@ziggymoondust

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(02) Sᖾ*t ᖾᥲρρᥱᥒ⳽.

ʟᴇᴀʜ﹕ 〈 Così come abbiamo firmato un contratto, possiamo anche scioglierlo; che problema c'è? Tanto tu non mi ascolti mai, Christine. Fai sempre di testa tua e gli | scarsi | risultati si sono fatti vedere nelle ultime tre settimane: sta facendo più sold out quella Roxanne Moss di te. Immagino te ne sia già resa conto. 〉
ᴄʜʀɪs﹕ 〈 Sì me ne sono resa conto, ma non credo c'entri qualcosa con il fidanzamento con Audrey. 〉
ʟᴇᴀʜ﹕ 〈 Invece sì. Da quando hai permesso a quella ragazza di entrare così tanto nella tua vita, sei più distratta del solito. I testi delle ultime canzoni che hai scritto sono imbibiti di frasi melense e adolescenziali e questo ha portato una fetta consistente del pubblico ad allontanarsi, perdendo interesse nel progetto degli Halestorm. Che fine ha fatto la Ziggy Moondust cāzzüta ed irriverente? È quella l'unica che piace. Dovresti ritirarla fuori, se vuoi tornare a raggiungere dei risultati quantomeno decenti. 〉
ᴄʜʀɪs﹕〈 C'è. C'è ancora, c'è sempre stata. Sono solo molto felice in questo periodo. Sai, è tutto nuovo per me: Audrey, il suo coming out, le vacanze di Pasqua a Toronto. Credo ci vorrà un altro po' di tempo prima che ... 〉
ʟᴇᴀʜ﹕ 〈 No, è tardi: ho già preso la mia decisione. ( ... ) Domattina scioglieremo il contratto. Fatti ritrovare qui alle dieci e mezza. Mi raccomando: sii puntuale. 〉

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Sᖾt ᖾᥲρρᥱᥒ

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(01) Sᖾ*t ᖾᥲρρᥱᥒ⳽.

???﹕ 〈 Pensavo di essere già stata abbastanza chiara riguardo la tua ... “relazione”, con Audrey. 〉
La manager entrò all'interno del backstage senza neanche chiedere il permesso, lanciandomi uno sguardo severo, di rimprovero; no okay, togliamo pure il “quasi”. Alla fine si era resa conto che le cose tra me e la Tarun si erano fatte serie. E sembrava non volerlo accettare. Se io andavo “male”, se la gente non veniva più ai miei concerti, lei non poteva più trarne profitto. Io in primis desideravo restare “sulla cresta dell'onda”, per questo ero ancora restìa all'idea di rendere la mia, anzi, la storia d'amore pubblica. Audrey non sembrava neppure essere turbata da questo fatto: aveva capito. Perché non poteva fare lo stesso anche Leah? Per quale ragione, secondo lei, l'amore e la carriera non potevano andare a braccetto? Faticavo a sposare quel tipo di ragionamento: me l'ero fatto andare bene per scalare la vetta del successo. Sbuffai, posando il pettine sulla scrivania con la stessa grazia di un elefante.
ᴄʜʀɪs﹕〈 Dai, non rompere le pāllë; non ho alcuna voglia di discutere. Lasciami stare. ( ... ) E smettila di cancellare i commenti che le lascio su Toonoryx! Fai due fatiche. 〉
ʟᴇᴀʜ﹕ 〈 Io neanche ho voglia di discutere, per questo ho intenzione di licenziarmi: me ne torno a San Francisco. Sono stanca di lavorare per dei perdenti. 〉
ᴄʜʀɪs﹕ 〈 No aspetta, cosa?! Leah, non puoi farmi questo. Abbiamo firmato un contratto. 〉
Serrai le labbra, trattenendomi dall'urlarle contro e riempirla di insulti. Leah Burns era una strōnza, ma anche terribilmente brava nel suo lavoro: perderla definitivamente sarebbe equivalso a sprofondare nel baratro del dimenticatoio. Io non volevo essere dimenticata. Non ora che ero ad un passo dalla realizzazione di ciò che avevo sempre sognato.
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Sᖾt ᖾᥲρρᥱᥒ

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https://ask.fm/itsaudreybitch__/answers/174640989299 #. mi rendono debole

itsaudreybitch__’s Profile PhotoAᥙdrᥱყ
Da quando conoscevo Audrey l'avevo vista piangere tre volte. Tre. No, non è un eufemismo: la prima era stata da piccolina, quando aveva preso l'ennesimo brutto voto a matematica; la seconda quando aveva visto lo stage scivolarle via dalle mani; la terza, fu in quel momento. Mi si sgretolò tra le braccia, ripensando a quello che era accaduto quella stessa mattina a casa con la madre. Sapevo cosa voleva dire avere un rapporto disfunzionale con una figura così importante come la propria genitrice, solo che io, a differenza sua, avevo reciso il cordone ombellicale molto prima. La strinsi forte, invitandola ad inserire il capo nell'incavo della mia spalla; le accarezzai la schiena nuda, con indolenza, in un dolce conforto. Non ero triste. Non più. Ero solo tanto incāzzäta con questa donna, che non accettava più una figlia d'oro come Audrey per il semplice fatto di amare.
〈 Non lo so. 〉 risposi sottovoce, baciandole la fronte. 〈 So solo che, quando vorrai, casa mia è sempre aperta. Lo sai. ... Papà mi ha chiesto di te. Gli manchi. 〉

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https://ask.fm/itsaudreybitch__/answers/174640186995 #. hai rag, sono una pdr di me, ma quanto le amo

itsaudreybitch__’s Profile PhotoAᥙdrᥱყ
Non so dire con esattezza quando avevo iniziato ad amare Audrey. Quando eravamo molto piccole, io andavo dietro ad un ragazzino, Dawson, che era già tanto se sapeva che esistevo: era molto amico di Phoenix. Infatti parlava spesso di me come “l'amica di Audrey”, come se io e la Tarun fossimo un'unica entità visto che ci trovavamo insieme per la maggior parte del tempo. Ricordo le nostre estati trascorse fino all'età di dieci anni sulla casa sull'albero, i pomeriggi a darci ripetizioni a vicenda ( Audrey mi spiegava storia e io provavo a metterle in testa quel poco che avevo capito delle espressioni matematiche ), il suo ostinato difendermi dai bulli della scuola e quel pigiama party a casa degli Adderly. Dio, quel pigiama party. Era stato sì la fine della nostra amicizia, ma anche l'inizio della nostra storia d'amore. Nonostante la sofferenza che avevo patito, avrei rifatto tutto d'accapo. Che poi, ripensandoci, c'erano stati tanti singoli momenti che mi avevano gradualmente portata ad abbandonare la cotta per Dawson fino ad affidare il mio cuore a lei. Audrey c'era stata dal giorno zero. Era la mia anima gemella. C'era come un filo rosso che ci univa. Sorrisi compiaciuta nel vederla arrossire, ricambiando alcune spinte e sporgendomi in avanti per darle un bacio sulle labbra. Mi aveva fatto troppa tenerezza. Non avevo resistito. Ma il colpo di grazia me lo diedero quelle poche paroline, alla quale sembrò seguire un mezzo pianto; non ero empatica con nessuno, tranne che con lei e conoscendola bene, avrei giurato che le si fosse incrinata la voce. La seguii a ruota, provando quello che era stato l'örgasmō migliore della mia vita e le aprii le braccia, invitandola tacitamente a stringermi. Magari, per quella sera, il cucchiaio grande lo avrei fatto io.
〈 Hey. Va tutto bene? 〉

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https://ask.fm/itsaudreybitch__/answers/174640005747?utm_source=copy_link&utm_medium=android

Ero sul punto di raggiungere l'apice. Mancava così poco che la femminilità aveva iniziato a pulsare, facendomi provare un dolore misto a piacere capace di mandarmi fuori di testa. Poi, però, Audrey si fermò. Sì, sul più bello. Le pupulle si restrinsero e le mani si arpionarono ancor più forte al divano. Emisi un mugolio di dissenso, come una bambina capricciosa alla quale era appena stato tolto un giocattolo.
〈 No ... ! 〉
Trattenni un'imprecazione, guardandola malissimo; neanche il bacio sul pube servì a farmi stare calma. Non avevo capito che lo aveva fatto per farmi avere qualcosa di meglio dopo: pensavo si trattasse di un dispetto, un po' come quello che le avevo fatto io tempo prima, quando avevo deciso di “punirla” per avermi tenuto nascosta la sua ultima scöpātä con Michael. Stavo per aggiungere qualcosa finché non la vidi alzarsi dal divano e rimuovere tutto quello che indossava: gonna, calze e camicia. Rimase nūdä davanti a me, mettendo in risalto il suo corpo minuto, sinuoso, dalle curve dolci e non eccessivamente pronunciate. Era perfetta. Ed era mia. Quasi mi era passata l'incazzatura per questo, devo ammetterlo.
〈 Sei la donna più bella che io abbia mai visto. 〉
Confessai, tenera e remissiva, aprendole le gambe. Si mise in perpendicolare sul mio bacino ed iniziò a muoversi lenta, passionale, selvaggia. Mi toccò i fianchi e il sënō e a quel punto non potei fare altro che guardarla, completamente persa, lasciandole delle carezze lascive sulle gambe e sul ventre, sfiorandole infine i cäpēzzoli. Ero in paradiso. La mano sul collo poi, mi tolse il fiato per qualche secondo.
〈 No: quanto | io | amo te. Mi farai diventare matta ... 〉sussurrai, emettendo dei gëmitī caldi e profondi.

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https://ask.fm/itsaudreybitch__/answers/174636702835 #. CHE DIRE, HOOOOT

itsaudreybitch__’s Profile PhotoAᥙdrᥱყ
Sembrava risentita, dato che non la stavo guardando. Ma come potevo farlo? Si stava prendendo tutto di me, persino le briciole, rendendomi vulnerabile come un cucciolo. Sì: in quel momento mi sentivo proprio come un cagnolino mansueto, pronto ad ascoltare qualsiasi ordine la padrona ( leggasi Audrey ) impartiva. Quindi, anche se volevo provare ad opporre resistenza, alla fine il mio sguardo si concatenò di nuovo al suo. Non smisi di muovermi, anzi accolsi volentieri i suoi baci e le sue danze con la lingua venendole incontro col bacino e mugolando come un'ossessa. Nel frattempo le accarezzavo i capelli, con dolcezza, non riuscendo nemmeno più a tirarli per quanto ero succube di lei e delle sue attenzioni. Quella bocca era maledetta. Sembrava come posseduta da chissà quale spirito demoniaco, altrimenti non si spiegava.
〈 Pūtä madre ... ! 〉
Fu la prima imprecazione che mi venne in mente nella sua lingua a quella penetrazione con le dita, del tutto inaspettata; i suoi affondi lenti e decisi mi stavano inebriando il cervello. I mugolii si trasformarono presto in veri e propri gëmitī, per nulla trattenuti. Lei stessa mi aveva detto in modo tutt'altro velato di non reprimermi ed era per questo che le stavo facendo capire in tutti i modi quanto stessi apprezzando. Dovetti reggermi con le unghie al divano, quasi graffiandolo, per sfogare la tensione.
〈 Dios mío, me voy a venir ... Audrey, hazme venir ... ! 〉

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https://ask.fm/itsaudreybitch__/answers/174636370803?utm_source=copy_link&utm_medium=android

Sapevo che dire certe cose ad una donna passionale come Audrey, che era latina, poteva risultare pericoloso. Ma non mi interessava. In quel momento, strano ma vero, avevo una gran voglia di essere dominata. La mia ragazza era così sëxy quando era nel ruolo del comando. Me ne stavo rendendo conto pian piano, smettendola di protestare quando voleva sovrastarmi e farmi sentire quella dannata lingua nella parte più intima che possedevo. La guardai accucciata in mezzo alle mie gambe, e il solo confronto con quegli occhi color nocciola, ora audaci, fu capace di farmi diventare un lago. Mi sorresse per le natiche, baciandomi e lëccandōmi come se fosse questione di vita o di morte. Le avevo detto di mangiarmi, ma sembrava aver preso troppo alla lettera quella frase. La afferrai per i capelli, schiusi la bocca e le andai incontro col bacino, chiedendone di più.
〈 Dio, tu sei pazza ... 〉mormorai con la voce piccola, sottile, assottigliando lo sguardo e puntandolo al soffitto; sentivo che, se avessi ancora osservato Audrey mentre mi praticava quel cūnnilingüs, sarei venuta in pochi secondi. Ero succube, ma non per questo gliel'avrei subito data vinta. 〈 Bébeme, hazme sentir tuya ... estoy ... tratando de resistir ... pero es difícil ... 〉

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https://ask.fm/itsaudreybitch__/answers/174636009075 #. innamorata persa

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Ero troppo frastornata per pensare anche solo di opporre resistenza. Volevo sentire Audrey a stretto contatto col mio corpo e non solo: già pregustavo le sue dita dentro di me. E forse, chissà, anche qualcos'altro. Lei era letteralmente l'unica persona alla quale avevo lasciato il completo lasciapassare perché, come già detto, non mi fidavo di nessuno da quando mia madre mi aveva voltata le spalle. Era ironico pensare che la donna alla quale avevo affidato tutta me stessa, era proprio quella che mi aveva lasciata sola anni prima, rendendomi strōnzä e cinica come la mërdā; con lei, però, quella maschera era durata poco. Nel giro di poche settimane, credo due, ero tornata a provare il batticuore di quella Chris dodicenne in piena tempesta ormonale.
Protesi il sënō verso di lei, glielo lasciai lëccāre, sūcchiäre, baciare, reclinando la testa all'indietro. Poi mi sdraiai sul divano, accarezzandole i fianchi e stringendole quel cūlö che mi istigava a darvi solo schïāffi; cosa che effettivamente feci. Era un tacito invito a farle fare di più, senza avere il timore di farmi del male. Anzi. A me il dōlöre fisico piaceva un sacco. Ma non era una cosa che dicevo, o che scopriva chiunque.
〈 E allora fallo. Māngiami, mēttimi una mano sul collo, fammi gridāre il tuo nome. Voglio essere tua, ora e per sempre. 〉non ero molto loquace durante il sëssō, o meglio, non lo ero in modo particolarmente dolce; ricordiamo che Audrey era dotata di straordinari poteri con la sottoscritta. Le divaricai maggiormente le gambe e stanca di quella attesa, provvidi io da sola a sfilarmi l'intïmo nero di pizzo.

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https://ask.fm/itsaudreybitch__/answers/174635264115 #. loro due mi rendono debole.

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Essendo una persona che non stava bene mentalmente ( e lo dico in maniera non ironica ), bastava un nonnulla per buttarmi giù e spingermi a compiere gesti, come dire, “particolari”: in passato mi ero ubriacata, imbottita di farmaci, e chi più ne ha più ne metta. Ero però lieta da constatare, insieme alla mia psicologa, che da quando avevo iniziato quella storia seria con la Tarun, tutti i miei comportamenti autodistruttivi erano diminuiti drasticamente. L'amore mi aveva fatto bene al cuore, oltre che alla mente.
〈Audrey. 〉sussurrai il suo nome, afferrandola per i capelli, in modo da farla arretrare dal mio collo; quella sua fermezza nel tono di voce mi aveva fatto vibrare la pancia.
〈Voglio fare l'amore con te. In questo momento. Non farmi aspettare. 〉ciò detto, mi sbottonai con celerità la camicia dell'uniforme, restando soltanto in rēggisëno. Tornai poi a baciarla, completamente ed irrimediabilmente persa. Stavo diventando una cäzzō di sottona irriconoscibile.

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Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ. ー 3rd part.

Quando arrivammo nel loft, fu come se i pensieri brutti si fossero azzerati all'improvviso. Era un posto così bello e accogliente, che non potei fare a meno di immaginare come sarebbe stato fantastico dormire lì, abbracciata ad Audrey che si ostinava a farmi da cucchiaio grande; altrimenti si sentiva male. Davvero, non sentivo la necessità di fare nient'altro.
La guardai con un sopracciglio alzato quando si mise a verificare la quantità di polvere sugli scaffali ( la solita Vërginē di mërdā maniaca dell'igiene ), espressione che mutò non appena mi raggiunse sul divano, mettendosi a cavalcioni sopra di me. Rimasi piacevolmente sorpresa, tanto da voler ricambiare il bacio e adagiare le mani su quel fondoschiēnä sodo, che mi stava chiamando. Glielo strinsi con fare deciso, attirandola verso di me. Sorrisi con un'insolita dolcezza. Di solito, ero molto più maliziosa.
〈 Noto che qualcuno vuole passare subito al sodo ... 〉

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Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ ー 3rd part
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Rq: your characters' current thoughts 💭

💭 In questo momento più che mai, devo stare vicina a Audrey e mettere da parte tutti i miei problemi psicologici e caratteriali. Nessuno meglio di me può capirla sul fatto che avere una madre pessima può letteralmente rovinarti la vita. ( ... ) Questa sera disdirò il concerto e la porterò a cena fuori. Per forza. La mänāger mi farà il cūlö, ma dettagli; questo sarà un problema della Chris di domani.
Rq your characters current thoughts

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#SMASHORPASS2 Buonasera studenti! Ispirati dal gioco precedente, questa volta vi proponiamo una nuova versione: vi daremo 5 nomi di studenti, e voi ci direte smash, or pass. Partecipate?

〈 Se Audrey non mi taglia il clitōridë e nessuno si offende, perché no. Come al solito: sono bisessuale. 〉
SMASHORPASS2 Buonasera studenti Ispirati dal gioco precedente questa volta vi

Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ. ー 2nd part, 5.

« Questo loft non è per niente male. » poggiò velocemente quelle che erano le valigie all'ingresso, togliendosi la sciarpa. Fece un giro di perlustrazione per controllare che fosse tutto sotto controllo, poggiò un dito al di sopra degli scaffali per verificare il livello della polvere e quando si ritenne abbastanza soddisfatta fece cenno a Chris di entrare, anche se quest'ultima si era già completamente accomodata in quella loro nuova casa delle vacanze.
Audrey approfittò di quel momento di intimità per sedersi su di lei su quel divano comodo, a cavalcioni e poggiando le labbra sulle sue. Non era un bacio passionale, ma dolce. Si sentiva ancora in colpa per sua madre e per averle fatto vivere quell'incubo.
Yᴏᴜ ʟᴇᴀᴠᴇ ɪɴ ᴛʜᴇ ᴍᴏʀɴɪɴɢ ᴡɪᴛʜ ᴇᴠᴇʀʏᴛʜɪɴɢ ʏᴏᴜ ᴏᴡɴ ɪɴ ᴀ ʟɪᴛᴛʟᴇ ʙʟᴀᴄᴋ ᴄᴀsᴇ
Aʟᴏɴᴇ ᴏɴ ᴀ ᴘʟᴀᴛғᴏʀᴍ﹐ ᴛʜᴇ ᴡɪɴᴅ ᴀɴᴅ ᴛʜᴇ ʀᴀɪɴ ᴏɴ ᴀ sᴀᴅ ᴀɴᴅ ʟᴏɴᴇʟʏ ғᴀᴄᴇ
Mᴏᴛʜᴇʀ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ᴜɴᴅᴇʀsᴛᴀɴᴅ ᴡʜʏ ʏᴏᴜ ʜᴀᴅ ᴛᴏ ʟᴇᴀᴠᴇ
Bᴜᴛ ᴛʜᴇ ᴀɴsᴡᴇʀs ʏᴏᴜ sᴇᴇᴋ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ
Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ
┃ Ringrazio la mia pdr @itsaudreybitch__ che mi sta permettendo di costruire questa meravigliosa storia d'amore tra Christine e Audrey. È stata del tutto inaspettata: nel progetto iniziale le nostre pg dovevano essere amiche di infanzia e rimanere rivali per via delle personalità opposte. Audrey doveva addirittura essere etero ......... fa già ridere così. Trovate la prima parte sul profilo della player di Audrey.
Ps. L'estratto è ambientato durante le vacanze pasquali. La canzone è “Smalltown Boy” dei Bronski Beat, che non a caso parla di un figlio omosessuale che non viene accettato da sua madre.
Grazie a chi leggerà. 💞

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Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ ー 2nd part 5

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Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ. ー 2nd part, 4.

Cʜʀɪs' POV.
Non mi andava di fare il parassita: se dovevo dei soldi a questo qua, così come a Duncan e Phoenix, glieli avrei dati. In fondo mi sentivo ancora in colpa per quello che era accaduto a casa dei Tarun, anche se, se dobbiamo dirla tutta, non avevo fatto niente di male. Sì, è vero: era come se avessi gettato una granata in mezzo al rapporto tra Courtney e la figlia. Ma che potevo farci se la prima era ōmofobä come la merda? Non potevo entrare nella sua testa e cambiarla. Che poi avessi voluto farlo per rendere felice la mia ragazza, questo era un altro conto.
Quando il padre di lei disse in un modo simpatico che non dovevo preoccuparmi di eventuali costi, sorrisi. In lui notavo la preoccupazione di un uomo che, nonostante le mille difficoltà, era ancora innamorato della propria consorte.
〈 Dopo tornate lì. Non è vero? 〉
Avrei tanto voluto rimanere sola soletta con Audrey, in quel bnb. Ma a parte questo: per quanto reputassi la Tarun senior un'autentica bästardā, mica volevo che si togliesse la vïtā. No, okay, non lo avrebbe mai fatto, ma in ogni caso starsene soli in un mega villone non era bello; metteva preoccupazione anche a me.
Aᴜᴅʀᴇʏ·s POV.
I due uomini della famiglia Tarun si guardarono complici e diedero un cenno di assenso. Erano entrambi preoccupati ed avevano capito che anche le altre due ragazze lo erano, così come avevano capito l'antifona: volevano restare da sole e lo capivano, avevano tanto di cui parlare e non solo.
Il pranzo passò con tante risate, prese per il cūlö nei confronti di Audrey visto che Chris si era alleata con i suoi due uomini e tanto cibo.
( . . . )
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Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ ー 2nd part 4

Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ. ー 2nd part, 3.

Aᴜᴅʀᴇʏ·s POV.
Si lasciò baciare, regalandole un piccolo bacio imbarazzato. Non era dovuto tanto alla sua omosessualità, anche perché i due uomini della famiglia Tarun non sembravano importarsene più di tanto, anzi. Sembrava quasi che fossero più felici di avere Chris a casa più di qualunque altro uomo di bell'aspetto che avrebbe voluto sua madre al suo fianco.
Il viaggio in macchina andò veloce, anche se col pensiero correva sempre a sua madre ed al suo sguardo deluso. Per quanto restasse ancora risoluta sulla sua scelta, le sarebbe piaciuto riavere un altro confronto: più calmo da entrambe le parti, magari senza Chris.
Arrivate alla tavola calda, Audrey ordinò la sua caesar salad con lo sguardo un po' confuso e di rimprovero degli altri commensali.
« Un mio amico ha un bnb, potreste stare lì. » commentò sottovoce Phoenix, addentando il suo panino. Audrey guardò Chris con un cenno di assenso, una stanza tutta per loro andava più che bene. Avrebbero avuto la privacy di cui avevano bisogno e non sarebbero dovute andare da Trent, perché spiegare cosa era successo era fin troppo difficile.
〈 Sì, ci potrebbe stare. Ma dobbiamo pagare una somma, immagino; mica ci ospiterà gratis. 〉
Duncan sentendo quelle parole della giovane rockstar quasi si strozzò con la tagliata di carne che aveva ordinato. Non le avrebbe mai fatto pagare nulla. Si parlava pur sempre di sua figlia con la sua fidanzata e se tutto fosse andato per il verso giusto avrebbero dovuto dormire a casa sua, ma lui con la moglie non poteva imporsi e questo Audrey lo sapeva bene, quindi c'era un solo modo per sdebitarsi.
« Christine continua a mangiare il tuo panino prima che ci metta io i denti sopra. » le avrebbero accompagnate lì dopo quel pranzo improvvisato, anche perché ad essere onesti anche lui era abbastanza preoccupato per sua moglie visto che non sapeva cosa stava facendo ed il pensiero che in quel momento era da sola lo stava tormentando.
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Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ ー 2nd part 3

Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ. ー 2nd part, 2.

Chiese semplicemente spiegazioni e l'appoggiò, conosco del fatto che Chris non l'avrebbe mai avuta.
Si imbarazzò quando Chris l'apostrofò come la sua più grande fan, odiava far vedere le manifestazioni di affetto davanti alla sua famiglia anche se a loro sembrava importare poco.
« Sei sempre stata brava, poi hai fatto avvicinare Audrey al genere cosa che io invece non sono mai riuscito a fare. » fece un mezzo occhiolino, prima di riguardare la strada e rimproverare Phoenix. Sembrava tutto normale, tutto sotto controllo.
Cʜʀɪs' POV.
Lessi del lieve imbarazzo nello sguardo da cerva di Audrey e me ne compiacqui. Sembrava sempre così riservata e sulle sue, anche su una cosa normalissima come le manifestazioni d'affetto. Per farle capire che non c'era nulla di sbagliato, e che anche l'amore tra due donne in presenza di altre persone era una cosa normalissima, le strinsi la mano. Feci intrecciare le nostre dita e la baciai di nuovo, a stampo. Il mio obiettivo era lavare via dalla testa altrui le parole della madre, evitando che potesse continuare a manipolarla e circuirla proprio ora che eravamo ad un passo dalla felicità.
Durante il tragitto verso la tavola calda, parlammo tanto, io e Duncan. Furono conversazioni gradevoli, sulla storia del punk e del rock; poi passammo alle ragazze e mi beccai un'occhiataccia (meritata) da parte di Audrey. Phoenix scoppiò a ridere, divertito: aveva preso bene la friendzone. Con tutto il rispetto per lui, ma sua sorella era mille volte meglio. Lo avevo sempre pensato. Il mio tipo di uomo era più mite, più dolce.
Scendemmo dalla macchina e ci dirigemmo dentro al locale. Io presi un cheeseburger, che era uno dei miei panini preferiti, e una lattina di Coca-Cola. Non dietetica, però: faceva schifō.
〈 Per dormire, poi come facciamo? 〉
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Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ ー 2nd part 2

Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ. ー 2nd part, 1.

Cʜʀɪs' POV.
Sapevo che mettere piede nella casa dei Tarun, dopo decenni, sarebbe stata un'idea di mërdā. Tuttavia, non avevo voluto spegnere l'entusiasmo di Audrey: sembrava così felice, dopo che mi aveva sentito dire che l'amavo. E l'amai ancor di più in quel momento, visto che si era messa a prendere le mie difese. Aveva reciso il cordone ombellicale che l'aveva tenuta attaccata alla madre sin dal primo vagito. Dentro ero un turbinio di emozioni, mentre fuori avevo provato a contenermi, a mostrarmi indifferente. Ma era stato tutto vano. Niente mi feriva più di essere comparata a mia madre: era il mio più grande tallone d'Achille. Chissà come l'avrebbe presa mio padre, Trent, se avesse saputo che la donna che aveva sempre ammirato per essersi rialzata da sola, aveva appena insultato la sua unica figlia femmina; ad essere sincera, non so se gliene avrei mai parlato. In quel tragitto verso la macchina, sentivo solo di voler sparire.
〈 Non è colpa tua ... 〉
Mormorai, appoggiandomi con il viso contro la sua spalla per piangere. E questa volta, senza trattenermi. Come lei avesse fatto a rimanere con i nervi saldi, per me rimaneva un mistero. Quando vidi Duncan e Phoenix raggiungerci, mi tirai su e mi asciugai le lacrime sulle guance: dovevo darmi un contegno. Ed essere felice per ricevere almeno il loro supporto.
〈 Siete stati molto carini. Vi ringrazio. Quindi, tavola calda? 〉
Aᴜᴅʀᴇʏ·s POV.
Era bello vedere che almeno una parte della sua famiglia l'avesse accolta. Suo padre aveva sempre adorato Chris, ripeteva sempre quanto fosse simile a lui in quanto a gusti e si erano sempre trovati sulla stessa linea d'onda; la Audrey bambina era sempre stata un po' gelosa di quel rapporto, perché lei e suo padre non avevano mai saputo comunicare.
Poi Phoenix aveva sempre avuto una cotta latente nei confronti della bionda ed eppure quando venne fuori il segreto di Pulcinella non sembrò arrabbiarsi.
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Tʜᴇ ʟᴏᴠᴇ ᴛʜᴀᴛ ʏᴏᴜ ɴᴇᴇᴅ ᴡɪʟʟ ɴᴇᴠᴇʀ ʙᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀᴛ ʜᴏᴍᴇ ー 2nd part 1

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