astrid, di lui, di lei, di loro.
Oltre l'oro e l'avena dei campi nel cielo su noi, l'assemblea delle stelle ci ascolta, e toccarle vorrei.
E l'errore più grande a cui l'uomo può credere mai, è cercare lontano le cose che ha dentro di lui.
Questo è il tempo di vivere te, fino all'ultima parte di me.
Perché il mondo ha deluso anche te, ora devi fidarti di me.
-Non devi rispondermi ora, e non devi sentirti in obbligo di corrispondere un sentimento che non provi. Io..io ti amo Astrid, e questo non cambierà, a prescindere da tutto-
Ho bevuto il tuo bacio e ho sentito la parte migliore di te, quella che non scorderò..mai.

View more

parte quattro astridreonhato

-parte tre- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Sospirò, prendendo poi tra le proprie mani quelle di Astrid, stringendole e portandole sul petto della castana.
T: ma se ricambi anche tu, abbi cura di lui, proteggilo da se stesso, e amalo, amalo immensamente, amalo anche per me..oppure, ovunque sarai nel mondo, verrò a cercarti e, ti strapperò il cuore-
Potrebbe sembrare una minaccia in effetti, più che altro, era la promessa di una ragazza ricolma d'amore per un qualcuno che non avrebbe mai ricambiato, e per il quale aveva deciso che la felicità di lui, sarebbe venuta sempre prima di tutto e tutti..e se Astrid era davvero la sua felicità, lei lo avrebbe accettato di cuore, e di cuore, le avrebbe dato la caccia in caso di sofferenza del suo amato amico/fratellone.
T: mh. Mi sa che i due idioti hanno finito. Penso che riporterò mio fratello a casa, e tu mi raccomando..-
Rapida e serpentina, si portò a lei stampandole un casto quanto velenoso bacio sulle labbra.
T:..ama il mio Cloud come si deve chiaro?-
E con la medesima velocità, balzò in piedi, si stiracchiò e si diresse verso la porta, proprio mentre Cloud faceva il suo ingresso in casa.
T: fai il bravo Cloud, Astrid è una ragazza davvero in gamba-
Il biondo non rispose, più per lo stupore delle parole udite. Tifa aveva sempre odiato il mondo femminile presente o meno nella vita di Cloud, quindi tale ammissione fu un qualcosa da segnare tra gli eventi unici.
T: buonanotte amici, ci si becca in giro-
Uscì dalla casa, chiudendosi la porta alle spalle, e alle spalle lasciando definitivamente Cloud e il suo amore per lui, perché lo ha amato per davvero, ma ora, voleva solo la sua felicità.
Z: andiamo a casa sorellina, Cloud è in buone mani-
E lasciando la dimora, se ne andarono, felici per l'amico e forse, per l'amore trovato.
Cloud e Astrid, una casa piccola e silenziosa, dove anche il più sottile dei respiri faceva rumore.
Forse avrebbero dovuto parlare, spiegarsi, chiarirsi. Forse potevano anche non dirsi nulla, lasciare quella strana ed imbarazzante giornata alle spalle, in un dimenticatoio da seppellire e non riaprire mai più. Andare a dormire, bearsi del riposo e il giorno dopo ripartire come se non fosse successo nulla.
Cloud, si avvicinò lentamente a lei, serio in volto, sguardo deciso, passo lento ma fiero e, giunto a lei, la tirò con forza a se chiudendola tra le sue forti braccia, prima di prenderle delicatamente il mento di lei per portare i propri sguardi a cercarsi e trovarsi.
Occhi azzurro cielo e occhi verde pianure immacolate. Cielo e terra, forza e speranza, Cloud e Astrid.
-Io..-
L'alfabeto di tutti gli amanti comincia così, con parole che invano cercavi lontano da qui. E gli uccelli che scendono a bere dall'immensità, hanno il volo fuggente e leggero della tua intimità.
-..ti amo-
La bomba venne sganciata. E forse per istinto di sopravvivenza, forse per paura, forse..solo per gustarsi un ultima volta quelle labbra dal sapore di buono, non attese nessuna risposta, semplicemente la baciò.
Pt.3

View more

parte tre astridreonhato

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Z: perfetto! Ti gonfierò così tanto che alla fine il fiorellino sceglierà me!-
E mentre i due idioti, ignorando le due giovani e qualsiasi cosa avessero da dire, uscirono di casa per prepararsi ad una sana, sonora, violenta scazzottata, Tifa si accomodò sul pavimento.
Forse era il caso di fermarli, di farli ragionare, era davvero indispensabile arrivare a tanto?
T: sai, un tempo era per me che facevano a botte. Per chi mi doveva insegnare a combattere, a cavalcare un chocobo, ad uccidere i mostri..goditi questo momento Astrid, un giorno ci sorriderai su-
E forse tutto ciò non aveva un senso agli occhi di Astrid, non c'era una chiara spiegazione per quanto stava accadendo. Tuttavia le parole della mora, erano parole di chi conosceva quei due da così tanto tempo, che fidarsi di quanto udito divenne quasi inevitabile. La mora invitò Astrid a sedersi a terra accanto a lei, una sana bottiglia da scolare e quattro chiacchiere tra due giovani donne. Ormai Astrid aveva fatto trenta, fare trentuno non avrebbe di certo complicato una situazione già complicata di suo.
T: anche noi come Cloud siamo orfani. Ci siamo sconosciuti che eravamo poco più che bambini, siamo cresciuti insieme, da soli contro il mondo, finché non siamo giunti qui. Avevamo finalmente un nuovo posto da chiamare casa, gente che ci ha accolti come se fossimo di famiglia, avevamo un ruolo nel mondo e, avevo offerto a Cloud il mio amore e tutta me stessa..-
E nonostante le parole malinconiche della mora, nella sua voce e nei suoi occhi non vi fu traccia alcuna di tristezza, anzi, sembrò quasi sollevata, come se quella vicenda l'avesse aiutata a ritrovarsi, a comprendere meglio non solo se stessa, bensì Cloud.
T:..ma per lui io ero solo una sorellina, in più penso che fosse talmente ossessionato dalla sua sete di vendetta nei confronti di Sin, da non aver spazio nel cuore per l'amore-
Ma la vita si sa, ha le sue regole, le sue leggi, i suoi imprevisti e le sue probabilità. È una sfida a dadi, e per quanto si è bravi a barare, prima poi la casualità tocca tutti.
T: non ho bisogno di conoscerti per capire come mai Cloud si sia innamorato di te..-
Si Astrid cara, l'alcol non c'entra questa volta, ciò che hai udito, è del tutto reale.
T:..ci sono persone che dentro hanno un mondo da scoprire, e altre, che hanno un mondo talmente grande da investire chiunque incontri. Si percepisce che sei una ragazza che dentro ha un grande caos, e in egual modo si percepisce la purezza del tuo cuore, il tuo animo nobile, e i tuoi sentimenti per lui-
Facendo un ultimo sorso, la giovane, che fino a quel momento aveva parlato con lo sguardo fisso fuori dalla finestra, si voltò per guardare Astrid negli occhi.
T: E vedo come Cloud ti guarda, come ti cerca, come si illuminano i suoi occhi quando parla di te, quindi ti prego, se non corrispondi i suoi sentimenti lascialo andare, non illuderlo, non ferirlo perché non se lo merita-
Pt.2

View more

parte due astridreonhato

https://ask.fm/astridreonhato/answers/173694656830 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173708499006 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173708499518 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173708500286

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Lasciami. Ma regalami un giorno.
Lasciami. Quando poi farà buio e vai via di nascosto.
Lasciami. Solo un po' di profumo e un bicchiere con dentro un ricordo, mettici un bacio e veleno con ghiaccio.
Lasciami. Ma fallo in silenzio.
Lasciami. Ma ti prego fai in modo che non me ne accorga.
Lasciami. Ma regalami un sogno.
Lasciami. Con la nostra canzone e un bicchiere con dentro un tramonto, mettici un bacio e veleno con ghiaccio.
Lasciami. Ma non farmi capire.
Lasciami. Col pudore di chi vuole piangere ore.
Ma che giorno è? È il primo giorno senza te, ho bevuto il veleno e ho capito la parte peggiore di me.
Ma che giorno è? È il primo giorno senza te, ho bevuto il tuo bacio e ho sentito la parte migliore di te.
Quella che mi mancherà, quella che non scorderò..mai.
Non fu un vero bacio, fu più un sussulto di labbra, un bagnarsi le labbra di un nettare preziosi e prelibato, così unico e raro da dare alla testa senza nemmeno berlo. E in quello sfiorarsi, in quel sussulto, il moro percepì un potere mai provato prima, una sensazione unica e inebriante, lui, che aveva assaggiato e gustato ogni tipo di bacio, mai in tutta la sua vita si beò di così tanta purezza..una purezza che apprese non potergli appartenere mai. Ma non ebbe il tempo né di poterne chiedere di più, né di scusarsi per il gesto che, improvviso come un fulmine a ciel sereno in una giornata d'estate, la porta di spalancò, gli occhi severi di Cloud andarono a posarsi sui due, a fare eco, uno sguardo più divertito di una giovane sconosciuta, e mentre Astrid sprofondò in uno stato di panico ed imbarazzo, Zack scoppiò in una risata divertita dalle sfumature isteriche.
Z: non potrò mai competere con te eh!-
Astrid panic time e parole sconnesse a caso *pat pat*
A ristabilire l'ordine ci pensò la giovane mora, che con passo deciso si diresse verso la castana.
T: ahi ahi, voi maschi non ne fate mai una giusta-
Giunta a ridosso di Astrid, allungò la mano verso di lei, tanto per presentarsi quanto per aiutarla ad alzarsi.
T: io sono Tifa, la sorella di quell'odiota e..l'amore mai corrisposto di Cloud-
Giusto per non aggiungere pressione ad una situazione che sembrava già tesa.
Z: lo so lo so, forse ho un po' esagerato, ma volevo capire cos'avesse di così speciale il fiorellino-
-Ora ti senti soddisfatto?-
Z: quasi..se aveste tardato di altri dieci minuti magari avrei potuto..-
Ma non finì la frase, fu un lasso di tempo breve e imprevedibile quello che passò tra l'ultima parola pronunciata da Zack e, il colpo che il biondo gli sferrò in pieno stomaco.
-Ti avevo avvisato di non esagerare Zack!-
Z: ahi..tch! E io ti avevo detto che non puoi permetterti di lasciare da sola un fiorellino indifeso come lei!-
-Tu fai l'idiota con lei, e la colpa sarebbe mia?-
Z: si cretino! È palese che tra voi ci sia qualcosa di forte, ma sei troppo vigliacco per dichiararlo!-
-Adesso mi hai stufato! Vieni fuori che ti tappo quella bocca per sempre!-
Pt.1

View more

httpsaskfmastridreonhatoanswers173694656830

-parte tre- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Ma appreso delle sue vicissitudini su Tera, il suo essere diventata una guaritrice e, custode dello spirito demone più potente del pianeta beh wow, tanta roba. Arrivare al cuore di Astrid era come vincere il jackpot dei jackpot.
(Ndrp. Forse Zack agli occhi di Astrid può essere visto come una figura amichevole, o no, ma il suo essere così sciolta nei suoi confronti va associata *probabilmente* al certo carico di bevanda alcolica messa nel cibo e a tavola, poiché Zack ignaro delle debolezze della giovane)
Tra racconti e confessioni, bevute e mangiate, relax e risate la cena passò via leggera, tuttavia Zack iniziò a notare un luccichio strano negli occhi della giovane, essendo egli un gran bevitore sapeva riconoscere lo sguardo brillo di chi non reggeva l'alcol.
Lasciò la giovane a straparlare, con la bottiglia di bevanda alcolica in mano (furbetto strønzettø) mentre lui andò a sistemare e pulire, per poi tornare da lei in un secondo momento.
Z: quindi tu e Cloud siete in un certo senso intimi ma non puoi ammetterlo, quindi ufficialmente siete solo amici-
E se la matematica non è un'opinione: due più due fa quattro, alcol più ragazza mezza astemia da ebrezza, l'ebrezza altera la percezione delle cose, ragazza brilla più don Giovanni uguale..
Zack afferrò dolcemente il viso di Astrid accarezzandone la pelle delicata, gli zigomi, il nasino, le labbra, adagiando la propria fronte alla sua, portando i loro respiri ad intrecciarsi, i loro occhi a contemplarsi e, le proprie labbra pericolosamente vicine a quelle della ragazza.
Z: ora..o mi dici cosa c'è davvero fra te e Cloud, o mi baci, perché muoio dal desiderio di assaggiare il tuo nettare, fiorellino-
Zack non avrebbe mai tradito il suo migliore amico, e non avrebbe mai fatto nulla per ferirlo, ma era un giovane aitante, amante della vita e delle cose belle che aveva da offrire. E se il biondo si era sempre tenuto alla larga da ogni tipo di legame (prima di Astrid), Zack ci si fiondava a capofitto, senza mai perdere tempo, perché si sa che..l'occasione fa l'uomo ladro.

View more

parte tre astridreonhato

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Certo, l'idea di dormire con lei, di potersi beare del suo profumo, del suo corpo vicino al suo, e chissà, magari potersi ancora concedere ad atti così libidinosi gli facevano esplodere il cuore e la mente, ma era davvero una cosa giusta? Era una cosa fattibile? A lei sarebbe andato bene? Troppe domande, troppi pensieri..aveva bisogno di prendere aria.
-Tu, sistemati pure Astrid, se vuoi fatti pure un bel bagno, io..io esco un po', vado a procurare del cibo-
E lasciando quindi la giovane alla sua privacy, uscì, scappò in realtà, troppo il desiderio di sentirla ancora sua, di assaporare quei dolci baci e, quel frutto prelibato nel fare l'amore con lei..aveva bisogno di distrarre la mente, di ritrovare un po' di calma.
Alcune ore dopo, qualcuno bussò alla porta della dimora, e quando Astrid andò ad aprire rimase sorpresa nel vedere che non fu il biondo ad entrare con le provviste, bensì quello strano tipo di nome Zack.
Z: noto che la tua espressione di compiacimento nel vedermi supera di gran lunga ogni mia aspettativa. Ne son lieto-
Eh no caro Zack, è giusta l'espressione che hai notato, è solo sbagliato il soggetto, non è per te il compiacimento, ma per il quantitativo di provviste che hai portato, e la giovane che non perse tempo a palesarlo, fece scoppiare il moro in una grossa risata divertita.
Z: penso di iniziare a capire perché Cloud si sia fatto avvicinare da te, aveva bisogno di qualcuno che gli facesse ridere il cuore-
Asserì guardando la giovane con compiacimento e ammirazione. Trovava assurdo pensare che Cloud finalmente avesse permesso a qualcuno di entrare nella sua vita, trovava meno assurdo che tale persona fosse Astrid, al di là di ogni ragionevole dubbio era innegabile la sua bellezza, la sua solarità, quella sua lingua tagliente, era un perfetto mix agrodolce, impossible non rimanerne affascinati.
Z: parlami un po' di te mentre ti preparo la cena, Cloud è stato rapito da mia sorella quindi mi ha chiesto di venire a tenerti compagnia, e se tanto mi dà tanto, non credo che sopravviverà alla punzione che lei ha in serbo. È pericolosa mia sorella quando si arrabbia-
Disse ridendo, anche se era più una risata nevrotica che divertita, sua sorella, faceva davvero paura, così tanta paura da essere stata nominata in poco tempo vice capo villaggio, quindi un po' temeva per Cloud, ma al contempo era contento di essere solo con la nuova arrivata, da tanto non vedeva una figura femminile così attraente.
Z: mia sorella è sempre stata legata a Cloud, per molti anni siamo stati noi tre soli contro il mondo, e quando Cloud ci lasciò lei accusò un po' il colpo, normale che ora voglia un po' punirlo-
Il tempo passò, Astrid parlò del più e del meno, Zack poco e nulla, ma apprese quante più nozioni possibili, nozioni una più meravigliosa dell'altra. Già il suo essere di un altro pianeta di per sé era una motivo più che plausibile per spiegare la sua rara bellezza.
Pt.2

View more

parte due astridreonhato

https://ask.fm/astridreonhato/answers/173661831998 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173688918846

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Nel libro della vita, le risposte non sono nella copertina, bisogna leggere pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, e solo perché non capiamo non significa che la risposta non esista, a volte, bisogna solo rileggere con più attenzione. Alla fine si vive una volta sola, ma se si vive bene, una volta sola è abbastanza. E negli ultimi giorni, finalmente Cloud stava iniziando a capire capitoli che finora gli erano stati ostici, apprendeva parola dopo parola, verso dopo verso, nel suo libro personale della vita, l'avvenuta di Astrid diede un senso a tutto, un tutto troppo vasto e improvviso da poterne cogliere il significato all'istante, ci sarebbe voluto tempo, attenzione, ammissioni..già, e proprio quest'ultimo dettaglio per lui erano ancora un ostacolo, ostacolo che il suo caro amico Zack avrebbe usato come proprio punto di forza.
I tre si incamminarono all'interno dell'insediamento, varcate le mura iniziali, si aprì ai loro occhi un vero e proprio villaggio, coperto su tre lati da delle mura e, sulla parte più a Nord, il villaggio veniva protetto da un alta montagna rocciosa, che vegliava sul villaggio proteggendolo. All'interno dell'insediamento, Zack spiegò che vi erano civiltà diverse, creature scappate dalle zone di guerra, sopravissuti agli attacchi dei mostri, superstiti dello sterminio di Sin. Il capo Clan accoglieva tutti nel suo villaggio ma ad un'unica condizione: chiunque decideva di rimanere in pianta stabile, doveva giurare fedeltà alla causa. E la causa era semplice, la sorte del villaggio andava preservata a costo della vita. Già, perché nonostante fossero nell'angolo più estremo del deserto, non solo erano soggetti ad attacchi da parte dei mostri, ma a poche centinaia di km si ergeva sui resti di una città caduta, un insediamento di ribelli anti maghi, che venivano visti come il male di Tera, e questa guerra tra maghi e rivoltosi durava da decine di anni. Ovviamente Cloud ed Astrid in quanto ospiti di passaggio non erano soggetti alle regole del clan, tuttavia, si sarebbero dovuti adeguare per tutta la durata della loro sosta.
-Nessun problema amico, aiutarvi in caso di necessità sarà il nostro modo di sdebitarci-
Z: buono a sapersi. Questa è la vostra dimora ragazzi, e mi raccomando fiorellino, se ti servisse una vera compagnia, quella lì è la mia dimora, ho tanto tanto cibo e..un prelibato dolce tutto per te-
-Vattene Zack!-
E dopo tutta una serie di battibecchi, i due vennero lasciati tranquilli di potersi sistemare nella provvisoria dimora. Era una piccola casetta fatta di fango e ciottoli, molto intima e accogliente. Una zona cucina, una piccola sala munita di poltrone, grandi cuscini, un camino e qualche libro sulle mensole, un piccolo bagno e..una sola camera da letto, un letto matrimoniale e un mobile, ed eccola lì, madame ansia tornare a tormentare la mente del giovane, ancora una volta costretto dal destino a dover condividere con lei, molto più di quanto si aspettasse.
Pt.1

View more

httpsaskfmastridreonhatoanswers173661831998

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Le successive ore, furono un'agonia per entrambi. Lei, escogitò ogni modo possibile e inimmaginabile per estorcere la verità, lui sprofondò nell'imbarazzo e nel silenzio più tombale, insomma, come poteva dire una così cruda verità su di una legge così arcaica? Legarsi per la vita per un momento di passione? Ridicolo vero? No..non gliene avrebbe mai fatto menzione, avrebbe mantenuto il segreto fin quando ella (si spera il più tardi possibile) non fosse tornata nel suo mondo.
-Uh..guarda, un villaggio!-
Distrazione mood attivata..l'agonia stava per finire, il villaggio dei maghi era alle porte.
"BOOM!"
Un'esplosione improvvisa arrestò la corsa dei chocobo e, in pochi secondi, i due giovani vennero raggiunti, placati e fatti prigionieri da una serie di creature (e non)
X: chi siete? Cosa volete? Questa è una zona privata?-
-Non siamo in cerca di guai, siamo solo dei viaggiatori. Abbiamo bisogno della vostra maestria per le nostre armi magiche-
X: così avete delle armi! Quindi siete ostili! In prigione!-
-Non siamo ostili. Siamo qui solo di passaggio. Noi avremmo..-
Z: Cloud, lo sterminatori di mostri. Ero sicuro che non avrei più rivisto la tua brutta faccia-
-Zack..sei proprio tu!?-
Cloud e Zack, erano amici da anni. Commilitoni prima che l'esercito venne sciolto, vissero alcune avventure insieme prima di prendere strade diverse, non si vedevano da qualche anno ma, in quell'istante era come se il tempo si fosse fermato.
Z: liberateli subito, sono con me. Amico mio, abbiamo tante cose da raccontarci, ma prima di tutto..chi è quel bel fiorellino? Non dirmi che tu finalmente..-
-Taci, non è come credi!-
Z: bellissimo fiore, il mio nome è Zack, guardiano del villaggio dei maghi e a questo punto direi, il futuro padre dei tuoi figli!-
Zack si presentò ad Astrid. Era un tipo particolare, un po' come tutti su Tera, ma per lo più era innocuo, più che altro, seconda solo alla felicità di rivedere il suo vecchio amico, vi era la curiosità di sapere cosa ci facesse Cloud in compagnia di una bellissima ragazza, o meglio, di una ragazza a prescindere.
Z: Astrid Astrid, che nome stupendo. Non so che sortilegio tu abbia fatto a Cloud, ma sappi..che lui è mio-
-Sei sempre più imbarazzante lo sai? Ma sono felice di vederti-
Zack and Cody..ah no. Zack and Cloud nel villaggio dei maghi.
Z: il villaggio non è grande, ma è accogliente per gli ospiti, avrete un bel soggiorno e. Un posto tranquillo, gente socievole e, una casetta tutta vostra-
-Sm..smettila idiota-
Z: se non la vuoi tu, allora la prendo io. Astrid intendo eheh-
-Ti ammazzo!-

View more

parte due astridreonhato

https://ask.fm/astridreonhato/answers/173649152574 🍓 https://ask.fm/astridreonhato/answers/173658988350

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Cloud il guerriero, il cacciatore di mostri, l'avventuriero. Il giovane sin dalla tenera età era stato abituato, o meglio, era stato costretto da un fato avverso ad imparare a cavarsela da solo. Nei suoi vent'anni di vita ne aveva viste davvero molte. Aveva conosciuto umanoidi e creature di ogni tipo e rango sociale, aveva lottato contro mostri di ogni specie, visto città super affollate, paesini rurali e, paesaggi da togliere il fiato. Nel suo repertorio il giovane poteva vantare davvero una miriade di storie incredibili, ma quanto stava vivendo con Astrid, non era solo un nuovo capitolo della sua vita, no, era molto di più. Era un libro del tutto nuovo, era un'avventura continua, era fantasy, era azione, era occulto, era comico, era amore, era..anzi è, "Astrid, oltre le meraviglie del mondo", perché in effetti, ciò che la giovane aveva da offrire, era tutto ciò che in nessun mondo si sarebbe potuto trovare, e il giovane, non si sarebbe perso nemmeno una parola di questo bellissimo libro.
La carta del cibo era un jolly davvero efficace con lei, non importava il contesto, la situazione, il luogo, bastava offrirle del cibo e..era come aprirle le porte del paradiso. Tuttavia, in preda alla sua euforia, la giovane rimosse che si trovavano nel pieno del deserto, e che non c'era nulla nel raggio di centinaia di chilometri. Cloud, una volta ricompostosi, legato i chocobo alla carrozza da deserto, salì a bordo e.."oplà oplà", le creature presero a muoversi lungo quella distesa di sabbia.
-Scemotta! Non so come siano i deserti sul tuo mondo, ma qui sono quasi invivibili. Sul retro ci sono tutte le provviste che vuoi, mangia pure ciò che più ti aggrada-
"Scemotta"..ma come gli era venuto in mente? Cosa stava succedendo nel tuo mondo di gelo e oscurità, caro Cloud?
La giovane, una volta giunta nel retro, frugando fra le varie provviste, si ripresentò a lui con un banchetto cerimoniale degno di un viaggio come il loro, e il giovane non poté che apprezzare il gesto della ragazza, che piuttosto che mangiare comoda sul retro, preferì banchettare con lui. Che adorabile coppietta! "SIRENE ANTI MISSILI/ ANTI TSUNAMI/ ANTI FINE DEL MONDO SUONARONO NELLA SUA TESTA!"
Che cos'era successo? Oddio avevano fatto all'amore, lei era stata il suo battesimo, la sua comunione e persino la sua cresima. Aveva donato ella la sua purezza, e lei si era mostrare a lui in tutta la sua vulnerabilità. Forse nel mondo da dove veniva lei atti del genere venivano concessi liberamente, ma lì, su Tera, le leggi in merito erano molto chiare..donare la propria purezza era indice di appartenenza, sancito da un legame e, conseguente unione. Tutto gli atti "illeciti" venivano condannati.
Il panico improvviso sul volto del giovane fu palpabile persino ai chocobo, panico che fu seguito da un altrettanto palese imbarazzo, un panirazzo(?).
"Che succede?" Domandò lei. "Nulla" rispose lui. Ma la giovane poté accettare tale risposta? Ovviamente no.
Pt.1

View more

httpsaskfmastridreonhatoanswers173649152574

Next

Language: English