A scuola mi domandarono cosa volessi essere da grande. Io scrissi “Essere felice”. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io risposi che loro non avevano capito la vita.
Sembri un ragazzo molto dolce, intelligente, filosofico e che ha capito come affrontare la vita, ossia vivendo te stesso senza pensare a cosa dicono gli altri di te.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca priva di applausi.
L’idea che personalmente ho delkarma,non è quella di una punizione. Lo vedo piuttosto come un mezzo per correggere in tempo reale la nostra traiettoria e quindi il nostrofuturo. Questa mia convinzione è maturata soprattutto dall’osservare la storia delle persone in un lungo arco di tempo. Tutti noi, se ci ostiniamo a percorrere unastrada sbagliata, arriveremo presto o tardi dove questa strada conduce. Per questo non ha alcun senso accusare qualcun altro della nostra condizione, all’infuori di noi stessi.