https://ask.fm/Cloud2k23/answers/173190107949 https://ask.fm/Cloud2k23/answers/173191616813 https://ask.fm/Cloud2k23/answers/173191617325
*Notte lunga.
Notte intensa.
Notte che si era trasformata in giorno.
Giorno che portava con sé nuovi sapori e avventure.
Giorno che doveva essere iniziato con tutte le energie del mondo — badare bene però che Astrid era stata sottoposta ad una intensa attività fisica e che il suo stomaco era a digiuno da un numero ignoto di ore, quindi, direi che la sua reazione fu più che legittimata e per nulla esagerata.*
- c i b o ~
*Il formato zombie non subentrava da quella volta in cui Astrid aveva litigato con sua mamma e lei, per ripicca - ragazzina capricciosa! - si era messa a digiuno, scommettendo che sarebbe resistita e che avrebbe vinto lei, anche a costo di morire di fame. Un omicidiø c'era quasi stato! E anche questa volta stava succedendo, ignara delle sue azioni, la fame aveva preso il sopravvento, evocando il mostro che risiedeva in lei — altro che Sukuna!
________________
S: ⟨⟨Qualcuno ha osato pronunciare il mio nome invano? Vi stermino tutti quanti, sudici insetti insignificanti⟩⟩
- nessuno stava parlando con te! *Linguaccia*
______________
Evitato l'omicidio, Astrid rimase inerme nel letto, con la lingua fuori dalla bocca a penzoloni, gli occhi sgranati iniettati di sangue, le fauci secche e lo stomaco che intonava il borborigmo, in attesa di ricevere la pozione magica.
"È pronto" — veramente si aspetta che una come lei si alzi dal letto? In questo stato? Come minimo doveva portarle la colazione a letto: e invece no! Altro che gentleman, prima prende e poi manco dà! Quantomeno si era degnato di prepararle un banchetto coi fiocchi. A quella visione, Astrid non attese alcun permesso, e si rifocillò — buon sangue non mente, dopotutto è una Reonhato!
Tornata fresca e cristallina, eterea come una rosa, giovane fanciulla fatata e sorridente - come se nulla fosse - i due giovani cominciarono dovutamente la loro giornata — e cosa se non con una divertente mlmlmlmlml? No? Niente? Astrid aveva atteso abbastanza per ricevere la sua arma. Si incontrano con Zack e Tifa in città - sguardo ammiccante di lei, di chi ne sa una più del diavolo. Astrid imbarazzata dal suo sapere - tuttavia, passò poco che quel cielo sereno si ricoprisse di nuvole grigie e di cariche elettriche tempestose.*
- oh no, che peccato!
*Pigolò la giovane, portando gli occhi tristi al cielo. Ma perché mai due gocce d'acqua dovrebbero frenare il suo shopping sfegatato? Certo, due gocce di pioggia no, ma due mani senz'altro. Quelle scene alla spazio/tempo, tratte da film sci-fi e fantascientifici, che trattano quel magico mondo interdimensionale che tutto sa eccetto che di realtà; Astrid viveva in un mondo dove, effettivamente, le dimensioni esistevano e i due giovani che provenivano da mondi differenti ne erano una riprova. Ciò nonostante, essere sballottati improvvisamente è sempre uno shock e benché Astrid fosse tornata a casa, lo status confusionario le fu concesso. Ma alla visione di nonna Yuna, come si può non essere felici?*
- nooonninaaaa!!!~
Notte intensa.
Notte che si era trasformata in giorno.
Giorno che portava con sé nuovi sapori e avventure.
Giorno che doveva essere iniziato con tutte le energie del mondo — badare bene però che Astrid era stata sottoposta ad una intensa attività fisica e che il suo stomaco era a digiuno da un numero ignoto di ore, quindi, direi che la sua reazione fu più che legittimata e per nulla esagerata.*
- c i b o ~
*Il formato zombie non subentrava da quella volta in cui Astrid aveva litigato con sua mamma e lei, per ripicca - ragazzina capricciosa! - si era messa a digiuno, scommettendo che sarebbe resistita e che avrebbe vinto lei, anche a costo di morire di fame. Un omicidiø c'era quasi stato! E anche questa volta stava succedendo, ignara delle sue azioni, la fame aveva preso il sopravvento, evocando il mostro che risiedeva in lei — altro che Sukuna!
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S: ⟨⟨Qualcuno ha osato pronunciare il mio nome invano? Vi stermino tutti quanti, sudici insetti insignificanti⟩⟩
- nessuno stava parlando con te! *Linguaccia*
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Evitato l'omicidio, Astrid rimase inerme nel letto, con la lingua fuori dalla bocca a penzoloni, gli occhi sgranati iniettati di sangue, le fauci secche e lo stomaco che intonava il borborigmo, in attesa di ricevere la pozione magica.
"È pronto" — veramente si aspetta che una come lei si alzi dal letto? In questo stato? Come minimo doveva portarle la colazione a letto: e invece no! Altro che gentleman, prima prende e poi manco dà! Quantomeno si era degnato di prepararle un banchetto coi fiocchi. A quella visione, Astrid non attese alcun permesso, e si rifocillò — buon sangue non mente, dopotutto è una Reonhato!
Tornata fresca e cristallina, eterea come una rosa, giovane fanciulla fatata e sorridente - come se nulla fosse - i due giovani cominciarono dovutamente la loro giornata — e cosa se non con una divertente mlmlmlmlml? No? Niente? Astrid aveva atteso abbastanza per ricevere la sua arma. Si incontrano con Zack e Tifa in città - sguardo ammiccante di lei, di chi ne sa una più del diavolo. Astrid imbarazzata dal suo sapere - tuttavia, passò poco che quel cielo sereno si ricoprisse di nuvole grigie e di cariche elettriche tempestose.*
- oh no, che peccato!
*Pigolò la giovane, portando gli occhi tristi al cielo. Ma perché mai due gocce d'acqua dovrebbero frenare il suo shopping sfegatato? Certo, due gocce di pioggia no, ma due mani senz'altro. Quelle scene alla spazio/tempo, tratte da film sci-fi e fantascientifici, che trattano quel magico mondo interdimensionale che tutto sa eccetto che di realtà; Astrid viveva in un mondo dove, effettivamente, le dimensioni esistevano e i due giovani che provenivano da mondi differenti ne erano una riprova. Ciò nonostante, essere sballottati improvvisamente è sempre uno shock e benché Astrid fosse tornata a casa, lo status confusionario le fu concesso. Ma alla visione di nonna Yuna, come si può non essere felici?*
- nooonninaaaa!!!~