cosa provi in questo momento?
Effervescenza, voglia di scatenarmi da qualche parte, al chiuso in una stanza piena di luci. Mi rendo conto di essere ormai fuori fase per i locali notturni, per i tempi delle lunghe nottate persa a girovagare tra una sala ed un'altra, indecisa se perdermi nel pop o nel semplice - e ancora dignitoso - reggaeton. Ho sempre preferito la musica elettronica, in effetti, i remix meccanici e travolgenti, i suoni che un tempo mi avevano portata ad un giuramento: “prima o poi nella vita: Tomorrowland”. Il pensiero mi esalta e fa sorridere insieme. Riusciresti a vedere Cupido in mezzo ad una folla di f*ttoni, con tanto di ghirlanda fiorita e braccialetti luminescenti categoricamente color rosa fluo? Bene, io sì. Era una domanda a trabochetto la mia. Di fatto, il divertimento non ha limiti, e le etichette a me proprio non piacciono. Ma di questo non voglio parlare, non stasera, priva della mia spiccata vena polemica - ma solo nella ragione - nah. Forse son “vecchia” per certe cose, vintage preferisco dire, considerato che ad oggi quella stessa promessa risulta scavalcata dal desiderio di visitare la Cina durante i festeggiamenti per il capodanno. Un altro “prima o poi”, uno di quelli che mi auguro proprio di non dover rimandare a lungo. Mi sento in questo modo, vincolata, con tanta voglia di ripartire, disposta a staccare la mente in una pista da ballo con uno stivale tacco 10 ai piedi e bicchiere tra le mani. “Ma vaa, giura!”. Lo giuro, una parte di me lo farebbe, una tra le tante. Vedi, io non sono soltanto felpe e camomilla. Nella mia testa esiste un universo ricco di costellazioni, e di tanto in tanto, ove e quando non serve esser presente, mi piace perdermi tra le stesse. Effervescenza dunque, misto al rimorso di non poter far altro che immaginare.
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