Parola del giorno: LABIRINTO. Condividete immagini, video, gif, racconti. (Continua nella risposta). Scelta da: @Fabina93
Da domani mi dovrò assentare, vi potrete godere almeno una settimana di pace senza le mie domande. Vi lascio con un mio vaneggio sui labirinti che racchiude qualche domanda.
Secondo il mio modestissimo parere nasico, (in realtà non solo mio) possiamo paragonare “il cammin di nostra vita” ad un grande ed intricato labirinto. Se all’ingresso del labirinto ci fossero tre sentieri:
- uno sgombro, apparentemente senza ostacoli.
-uno intricato, pieno di rovi.
- uno con una volta fatta di piante che lo rendono completamente buio, tanto da dover andare a tentoni. Quale di questi tre sentieri scegliereste? Quale secondo voi può essere il più ingannevole fra i tre?
Durante la nostra vita labirintica, imbocchiamo dei sentieri, li seguiamo per poi renderci conto che qualcosa ci blocca il cammino; sareste capaci di tornare sui vostri passi e cambiare strada? O quando vi rendete conto di aver fatto un errore non fate mai un passo indietro per colpa dell’orgoglio?
L’obiettivo è il centro del labirinto, in molti mosaici dell’antichità al centro del labirinto veniva rappresentato un minotauro (con Teseo che gli faceva lo scalpo ma a noi interessa il minotauro) Qual è il vostro minotauro? Quell’ostacolo che trovate insormontabile o che fate difficoltà a superare e che ogni volta vi sbarra la strada? Proprio come il Minotauro che, a guardia della ruina, sbarrò la strada al povero Dante.
Per poter uscire dal labirinto è necessario sconfiggere il proprio Minotauro, proprio come fece Teseo. Quali sono le armi che usate per sconfiggere le difficoltà e abbattere gli ostacoli?
Non ci resta che uscire dal nostro labirinto, un filo d’Arianna ci farebbe più che comodo non trovate? Qual è il vostro filo d’Arianna?
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Secondo il mio modestissimo parere nasico, (in realtà non solo mio) possiamo paragonare “il cammin di nostra vita” ad un grande ed intricato labirinto. Se all’ingresso del labirinto ci fossero tre sentieri:
- uno sgombro, apparentemente senza ostacoli.
-uno intricato, pieno di rovi.
- uno con una volta fatta di piante che lo rendono completamente buio, tanto da dover andare a tentoni. Quale di questi tre sentieri scegliereste? Quale secondo voi può essere il più ingannevole fra i tre?
Durante la nostra vita labirintica, imbocchiamo dei sentieri, li seguiamo per poi renderci conto che qualcosa ci blocca il cammino; sareste capaci di tornare sui vostri passi e cambiare strada? O quando vi rendete conto di aver fatto un errore non fate mai un passo indietro per colpa dell’orgoglio?
L’obiettivo è il centro del labirinto, in molti mosaici dell’antichità al centro del labirinto veniva rappresentato un minotauro (con Teseo che gli faceva lo scalpo ma a noi interessa il minotauro) Qual è il vostro minotauro? Quell’ostacolo che trovate insormontabile o che fate difficoltà a superare e che ogni volta vi sbarra la strada? Proprio come il Minotauro che, a guardia della ruina, sbarrò la strada al povero Dante.
Per poter uscire dal labirinto è necessario sconfiggere il proprio Minotauro, proprio come fece Teseo. Quali sono le armi che usate per sconfiggere le difficoltà e abbattere gli ostacoli?
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