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Aegon I Gott

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#3 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Voleva tutto di lei, si godeva ogni millimetro di quella magnificenza. In questa notte serena e turbolenta, delicata e rude, sotto quelle candide lenzuola, chiusi in una stanza così distante dal resto del mondo, i due giovani amanti avrebbero scoperto ed esplorato nuovi idilliaci mondi.
Affidò l’entusiasmante, adolescenziale amore a chi si palesò al suo sguardo, indossando candide ali, invitandolo a volare
nell’onirico piacere.
Nessuna dolcezza, nemmeno un afflato avrebbe accompagnato il triste atto, le ali posticce e lo sguardo ammaliante, lasciò subitamente cadere il principe senza cuore, buttandosi sopra all’ambita preda, come un lupo famelico avrebbe fatto scempio, dell’ardente anelito, come sempre aveva fatto.
Ma non questa notte, non con lei.
Mentre lui le avrebbe insegnato a fare l’amore, lei gli avrebbe insegnato ad amare.

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3 mariaantoniettagott

#2 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Ed era gioia allo stato più puro, era commozione, era amore, era vita, era una miscela esplosiva di emozioni e sensazioni pure e cristalline, che come cascate sgorgarono dai suoi occhi cremisi.
Gaio come un infante il giorno di Natale, Aegon, emozionato, si portò sopra la maggiore prendendo ad accarezzarla dolcemente, andando poi lentamente a scartare quel tanto desiderato dono, lentamente per non rovinarla, lentamente per poter assaporare a pieno il momento, lentamente per poter imprimere nella propria mente, quella visione ancestrale e unica che risiedeva nella perfetta opera d'arte quale era Maria Antonietta. Un corpo scolpito, dalla pelle calda e liscia come la stoffa più pregiata, una diafana pelle su di un tonico e marmoreo corpo, che tanto ricordava le statue più pregiate mai create, un dono eccelso per il futuro dio re sole di Gottwald. Ma se Aegon, tanto era abituato alle meraviglie viste e conquistate nel corso degli anni, dovette arrendersi all'inevitabile disfatta, poiché egli sapeva, seppur nemmeno il suo immaginario aveva osato tanto, che la sublime e divina perfezione della sorella sarebbero stati un qualcosa di ingestibile persino per uno come lui, che ammaliato da cotanta meraviglia, dovette arrendersi.
Pianse il biondo /di nuovo/ un pianto di gioia, di estasi, di incontenibile ammirazione. Un pianto che non partì dal cuore, e nemmeno dalla mente. No. Era l'anima, incredula, che versava copiose lacrime di gioia per quanto gli era stato concesso di ammirare.
-Oh sorella mia, mia meraviglia, io non merito di possederti. Il tuo corpo è stato modellato dagli dei. Sei polvere di stelle lavorata su manti di diamanti e perle-
Ma non è credibile colui che millanta di non essere degno, quando le proprie mani, furtive e curiose già si beano dell'operato degli dei, tastando quel corpo così scultoreo e perfetto, così caldo e piacevole per floridezza. Era l'apice delle meraviglie per gli occhi, per la mente. L'anima e il corpo divamparono nelle fiamme della devota voluttà verso la maggiore. E si, forse non n'era degno, ma a chi importava realmente?
-Oh sorella, sorella mia, io t'amo, t'amo, t'amo e ti bramo in così egual modo che ogni parte di me impazzisce per te. Non svegliare i miei sogni, ma se son desto, ti prego, permettimi di amarti come si conviene alla regina del mio cuore-
*E amore, il mio grande amore che mi credi, vinceremo contro tutti e resteremo in piedi. E resterò al tuo fianco fino a che vorrai, ti difenderò da tutto, non temere mai*
E in questa notte si accende la fiamma, che arderà fino alla fine dei tempi. Questa notte faranno l’amore, amandosi in quel modo che non è di nessun colore, respiro e temperatura di questa terra. È passione e bramosia, è delicata e famelica fame. Le labbra del biondo andarono a prendere, a tastare, a gustare prima le sue labbra, scoprendo nuovi gusti soavi che i baci più passionali possono concedere, e quella pelle poi, dono degli dei per le papille e le sinapsi.
Pt 2

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mariaantoniettagott’s Profile PhotoMaria Antonietta
-Oh sorella mia-
Un supplizio udirla porre quesiti tanto banali. Davvero chiedeva conferme di un amore palesato in più riprese nel corso del tempo? Sì! Ma è nella natura dell'umanità chiedere anche quanto già si sa. Non l'hai forse fatto anche tu principe Aegon, andando a chiedere e prendere un bacio, a confermare che quanto ricevuto non fosse un gesto istintivo, di tenerezza, di pena? Era forse un semplice bacio fraterno quello ricevuto poc'anzi? Assolutamente no.
E allora, canzoniere di mille trionfi, libera l'armata dell'amore, attacca e conquista la sua mente, il suo animo, il cuore suo. Attacca con sincerità, con tenere carezze e dolci baci, circondala e conquistala principe Aegon.
*E levo questa spada alta verso il cielo, giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo. Solo sulla cima tenderò i predoni, arriveranno in molti e solcheranno i mari. Oltre queste mura troverò la gioia, o forse la mia fine comunque sarà gloria, e non lotterò mai per un compenso, lotto per amore, lotterò per questo.*
Ma è arduo il regno da conquistare. Maria Antonietta non è una delle tante terre da quattro soldi prese negli ultimi anni, ella è una fortezza di tutto rispetto, sorvegliata, tutelata da alte e possenti mura affinché nessun usurpatore possa entrarvi facilmente. Conquistatore di regni, dovrai superare te stesso, e l'ingombrante figura dell'attuale re che siede sul trono del cuore della tua amata sorella.
Scostandosi appena su di un lato, le loro fronti unite, e la mano del minore che prese quella della maggiore, adagiandola sul proprio petto.
-Lo senti sorella mia? Questo mio cuore, ricolmo d'amore, pulsa per te. Non posso accettare che i miei sentimenti siano un ostacolo per la tua vita, figurarsi un dolore. Ma io non so far altro che amarti, e se me lo permetterai, vorrei viverti, e nel mio amarti sconfiggere le tue paure, lavare via ogni dolore. Io voglio la tua felicità, io voglio essere la tua felicità-
*Io sono un guerriero, veglio quando è notte, ti difenderò da incubi e tristezze. Ti riparerò da inganni e maldicenze, e ti abbraccerò per darti forza sempre. Ti darò certezze contro le paure per vedere il mondo oltre quelle alture. Non temere nulla io sarò al tuo fianco, con il mantello asciugherò il tuo pianto.*
"Aegon...ti voglio..ti voglio mio."
E giunse forte l'inno alla vittoria, alla vita.
Le parole, scandite dalla maggiore, il suo cuore che chiassoso urlava, il suo respiro accelerato, il suo corpo minuto che sembrò tremare di freddo e di imbarazzo, non lasciò spazio ad altre interpretazioni.
Non era un atto sconsiderato, l'impeto di un momento di debolezza, di altruismo, di pena o empatia. No. Nelle parole della maggiore vi era una rivelazione molto più grande, era un liberarsi di fardelli che persino il sommo sacerdote degli universi conosceva. Era un amore scritto nelle stelle dal fato, un ricongiungimento astrale inevitabile.
-Oh sorella mia-
Pt 1

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- EHI EHI EHI. Ma lo sapete che un kilo di tonno è una tonnellata mentre un kilo di marmo non è una marmellata? - *Sba dum dish!!*.

The_Show_of_Nik’s Profile PhotoNikolai
-Ho sempre detestato i giullari di corte. Pollice in basso, amico!-
Ecco cosa succede a rivolgersi ad agenzie a basso costo. Che spreco di soldi, e di tempo. Il suo.
Tagliategli la teeeeesta! ~cit.
Ciao Nikolai! Addio Nikolai.
Cade la pioggia e tutto lava, o in questo caso, tutto miete.
EHI EHI EHI Ma lo sapete che un kilo di tonno è una tonnellata mentre un kilo di

«Yo yo yo! Ma tu sei il bellissimo fagottino alla crema pasticcera della mia Euphy. Ghghghgh sai, io sono la sua suuuper Master! ghghghghgh death~» *posa alla "io sono Lillo* *Entrata scenica e trionfale* «Avanti principino, mostrami i tacchini ripieni e tuuuutta la selvaggina di questo reameeee»

illyasviel_b’s Profile PhotoIllyasviel C.D. Bailey
*Ehi! Questa è la maxi storia di come la mia vita è cambiata, capovolta, sottosopra sia finita; seduto su due piedi qui con te, ti parlerò di Aegon il principe super figo di Gottwaaald..pappapaaara! Parappapaaara!*
E nemmeno tra le sicura mura di casa, si può stare tranquilli. Il principe, intento ad ammirarsi e ammaliarsi, osservò l'intrusa fare irruzione nelle sue camera. Un affronto del genere lo si potrebbe pagare a caro pezzo, tuttavia, quel "bellissimo" elargito in overture, catturò la sua attenzione.
-Ebbene sì, sei al cospetto di Aegon il sublime, e accolgo la tua richiesta. Avrai tutta la selvaggina del regno a tua disposizione, ora però, avvicinati master, e offrimi la tua sel*vagyna-
Ognuno ha i propri gusti, e le proprie esigenze.
Yo yo yo Ma tu sei il bellissimo fagottino alla crema pasticcera della mia Euphy

#3 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
-Mary. Io ti amo dacché sono diventato uomo, dacché ho appreso il significato della parola vita, della parola amore. Non sono le mie abilità, la mia forza, o le mie armi nobili che mi rendono ciò che sono. Io sono ciò che sono perché penso a te, vivo per te, io esisto grazie a te. Ogni parte di me ti appartiene. E se dovrò combattere, conquistare, uccidere, piangere, o persino morire per farti capire quanto ti amo, io lo farò-
Aegon amava parlare, amava sentire il suono della propria voce, amava guardare il suo riflesso allo specchio. Egli da sempre era narcisista ed egocentrico in maniera smisurata, ma quando si trattava di Maria Antonietta, tutto passava in secondo piano, ogni azione, ogni gesto, ogni parola erano unicamente per lei.
-Io non andrò mai più via da te. Ovunque sarai, ovunque sarò, saremo sempre insieme. Vinceremo le tue paure, le tue angosce, insieme. Mi sono sempre allontanato da te, perché vederti con quel giullare mi straziava il cuore, mi logorava al punto che ho cercato la morte in tutto il regno. Ma più lottavo e più vincevo, e più vincevo e più mi sentivo perso senza di te-
Sorrise Aegon, a ripensarci ora, nella stupidità della ricerca di un insano gesto, suo malgrado si era reso eroe e creatore di un vasto impero che non ha eguali in nessun universo. È strana la vita. Ieri bramava la morte, mentre oggi è forgiato da una nuova linfa vitale.
-Ma quando Victor, mi tese l'imboscata col solo intento di mietere la mia vita, guardandolo negli occhi ho appreso che perire non mi avrebbe reso felice, perché la sola idea di ferire il tuo nobile cuore, mi avrebbe logorato più che ricevere al petto tutte le mie nobili armi. Ho appreso, che solo il tuo amore mi rende davvero felice. Ecco perché l'ho catturato e fatto prigioniero. Io voglio vederti felice, io voglio vedere la tua vendetta prendere forma. Voglio vederti libera-
Aegon era sicuro del proprio potere, tanto quanto era sicuro del proprio amore per la sorella, tanto quanto era certo che, con l'arma giusta, Maria Antonietta avrebbe brandito la sua vendetta, eliminando una volte per tutte il carnefice della sua vita.
-Se vuoi, domattina stessa partiamo per Grandorder, dove egli è recluso, in attesa della sua condanna-
*Ma questa notte, ti prego, solo per questa notte tienimi ancora tra le tue braccia, e amami come io amo te, come l'amore dei bambini e i corpi di due adulti*

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#2 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Prese le sue mani, beandosi di quelle carezze, sentire i suoi piccoli polpastrelli sfiorargli la pelle, giocare con la sua chioma, implorando di non smettere. E nel stringerla a se, leggera come una piuma la sollevò, andando ad adagiare i loro corpi sul quel rifugio chiamato letto. E se da bambino, intrufolarsi sotto le lenzuola della maggiore era un sicuro nascondiglio dai mostri della fantasia, oggi assumeva un sapore nuovo e più intenso.
Delicatamente, le sfiorò i cappelli, spostando alcune ciocche dietro le sue orecchie, si era sempre perso nei lineamenti delicati di quel viso angelico, e anche se oggi, non poteva perdersi più nei suoi occhi, quelle labbra, così ben delineate, così rosee, e lucide, e perfette, erano un richiamo al quale era impossibile sottrarsi. Ella gli aveva concesso il privilegio di assaporarla, e che fosse giusto o sbagliato, elegante o meno, lui, mai più si sarebbe privato di lei, in ogni forma, in ogni sfumatura, in ogni contesto.
Lui è Aegon I Gott, principe erede e futuro re del regno di Gottwald, e lei è Maria Antonietta Gott, principessa e futura regina del regno Gottwald.
-Tu, tu sei..seria? Davvero pensi questo di me!?-
Talune volte, le parole sono indispensabili. Hanno un'importanza e un peso specifico atto a sancire, a ribadire e confermare. Ma altre volte, per quanto ci si sforzi, non esistono parole in grado di far comprende l'importanza di un messaggio, e quindi, dove non arrivano le parole arrivano i gesti. E quand'ella lo baciò, unendo le loro bocche in un bacio che di sporco non aveva nulla, e che portava con sé tutta l'importanza, tutto l'amore che si stava riversando tra loro, ogni dubbio, ogni timore, abbandonò l'animo di Aegon. La cupidigia lasciò spazio alla luminosità, il gelo al caldo, la pioggia al sole, persino nei cieli di Gottwald madre luna tornò a brillare, impelrlando il cielo di miliardi di stelle luminose allontanando ogni plumbea nuvola. La quiete calò sul regno e su di lui, che ponendo fine ad anni di sogni e illusioni, si concesse un lungo, dolce, tenero, vivido bacio d'amor, per l'unica donna che sempre, da sempre, per sempre, avrebbe ossessionatamente amato.
Era un bacio, o forse due, o forse milioni, che come un effetto domino accese passioni e desideri, che da anni vivendo in maniera latente, esplosero come l'eruzione di un vulcano, ardente, inarrestabile desiderio di lei. Ma per quanto la sua mente la bramasse, e il suo corpo la desiderasse, ancora doveva realmente comprendere quanto stava accadendo. E anche se Aegon è sempre stato abituato ad ottenere ciò che voleva, indipendentemente dal costo, lei era, è su un livello diverso. Lei è il suo giardino di rose, il suo regno fatato, il suo immacolato amore che andava ponderato e toccato con delicatezza.
Si scostò appena, tirando la maggiore a se, tenendola custodita tra il suo cuore e le sue braccia, riservando ella premure e attenzioni, tatto e dolcezza, baci e carezze, amore e ancora amore.
#2

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2 mariaantoniettagott

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mariaantoniettagott’s Profile PhotoMaria Antonietta
Guardateli, stanno cercando la grande montagna, dove tutto è per sempre e tutto si sogna. Ma, tra le onde di un mare di silenzi e pianti, cercarono tra le mani un riparo dai quei canti. La musica spesso si interrompeva e non si cercava più, ma ci si arrendeva.
Orgoglio e amore.
Guardateli, stanno scalando la grande montagna, dove tutto è per sempre e tutto si sogna. Ma, hanno smesso di ascoltare, hanno smesso di volare. Le mani non si trovano più vicine, non trovando più il proprio confine. I loro pensieri non si uniscono, e le loro menti appassiscono. Rendersi conto che si trovano sempre più lontani, avvicinandosi solo per quotidiani e piccoli uragani. Qualcuno ha trovato rifugio nel proprio orgoglio, che è cresciuto come un semplice germoglio. E non gli bastava più la lotta di classe per sperare che qualcosa cambiasse.
Orgoglio e amore.
Guardateli, stanno sostando tra la grande montagna, dove tutto sarà per sempre e non ci si rassegna. Dove si dovevano trovare aperte le porte, ed entrare nella buona e nella cattiva sorte, concedersi un respiro profondo, che sia..come dire..ma in fondo..
Esiste un’anima per ogni cellula, e allora perché disturbare quella libellula?
Esiste un motivo per ogni emozione, che vuole solo un po’ di ammirazione.
Orgoglio e amore.
Guardateli, stavano scalando la grande montagna, dove tutto non è per sempre e tutto si bagna.
I due non erano mai stati così vicini e così lontani, e poi così lontani per sentirsi vicini, e così vicini che ancora non era abbastanza. In quel walzer di emozioni e sentimenti, nuove sensazioni e vecchi lamenti, abbassando le mura e gettando le armi, un incontro di anime, di cuori e di mani, di dolci carezze e soavi parole. Maria Antonietta si prese possesso della sua vita, del suo cuore, e del suo amore che già possedeva, ma che ora sanciva con parole ancestrali e baci soavi.
E Aegon, principe e condottiero, cavaliere valoroso e fiero, gettò lo scudo, l'armatura, ed ogni arma nobile, si abbandonò completamente a lei, alle sue premure, alle sue parole, alle sue gesta che tanto, troppe volte aveva sognato, immaginato, desiderato. Che tanto, troppe volte visse in un'illusione, e ora che tutto ciò stava accadendo, non ne comprese nemmeno un momento.
Fermo e immobile, non osò interrompere le sue parole e i suoi silenzi, le sue carezze e i suoi baci, era come da bambino, quando intimorito e spaventato si faceva guidare e cullare, amare e proteggere da quella candida figura, che per lui aveva sempre proferito parole d'elogio, di gratitudine, d'amore, e allora, perché oggi tutto ciò assume un nuovo valore? E le sue labbra, al gusto di buono, e il suo bacio, il più meraviglioso suono.
Ma oggi, la ragazzina e il bambino sono una giovane donna e un giovane uomo, tutto è diverso, ma nulla è cambiato, e forse, nemmeno quel destino, che Aegon spesso aveva odiato, e che oggi forse, aveva finalmente compreso.
#1

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#2 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
La preannunciata primavera non giunse, il gelo invernale calò su di loro. Il cielo implose e la terra tremò. Ogni germoglio d'amore coltivato fino a quel momento appassì, morendo sotto l'incredulità del biondo.
*Perché fai così, sorella mia!? Perché non mi ringrazi come si conviene? Perché, ancora una volta, non vedi quanto il mio amore strabocchi per te? Perché devi insultare così la mia persona? Perché devi calpestare i miei sentimenti, dannazione!*
E il K2 elevato dalla maggiore, si scontrò con l'Everest che il minore alzò contro di lei. Gli occhi cremisi del biondo si accessero, così come la sua ira, il suo fastidio, il suo essere contrariato.
Alzatosi dal letto, scattò verso di lei, e il solo spostamento dell'aria arretrò la maggiore contro la parete della stanza, chiusa nella morsa del minore, che con le mani sbattute contro la pareti la chiuse tra le sue braccia, vis à vis, come due lupi pronti a sbranarsi ringhiavano l'un l'altra, mentre lo spirito guerriero di Aegon si infiammò, schiacciando il corpo della maggiore in una pressa. Decine di armi nobili, lame letali apparvero, pronte a scagliarsi sul corpo di Maria Antonietta.
Il costerno e la determinazione della maggiore contro l'ira e la delusione del minore.
*Io ti amo, io ti amo così tanto che potrei ucciderei, e morirei per te. Ma non permetto a nessuno, soprattutto a te sorella mia, di mancarmi di rispetto, di offendere la mia persona e i miei sentimenti. Io sono il futuro re di Gottwald, e tu..o sei al mio fianco, o sei sottoterra!*
-Non importa cosa io faccia. Potrei anche strapparmi il cuore dal petto che non sarebbe mai abbastanza per te, vero?-
*Che cos'ha lui, che non ho io..*
A cosa serve essere il più temerario dei conquistatori, il più nobile dei condottieri, il più giusto dei re, avere il più maestoso dei regni, se poi manca la regina del cuore al proprio fianco?
E tutto il caos di Aegon, tutta la sua ira venne spazzata via da un sospiro, come se ogni astio provato in quel momento fosse solamente una creazione di carta. Cadde sulle ginocchia, i pugni serrati, i denti digrignanti pur di trattenere ogni singola lacrima di dolore e fastidio. Cosa aveva mai fatto quel dannato di un Jay junior, per meritarsi tutto questo amore incondizionato, eclissando ogni goccia d'amore che il biondo riversava per lei? Aegon le era sempre stato accanto, aveva sempre tifato e creduto in lei. L'amava da sempre, per sempre l'amerà, e portarle Victor doveva essere il gesto emblema del suo amore. Ma così non fu.
-Pensavo, che darti la possibilità di avere la tua vendetta, avrebbe alleggerito almeno un po' il tuo cuore triste. Ma a quanto pare sbagliavo-
*Con te sbaglio sempre*
È la vita. A volte credi che due occhi ti guardino, e invece non ti vedono neanche. A volte credi d’aver trovato qualcuno che cercavi, e invece non hai trovato nessuno. È uno strano dolore..morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai come vorresti, come il tuo cuore vorrebbe.

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2 mariaantoniettagott

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mariaantoniettagott’s Profile PhotoMaria Antonietta
Dolce sognar, e lasciarsi cullar nell'incanto della notte, le stelle d'or con il loro splendor sono gli occhi della notte! Ti lascian andar il tuo cuore, sicuro ti guiderà, e dolcemente ti dirà questa notte è per amar!
È dolce sognar, e lasciarsi cullar nell'incanto della notte. E la nebbia si è dissolta, anche nell'oscurità, tutto è chiaro intorno a me, ora so cos'è la libertà.
Ora, per la prima volta tutto ormai è così diverso, solo grazie a te. Quante idee, quanti sogni chiusi nel cassetto, fantasie e fragilità. Ora so di non aver visto mai la verità, grazie a te io non ho più dubbi. Grazie a te apro gli occhi anch'io, dentro me capisco che è questo il posto mio.
Ora vedo la realtà, è con te che voglio stare, ora vedo la realtà, la tristezza non c'è più. Ad un tratto sono qua, e non devo più cercare, oggi io ho il mio nuovo sogno, e sento, anzi so che sei tu.
So chi sei, vicino al mio cuor amore sei tu, so chi sei, di tutti i miei sogni il dolce oggetto sei tu. Anche se nei sogni è tutta illusione e nulla più, il mio cuore sa, che nella realtà da me tu verrai, e che mi amerai ancor di più. Il mio cuore sa, che nella realtà da me tu verrai, e che mi amerai ancor di più.
Era tutto soavemente perfetto. Ogni parola, ogni gesto, ogni tocco. Ogni sussulto, ogni respiro, ogni fremito, ogni batitto del cuore, era tutto soavemente perfetto. Il giovane principe aveva sognato, fantasticato, immaginato più e più volte nei giorni precedenti al suo ritorno questi attimi con lei. Li aveva pensati, studiati, programmati nella sua mente così tante di quelle volte, che la realtà degli eventi aveva abbondantemente superato ogni aspettativa. Il suo cuore traboccava d'amore, era un oceano in tempesta di euforia, gioia, enfasi, aveva come la percezione che da un momento all'altro l'agognato sogno sarebbe finalmente finito, per lasciare il posto alla più rosea e viva realtà. Lui, lei, e il loro amore fiabesco.
Ma nelle favole, anche quelle più infantili, il lieto fine è un percorso lungo e tormentato. Ci sono sempre antagonisti, disavventure coi quali combattere e fare i conti. Ma Aegon, combattente e condottiero, aveva studiato tutto in ogni minimo dettaglio, quindi, per quanto la guardasse, e per quanto la ascoltasse, non riusciva proprio ad individuare la falla nel sistema.
Il suo era il più grande dono d'amore. Chi mai avrebbe potuto donarle l'entità rea della sua maledizione, della sua dannazione, su di un vassoio d'oro? Darle finalmente la possibilità di avere la sua vendetta, di sconfiggere il più grande scheletro nell'armadio e, riappropriarsi almeno della propria dignità, e di una parte della sua vita deturpata? Tutto questo, non aveva assolutamente senso.
-Ma, io..io ero sicuro che ne saresti stata lieta sorella mia-
Ma non vi fu gioia. Niente abbracci calorosi, niente ringraziamenti elargiti col cuore, nessuna dichiarazione di grazia e amore. Nessun abbraccio, nessun bacio.
#1

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#4 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
portando alla mente casti ricordi passati e, impuri sogni presenti.
-Posso darti un ultimo indizio se vuoi, ma ti costerà ben un bacio-
Un bacio, cosa vogliamo che sia, in confronto ad un indizio che cela un devastante dono inatteso.
-Il mio dono, sono 120 centimetri di pura malvagità. Un folta chioma bionda, una vocina acuta e spregevole, e gli occhi, sono iniettati di morte. Attualmente, si trova nelle prigioni del pianeta Geass, in attesa della sua condanna-
*Si sorellina mia, dolce amore mio, il tuo sguardo mi fa apprendere che hai capito. Ti sto dando prova del mio amore, come puoi dirmi che io, Aegon I Gott, sono meno degno di quel giullare di corte che chiami fidanzato? Io ti sto dando la SUA vita, la TUA vendetta, il MIO incondizionato amore. Dannazione, perché sei così ottusa?*
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#3 @mariaantoniettagott

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Sospirò, diminuendo la presa su di lei, ristabilendo una certa distanza tra loro, ma senza mai lasciarla, andando a cercare le sue mani, così piccole e morbide. Le tenne tra le sue, accarezzandole e giocando con le sue dita minute.
*Quanto sei bella sorella mia*
-Ad onor del vero, non ho avuto modo di imparare molto. Finora giungendo nei nuovi mondi, ho avuto solo il tempo di lottare, conquistare e delegare ambasciatori. Stavo poche settimane e poi ripartivo-
E poi, improvvisa, quasi la maggiore avesse letto anzitempo nella mente del biondo, eccola scoccare la frecciatina. Perché anche se non è una legge scritta, è tacitamente doveroso fare ritorno a casa non a mani vuote. Certo, per lui il regalo più grande sarebbe farle dono del proprio amore, ma in attesa di quel giorno, ciò che preparó ella forse, era un qualcosa di quasi alla pari.
-Che sorellina stolta. Potrei mai far ritorno da te, senza un dono?-
E tenendo la maggiore tra le sue braccia, come fosse un bene prezioso da custodire, si alzò dalla comoda poltrona, iniziando a percorrere l'ampia sala.
-Prova ad indovinare sorellina. Se azzeccherai il dono, riceverai una ricompensa, in caso contrario pagherai pegno-
Accetti la sfida Maria Antonietta?
Nel mentre, dopo la sala il giovane percorse il lungo corridoio che portò all'ingresso, per poi svoltare iniziando a salire la lunga scalinata che portava ai piani superiori.
-Dai impegnati di più, cosa potrà mai essere questo dono?-
E intanto che la maggiore elargiva risposte errate, lui percorreva campi immacolati con la sua amata tra le braccia. Sentiva la brezza accarezzargli il viso, scompigliargli i capelli, sentiva i caldi raggi del sole risplendere nei suoi occhi, baciando la sua pelle, poteva sentire la morbida e fresca erba sotto i suoi piedi, poteva sentire la felicità nel proprio cuore e, vedere la sua amatissima Maria Antonietta correre felice e spensierata, chiamando a gran voce il suo nome. "Aegon..Aegon..ehi fratellino ci sei?"
-Eh..si scusa, mi sono un attimo distratto. Come dici? Un indizio? Mh..fammi pensare-
Giunse infine al terzo piano del castello, il piano delle stanze adibite ai due giovani eredi. Arrivati davanti alla camera di Maria Antonietta, il giovane ne aprì la porta facendo entrare le loro persone, e fu solo a quel punto che a malincuore, adagiò la giovane a terra, andando poi ad attivare l'interruttore per le luci nella stanza. Il biondo si guardò attorno. Sorrise nel veder come negli anni, nulla era mutato, nemmeno quel grande letto dove più volte, in un lontano passato, ebbe avuto l'onorevole piacere di dormire con lei.
-È una cosa particolare sorellina, dai poteri magici. È piccolo ma letale. Utilizzato unicamente per chi necessita di brandire morte..o vendetta-
Cosa riceverà Maria Antonietta..gioie o dolori? E lui, cosa riceverà?
Nel mentre, il giovane principe, senza mai distogliere lo sguardo dalla bella Maria Antonietta, andò ad adagiarsi su quel grande e comodo letto,
#3

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3 mariaantoniettagott

#2 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Possa l'universo essere testimone dell'ascesa e del trionfo che il principe Aegon I Gott compirà. Sarà pure fidanzata, avranno pure deciso di cospirare alle sue spalle creando un matrimonio di convenienza, ma nessun ostacolo può fermare l'amore nato da un imprinting primordiale come il loro. Egli non ha mai perso una battaglia, non perderà di certo la battaglia più importante della sua vita, poiché non esiste ragione, non esiste ostacolo, non esiste impedimento tale che gli permetterà di distruggere chiunque gli sbarrerà la strada che porta al cuore della maggiore, e sconfiggerà la sua cecità, e alla fine, anche ella dovrà vedere che il loro amore esiste, e che il destino ha disegnato per loro un presente da vivere, un futuro prospero insieme.
Rilassato, beatificato, Aegon si godeva la presenza fisica e spirituale di Maria Antonietta, e spostandosi leggermente, portò la maggiore a farsi più piccola tra le sue braccia, adagiando la testa di lei sul petto del biondo. Poteva così sentire il vivo martellare del suo cuore, il caldo respiro scivolare sui suoi capelli argentati, un braccio sulla schiena, lasciava libera la mano di lui di poter solleticare delicatamente il fianco della giovane, mentre con l'altra mano, in un ritmico e ondulato movimento che scorreva avanti e indietro, coi polpastrelli disegnava linee sopra le vesti sue, che andavano dal ginocchio fino a quasi all'altezza dell'inguine, un continuo e ripetuto movimento quasi ipnotico..almeno per la mente.
Respirava a fondo, respirando il suo profumo e liberando sospiri di passione, nella sua mente continuava a martellare l'idea di assaggiare le sue labbra. Da anni sognava questo gesto, lo sognava quando era lontano da lei, lo sognava ogni volta che tornava al castello, ma mai come ora quel sogno era così vivido, così intenso, e al contempo così spaventoso. Poteva azzardare tanto? Finalmente avrebbe potuto cessar di sognare, e vivere finalmente quella realtà con la sua amata sorella? No..ciò che le sue labbra baciarono furono la pelle della fronte sua. Piccoli baci ripetuti, e nulla più.
-È che, dovrei stapprami il cuore per farti capire quanto e' grande il mio amore per te, così grande da farmi paura. Non temo di non essere importante, temo..di poterti perdere-
A quelle parole, il biondo venne come colpito da una lama che andò a trafiggergli il petto, e sentì l'impulso di stringere la maggiore a se, accarezzandone le braccia, le mani, per risalire al suo viso, poggiando la propria fronte sulla sua. I loro nasi si sfiorarono, permettendo ai loro respiri di incrociarsi. Non poteva guardarla negli occhi, ma sperò, che ideologicamente, lei potesse guardarlo come lui ora stava guardando lei. Lei così pura, così bella, così vicina, da sentire il calore delle sue labbra sfiorare le proprie. Erano lì, a pochi millimetri, eppure lei sembrava così distante. Per alcuni istanti, poté solo continuare ad immaginare quel contatto.
#2

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2 mariaantoniettagott

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mariaantoniettagott’s Profile PhotoMaria Antonietta
E alla fine lo accontentò, decidendo di non ritirarsi anzitempo nelle sue stanze, ma di concedere egli la grazia e il tempo della sua compagnia. Perché sicuramente è di questo che si tratta, trattandosi pur sempre della principessa dal cuore puro e l'animo nobile. Ma la mente del giovane principe, preferì percorrere la strada di una realtà diversa, ove l'ovvietà, fu semplicemente quella del cedimento alle sue richieste. Egli desiderava ardentemente la sua compagnia, e lei, di rimando accolse il suo invito, poiché desiderosa della sua presenza, delle sue premure, e del loro amore che non poteva più tacere.
La accolse tra le sue braccia forti e sicure, sul suo caldo e ben scolpito petto privo di vesti, che tanto sapeva di battaglie e vittorie quanto di casa. La accolse, sentendo il morbido corpo della maggiore adagiarsi sul suo, sentendo il proprio cuore tamburellare ritmi incensanti, si inebriò del suo profumo, così dolce e femminile ad accendere tizzoni ardenti in lui. Si soffermò a guardarla, a studiarla e contemplarla come se fosse un ritratto dipinto dagli angeli, era così bella, così angelica, che dovette lottare duramente per non cedere alla tentazione di gustarsi quelle rosse labbra. Ma non si vietò, di sfiorarne le gote rossastre, sentendo quel forte calore, quella diafana pelle vellutata. Chiuse gli occhi, sentendo i mille desideri e le mille emozioni che ella accendevano in lui, mentre la sua calda voce orava ricordi lontani, eppure così vividi da sembrare ieri ciò che accadeva una vita fa.
-L'hai sempre saputo vero? Odiavo i temporali. Quelle luci così forti che davano vita a mostri nell'oscurità, e i tuoni, oddio, avevo come l'impressione che il castello sarebbe crollato da un momento all'altro. Ma tra le tue braccia, ricoperto dal tuo amore, tutto taceva, il mondo cessava di esistere, e con esso le paure. Tu..sei sempre stata la mia forza-
Maria Antonietta era la sorella maggiore, il primogenito del regno, tutti si aspettavano molto da lei, e tutti, mai una volta vennero delusi dalla grazia, dal coraggio e dalla forza di Maria Antonietta. Soprattutto Aegon, che non solo era ed è orgoglioso di lei, ma che prendendola a modello, si allenò duramente giorno dopo giorno, anno dopo anno, diventando oggi il grande conquistatore quale è. Maria Antonietta era il suo motivo per vivere ed esistere, e lui, si era ripromesso di creare un mondo sicuro e perfetto, con il quale regnare per sempre al suo fianco.
E mentre ella, proferì nuove parole piene di amore fraterno, di un legame indissolubile, di un sentimento puro, lui beveva e gongolava, gaio nel cuore e nell'animo, finalmente il suo ritorno a casa stava assumendo i toni e i colori che tanto sognava, che tanto sperava.
"Tu sei l'uomo più importante della mia vita Aegon".
E nella genuinità e ingenuità di quelle parole, il biondo canalizzò un unico significato, un unico senso, una sola strada perseguibile.
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#3 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Aegon non è stupido e nemmeno infantile, come tutti i maschi alle volte ci si atteggia, ma egli è tutto tranne che stupido e infantile. Ma innanzi a Maria Antonietta, è sempre stato, lo è tutt'ora, e molto probabilmente sempre lo sarà..irrazionale e morboso, e incline a farsi viaggi mentali più fantasiosi del dovuto. Quindi, riprendendo a se la maggiore, azzerando nuovamente le distanze e il gelo, almeno tra loro, la condusse a se, con se, per il rientro nel salone.
-Torniamo dentro sorella mia, sta per arrivare un brutto temporale-
Il cielo, divenne sempre più cupo, l'aria era gelida e all'orizzonte fulmini violenti sembravano voler spaccare il cielo, ma quanto meno, l'irrequieto animo del re sole si calmò, e l'azzurro limpido tornò a brillare dentro di lui.
Le ore successive trascorsero in serenità, senza incidenti né colpi di scena particolari, e giunta sera, tutti gli ospiti vennero congedati, quello che sembrava essere un semplice temporale si scoprì essere un violento nubifragio. Nulla di preoccupante per chi vive a castello, ma era meglio non farsi trovare all'aperto durante il suo violento arrivo.
La sera calò anche sulla famiglia reale, e i padroni di casa, augurando la buonanotte ai figli, si congedarono, lasciando i due eredi in uno dei saloni. L'oscurità tetra giunse sopra la dimora Gott, fulmini violenti, tuoni assordanti, una violenta miscela di pioggia e grandine si abbatté, ma tutto ciò non turbò minimamente il giovane principe che, bello disteso su di una comoda poltrona, si godeva lo scoppiettio delle calde braci del camino, un calice di vino e, la meravigliosa presenza di sua sorella.
-Non sei tenuta a stare qui sorella. Se sei stanca, sei libera di andare a coricarti. Avremo modo di parlare domani, con calma-
Parlare di tutto, di qualsiasi cosa. O di nulla..come nulla era quel matrimonio idiota che nella maniera più assoluta doveva essere portato a compimento.
*Tu sei mia. Me l'hai promesso anni fa, e come mi hai sempre detto, le promesse sono debito. Oggi, sono più che un uomo, grande quanto basta per riscuotere quel debito.*
-Ma se decidessi di restare, versati del vino e vieni qui, sulle mie gambe, come facevamo prima di...bè, vieni qui-
Prima di crescere troppo, prima che le loro strade si separassero, prima dell'arrivo di lui nella vita di lei.

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#2 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Non si è mai troppo grandi per le coccole. Le premure non hanno tempo e non hanno età, possono cambiare di forma ma non di sostanza, e nel caso di Aegon, ebbene sì, dietro alla sua sfaccettatura da uomo vissuto, da combattente eroico, si sarebbe sempre celato quel suo lato infantile e amorevole, bisogno di attenzioni, soprattutto delle sue.
Ma come detto in precedenza, le loro erano strade che ad un certo punto, incontrando un bivio, si erano separate seguendo percorsi diversi. La gloria per lui e, l'amore per lei. E per quanto si fosse sforzato, per quanto si sforzasse, e sicuramente per quanto si sarebbe sforzato per tutto il futuro neccessario, non ci sarebbe stato nulla in grado di far accettare egli, che la felicità di Maria Antonietta dipendeva da un uomo che non era lui. In cuor suo Aegon sapeva che in fondo il problema non era quel Jay junior, il problema era semplicemente, che nessun Jay junior al mondo sarebbe stato accettato, e il fatto che Maria Antonietta non capisse questo fatto, era motivo di rammarico. Insensato rammarico. E più ella decantava le lodi di Jay junior, più il brusio di contrarietà accresceva, ancora e ancora, fino a quando gli argini non cedettero, e il fiume straripò.
-Smettila!-
L'aria improvvisamente mutò. Il clima mite venne improvvisamente spazzato via da folate di aria gelida, così come gelido fu il distacco e lo spazio preso dal minore scostandosi da lei. Maria Antonietta non poteva di certo vedere l'espressione contrariata del biondo, ma non bisognava essere dei vedenti per percepirne il suo essere agitato e contrariato. Razionalmente non vi era un motivo sensato, ma l'amore, ha mai avuto ragioni razionali?
-Mi hai stufato. Non voglio parlare di quel giullare. Io sono Aegon I Gott, non devo chance a nessuno!-
*Te lo ammazzo questo. Non mi frega di chi sia e di cosa faccia, ne di tutte le strønzate che si dicono su di lui. Quello è solo un pallone gonfiato che non sa nulla della vita, figuriamoci dell'amore. Si atteggia dietro ad un titolo che di nobile e cavalleresco non ha nulla. Quello non mi è mai piaciuto, non mi piacerà mai!* Nessuno gli piacerà mai.
E la maggiore si accorse, pur senza non comprendere, o forse, omettendo quanto già aveva capito da tempo. Si accorse del suo mutamento, e persino lui si accorse del suo accorgersi, una brutta situazione di stallo. Ma se Aegon era un tipo irruento e istintivo, come dicevamo prima, Maria Antonietta è molto nobile, posata e matura, e pur facendo trapelare il minimo indispensabile, con classe e non chalance cambiò totalmente discorso, portando nuovamente le attenzioni su di lui, senza alcuna velata pudicità. Complimenti principessa, bersaglio colpito e affondato.
-Io, ecco..insomma..certo che non sono più puro e casto, cosa credi che sia, un bambino?-
*Ma come ti vengono certe domande? O forse..sei solo curiosa perché in realtà..*
#2

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mariaantoniettagott’s Profile PhotoMaria Antonietta
Non appena la maggiore, ricambiando le sue gesta amorevoli, chiuse quel cerchio fraterno, il tempo sembrò andare a fermarsi, scandendo le lancette andando a ritroso nel tempo, quando poco più che ragazzini i due passavano ore insieme. Non molte ad onor del vero. Maria Antonietta e Aegon seguivano precorsi di crescita differenti, e questo vide i due fratelli viversi in maniera incostante, ma nel cuore del minore, e nella sua testa, la ricerca della maggiore era una costante perenne. Non solo cercava la sua approvazione, ma cercava le sue premure, le sue attenzioni, perché nonostante i genitori non gli avessero mai fatto venire meno il proprio amore, ciò che Maria Antonietta riservava lui era un qualcosa di totalmente diverso, un frutto esotico di un altro mondo, un qualcosa che più lo si assaggiava e più lo si desiderava. Erano piccoli e spensierati, e se Aegon mostrava già cenni di superiorità nelle agilità fisiche e nelle abilità magiche, Maria Antonietta dimostrava una maturità fin troppo sviluppata.
Più volte il minore, nella sua purezza e nella sua ingenuità infantile, immaginava un futuro da regnante, su questo aveva le idee molto chiare, così come sul fatto che, la figura femminile che avrebbe seduto al suo fianco sul trono del regno, altre non fosse che Maria Antonietta. La maggiore, seppur divertita, più volte aveva elargito chiare intenzioni di voler amare e sposare un uomo che non fosse suo fratello, ma si sa, i fratellini sanno essere petulanti ed esasperanti, e così, persino una paziente come la principessina dovette cedere e, in un giorno di primavera, allo sbocciar dei primi fiori, si promise in sposa al futuro re di Gottwald.
Il tempo passò, inesorabilmente, e mentre il principe cresceva ed accresceva la sua forza, la sua fama e l'intero regno di Gottwald, la principessa, pur rimanendo ancorata a quel regno, cresceva ed accresceva l'amore nel suo cuore, un'amore puro e sincero per un giovane e potente uomo, ma che non portava il nome di Aegon I Gott.
-Sai benissimo, che le uniche attenzioni che mi importano sono le tue, sorella mia. Nessuna donzella saprà mai capirmi o conoscermi quanto te-
E quanto erano vere quelle parole. Certo, se forse il giovane principe permettesse alle altre donzelle di avvicinarsi un po' di più, superando il limite del "sotto le lenzuola", forse qualcuna degna di nota l'avrebbe anche incontrata. Ma per lui non c'era fretta alcuna. I genitori stavano bene, il regno era al sicuro, non c'era nessuna fretta di salire sul trono reale. E di fretta non v'è n'era nemmeno ora, ora che finalmente, di ritorno da mesi di battaglie cruenti, poteva godersi la pace di casa, e le premure della giovane donna più bella di tutto il regno.
Furono minuti di silenzio, il suo silenzio. Beato come un gatto a cui si fanno i grattini, ci mancavano solo le fusa a completare quello stato di sublime divinazione.
-E dove sta scritto, che solo i bambini hanno bisogno di premure amorevoli-
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*Role parte due* @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Ma i suoi profondi occhi rossi, non vedevano altro che il viso spento della sorella e, quando si accorse che la maggiore lasciò la sala reale, non esitò un'istante a seguirla.
Dopo alcuni minuti, il biondo, andando con decisione verso l'ala del castello ove era sicuro di trovare la sorella, giunse a lei.
-Ero sicuro di trovarti qui, il tuo giardino è sempre più bello sai?-
Il giardino della principessa, era l'unica zona del castello proibita a tutti. Era l'angolo di Maria Antonietta, la sua comfort zone, era un giardino di meraviglie curato da una meraviglia.
-So che non è tuo intento rovinare il mio ritorno a casa, quindi dimmi sorella mia, cosa ti turba?-
Aegon, aveva sempre avuto a cuore la serenità della maggiore. Sapeva del suo passato, di quanto accadde in quel nefasto giorno, in cui tutti persero qualcosa. Ma se il popolo e i suoi genitori riuscirono a reagire alla tragedia, Maria Antonietta per quanto si sforzasse era come se rimanesse sempre ancorata nel passato. Il tempo passava, lei cresceva, portava avanti la sua vita, eppure una parte di lei restava ferma lì, inchiodata a quel maledetto giorno, e anche se Aegon a quei tempi ancora non esisteva, nel suo cuore portava rabbia e tristezza per non essere esistito, per non essere stato lì a difendere la sua amata sorella.
Lentamente si avvicinò a lei, giungendo alle sue spalle, cingendola in un caloroso abbraccio, portando il viso nell'incavo del suo collo, tra la spalla e l'orecchio, andando a proferire parole.
-È ancora Victor il tuo cruccio, o finalmente ti sei rinsanita, e hai capito che quel giullare di corte non può essere il tuo consorte? Io sono qui, per te, per sostenerti eh!?-
Furono parole pronunciate con pacatezza, con delicatezza, per non volerla turbare, non più del dovuto almeno. E furono parole sentite, sincere..perché sinceramente voleva conoscere i pensieri della maggiore, perché sinceramente non sopportava quel sacerdote nulla facente mangia toast e, perché, onestamente parlando, avrebbe potuto aiutare la sorella nel soddisfare la sua sete di vendetta. Ma ogni cosa a suo tempo, e il tempo attuale era recuperare la solarità di Maria Antonietta e, tornare a godersi la sua festa.

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Role parte due mariaantoniettagott

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mariaantoniettagott’s Profile PhotoMaria Antonietta
Era un tripudio, un vero trionfo. Ogni sua partenza e ogni suo ritorno erano un inno alla vita, alla libertà, alla pace. Ma non vi era celebrazione in tutto l'universo che egli adorava come il crogiolarsi tra le gesta amorevoli dei suoi cari. E come altre volte, furono le attenzioni e le premure della madre a far volare il suo cuore verso i cieli più elevati della beatitudine. Non che sia una regola ma, si sa, agli occhi di un padre brilla la figlia esattamente come agli occhi di una madre brilla il figlio, ma questo, non toglieva nulla ad entrambi da ambedue le parti.
-Suvvia madre, sono troppo giovane per pensare a cose come fidanzamenti e matrimonio. E poi, non ho ancora trovato una creatura bella quanto te-
E lasciando un casto bacio alla madre, posò un veloce sguardo verso la sorella, con tanto di occhiolino, quasia dirle "sono bravo come ruffiano eh!"
-Certo che ho vinto tutte le battaglie sorella mia, gli allenamenti fatti negli anni con te mi hanno aiutato molto-
Sì, era decisamente bello tornare a casa. La fierezza negli occhi del padre, le dolci lusinghe della madre, l'idolatria del popolo e..beh la sorellona era sempre un po' insofferente in queste manifestazioni, ma si sarebbe preso cura di lei in un secondo momento, ora, era il suo turno di gloria, e non aveva intenzione alcuna di perderne nemmeno un secondo.
Peccato solo che, le cose non vanno sempre come uno se le immagina, e le innocenti parole pronunciate dalla madre, accesero un brevissimo sipario madre/figlia, che inizialmente disturbarono il giovane principe, ma che successivamente lo urtarono non poco, anzi, decisamente molto.
-Vi siete approfittati della mia assenza per decidere che mia sorella debba sposare un inetto del genere? E tu padre..sei concorde con questa farsa?-
J: ora calmatevi tutti. Non è questo né il luogo né il momento di affrontare certe questioni. Ora, festeggiamo le tue vittorie, e non intendo udire altre parole fuori contesto-
Il re parlò. Re Jeremiah era una persona dalla natura calma, posata, nobile. Era dotato di una spiccata intelligenza, diplomazia, bontà d'animo, sapeva sempre cosa dire e come dirlo per rincuorare, gratificare e, all'occorrenza per tuonare in modo sibillino e non, riportando l'ordine all'istante, e nessuno in tutto il regno osava sfidare gli ordini nel re, del padre, del marito, dell'uomo chiamato Jeremiah Gott.
-Hai ragione padre, sono stato inopportuno-
L'ordine venne ristabilito, e la festa reale in nome del principe Aegon poté avere inizio.
Furono lunghe ore. Un lauto banchetto fatto di carni scelte e pregiate, succulenti contorni, litri e litri di vino. Canti, balli, inni alla famiglia reale, un festeggiamento in grandissimo stile. Tutta Gottwald festeggiava i regnanti, tutti si divertivano, in centinaia esternavano solarità e divertimento, e ovviamente, uno come Aegon non disdegnò nemmeno il più semplice dei complimenti.
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*Insomma, da quando la / vera / regina degli universi viene ignorata? Che l’essere Re Sole gli abbia scottato il piccolo neurone?* Ma che bel fagotto al limone che abbiamo qui. Chissà se sei abbastanza buono. Fammi dare un assaggino∼ *Occhi a cuoricino.* Facciamo in fretta che ho fame <3

MioAkiyama98’s Profile Photo¶Mio Akiyama¶
*C'è un detto, che mia madre spesso ci tiene ad elargire, e dice: paese che vai, usanze che trovi. Dacché sono al mondo, non sono mai uscito dal nostro universo. L'ho esplorato tutto, in lungo ed in largo, l'ho conquistato tutto, e di creature strane e diverse ne ho incontrate davvero molte, ma una come lei /la bisbetica bisnonna/ non la si potrebbe incontrare mai, in nessun universo esistente.*
-Mia cara bisnonna, i lustri passano, ma tu, resti bella e radiosa, come se i secoli su di te non passassero mai-
Il giovane principe, sapeva essere cordiale ed irriverente al contempo. Ma attento giovane cavaliere, a giocare col fuoco anche i più esperti prima o poi si bruciano.
-Non v'è che un sol modo per allietare la tua curiosità-
*Assaggiami vecchia megera, o sarò io a divorare te*
Insomma da quando la  vera  regina degli universi viene ignorata Che lessere Re

*Role parte #3*

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
in loro non solo vede degli esempi da seguire, ma per i suoi crucci sono dei veri mentori. Non conosce molto bene gli altri rami della famiglia, se non per ricordi sbiaditi dal tempo, come ad esempio l'importante figura di suo zio Karlisle, o quella del più noto e cavalleresco nonno Kuja, figura che da piccolo ammirava e al quale aspirava ad ambire tanto quanto il padre e la madre. Ma la figura di spicco, la figura apice nella vita di Aegon è quella di sua sorella Maria Antonietta. Cresciuto sotto le premure e l'amore della maggiore, in ella lui aveva sempre visto una figura non solo nobile ed elegante, ma accostava la figura della maggiore a quella della regina del giardino, una candida rosa bianca da ammirare e preservare. L'amore che nutriva per lei non aveva eguali, era tanto orgoglioso della maggiore quanto geloso, motivo che lo portava a non sopportare la figura dell'albino che amoreggiava con lei, trovandolo inadatto /e altre cose indicibili/. Ma non era questo il tempo e il momento di lasciarsi andare in pensieri sconvenienti. Ora il principe Aegon era tornato a casa, e l'unico suo desiderio era quello di godersi un po' di pace e relax, prima di una nuova avventura in perfetto stile Aegon.
Maestro di palazzo: mio re, mia regina, mia principessa. Popolo di Gottwald ammirate, il principe erede, Aegon I Gott..è finalmente tornato!-
Trionfante e fiero, Aegon attraversò tutta la piazza salutando il popolo, e lentamente riuscì a raggiungere il palco reale ove la sua famiglia lo attendeva. Un abbraccio col padre, uno più intenso con la madre, e infine, giunse alla sorella, alla quale regalò un regale inchino, seguito da un bacia mano, prima di un più canonico, umano e sentito abbraccio fraterno.
-Sei sempre bellissima, sorella mia-

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Role parte 3

*Role parte #2*

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Ogni arma e potere rubati nel tempo e, fatti propri, vengono custoditi nel proprio spazio di singolarità e usati a piacimento in ogni dove. Esso è un luogo che ruota attorno alla materializzazione e proiezione del proprio mondo interiore, seguendo la Teoria Taumaturgica dell'Uovo del Mondo. A differenza di un normale Spazio Separato, il mondo che viene "creato" è completamente escluso dalla normale realtà, inarrivabile a chiunque se non a se stesso.
Per quanto concerne l'appellativo di re sole, esso è abbinato ad un mix di contesti, che vanno dalla sua folta chioma gialla come il sole, dalla sua armatura più scintillante dell'oro stesso, così accecante da ricordare il sole appunto, e per il fatto che, nei suoi anni di conquista e di vita, tutto ruotava attorno alla sua persona, esattamente come i pianeti col sole. E infine, Aegon l'immortale. Non si sa per certo se sia solo una leggenda o una verità, tuttavia, nel suo DNA, in quanto figlio di una jenoma e, dell'entità creata ed ereditiera del dio demone minore degli universi, in lui vi era un potere naturale e dominante di auto rigenerazione. Non importava quante volte venisse colpito, con quale arma o potere, ogni volta, il suo corpo veniva immediatamente rigenerato. Si narra, che un giorno, colpito da noia, si fece attaccare da un esercito nemico, la brutalità dell'attacco fu tale da lasciare il corpo di Aegon in poco più che qualche brandello, successivamente arso e infine disintegrato da un forte potere magico. Diverso minuti dopo, un raggio di sole cadde sulla terra e, al suo dissolversi, la figura di Aegon si manifestò.
Aegon I Gott, è un giovane uomo dignitoso, con i capelli dorati che si ergono come una fiamma ardente. Il suo viso è descritto come magnifico e i suoi occhi, cremisi come il sangue, non sono visibilmente quelli di un essere normale, ed emanano uno splendore misterioso che fa appassire le persone. Ha un corpo perfetto, dalle proporzioni dorate, descritto come emanante maestosità che fa sì che le fiamme che lo circondano abbiano paura di avvicinarsi, e la sua stessa anima brilli di un oro forgiato direttamente dal sole.
Nonostante la sua infinita potenza, fama e notorietà, egli conduce una vita tendenzialmente tranquilla, anche perché, al di là del suo spirito guerriero, è un giovane nobile ben educato, servile, dal carattere mite, che è stato cresciuto da genitori esemplari, che oltre alla buona educazione, gli hanno impartito lezioni di vita. Tuttavia, questo suo essere mite e pagato, va in contrapposizione col suo essere dispotico e arrogante quando sente che viene meno il senso di rispetto nei suoi confronti, quando le cose non vanno secondo i suoi piani, quando viene disobbedito, una contrapposizione tale al suo normale essere, al punto da diventare freddo e glaciale o, in alcuni casi, violento e folle.
Aegon è molto attaccato alla famiglia, ha grande affetto e rispetto per i suoi genitori,
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Role parte 2

*Return to home* start role: @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
I grandi portoni delle ultime delle quattro mastodontiche cinte di mura che proteggevano non solo la parte più centrale della città, bensì il castello reale, si aprirono. Nella grande corte, il piazzale reale era in festa. Le trombe squillarono, centinaia di colombe bianche volarono alte nel cielo, un cielo azzurro spaccato solo dal giallo intenso del sole. Le genti festeggiarono, brindando, gioendo, urlando, inneggiando a gran voce il nome del principe erede al trono di Gottwald, e da oggi, futuro erede dell'impero esteso a tutta la prima dimensione.
A differenza di quanto si conosce, gli usi del pianeta Gottwald erano simili a quelli noti sulla Terra, tuttavia differenziavano in diverse sfumature, nello specifico, la successione al trono non veniva dettata in maniera arbitraria in base alla data di nascita o dal sesso dell'erede, bensì, dalle gesta eroiche, di conquista, di sicurezza, dalla forza e dalla fama dell'erede. E nella famiglia Gott, la nobile e dolce Maria Antonietta veniva sempre più vista come la figura di samaritana, dal cuore nobile e l'animo altruista, una giovane donna meravigliosa e di fascino, con la testa posata, il cuore forte, con grandi ideali, dotata di intelligenza e diplomazia, una figura perfetta per affiancare un futuro re, ma in quanto alla figura di erede al trono, nessuno in tutta la prima dimensione metteva in discussione il nome di Aegon Gott.
Aegon I Gott, il conquistatore di regni, il cavaliere dalle mille armi nobili, il re sole, l'immortale, era un giovane di vent'anni. Secondo genito di re Jeremiah e della regina Euphemia, fratello minore di Maria Antonietta, giunse alla ribalta in giovane età, quando alla precoce età di undici anni, vinse il torneo mondiale dei Cavalieri, battendo uomini più forti e più esperti di lui, tanto nell'arte del combattimento corpo a corpo quanto in quello nei duelli con la spada. A quindici anni, guidò la sua prima spedizione in un pianeta del regno, sedando una violenta sommossa di ribellione, e un anno più tardi, sempre a capo di una spedizione, conquistò il suo primo pianeta. Da quel momento, il principe Aegon iniziò una scalata imperiosa ed imperiale conquistando uno dopo l'altro tutti i pianeti esistenti della prima dimensione, e in soli cinque anni, nel nome di re Jeremiah e della famiglia Gott, tutto il primo universo si dovette piegare all'infinita potenza del giovane Aegon e, inchinarsi alle leggi di re Jeremiah Gott. Aegon, si conquistò i vari titoli sui molteplici campi di battaglia: il conquistatore di regni si spiega da sé, il cavaliere dalle mille armi nobili, nasce da una delle sue molteplici abilità. Aegon, tra i vari poteri, ha quello di poter clonare in maniera precisa e perfetta ogni tipo di arma e potere che i suoi occhi vedano. Quel suo tipo di clonazione però, è più simile ad un furto vero e proprio, infatti la copia creata, essendo perfetta in tutto e per tutto, perde il nome di copia per assumere quello di originale bis.
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