Shamandalie ~

Niente.
Non credo di avere niente da offrire, la mia scarsa autostima mi urla contro che no, non sono una bella persona, non ho niente di bello da offrire agli altri.
E mi chiedo, giorno dopo giorno, cosa la gente ci trovi in me.
Perché continuano a cercarmi, perché gli piaccio così tanto, perché continuino ad insistere sul fatto che io sia una bella persona.
Non lo sono.
Sono egoista, egocentrica, sono superficiale, non mi reputo intelligente, sono sarcastica e misantropa ed un'altra marea di aggettivi che non mi vengono in mente al momento.
Posso offrire la simpatia, battute su battute che prendono in giro me stessa e gli altri, quello che ci circonda, libri e film. Critico tutto con il sorriso sulle labbra, quello si.
Forse è per quest'aria di positività che la gente pensa che io sia una brava persona.
Beh, si sbagliano.

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Leggo e ripeto, leggo e ripeto. E' l'unico modo che ho per imparare un argomento. A volte faccio delle ricerce per cercare di capire in ambito pratico cosa significa una determinata cosa o quando e come è stata applicata una determinata legge, ma fondamentalmente, leggo e ripeto XD
A volte ci sono quegli argomenti che ti appassionano e che riesci a comprendere immediatamente, altre volte invece quelli che non mi entrerebbero in testa neanche se l'argomento l'avessi scritto io.

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In passato, sopratutto al liceo, ricordi di averlo fatto qualche volte. A storia, non mi ricordo precisamente quando (4 anno probabilmente) per capire un argomento la prof ci disse di andare a vedere il film "Wall street - il denaro non dorme mai", e quello che doveva essere un momento di studio è diventato un momento di svago *O* Non solo il film mi è piaciuto tantissimo (Shia Labeuf *_*) ma ho anche preso un voto alto perché solo io ed il mio compagno di banco eravamo andati a vederlo e all'interrogazione ero andata benissimo. *soddisfazioni*

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Tante volte mi sono chiesta quale fosse la mia strada e tante volte non sono riuscita a darmi una risposta.
Se il percorso era già tracciato, io non riuscivo a vederlo. Ma non riuscivo a prendere neanche una decisione di mia spontanea volontà.
Molte delle decisioni che prendo non sono ponderate, perché mi conosco e so che se ci penserò su, troverò mille buoni motivi per non fare una determinata cosa. Per questo agisco d'istinto.
Il mio problema è che non posso fare affidamento sui miei genitori, perché con loro parlo poco e niente, per cui non posso farmi aiutare da loro. Sono stata sola per molto tempo.

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Ciò che mi ha scombussolato di più in assoluto, è stato il problema sulla mia sessualità. Vedevo i ragazzi, e non mi sentivo attratta da loro. Vedevo le ragazze, e non mi sentivo attratta nemmeno da loro. Mentre gli altri amici non facevano altro che commentare i corpi perfetti di uomini e donne, io restavo impassibile. Zero emozioni. Erano solo dei corpi. Corpi senza alcuna attrattiva.
Qual'era il mio posto allora? Perché dovevo essere così diversa dagli altri? Perché non potevo essere normale?
Mi sono sentita confusa, sbagliata, non tanto per l'idea in sé, ma quanto per l'incapacità di prendere una decisione. Decidere di uscire dall'oblio facendo un passo avanti.
Ero confusa perché non riuscivo a capire quale fosse il mio posto. Forse, lo sono anche adesso. Non lo so. Sono confusa.

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PS: Non so se è ciò che ti aspettavi, ho solo lasciato vagare i pensieri.
PS del PS: Sei stata dolcissima ad avvertire <3 Ho altre tue domande in sospeso, con calma risponderò anche a quelle. Promesso.

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Entrambi.
I libri sono i compagni perfetti, ti trascinano nel loro mondo e ti sanno incantare. Fanno muovere la tua immaginazione, ti portano a pensare come sarebbe il personaggio o il luogo che sta visitando, se fosse reale.
I libri ti sanno incantare e, se sono quelli giusti, non ti stancano mai.

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I film invece hanno quel 'nonsochè' di spettacolare. Quel qualcosa che ti lascia incollato alla sedia e con gli occhi sullo schermo. Ti fanno dire "wow" per gli effetti speciali, e ti commuovono quando gli attori sono bravi. E poi ci sono le musiche, che probabilmente più di ogni altra cosa ti toccano il cuore. Inconsapevolmente ti entrano nella mente e non se ne vanno più.

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Quando vedo un film tratto da un libro che ho letto, vado al cinema con la consapevolezza che il film tralascerà sicuramente mille dettagli, inventerà cose, ne stravolgerà altre. Ma quando il film finisce e si riaccendono le luci, quasi mai esco dalla sala delusa.

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Non so in realtà.
Metto le mani avanti e dico che non ho visto né il film di cui tu parli, né (ahimè) ho ancora letto il libro.
Ora: ho sempre avuto il pallino dell'amore dannato e della vita immortale. L'unico motivo per cui rimpiango di essere mortale, è l'impossibilità di vedere le epoche future. Mi piacerebbe davvero poter vedere come sarà il mondo tra 100, 200, 1000 anni. Vedere come l'uomo si adatta, come sopravvive, come si evolve.
Anche un amore immortale potrebbe finire.

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Comunque sia, dipende tutto dai casi. Quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi? Perderei tutte le persone a me care. Li vedrei morire, uno ad uno, senza poter fare nulla per evitarlo.
D'altro canto però resterei giovane in eterno, potrei guardare il mondo evolversi, morire e rinascere.
Come sarebbe vivere un amore immortale? Vivere per sempre con la persona amata? L'eternità sarebbe sopportabile oppure prima o poi ci si stancherà l'uno dell'altra? A quel punto, varrebbe davvero la pena aver perso tutto, per un amore che prima o poi sarà destinato a finire?
Se parliamo di vampiri, posso prendere ad esempio quelli descritti da Anne Rice. Come sarei da immortale? Manterrei la mia anima mortale come Louis (Intervista col vampiro) oppure proverei piacere nell'uccidere come Lestat?

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Mentre leggevo ho pensato a due cose:
• Una persona.
• Un'idea.

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Entrambe entrano nel nostro cuore e nella nostra anima, in maniera diversa eppure molto simile.
Una persona entra nella nostra vita così, per caso. Decide di restarci. Pian piano la sua presenza diventa costante, diventa una routine, diventa qualcosa di cui non possiamo fare a meno.
Questa persona diventa importante senza che uno se ne renda conto. Diventa così importante da desiderare di averlo sempre accanto. Non riesci a togliertela dalla testa quella persona. Provi a pensare ad altro ma lei torna sempre in un modo o nell'altro.
Torna sempre.

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Anche le idee fanno così. Ti vengono in mente e chi te le toglie più? Ti resta il pallino, vuoi realizzarla in ogni modo e ad ogni costo o non la smetterà di tormentarti. A me succede spesso, quando mi viene in mente qualche idea per una storia o per qualche codice. Non riesco a pensare ad altro finché non metto tutto per iscritto. Se prima non metto in pratica quello che mi è venuto in mente, non potrò fare nulla per il resto della giornata.

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Amore...
L'amore è un sentimento che mi è rimasto sconosciuto per tantissimo tempo. Sono una persona che tende a legarsi molto agli altri, ma sono anche una persona che si stufa facilmente. Per lungo tempo non sono riuscita a concepire come la gente potesse impegnarsi per anni o per tutta la vita con la stessa persona. Ma non si annoiano? Ma dopo un po' non diventa sempre la solita routine? Come fanno a sopportarsi per così tanto?
Per molto tempo me lo sono chiesto, ed ho vissuto la mia vita per di più da sola, conoscendo gente, ragazzi e ragazze, senza riuscire ad innamorarmi di nessuno di loro.
Ma poi, cos'era l'amore? Come puoi definire qualcosa che non conosci? Come puoi capire se quello è amore o solo una cotta? E se per l'altro è amore e per te no?
Si inizia a frequentare una persona perché piace, fisicamente e caratterialmente. Si inizia a frequentare una persona perché si immagina che questa abbia molto da offrire. All'inizio è una cotta, perché non penso che ci si possa innamorare con uno schiocco di dita. E cosa succede se, dopo un po' di tempo che ci si frequenta l'altra persona dice le fatidiche parole "Ti Amo" e tu provi solo disagio perché si, gli vuoi bene, ma amore?

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E poi è successo. Il 26 Settembre 2009 ho incontrato la persona più importante della mia vita. Un colpo di fulmine, un segno del destino, chiamalo come ti pare. Mi sono innamorata senza neanche accorgersene.
Mi sono innamorata del suo modo di fare, del suo modo di parlare. Mi sono innamorata della sua voce, del suo modo di scrivere. Mi sono innamorata del suo essere, prima che del suo aspetto esteriore.
Ho visto una sua foto solo molti mesi dopo. L'ho incontrato per la prima volta solo dopo due anni, stiamo insieme da 8 mesi.
Quel sentimento è cresciuto, la sua figura ha sbaragliato chiunque altro. Non facevo che pensare a lui, in ogni momento, in ogni luogo. La mia vita ha iniziato a girare intorno a lui, ho iniziato a vivere in funzione della sua persona. Insieme, abbiamo vissuto alti e bassi, litigate, periodi di silenzio reciproco, ma ci siamo sempre ritrovati.
L'amore è quel sentimento che ti porta a mettere sempre da parte te stesso per la persona amata.
L'amore è quel sentimento che ti porta a pianificare, non quello che accadrà domani, ma quello che accadrà tra uno o due anni.
L'amore è quella forza che ti spinge in alto, che ti riscalda il cuore, che ti fa piangere anche solo scrivendo queste poche righe e non saprei dire che tipo di lacrime sono.
L'amore è quando ti dicono 'Ti Amo' ed il cuore batte forte, ed al telefono si sente il sospiro di sorpresa e gioia nel sentirselo dire. "Ti Amo" ti spiazza, ti uccide e poi ti riporta in vita.
Voglio vivere questo sentimento, ora e per sempre.

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