E quindi? Questo non significa che io mi senta chissà chi, ho più momenti no che altro, semplicemente il mio metro di paragone sono io, non gli altri, non i loro interessi, non quello che sanno o fanno, non il loro bagaglio culturale, da cui tra l'altro posso attingere gratuitamente per ampliare il mio di tutto ciò che può suscitarmi interesse.
Ti sei mai sentit* totalmente inadeguat* intelletualmente confrontandoti con altre persone?
Mi capita più spesso di restarne affascinata, perché mai dovrei sentirmi inadeguata? Sono le situazioni, le circostanze o gli atteggiamenti talvolta, ma non l'intelletto e non so, non ci trovo un senso onestamente, conosco i miei limiti.
ti sei trovata meglio ai serali, per quanto riguarda gli orari?
Sarà che ho sempre avuto problemi a dormire e quindi il fatto che fossi abituata ad essere concentrata nella lettura/visione di cose mi ha aiutato, forse anche i professori e l'ambiente in generale come gli stessi compagni di classe o il bidello, quindi il mio atteggiamento magari era più propenso alla positività per questi fattori nonostante avessi le mie mille cose da fare durante il giorno, la sveglia preso e venti minuti di macchina tra scuola e casa, ma giuro che mi sono pesati molto di più gli anni precedenti in cui dire che rendevo zero è farmi un complimento.
Accidenti, è difficilissimo! Incredibilmente ho tantissime mamme per la testa che gridano "io! io! io!", posso dire che tutte mi abbiano un po' accudita, ma ce ne è una di cui sono gelosissima e mannaggia, che fatica pensare di scrivere il suo nome. Parto dal padre, che su di lui mi sento più serena: Leroy Jethro Gibbs, dalla serie tv NCIS. La mamma, eh la mamma, la mamma è: (Isa)Belle, dal libro "Mia madre non mi ha mai spazzolato i capelli" e dai, ce l'ho fatta.
è meglio fare scuola anche il pomeriggio da lunedì al venerdi o tutte le mattine fino a sabato? perché?
Non ne ho idea, ho resettato il concetto di studiare alla luce del sole ed anzi, ho fatto quasi fatica ad applicarmi durante le prove d'esame: ho frequentato felicemente gli ultimi tre anni di scuola superiore dalle 18:30 alle 23:30, dal lunedì al venerdì. Ricordo solo vagamente quanto poco fossi entusiasta (e altrettanto produttiva) durante le ore pomeridiane alle elementari: secondo me è inutile tirare così tanto la corda, c'è bisogno anche di altro.
Una classe vorrebbe andare in gita ma a causa di un compagno down, che implica spese e difficoltà pratiche. Il ragazzo decide di sua spontanea volontà di non aderire e permettere agli altri di farla, ma i professori non accettano. Che ne pensi? Secondo te sarebbero dovuti andare o è irrispettoso?
Clap clap all'eleganza dei professori e alla sensibilità della classe: wow.
hai mai paura di farti vedere presa male, senza trucco, appena sveglia?
No, esco sempre di casa struccata, se non rarissime occasioni e non me ne sono mai fatta un problema. Mi scoccia solo tipo alzarmi e trovarmi gente per casa ed essere ancora in pigiama, ma nulla che mi imbarazzi comunque che tanto la faccia di poop ce l'ho 24 ore su 24.
dite per ogni lettera dell'alfabeto italiano un nome che vi piace
Giuro che non conosco l'alfabeto, ti dirò dei nomi a random: Amelia, Salvatore, Filippo, Ginevra, Patrizia, Chiara, Enea (si può considerare italiano? non penso) Angelo, Velia, Romeo, Mafalda, Teresa, Laura, Ilenia, Nicola, Dania, Sofia, Olivia.
Cosa fai, nel tuo piccolo, per rendere migliore il mondo?
Credo di non far del male a nessuno, dispendio le mie energie in buoni propositi e buone azioni, uso la macchina solo per lo stretto indispensabile, faccio la raccolta differenziata anche se talvolta l'egoismo dovuto alla pigrizia me la porta a noia, non strappo i fiori e mi avveleno per diventarne il prima possibile concime, sospiro mentre sogno un altro viaggio a Stoccolma ma senza coprire il sospiro degli altri, porgo l'orecchio a chi ha le parole incastrate fra i denti.
Il moscerino - un grazie mille molto speciale alla mamma-moscerino per il 14!!!!!
l'erba del vicino é sempre piú verde?
Nella casa in cui vivevo prima la mia vicina era fiorista e insomma, il suo giardino più che avere l'erba più verde diciamo che era un giardino e quello di tutti gli altri non lo era. Ora i miei "vicini di casa" stanno a tipo 300 m da me e il giardino loro non ce l'hanno però hanno un grande prato verde dove nasce una cosa che si chiama cosa sto dicendo.
Tutti, o quasi, abbiamo sentito la notizia della sedicenne stuprata da quattro ragazzi. C'è che incolpa i genitori per la mostruosità dei ragazzi. è del tutto vero? che ne pensi?
Sono quattro giorni che vivo sui libri, non avevo proprio idea della cosa. Comunque la prima domanda non ha molto senso perché la verità non la sa nessuna terza parte e non sta quindi certo a me ricostruirla su fatti che nemmeno conosco.
Se avessi un figlio o un fratello minore, vorresti che si impegnasse a scuola? Ritieni importante i buoni voti e l'impegno? Se non si applica abbastanza e/o non ha il massimo, cosa fai? (ho letto le domande precedenti, mi scuso per la monotematica, ma mi interessa molto)
Se non è nelle sue corde è già stressante l'obbligo di frequentare un posto in cui si trova male, sarei una deficiente se gli facessi pure pressione per rendere quanto una Ferrari se è un Maggiolino.
Sì! Anni fa ci sono pure stata dentro ad un cavallo, e insomma, è una strana sensazione quella che si prova nel sapere che i tuoi aneddoti da bar vengono studiati a scuola.
cosa faresti se tu fossi un medium sognando un incidente in futuro?
In realtà mi è capitato un paio di volte di fare sogni premonitori, finché i fatti poi non si sono svolti io non me ne ero resa conto.
weciao sono ritornato con le mie super domandone ?
oggi vi chiedo: sei una persona con molta autostima? cosa riesce ad abbassartela e cosa invece riesce ad alzartela?
Risposta evergreen che riprongo allo sfinimento: i problemi di Autostima li lascio molto più che volentieri ad Autostima ché io ho già i miei a cui badare.
Caramellina! ? ? Ti mando in privato l'outfit di oggi: gonnella bianca da gita nei campi di grano e canotta da basket di mio padre, e ci sono pure uscita messa così ahah, mi sono lasciata una scia infinita di papabili fidanzati alle spalle! Love you too!!!!!!!! (Buona fortuna per gli esami che hai settimana prossima, daje tutto!)
Sì, non sempre è possibile scegliere la via della felicità ed è facile che, tutto ciò che accade e percepiamo sistematicamente ogni giorno, diventi routine.
Faresti mai l'avvocato? Che capacità ci vogliono per tale professione, a tuo parere?
Da bambina era la mia più grande ambizione, dicevo a tutti che avrei studiato giurisprudenza e mi chiamavano pure l'avvocato delle cause perse per via della mia insostenibile tendenza a ribattere, a difendere l'indifendibile - le mie malefatte, in primis. Ora l'appellativo si è evoluto in rompiballe e all'università non ci penso nemmeno per sbaglio, whoops. Comunque sia, sicuramente non è mestiere per tutti e nemmeno tra i più sicuri, non solo per quanto riguarda la spietata concorrenza ma proprio per l'incerta sicurezza in cui svolgere l'attività in sé: non mancano le minacce di morte, ad esempio. Sul lato pratico, sicuramente bisogna amare il diritto e saperci sguazzare in mezzo ma, alto là!, significa saper usare, leggere e interpretare il contenuto dei codici e non, come si tende a credere, sapere ogni articolo o norma a memoria, come dice il patrono della mia ormai ex classe - prof di diritto e avvocato di professione - "bisogna conoscere la razio, dovete conoscere la razio!!!" L'unica capacità che credo occorra avere in ogni ambito è la buona volontà.
Praticamente è la stessa domanda di prima.. allora, sicuramente essere ben predisposti alla comprensione ed avere le misura di quel che siamo e che ci circonda è una buona base, ma mica è detto che ci venga costruito sopra un grattacielo.
È normale e adolescenziale aver paura di lavorare in posti pubblici per insicurezza del proprio aspetto e paura del giudizio degli altri su esso?
Io non sono nessuno per dire cosa sia normale o no, ma certo è che arrivati all'età adulta le paure mica decidono di scomparire di punto in bianco, dal giorno alla notte, pff, addio insicurezze, incertezze: oggi siamo adulti! No, non funziona propriamente così. Ribadisco, non posso dire se sia o meno un giusto sentire ma è mai possibile, oggi, non potersi sentire a proprio agio e vivere serenamente? Non è giusto che tu ti senta in difetto andando a lavorare e, in questo senso, non è normale.
Hai mai sognato di vincere la lotteria? Cosa faresti con tutti quei milioni?
Una volta mi è stato regalato un gratta&vinci, io gratto e per tipo mezz'ora ho creduto di aver vinto 200.000 euro finché non mi è stato fatto presente che non so leggere.
Cosa Fai quando bussano forte al citofono ma te non vuoi apri
A meno che uno il citofono non lo senta SUONARE, ho sempre trovato molto scortese il non aprire la porta ma essere palesemente in casa. Non mi è mai capitato di non voler aprire perché proprio non lo concepisco, al massimo non ho voglia di accogliere determinate persone - dato che vivo con i miei - e nel caso mando avanti qualcun altro tipo quando vengono alcune amichette di mia mamma che proprio non reggo: apro, chiamo mia madre e mene vado.
Secondo te fare teatro che vantaggi porterebbe? (dicono per esempio aiuti a superare la timidezza)
Ti dico di sì per esperienza personale. Durante la primissima adolescenza mi ero inserita in una compagnia tirata su dal nulla da un'amica d'infanzia di mia madre. Nei due anni in cui partecipai - dopo di che non riuscì a mantenere in piedi la cosa, per mancanza di fondi - ricordo che gradualmente smisi completamente di balbettare, di sentirmi a disagio nel rapportarmi agli altri e addirittura mi dichiarai a un ragazzetto, cosa che andò male ma comunque lo feci e non credo che senza quell'esperienza ne sarei stata capace - tipo, ora: mai nella vita. Mano a mano che il tempo mi allontanava da quel periodo, comunque, tutti i miei progressi hanno deciso di volatilizzarsi e in più secondo mio padre il teatro era una perdita di tempo: per una che non ha mai sopportato le convenzioni era decisamente meglio far parte di una squadra di karate - gettò poi la spugna vedendo che manco alla cintura gialla c'era la speranza di arrivare. Per cui, ti consiglio vivamente di provare, anche se potrai risultare il peggior attore della storia, viviti la cosa con serenità e vedrai, sono sicura, ti porterà alla scoperta di tanti lati della tua personalità che non conoscevi, sentendoti meglio con te stess*.
vi siete mai nascosti dietro un'identitä fittizia e per quale motivo ~^~ ad esempio "oh guarda quella cantante somiglia troppo a me ora dico al mondo di essere io e copio tutte le sue cose"
Ho la fortuna della fatica, quella di dover star dietro alla mia sola identità, impegno che mi è sempre bastato e avanzato.
Secondo te è sbagliato e limitante definire una persona con aggettivi? (dire che è solare, sveglia, ecc)
"Definire" di per sé è un'azione che va a circoscrivere, ma certo è che prendere tutto alla lettera è un po' uno strazio: non voler definire (se stessi e/o gli altri) trovo sia differente da una forma di mera descrizione per cui, tra l'altro, un aggettivo risulta utile e appropriato. Se una descrizione scevra di aggettivi dovesse essere indicata per una persona, allora lo dovrebbe essere pure per qualsiasi cosa in virtù di una linea di coerenza che, a questo punto, ha definito senza alcuna parola attraverso un approccio volutamente limitato. Perché se una persona è solare bisognerebbe aver riguardo nel dirlo? Sinceramente mi sfugge il senso..