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✺ ━ ekaterina

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Non si fida dei tuoi amici maschi.

«Assolutamente e indiscutibilmente no per questo punto. La fiducia è alla base di ogni relazione; se non ti fidi dei miei amici, allora non può esserci niente fra noi. Non transigo in nessun modo.»
Non si fida dei tuoi amici maschi

#SMASHORPASS Buonasera studenti! Vi va di fare un gioco? Vi diremo cinque attributi di un'ipotetica persona e voi dovrete dire smash se la trovate attraente, pass se non vi piace. Esempio: è molto alt* - “smash”. Prima di giocare dovete specificare il vostro orientamento sessuale per evitare gaffe!

«Partecipo, dai! Sono etero, comunque.»
SMASHORPASS Buonasera studenti Vi va di fare un gioco Vi diremo cinque attributi

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DIFFERENTKlND’s Profile Photo⠀⁏ ⠀ ℵ i k o l a i
Con quattro trovatelli a cui badare e completamente a suo carico, è inevitabile che uno dei luoghi che visiti più frequentemente sia la clinica veterinaria. Di solito per un semplice controllo del loro stato di salute, ma ultimamente vi si reca più spesso per il nuovo arrivato in famiglia, Pumpkin, che deve sottoporsi ai primi vaccini. E scrupolosa com’è, la Volkova ha prenotato un appuntamento persino settimane addietro per quest’oggi, attenta a farlo coincidere con uno dei suoi giorni di riposo.
Se ne sta seduta in sala d’attesa, la gabbietta adagiata sulle ginocchia e che avvolge fra le braccia per sostenerla in equilibrio sulle proprie gambe, quando nota una figura / famigerata / fare il proprio ingresso. Strabuzza gli occhi azzurri dalla sorpresa; possibile che debba ritrovarsi Nikolai fra i piedi pure lì? Allora è vero che non può avere nemmeno un attimo di pace, ma probabilmente sono soltanto le sue manie di persecuzione a parlare per sé. E allora si ritrova così, congelata sul posto, il suo corpo che s’irrigidisce per la tensione e in bilico fra il tacere o il salutarlo. Peccato che alla sua vista le sfugga improvvisamente ━━ e involontariamente ━━ un verso acuto, a metà fra lo stupito e il seccato. Come vorrebbe tirarsi un ceffone da sola in questo istante. Perché è impossibile che non abbia attirato la sua attenzione ora, non dopo quella sottospecie di trillo nervoso.

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Con quattro trovatelli a cui badare e completamente a suo carico è inevitabile

Rq: Used to be afraid of love and what it might do / But goddamn, you got me in love again

⤹ ❪ “ ricorderai, ricorderai, ricorderai
che eravamo proprio belli insieme
ricorderai, ricorderai, ricorda
anche io ho sofferto come un cane „
{ ft. @DIFFERENTKlND 🤭
Rq Used to be afraid of love and what it might do  But goddamn you got me in
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❮ Ma come, e io che pensavo di averti già dato il mio calendario! Non hai ricevuto la mail? ❯ Chiese, prendendo la forchetta e inforcando qualche pezzo di pasta, oggi aveva scelto quella al pomodoro. ❮ Guarda, dopo sei ore io mi trascino in giro- per fortuna dopo pranzo manca poco e ho finito. Tu -

kharufaswad’s Profile Photoⅉaser.
quando sei entrata? ❯ Concluse, finalmente mettendo in bocca il boccone di pasta.

«Forse l’ho eliminata per sbaglio, scusami…» accartoccia il volto in un cipiglio assorto mentre riflette, le palpebre serrate a conferirle un’aria ulteriormente concentrata. «Faccio pulizia giornalmente, per evitare che la casella si intasi» da una maniaca dell’ordine come Ekaterina non ci si potrebbe aspettare altro, del resto. «Immagino, certi giorni poi sono pesantissimi!» esala un sospiro frustrato per rimarcare quanto appena detto. «Facciamo che ti offro un caffè più tardi» ne ha bisogno anche lei. «Sono qui dalle sette, perciò tra poco stacco anche io!».
Ma come e io che pensavo di averti già dato il mio calendario Non hai ricevuto

I turni in ospedale non erano il massimo, per fortuna tra i corridoi nascevano amicizie che mantevano alto il morale. E Jaser poteva vantarne diverse, sia tra gli studenti di medicina che tra quelli di infermeria. Infatti quando si trovò a scegliere un tavolo alla mensa ebbe una vasta scelta, ma -

kharufaswad’s Profile Photoⅉaser.
appena i suoi occhi si posarono su una chioma rossa tutte le altre opzioni si fecero nulle. A grandi falcate si avvicinò alla sua amica Kata, appoggiando il vassoio con il suo pranzo davanti a lei. ❮ Non sapevo che avresti fatto questo turno, prima o poi mi condividerai i tuoi orari? ❯ Chiese con tono ironico, sedendosi al tavolo.

La figlia di Anastasia e Dimitri è una vera e propria stacanovista, s’impegna al massimo per fare del suo meglio in ospedale, così da spiccare tra i tanti tirocinanti. Tuttavia, è umana anche lei e risente della fatica che certi turni comportano, le borse scure che le segnano gli occhi ━━ e che si prodiga ad occultare sotto uno strato abbondante di correttore ━━ ne sono la prova lampante. Perciò è sollevata che l’ora pranzo sia finalmente giunta alle porte, così da potersi concedere una breve pausa. Si è appena accomodata ad un tavolo vuoto, su cui ha poggiato il proprio vassoio, quando riconosce una figura familiare avvicinarsi verso di lei.
«Jaser!» indirizza un sorriso allegro all’aspirante infermiere e soffia una risata divertita alle di lui parole. «Potrei dire lo stesso di te, lo sai?» inarca un sopracciglio nel ricambiare l’ironia. «Dimmi che non sono l’unica ad essere già a pezzi, comunque…».

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I turni in ospedale non erano il massimo per fortuna tra i corridoi nascevano
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rq; descrivi la tua persona ideale.

«Sono certa di aver già descritto il mio partner ideale in precedenza e la mia risposta rimane la stessa. Non voglio risultare ripetitiva, perciò la farò breve. Desidero un ragazzo gentile, comprensivo, che mi sabbia e voglia ascoltare, che sia romantico e disposto a impegnarsi nel lungo termine. Sono molto seria nelle relazioni e mi aspetto la stessa cosa dall’altra persona. Vorrei un amore che sia duraturo, come è accaduto per i miei genitori. Loro sono un esempio per me in questo senso!»
rq descrivi la tua persona ideale

✺ ━ seconda parte, @DIFFERENTKlND!

Ha bisogno di un coinvolgimento emotivo e non concepisce il contrario per se stessa, necessità dettata dall’indole romantica che ha sviluppato sin dalla giovinezza.
Ma neanche questo sarebbe sufficiente per descrivere quel filo invisibile che la lega a Nikolai. Parlare di sentimenti sarebbe riduttivo con lui. Perché il russo è stato il suo primo tutto: il primo batticuore, il primo bacio, il primo amore, la prima volta. Potrebbe fare una lista infinite di cose che ha sperimentato solamente con lui, eppure non basterebbe in ogni caso. Non basterebbe neppure se tralasciasse tutte le ombre che hanno assediato il loro rapporto, avendo la meglio alla fine. Ma non ci vuole pensare, non ora. Perché tutto quel che conta in questo momento è aver ritrovato il figlio di Rasputin in un modo che fino a poche ore prima sarebbe sembrato completamente impossibile. Quanto le è mancato, lo realizza adesso che le loro menti sono annebbiate dall’alcol, dal desiderio e dalla nostalgia che gli fa pronunciare delle tenerezze sottovoce e a fior di labbra. Come ha fatto a stare senza di lui per tutto questo tempo? A privarsi a vicenda di tutto ciò. Non riesce proprio a comprenderlo. Perché quando sono insieme, quando non si lanciano accuse cariche di risentimento e rabbia, il mondo della Volkova è completo, con tutti i tasselli della propria vita perfettamente allineati e messi in ordine.
Non pretende che l’altro la contraddica e anzi interpreta questo silenzio come una piccola vittoria personale, il che le fa accennare un sorriso vagamente tronfio. Sorriso che viene subito soppiantato da un’ulteriore sequela di mugugni di piacere quando la di lui bocca continua a regalare attenzioni più che gradite al suo petto. In realtà, se anche avesse deciso di ribattere, sarebbe stata lei quella incapace di articolare una frase di senso compiuto. Perché mentre le labbra di Niko tracciano una scia di baci mentre scendono in basso, un’ondata di calore si spande per tutto il suo corpo. Si sente come se stesse per prendere davvero fuoco, sensazione acuita da una serie incessante di scariche di elettricità che tormentano ogni terminazione nervosa.
Vorrebbe dirgli che non è necessario, che potrebbe anche fermarsi lì, che anche lei vuole donargli il medesimo trattamento che lui le sta riservando, ma gli unici suoni che riesce a produrre sono semplicemente dei gemiti che non può e non vuole controllare e che anzi aumentano d’intensità, non appena percepisce la di lui lingua a contatto con la propria intimità. La sua schiena si arcua in un gesto completamente istintivo, mentre le sue mani cominciano a torturare la chioma corvina di lui con una presa salda ma non eccessiva al contempo. Di questo passo crede di poter cedere e impazzire da un istante all’altro, man mano che la lucidità abbandona rapidamente ogni fibra del suo corpo.

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