Sarei un punto e virgola perché è simbolo di un movimento,una campagna internazionale chiamata "The Semicolon Project". L'iniziativa incoraggia tutti coloro che hanno sperimentato depressione, ansia o pensieri negativi a disegnare un punto e virgola sulla pelle. A simboleggiare la scelta di non interrompere la vita nonostante qualunque difficoltà. "Il punto e virgola rappresenta un frase che l'autore avrebbe potuto terminare, ma che ha deciso di continuare. Quell'autore sei tu e la frase è la tua vita".
Domanda very much a tema: che tipo di malati siete? Rimanete tranquilli a letto, fate storie per le medicine o pensate di chiamare le onoranze funebri per due linee di febbre?
Questa domanda cade a pennello in quanto da ben una settimana non esco di casa. Credo di stare impazzendo Astrid, inizio a sentire le voci ed avere visioni. Scherzi a parte sono una tipa piuttosto tranquilla in ogni situazione quindi anche quando sto male mi chiudo nel piumone stile involtino primavera e da lì non mi muovo se non per andare al bagno o mangiare (o per fare entrambe le cose insieme) . Mi lamento dei medicinali non perché mi facciano ribrezzo ma perché non sono fan delle pillole,tuttavia capisco che quando si è al limite della sopportazione e con 39,9 di febbre siano l’unico mezzo per uscirne.
Contrariamente a tutti quelli che durante un dibattito sull’omosessualità se ne escono con la solita frasetta “ io non discrimino, ho un mucchio di amici gay” e poi magari non ne conoscono nemmeno mezzo,io sarò sincera. Non ho amici gay.
La pace dei sensi. Sfortunatamente per me ho uno spirito tutt’altro che zen, mi lascio facilmente trascinare emotivamente parlando e mi ritrovo sempre a sentirmi tesa qualsiasi sia la circostanza. Cosa cerco? Serenità
Le babbucce, valgono come capo di abbigliamento? Ritraggo la mia condizione attuale in una poco dignitosa immagine di me con delle babbucce. In mia discolpa posso dire che ho freddo ai piedi.
La sincerità, non solo quando si tratta di un rapporto amoroso ma in generale,apprezzo l’uomo vulnerabile che non teme di poter esprimere le proprie emozioni, paure. Penso davvero che sia una dote importante perché permette di essere se stessi senza alcun vincolo.
Proprio oggi ho finito di guardare New Girl, mi ha presa tantissimo e l’ho trovata a dir poco coinvolgente. Anche se la trama non è intricata la caratterizzazione dei personaggi rende la serie piacevole e appassionante.
09 Gennaio: Proust Questionnaire Day 3; Il tratto principale del tuo carattere?
Ragazzi credo di aver fatto un disastro, i primi due day che vi ho mandato erano rispettivamente il quinto e il sesto, non vi spiego il motivo per lo spazio. Ricomincio dall'inizio e poi quei due li salto.
Lo so che per alcuni di voi parlare di politica è urtante ma per me è una cosa importante ti chiedo solo una cosa il 4 marzo andrai a votare?
Si perchè votare non solo è un diritto costituzionalmente ma anche e soprattutto un dovere civico. “ Spesso sento dire “a me la politica non interessa” oppure “io non voto, tanto sono tutti uguali”. Spesso si cercano delle ragioni per questo tipo di affermazioni e comportamenti. Spesso ci si abbandona all’indifferenza, divenendo cinici, pensando che “nulla potrà cambiare perché le cose sono sempre andate così”. Beh vi state sbagliando. Le cose cambiano. La storia ce lo insegna. Voi, indifferenti, appartenenti al limbo della vita, che non prendete mai posizione, che vi muovete solo per scostarvi se il vostro orto rischia di prendere fuoco. Voi che non parteggiate e che rimanete fermi su verità opinabili e fondate su sabbia mobili.” Siete un ammasso di pecore. “Vi prego, andate a votare. Ma se non ci andate, allora fatemi un piacere: non lamentatevi della vostra vita che va a rotoli, perché la colpa sarà solo vostra che avete permesso agli altri di rovinarvela.” Votate per cambiare le cose e perché avete il diritto di decidere il vostro futuro non mettendolo in mando ad estranei.
Sogno un mondo in cui sono tutti uguali, nel quale per essere accettati non bisogna fare a gomitate o combattere battaglie perse in partenza. Sogno di sentirmi al mio posto e non sempre fuori luogo, in viaggio per mete estranee da poter chiamare “casa”.
Vi lamentate dei nativi digitali, dei giovani di oggi senza valori, “ammassi di ansia”, dimenticando che il mondo così com’è lo avete lasciato voi nelle nostre mani. “Siete il futuro” ci dite con aria disgustata, lasciatemi dire una cosa, i vecchi ideali si sono persi procedendo al passo con i tempi e questo è certamente vero, tuttavia noi non siamo solo ragazzini con uno schermo, se solo riusciste a darci fiducia e a non remarci contro riusciremmo a dire la nostra, a cambiare le cose perchè siamo non solo la generazione dei nativi digitali, ma anche quella delle belle idee rivoluzionarie.