#tifa

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Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
*Notte lunga.
Notte intensa.
Notte che si era trasformata in giorno.
Giorno che portava con sé nuovi sapori e avventure.
Giorno che doveva essere iniziato con tutte le energie del mondo — badare bene però che Astrid era stata sottoposta ad una intensa attività fisica e che il suo stomaco era a digiuno da un numero ignoto di ore, quindi, direi che la sua reazione fu più che legittimata e per nulla esagerata.*
- c i b o ~
*Il formato zombie non subentrava da quella volta in cui Astrid aveva litigato con sua mamma e lei, per ripicca - ragazzina capricciosa! - si era messa a digiuno, scommettendo che sarebbe resistita e che avrebbe vinto lei, anche a costo di morire di fame. Un omicidiø c'era quasi stato! E anche questa volta stava succedendo, ignara delle sue azioni, la fame aveva preso il sopravvento, evocando il mostro che risiedeva in lei — altro che Sukuna!
________________
S: ⟨⟨Qualcuno ha osato pronunciare il mio nome invano? Vi stermino tutti quanti, sudici insetti insignificanti⟩⟩
- nessuno stava parlando con te! *Linguaccia*
______________
Evitato l'omicidio, Astrid rimase inerme nel letto, con la lingua fuori dalla bocca a penzoloni, gli occhi sgranati iniettati di sangue, le fauci secche e lo stomaco che intonava il borborigmo, in attesa di ricevere la pozione magica.
"È pronto" — veramente si aspetta che una come lei si alzi dal letto? In questo stato? Come minimo doveva portarle la colazione a letto: e invece no! Altro che gentleman, prima prende e poi manco dà! Quantomeno si era degnato di prepararle un banchetto coi fiocchi. A quella visione, Astrid non attese alcun permesso, e si rifocillò — buon sangue non mente, dopotutto è una Reonhato!
Tornata fresca e cristallina, eterea come una rosa, giovane fanciulla fatata e sorridente - come se nulla fosse - i due giovani cominciarono dovutamente la loro giornata — e cosa se non con una divertente mlmlmlmlml? No? Niente? Astrid aveva atteso abbastanza per ricevere la sua arma. Si incontrano con Zack e Tifa in città - sguardo ammiccante di lei, di chi ne sa una più del diavolo. Astrid imbarazzata dal suo sapere - tuttavia, passò poco che quel cielo sereno si ricoprisse di nuvole grigie e di cariche elettriche tempestose.*
- oh no, che peccato!
*Pigolò la giovane, portando gli occhi tristi al cielo. Ma perché mai due gocce d'acqua dovrebbero frenare il suo shopping sfegatato? Certo, due gocce di pioggia no, ma due mani senz'altro. Quelle scene alla spazio/tempo, tratte da film sci-fi e fantascientifici, che trattano quel magico mondo interdimensionale che tutto sa eccetto che di realtà; Astrid viveva in un mondo dove, effettivamente, le dimensioni esistevano e i due giovani che provenivano da mondi differenti ne erano una riprova. Ciò nonostante, essere sballottati improvvisamente è sempre uno shock e benché Astrid fosse tornata a casa, lo status confusionario le fu concesso. Ma alla visione di nonna Yuna, come si può non essere felici?*
- nooonninaaaa!!!~

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ht

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Poi si sarebbero visti con con Zack e Tifa, e nel fare il giro del paese si sarebbero diretti verso la parte più alta, per dare una mano nella riparazione della grande muraglia, colpita durante un recente scontro con un villaggio nemico. Poi un lauto pranzo. Successivamente, una ronda al di fuori delle mura per cacciare eventuali mostri o invasori, e infine giunta sera, falò in piazza con tanto di festa e grigliata.
-Non ti meriti nessun bacio, vai a lavarti e datti una mossa-
Cloud ci provava ad essere autoritario, cosa che a tratti gli veniva pure. Tuttavia Astrid era uno spirito ribelle, poco incline alle autorità, capricciosa e testarda, e quando voleva una cosa, ella la otteneva. Il mostro di poche ore prima sembrava svanito nel nulla, e in tutto il suo candido splendore, ecco tornata la ragazza solare, vivace, imbranata, ingenua, e ammiccante che Cloud tanto amava.
-Dai smettila..non lo facciamo da qualche ora mica da qualche giorno-
Ma lei non sentiva..
-HO DETTO SMETTILA! VUOI FORSE CHE ZACK E TIFA FACCIANO IRRUZIONE VEDENDOCI INTENTI A..a..-
Stava prendendo dimestichezza con l'arte del fare all'ammore, ma un ragazzo imbarazzato ed impacciato resta pur sempre un ragazzo imbarazzato ed impacciato.
-Vattene!-
E seppur divertita, la ragazza si arrese, concedendo egli un po' di tregua.
(Nel frattempo, sulla Terra)
Y: Koru, seriamente, è ora di riportare Astrid a casa, James sta iniziando ad impazzire, e vorrei che Cloud passasse del tempo con noi-
S: vi preoccupate troppo. È via solo da qualche settimana, lasciatela un po' vivere sta ragazza, è in buone mani-
Y: Sukoru Reonhato, la mia richiesta non è oggetto di discussione. Ho detto che rivoglio i ragazzi a casa!-
S: senti Yuna, dovete dar loro un po' di tregua. Sono due giovani ragazzi nel pieno della loro vita, pieni di..pieni di..-
Due giovani ragazzi, maschio, femmina, da soli, pieni di ormoni...
DIN DIN DIN DIN!
S: tieni il pass, tu riportali a casa, io sistemo il perimetro anti James e poi andrò a procurare la cena e un posto in qualche ospedale-
Su Tera, le ore passarono in completa serenità e divertimento, spensierati e felici, i due giovani piccioncini erano ignari di quanto di lì a poco sarebbe accaduto. Improvvisamente il cielo si oscurò, presagio di sventura. Il vento soffiava forte, fulmini e tuoni minacciarono la quiete, poi, un boato squarciò il cielo, mentre alle spalle dei due, un improvviso portale si aprì, tutto troppo lesto per poter reagire. Due braccia, uscite dal portale, afferrarono i due giovani alle spalle, scagliandoli all'interno del medesimo, che poi, così come si era aperto si chiuse. Un foglietto venne trovato per terra, e su di esso poche frasi.
"Sono Yuna, la nonna di Astrid. Rivedrete i vostri amici presto, forse. Baci baci, Yuna"
Z: che gente strana che c'è su quel pianeta-
Ripresosi dallo scompenso per il viaggio dimensionale, Cloud prese a guardarsi intorno.
Pt 2

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parte due astridreonhato

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astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Venti centesimi di secondo. Tanto era bastato al cuore, o per meglio dire al cervello, per innamorarsi di lei. È un tempo scientifico, e se si vuole anche un po' romantico, sufficente ad una persona per innamorarsi. Certo, la presa di consapevolezza e di accettazione impegnarono più giorni, innamorarsi è una cosa, avere il coraggio di ammetterlo è un'altra. E per uno come lui, che in tutta la sua vita aveva sempre evitato tale sentimento, dichiararsi fu il gesto più eroico e coraggioso mai compiuto.
La premessa iniziale fu: "non devi rispondermi subito, e non devi ricambiare se non lo provi anche tu"..tuttavia, quando la giovane esordi con quel "non so se ti amo", diversi battiti cessarono nel suo cuore, probabilmente anche molti anni di vita andarono persi. Non che Cloud riponesse molte speranze. Sapeva, che l'unione fisica tra due persone non implica necessariamente nutrite un sentimento, tuttavia, dacché le loro vite si erano incrociate, agli occhi di Cloud Astrid era una ragazza che viveva d'amore. Forse non per se stessa, ma sicuramente nel suo cuore c'era amore, in ogni forma, colore e sfumatura, non gli era mai sembrata una di quelle volte al piacere fine a se stesso, anche se andava riconosciuto (e forse questo poteva essere un indizio) che non solo aveva una certa esperienza, ma che tale abilità poteva essere figlia solo di una pratica già effettuata. Cloud non aveva mai indagato sul passato di Astrid, non le aveva mai posto domande, ne lei si era mai confidata con lui, tuttavia, rifiutava di credere che fosse una poco di buono.
Ma proprio mentre il giovane, giunse sull'orlo di un precipizio, ecco ancora una volta spuntare la mano benevola di lei, afferrarlo con forza e tirarlo a se, e le parole successive che giunsero alle sue orecchie, furono un inno alla libertà, alla gioia, all'amore. E quanto udì, che ci crediate o meno, fu quanto Cloud confessò a Tifa poche ore prima.
(Si cara Astrid, mentre la tua testolina fantasticava su chissà quali film scandalistici, in realtà egli stava solo chiedendo un consiglio su come capire l'amore e, come dichiararsi.)
-Scema-
Rise, in modo un po' nervoso, teso, ma al contempo sollevato. Rise, e il suo cuore, e la sua anima risero con lui.
-Smettila di dire cose così imbarazzanti-
Non era abituato. E non tanto ai complimenti in sé, nel corso della sua vita era incappato più volte in signorine desiderose di poter banchettare su di lui, tuttavia non aveva mai dato peso alle loro parole. Ma quando fu Astrid ad esternare i suoi sentimenti, le sue emozioni, facendolo davvero sentire desiderato, amato, voluto; quando la lucentezza nei suoi occhi lo abbagliò completamente, quando la dolcezza della sua voce lo investì fino a fargli vibrare l'anima, si sentì così improvvisamente vivo e felice da non saper gestire la situazione. La sua testa urlava sonetti melodici di pure dichiarazioni d'amore e di desiderio, di passione e ardore..ma la sua bocca, figlia di un orgoglio fin troppo imbarazzato..
Pt 1

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🍓 parte terza 🍓 @Cloud2k23

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
..Forse era solo il loro destino per un amore eterno.
La chiacchierata finì, discorsi che rimarranno per sempre impresse in quelle mura, parole che riempivano l’aria, ebbra del suo odore. La testa girava e forse anche per questo Astrid non aveva dato peso al bacio velenifero che si stampò sulla sua bocca – un vizio di famiglia? Un sigillo ai sentimenti di Tifa, ora custoditi nel suo scrigno sacro.*
_ Tifa.. grazie
*E mai più i loro occhi si r’incontreranno, e se mai accadrà saranno solo alberi e pianeti di sentimenti. Come il Piccolo Principe che lascia la sua rosa, ferito ma innamorato. Non avrebbe mai potuto aspirare a tanta grandezza, a tanta femminilità; lei altro non era che un granello di Tifa. Ma in quella manciata di minuti le aveva fatto il dono più speciale che un essere umano possa ricevere: l’amore.
Cloud varcò la soglia della porta, un intenso scambio di parole, di sguardi, un ultimo addio d’un cuore spezzato, alleggeritosi da un peso incontenibile su di un cuore ormai stanco, e poi il silenzio tornò vigile, l’aria pesante, e le due anime voltate, spalle contro spalle, intimorite da loro stesse.
Astrid cercava di raggruppare parole che avessero un senso, la bocca schiusa tuttavia anelava solamente aria. Cloud smosse i primi passi, ella trasalì. Sentiva tutto il corpo formicolare, e per l’ennesima volta lo scenario più tragico si palesò, dipingendo la peggiore delle catastrofi. Donna poco fiduciosa, non tirarti la zappa sui piedi.
Voleva fuggire via, ma non ebbe tempo che si ritrovò prigioniera dei tocchi del maggiore e fu arte ed estasi i sentimenti che la pervasero lungo tutte le membra, sbocciando nella bocca. Due occhi che si guardano, l’azzurro, il cielo in una stanza:
‘'Suona un’armonica
Mi sembra un organo
Che vibra per te e per me
Su nell’immensità del cielo.
Per te e per me
Nel cielo.’'
Io e te, tre metri sopra il cielo, racchiusi in quel «Ti amo» che nulla ha di più vero, una profezia che sembra immaginaria, un tocco, un brivido, un’inspiegabile sinfonia che accarezza e solletica le parti più delicate e intime, che fa ingresso nelle porte del cuore, che si affianca all’anima abbracciandola e cullandola, che scaccia via i brutti incubi, colorando Pleasantville delle più calde sfumature dell’arcobaleno.*
- io non so se ti amo
*La verità è ancora più difficile da esprimere, mentre si assapora un bacio appena inaffiato dei sentimenti profumati. Come un balcone colmo di rose fresche, i biscotti appena sfornati, in un piccolo cottage di campagna. L’odore di cannella impregna l’aria, il the caldo che riposa nelle tazze di ceramica. Due corpi stretti sul divano si divorano, lasciando al bivio tutto il resto.*
- ...non so se ti amo perché non so cos’è l’amore
* ‘'E se questo non è amore
Dimmi tu che amore vuoi
E profondo più del mare
E un incendio dentro al cuore
E con te lo difenderò
Ma se questo non è amore, dimmelo tu come lo vuoi
Val la pena di soffrire
Qualche volta anche morire’’*
//pt.3

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parte terza  Cloud2k23

🍓 parte seconda 🍓 @Cloud2k23

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Tutto l’amore della donna affondò dentro di lei, travolgendola come un mare in tempesta. Lo sentiva, lo provava e faceva male... male perché non avrebbe saputo mostrare la medesima maturità, faceva male perché in quell’esatto momento capì di essere egoista, capì di volere Cloud tutto per sé. Ma era davvero amore o solo la paura di essere abbandonata? Era degna di prendere il posto di Tifa? La riluttanza che era sbocciata nei suoi confronti scemò via, lasciando il posto all’insicurezza, alla trepidazione.. le gote rosse e il viso avvampato mostravano il limite raggiunto, gli occhi lucidi prossimi alla tragedia di lacrime, un’esplosione dovuta ai propri sentimenti e a quelli di Tifa. Sarebbe stata capace di amarlo anche per lei? ...Astrid non aveva mai amato nessuno prima d’ora, tanto meno sé stessa. Vittima degli abusi altrui, succube di un amore tossico verso suo fratello.
Una come lei necessitava di certezze, conferme che finora aveva attribuito unicamente ai gesti – ma non sempre due corpi che si fondono solo la dichiarazione d’amore, e i demoni del suo passato glielo stavano sussurrando all’orecchio. Si stava nuovamente lasciando trasportare, come una pecorella nel gregge. Ma a rimetterla sul suo cammino furono le ultime parole che Tifa le confidò, rendendo protagonista l’amore di Cloud: furono forti e incisive le ammissioni che presero eco non solo nella stanza ma anche nel suo petto, e all’udire, si posò una mano sul petto, quasi a voler armonizzare quella dolce sinfonia coniugata altrettanto dal proprio battito. Suonavano la stessa musica.. se non era certezza quella, cosa mai poteva essere? Se questo non è amore io l’amore non so più cos’è. La minore non aveva permesso intromissioni, esonerando la propria lingua e scemenza dal discorso che Tifa aveva innalzato e non sapeva se si trattasse di verità o meno - facilmente ingannabile la sua ingenuità - ma aveva un dolce gusto dal quale non / voleva / né / poteva / sottrarsi.
Alla fine del ciclo, la domanda giunse spontanea e ragionevole, a sancire quel legame che prima o poi avrebbe dovuto echeggiare nell’aria: corrispondeva i suoi sentimenti? Non lo sapeva dato che non sapeva nemmeno cosa lui provasse per lei – e se al posto di Tifa ci fosse stato Cloud? Come avrebbe reagito?*
- io... non lo so
*Fu un mormorio talmente flebile da scivolare smorzato, impercettibile, inaudibile anche a sé stessa. Non sapeva coniugare i propri sentimenti, non sapeva dargli una forma, un valore, un significato. Ma era certa di quello che aveva provato quando lo aveva saputo assieme ad un’altra donna, era certa di che cosa aveva provato quando la sua bocca era entrata appena in contatto con Zack, sapeva che cosa aveva provato nel deserto ora prima.. e in tutte queste sensazioni, sapeva_ qual era quella che desiderava riprovare!
Conosceva la storia dei suoi genitori, quanto suo papà avesse lottato prima di riuscire ad avere Laia tra le mani, prima di poterla baciare senza rischiare la vita.
//parte 2

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parte seconda  Cloud2k23

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Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
*La testa di Astrid divenne soggiorno per i pensieri malsani che si stava creando, obbligandosi a fuggire via di lì ma senza trovare riscontro dalle proprie gambe. L’espressione di Cloud mutò, dopotutto era quello che voleva, ma anziché venire presa e stretta - come rispecchiano le leggi dei film - venne del tutto ignorata, preferendo il battibecco con l’amico piuttosto che il suo interesse. Al suo posto, si presentò la sorella del corvino e il mondo, nuovamente, le cascò addosso. Non poté evitare di guardarla, con quel fisico perfetto e ben curvo, con la furbizia negli occhi e la maturità nelle movenze; la mano tesa quasi a voler nascondere il divertimento della scena... poi, le parole che uscirono dalla sua bocca, sopraggiunsero come una pugnalata improvvisa alle spalle. Le si gelò il cuore e tutto il corpo si pietrificò; le fu difficile protendere il braccio per stringere quella mano, evitando di passare per l’irrispettosa quale non é. Era gelosia quella che era appena sbocciata, il che la destabilizzò, ritrovandosi seduta al tavolo dopo aver riacquistato un barlume di lucidità. Cloud e Zack erano chissà dove a fare chissà cosa, mentre lei teneva tra le mani un calice - che emanava un tasso alcolico piuttosto forte - accompagnata dalla donna, come se fossero due vecchie amiche.*
- Tifa? ...che bel nome, molto particolare
*Esordì, cercando sostegno dalla propria mente. La razionalità sembrava proprio non volerne sapere mentre con la mente viaggiava verso chissà quali scenari apocalittici. Si era cacciata in un bel guaio, come al solito. Non si sarebbe sorpresa se, una volta finito tutto questo ambaradam, Cloud decidesse di alzare i tacchi e lasciarla lì, intimandola a tornarsene a casa. Avrebbe combattuto? Avrebbe reagito? Mentre s Leo chiedeva, Tifa cominciò a parlare, tra un sorso e l’altro. Era un fiume di dichiarazioni, di parole che attiravano la castana sentimentalmente, alleggerendo il macigno che le si era posato sul petto. Gli occhi della donna ardevano di un forte sentimento, emozioni di un passato che riaffiorano e rivitalizzano quei momenti che permeano nell’anima, rendendoli vivi e indimenticabili. Astrid, che aveva sempre vissuto in una sorta di campana di vetro, conducendo una vita piuttosto monotona, non sapeva certo cosa significasse un legame tanto potente da essere indissolubile anche dopo tanto tempo, ma mentre le parole le entravano nelle orecchie, insidiandosi nella sua mente, il cuore le batteva freneticamente. Un po’ dovuto anche al quantitativo di alcol che continuava a ingerire, un po’ per l’empatia naturale che provava verso storie tanto commoventi. L’amore, mischiato ad una vicissitudine traumatica, che crea legami perpetui, sono di quanto più potente possa esistere nella vita; e lei, che nulla di tutto questo era, come poteva permettersi di entrare sfacciatamente nella vita di Cloud e prendere di diventare il centro gravitazionale che tanto desiderava essere? Con quale egoismo lo stava imponendo?
//pt.1

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ht

-parte tre- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Sospirò, prendendo poi tra le proprie mani quelle di Astrid, stringendole e portandole sul petto della castana.
T: ma se ricambi anche tu, abbi cura di lui, proteggilo da se stesso, e amalo, amalo immensamente, amalo anche per me..oppure, ovunque sarai nel mondo, verrò a cercarti e, ti strapperò il cuore-
Potrebbe sembrare una minaccia in effetti, più che altro, era la promessa di una ragazza ricolma d'amore per un qualcuno che non avrebbe mai ricambiato, e per il quale aveva deciso che la felicità di lui, sarebbe venuta sempre prima di tutto e tutti..e se Astrid era davvero la sua felicità, lei lo avrebbe accettato di cuore, e di cuore, le avrebbe dato la caccia in caso di sofferenza del suo amato amico/fratellone.
T: mh. Mi sa che i due idioti hanno finito. Penso che riporterò mio fratello a casa, e tu mi raccomando..-
Rapida e serpentina, si portò a lei stampandole un casto quanto velenoso bacio sulle labbra.
T:..ama il mio Cloud come si deve chiaro?-
E con la medesima velocità, balzò in piedi, si stiracchiò e si diresse verso la porta, proprio mentre Cloud faceva il suo ingresso in casa.
T: fai il bravo Cloud, Astrid è una ragazza davvero in gamba-
Il biondo non rispose, più per lo stupore delle parole udite. Tifa aveva sempre odiato il mondo femminile presente o meno nella vita di Cloud, quindi tale ammissione fu un qualcosa da segnare tra gli eventi unici.
T: buonanotte amici, ci si becca in giro-
Uscì dalla casa, chiudendosi la porta alle spalle, e alle spalle lasciando definitivamente Cloud e il suo amore per lui, perché lo ha amato per davvero, ma ora, voleva solo la sua felicità.
Z: andiamo a casa sorellina, Cloud è in buone mani-
E lasciando la dimora, se ne andarono, felici per l'amico e forse, per l'amore trovato.
Cloud e Astrid, una casa piccola e silenziosa, dove anche il più sottile dei respiri faceva rumore.
Forse avrebbero dovuto parlare, spiegarsi, chiarirsi. Forse potevano anche non dirsi nulla, lasciare quella strana ed imbarazzante giornata alle spalle, in un dimenticatoio da seppellire e non riaprire mai più. Andare a dormire, bearsi del riposo e il giorno dopo ripartire come se non fosse successo nulla.
Cloud, si avvicinò lentamente a lei, serio in volto, sguardo deciso, passo lento ma fiero e, giunto a lei, la tirò con forza a se chiudendola tra le sue forti braccia, prima di prenderle delicatamente il mento di lei per portare i propri sguardi a cercarsi e trovarsi.
Occhi azzurro cielo e occhi verde pianure immacolate. Cielo e terra, forza e speranza, Cloud e Astrid.
-Io..-
L'alfabeto di tutti gli amanti comincia così, con parole che invano cercavi lontano da qui. E gli uccelli che scendono a bere dall'immensità, hanno il volo fuggente e leggero della tua intimità.
-..ti amo-
La bomba venne sganciata. E forse per istinto di sopravvivenza, forse per paura, forse..solo per gustarsi un ultima volta quelle labbra dal sapore di buono, non attese nessuna risposta, semplicemente la baciò.
Pt.3

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parte tre astridreonhato

-parte due- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Z: perfetto! Ti gonfierò così tanto che alla fine il fiorellino sceglierà me!-
E mentre i due idioti, ignorando le due giovani e qualsiasi cosa avessero da dire, uscirono di casa per prepararsi ad una sana, sonora, violenta scazzottata, Tifa si accomodò sul pavimento.
Forse era il caso di fermarli, di farli ragionare, era davvero indispensabile arrivare a tanto?
T: sai, un tempo era per me che facevano a botte. Per chi mi doveva insegnare a combattere, a cavalcare un chocobo, ad uccidere i mostri..goditi questo momento Astrid, un giorno ci sorriderai su-
E forse tutto ciò non aveva un senso agli occhi di Astrid, non c'era una chiara spiegazione per quanto stava accadendo. Tuttavia le parole della mora, erano parole di chi conosceva quei due da così tanto tempo, che fidarsi di quanto udito divenne quasi inevitabile. La mora invitò Astrid a sedersi a terra accanto a lei, una sana bottiglia da scolare e quattro chiacchiere tra due giovani donne. Ormai Astrid aveva fatto trenta, fare trentuno non avrebbe di certo complicato una situazione già complicata di suo.
T: anche noi come Cloud siamo orfani. Ci siamo sconosciuti che eravamo poco più che bambini, siamo cresciuti insieme, da soli contro il mondo, finché non siamo giunti qui. Avevamo finalmente un nuovo posto da chiamare casa, gente che ci ha accolti come se fossimo di famiglia, avevamo un ruolo nel mondo e, avevo offerto a Cloud il mio amore e tutta me stessa..-
E nonostante le parole malinconiche della mora, nella sua voce e nei suoi occhi non vi fu traccia alcuna di tristezza, anzi, sembrò quasi sollevata, come se quella vicenda l'avesse aiutata a ritrovarsi, a comprendere meglio non solo se stessa, bensì Cloud.
T:..ma per lui io ero solo una sorellina, in più penso che fosse talmente ossessionato dalla sua sete di vendetta nei confronti di Sin, da non aver spazio nel cuore per l'amore-
Ma la vita si sa, ha le sue regole, le sue leggi, i suoi imprevisti e le sue probabilità. È una sfida a dadi, e per quanto si è bravi a barare, prima poi la casualità tocca tutti.
T: non ho bisogno di conoscerti per capire come mai Cloud si sia innamorato di te..-
Si Astrid cara, l'alcol non c'entra questa volta, ciò che hai udito, è del tutto reale.
T:..ci sono persone che dentro hanno un mondo da scoprire, e altre, che hanno un mondo talmente grande da investire chiunque incontri. Si percepisce che sei una ragazza che dentro ha un grande caos, e in egual modo si percepisce la purezza del tuo cuore, il tuo animo nobile, e i tuoi sentimenti per lui-
Facendo un ultimo sorso, la giovane, che fino a quel momento aveva parlato con lo sguardo fisso fuori dalla finestra, si voltò per guardare Astrid negli occhi.
T: E vedo come Cloud ti guarda, come ti cerca, come si illuminano i suoi occhi quando parla di te, quindi ti prego, se non corrispondi i suoi sentimenti lascialo andare, non illuderlo, non ferirlo perché non se lo merita-
Pt.2

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parte due astridreonhato

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astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Lasciami. Ma regalami un giorno.
Lasciami. Quando poi farà buio e vai via di nascosto.
Lasciami. Solo un po' di profumo e un bicchiere con dentro un ricordo, mettici un bacio e veleno con ghiaccio.
Lasciami. Ma fallo in silenzio.
Lasciami. Ma ti prego fai in modo che non me ne accorga.
Lasciami. Ma regalami un sogno.
Lasciami. Con la nostra canzone e un bicchiere con dentro un tramonto, mettici un bacio e veleno con ghiaccio.
Lasciami. Ma non farmi capire.
Lasciami. Col pudore di chi vuole piangere ore.
Ma che giorno è? È il primo giorno senza te, ho bevuto il veleno e ho capito la parte peggiore di me.
Ma che giorno è? È il primo giorno senza te, ho bevuto il tuo bacio e ho sentito la parte migliore di te.
Quella che mi mancherà, quella che non scorderò..mai.
Non fu un vero bacio, fu più un sussulto di labbra, un bagnarsi le labbra di un nettare preziosi e prelibato, così unico e raro da dare alla testa senza nemmeno berlo. E in quello sfiorarsi, in quel sussulto, il moro percepì un potere mai provato prima, una sensazione unica e inebriante, lui, che aveva assaggiato e gustato ogni tipo di bacio, mai in tutta la sua vita si beò di così tanta purezza..una purezza che apprese non potergli appartenere mai. Ma non ebbe il tempo né di poterne chiedere di più, né di scusarsi per il gesto che, improvviso come un fulmine a ciel sereno in una giornata d'estate, la porta di spalancò, gli occhi severi di Cloud andarono a posarsi sui due, a fare eco, uno sguardo più divertito di una giovane sconosciuta, e mentre Astrid sprofondò in uno stato di panico ed imbarazzo, Zack scoppiò in una risata divertita dalle sfumature isteriche.
Z: non potrò mai competere con te eh!-
Astrid panic time e parole sconnesse a caso *pat pat*
A ristabilire l'ordine ci pensò la giovane mora, che con passo deciso si diresse verso la castana.
T: ahi ahi, voi maschi non ne fate mai una giusta-
Giunta a ridosso di Astrid, allungò la mano verso di lei, tanto per presentarsi quanto per aiutarla ad alzarsi.
T: io sono Tifa, la sorella di quell'odiota e..l'amore mai corrisposto di Cloud-
Giusto per non aggiungere pressione ad una situazione che sembrava già tesa.
Z: lo so lo so, forse ho un po' esagerato, ma volevo capire cos'avesse di così speciale il fiorellino-
-Ora ti senti soddisfatto?-
Z: quasi..se aveste tardato di altri dieci minuti magari avrei potuto..-
Ma non finì la frase, fu un lasso di tempo breve e imprevedibile quello che passò tra l'ultima parola pronunciata da Zack e, il colpo che il biondo gli sferrò in pieno stomaco.
-Ti avevo avvisato di non esagerare Zack!-
Z: ahi..tch! E io ti avevo detto che non puoi permetterti di lasciare da sola un fiorellino indifeso come lei!-
-Tu fai l'idiota con lei, e la colpa sarebbe mia?-
Z: si cretino! È palese che tra voi ci sia qualcosa di forte, ma sei troppo vigliacco per dichiararlo!-
-Adesso mi hai stufato! Vieni fuori che ti tappo quella bocca per sempre!-
Pt.1

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Parla di persone che iniziano con: A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z

Ahaha dc!! allora:
-Alessandro Monaco: rompi coglioni ma ottimo per copiare.
-Beatrice Urbani:Bellissima ragazza e testarda come un muro!
-C:non mi viene in mente nessuno..
-Davide Marangon: Stupido come pochi ahaha
-Erja: Simpatica, bella ci mette la testa su ogni cosa.
-Federica Rossato: La mia cugi ubriacona.
-Giuseppe Bertinato: Grandissimo capitano!! Quando si mette non molla un cazzo!!
-Lodovico Povoleri: Ci mette la grinta anche quando non serve! È un trattore!!
-Milos stepic: Fumatore come pochi!
-N-
-Omar Dhaliwal: Grandissimo amico! mi manchi bro!!
-Pierluigi Massegnan: Uomo finito ahah! tifa il Verona il Toso!!
-R-
-Stefano Gennarelli: il cugino e il migliore amico numero 1!!
-T-
-U-
-Vittoria Zorzanello: Cugina ritardata!:)
-Zakkaria Mizane: il mio marocchino preferito!!

Language: English