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Day 6 citami una serie TV fantasy

Ila_cre’s Profile PhotoIla♥️
Ciao ciao 🍓
Ho pensato per un po' a come rispondere a questa richiesta. Non perché non guardi serie tv fantasy, ma proprio perché vedendone tante, è inevitabile l'imbarazzo della scelta.
Senza contare che bisogna anche prestare attenzione, è un attimo confondere un genere.
A questo proposito, una serie fantasy molto sottovalutata forse, è sicuramente "the umbrella accademy".
Mi ha rapita fin dal primo episodio, oltre ad averla trovata innovativa, probabilmente non unica, ma piacevolmente innovativa — parlo personalmente!
Non c'è mai stato un attimo dove mi distraessi o non lo trovassi intriganti. In alcuni punti può sembrare confusionario, ma poi subito viene tutto spiegato. Nel corso delle sue stagioni ha avuto proprio un bello sviluppo. Una serie che senza dubbio consiglio.
Ha tutto ciò che si possa chiedere da una serie tv.

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Day 6 citami una serie TV fantasy

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Ti piace la neve?

Non ho mai riflettuto sul concetto di neve in quanto tale fino al giorno in cui vidi Code Geass, con la fantastica entrata in scena di C.C. e le sue frasi filosofiche.
«Sai perché la neve è bianca? ...perchè ha dimenticato il suo colore.»
Sembra così banale come frase, eppure addentrandosi al suo interno raccoglie mille significati, sfumature che si cucino sulla pelle di ognuno, al fine di donare differenti interpretazioni, in base ai pensieri, agli umori, al desiderio di ciascuno.
Ormai guardare la neve è un po’ come guardare le persone, senza capirne molto ma cogliendo ugualmente qualcosa. Di per sé non si sa cosa, interpretare l’essere umano credo sia tra le cose più difficili e così anche capire se la neve piace o meno. Razionalmente, ti direi di sì - come può non piacere la neve? - però allo stesso tempo ti dico di no, perché dovendo uscire di casa, prendere la macchina e andare al lavoro con la neve è una vera agonia.
Alla fine.. è inevitabile crogiolare nei meandri profondi di questa domanda. La neve è più di un semplice agente atmosferico, dà da pensare. Come chi immagina con la pioggia, e per ogni singola goccia vi vede un mare, c’è chi con la neve riesce a specchiarsi e dare un colore a una parte di sé che è rimasta incompleta.

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Ti piace la neve

In cosa vi siete diplomati o laureati? Che lavoro fate adesso?

Mi sono gioiosamente e allegramente diplomata nel settore alberghiero, indirizzo cucina.
Dopo aver sbattuto la testa per un anno e mezzo all’università, seguendo la facoltà di scienze gastronomiche (pessima scelta considerando quanto io sia / capra / nelle materie scientifiche), mi sono spostata alla facoltà di filosofia – uno penserà: che salto, due abissi. In realtà no per chi vuole diventare gastronauta, dalle volontà del tutto umanistiche e folkloristiche. Morale della favola, essendo una procrastinatrice nata con un tocco di pigrizia che rende il tutto idilliaco ed etereo, ho seguito la strada più facile: i soldi, soldi che fanno la felicità e io amo essere felice nel mio mare di manga e prodotti per la skin care, mentre coccolo amorevolmente le mie action figure come una bambina di 5 anni davanti a Barbie e Ken.
Attualmente sono una graziosa e simpatica cuoca in un ristorante. Non mieto nessuno ma al contempo non sorprendo nessuno con le mie doti da rinomata culinaria dell’Ottocento. Sono in attesa che il treno / giusto / arrivi alla mia stazione.

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In cosa vi siete diplomati o laureati Che lavoro fate adesso

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Come ti fa sentire la competizione?

SPRENTY1’s Profile Photocioccolata
Vivo la vita come una competizione.
Ah, frase banalissima, mi fa pensare a Tumblr nel suo furore dei tempi d’oro, ma è un po’ la verità. È personale, del tutto. Sentirsi tanto in difetto che anche la cosa più banale - come può essere una relazione d’amicizia - appaia come una competizione. Mh, è come se ogni prova che ci capiti sia un affronto, una sfida – per l’appunto, una competizione.
Forse la competizione più grande che sto vivendo attualmente è il lavoro: mi sono spesso ritrovata con il dito puntato contro, che ormai dò il massimo in tutto e per tutto; cerco sempre di dimostrarmi migliore, pur volendo apprendere dagli altri - sarò scema ma ammetto, soprattutto a me stessa, di avere dei limiti - ciò nonostante la vivo come una perenne sfida. Sapere di aver dato il massimo in quello che ho fatto mi rende fiera – e talvolta sfrontata, è un lato di me che in realtà sto iniziando ad accettare. Bisogna solo fare attenzione, ecco, con l’idea della competizione, di non superare la linea di confine che delimita dal dare il massimo di sé stessi al diventare arroganti e superiori.
Trovo corretto - per un bene personale - darsi degli obiettivi - alla fine la competizione non è altro che un percorso tracciato al quale bisogna puntare al primo posto - ma è necessario prestare attenzione a rimanere nel proprio rango.
Volgarmente ‘’non pisciare fuori dal vaso’’ espressione che riassume perfettamente e precisamente la pappardella di roba che ho scritto finora.
Alla fine di tutto... fa sentire vivi – ah, non sempre! Anche perché, da una competizione, può sempre uscirne il fallimento: direi però che questo concetto servirebbe un discorso a parte, una parentesi che poi sai... bisognerebbe affrontare la tematica de ‘’non mollare’’, ‘’rialzarsi sempre’’, ‘’ciò che non ti uccide ti fortifica’’.. che per carità!, sono tutte espressioni veritiere eh, ma per l’appunto molto alla Tumblr nei suoi tempi d’oro. Ognuno la vive a modo suo, c’è chi la competizione la percepisce come la cosa peggiore della propria vita, chi invece con la spensieratezza, chi come se in realtà non esistesse..
Il bello è che, inconsciamente, ci poniamo tutti dei fini, perché siamo esseri umani, e già la nostra sola mera esistenza è una competizione. No?

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Come ti fa sentire la competizione

Nostalgia. Cosa è per te e come ti comporti a riguardo?

JDreyer’s Profile PhotoBetty
Guardando il muro, bianco, fissandolo come fosse una tela da dipingere, ho percepito un forte vuoto, assenza totale dello spazio e del tempo. Mi sono ritrovata catapultata nei miei medesimi meandri, tarli lontani di una mente inesplorata, dal timore di poterla conoscere.
Nostalgia è la mia infanzia.
Un susseguirsi delle giornate dal sapore di spensieratezza, un cocktail di succo alla pesca e beatitudine. Un gaio che, molto probabilmente, non riassaporerò più. Non è un qualcosa che io possa ordinare al bar.
Semplicemente permea dentro di me, ed è nostalgico, mi fa piangere.
Non ne comprendo il motivo, in realtà. Forse perché ho dimenticato la palpitazione che mi invadeva il piccolo petto. Ora altro non sento che tante emozioni, tanti brividi ma non / quelli /. Ecco, farsi largo la nostalgia, come se avesse qualche virtù sulla mia persona.
E i miei occhi, fissando quella parete, si perdono. I rammenti carezzano la mia effige e tutto si tinge, colori un po' cupi, un po' tristi... ma ugualmente piacevoli, poiché nella nostalgica piacevolezza del fumo che intacca l'aria, scorgo un pezzo di me stessa.
E che fare?
Semplicemente.. la godo.
Chissà che un domani, ripensando a questo momento - a questi momenti - io possa scoprire una nuova sfumatura della nostalgia. Me lo auguro tanto.
Dopotutto, sono dell'opinione che la nostalgia non sia un colore che non possa cucirsi vivamente sulla pelle, tutt'altro! Mi dà proprio la sensazione di sapere di rosa e thè caldo, biscotti alla cannella e aria di salsedine.

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Nostalgia Cosa è per te e come ti comporti a riguardo

Dopo svariati mesi rieccomi quì. La domanda del giorno si basa sulla Costanza. - "La goccia scava la pietra." - Ti reputi una persona costante? (Amplia come vuoi. Ovviamente non è su un concetto specifico perciò libertà di scrittura)

Jim
Dopo svariati mesi - tanti tantissimi mesi - eccomi qui anche io, a ripescare questa meravigliosa domanda.
Mi reputo - con tanta modestia e onestà - una persona un saaaaaacco pigra. Non che ci sia vanto in ciò, ma sono sincera.
Dacché sono piccola non sono mai stata costante in nulla.
Nella dieta.
Nello studio.
Nello sport.
All'università - che chiaramente ho abbandonato, lol.
Alle superiori, per cercare di fare movimento, mi iscrissi nella squadra di pallavolo del mio paese; bhe, dopo due giorni abbandonai tutto. Costanza zero, mi ero stufata nonostante lo trovassi divertente.
Quindi sì, sono totalmente incostante, amo AMO procrastinare.
Al contempo, amo seguire le cose che mi piacciono: leggere, guardare le serie tv, manga, anime — ah, anche cucinare e mangiare li inserirei in questa breve lista.
Ahimè, per uscire fuori dalle righe superficiali dell'interpretazione di questa domanda, sono anche incostante nei rapporti sociali. Questa ammissione sarebbe sicuramente da sussurrare eh, ma quando conosco qualcuno è tra le prime cose che dico: non lo faccio con cattiveria giuro, ma è più forte di me, è dentro la mia persona essere così. Per fortuna, c'è chi lo capisce e mi accetta per come sono, consapevole che nel momento del bisogno sono la prima a correre e a strusciare — per il resto, lasciatemi sopravvivere nella mia pozza.

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Dopo svariati mesi rieccomi quì La domanda del giorno si basa sulla Costanza

Day 2 qual è la tua serie TV preferita? Perché proprio questa?

Ila_cre’s Profile PhotoIla♥️
Nel corso dei miei frizzanti e prosperosi anni - no dai, non sono poi così tanti - ho visto una quantità esorbitante di serie TV, ognuna di genere diverso, ognuna che mi ha lasciato dentro qualcosa.
Ammetto che ho difficoltà a sceglierne una sola, tante serie TV che ho avuto il piacere di visionare hanno un suo perché e non prediligendo un genere specifico, questo non aiuta a restringere il campo.
Facendomi un esame di coscienza con il mio inconscio, benché ci siano serie che ho visto e rivisto un sacco di volte fino ad arrivare a conoscerne le battute (banalmente, Grey's anatomy o the big bang theory. Ma anche Gossip girl, glee, ecc. I pomeriggi dopo scuola dovevano essere impiegati in qualche modo) la serie che mi ha distrutta, aperto un mondo, mi ha donato tante emozioni una di seguito all'altra e che guarderei senza stufarmi mai - probabilmente - è il Trono di spade.
Premetto che io amo i racconti storici, capaci di avere un pizzico di fantasy. E per alcuni può essere banale una serie come questa, contando come si sia un po' persa nelle ultime stagioni. Ciò nonostante, ho ricevuto tanto, ho apprezzato ancora di più, e me la sono spazzolata, divorata! Quel tipo di storia che ti coinvolge talmente tanto da desiderare di averne ancora anche dopo la sua conclusione, che non ti dai tempo di assimilare quanto successo, che necessiti di rivivere tutto da capo. Di guardare, di leggere, scoprire i dettagli che sono stati omessi..
Ci sono una vastità di serie, e so per certo che domani ne vedrò una nuova che surclasserà il trono di spade, ma è come un chiodo fisso, rimane lì. Quindi sono contenta di poter citare questo titolo, senza esitazione.

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Day 2 qual è la tua serie TV preferita Perché proprio questa

I bambini possono essere cattivi?

dogtheblog’s Profile PhotoUn cane di nome Stan
Oh sì, mi rincresce ammetterlo, ma i bambini sanno essere - opinione mia - genuinamente cattivi.
Che poi, non si tratta di / quel / tipo di cattiveria, quella che assale gli adolescenti o gli adulti, sono semplicemente spensierati, non conoscono - non tutti, ovviamente. Generalizzo per forza di cose il mio pensiero - l'empatia.
Sono un po' il riflesso di quel che vedono in giro, e per ovvietà proiettano, credendo sia una cosa giusta o possibile da fare, senza rendersi conto del danno che infliggono.
È doloroso, rammarica, vedere - e sapere - bambini che già dalla tenera età, sanno essere violenti, che sia verbalmente o fisicamente. Anche il solo rubare bruscamente un gioco, spingere qualcun altro... che poi sono bambini, non giustificabile ma al contempo capisco certi atteggiamenti, è umano. Ma quando aprono bocca, proferendo certe cattiverie, o anche solo estraniando altri.. fa male!
E quindi sì, ci sono bambini cattivi ma non perché nascono con la cattiveria che scorre nelle vene, semplicemente vivono situazioni che li plasmano fino a portarli a compiere determinate azioni.

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I bambini possono essere cattivi

Ti piacerebbe andare in Giappone?

Che deliziosa domanda!
Potrà sembrare banalissima come risposta la mia - soprattutto di questi tempi, ove Giappone e Corea sono le mete più ambite - ebbene sì, vorrei tantissimo andare in Giappone.
Quale città? Altra deliziosa domanda. Da qui si interfacciano le mie due personalità: amante della tradizione e della natura, paesaggi antichi che si rivelano nella loro essenza e magnificenza, capace di catapultarti nel passato e altrettanto nel futuro, tutti da scoprire. E dall'altro lato la mia passione per gli anime e i manga, dunque inevitabilmente Tokyo e la sua innovativa Akihabara nonché il quartiere dedicato. Per non parlare di quelle città che ospitano parchi a tema *😍*
Il Giappone è un po' come l'America, il desiderio c'è, ma altrettanto l'imbarazzo della scelta. Piano piano.
Ti piacerebbe andare in Giappone

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La vera forza è saper vivere tutte le emozioni, anche quelle di cui non vorremmo mai fare esperienza. E tu, come vivi le tue emozioni?

AlessandraChiclets213’s Profile Photo15 burro asino grossa lampada
Vivere le emozioni è molto, molto difficile.
Ogni sfumatura di esse si cuce sulla pelle e nell’anima. Lasciano il segno, è inevitabile. Che sia dall’emozione più brillante ed eterea, idilliaca e gioiosa, solare e beata, a quella più tenebrosa, che sconquassa, un terremoto logorante. Fanno pensare.. ci si cimenta nel senso della vita, si sente l’esigenza di cercare i significati, di rispondere a quei quesiti che non troveranno mai pace nel corso del tempo. È un perpetuarsi inarrestabile. La notte, complice di queste emozioni che s’accendono vivide dal nulla e ardono come lume di una candela. Le mie emozioni mi hanno sempre fatto paura e per quanto banale possa sembrare ogni coniugarsi dell’essere umano mi fa paura. Temo gli effetti che possono avere sulla mia persona, sulla mia mente e sulle mie gesta. Al tempo stesso, sono effettivamente la vera forza, proprio perché ci mostrano quel lato di noi che tendenzialmente non mostreremmo. Le emozioni sono il riflesso di quanto seminiamo nel nostro giardino, quelle lande desolate di tarli e lontani meandri della psiche.
Che poi... chissà se nascono davvero dal cuore o dall’anima o banalmente dal cervello. Tipo, le scosse elettriche che si illuminano se osservate sul monitor, come un cielo stellato di notte o un città che nel buio è più viva che mai.
Da tutto questo mio discorso traggo proprio che, le emozioni, il modo in cui le vivo io, sono il più grande ‘’Perché’’ della mia esistenza, il punto interrogativo permanente.
Le vivo alla giornata, annaffiandole, aspettando che crescano e fioriscano. Le leggo, pagine del libro più idilliaco.

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La vera forza è saper vivere tutte le emozioni anche quelle di cui non vorremmo

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Qual è il tuo pensiero sulla vendetta?

AlexPeluso’s Profile PhotoAlex P.
Ci ho rimuginato su, in quest’ultimo periodo.
Sarà banale, ma sai, quando negli anime incappano queste tematiche profonde e delicate, mi vien sempre voglia di mettermi nei panni del personaggio. E in quest’ultimo periodo, per l’appunto, guardando Naruto, mi son chiesta come si dovesse sentire Sasuke. Vivere la sua vita con il solo scopo di vendicarsi – lui, così come per molti personaggi in Naruto. Alla fine, è un sentimento che ti logora dentro, un po’ inevitabile; tutt’al più, autodistruttivo, talvolta illusorio, logorante. Credo che chiunque, almeno una volta - se non di più - abbia desiderato vendicarsi.
Chi per più, chi per meno... non esiste una scala per valutare quale tipo di vendetta sia dovuta, giustificativa.
Per essere più profondi e filosofici, basta prendere un film come ‘’V per Vendetta’’.
Al fin fine, non saprei esprimere egregiamente ed esaustivamente un pensiero sulla vendetta. L’ho pensato, ma non l’ho mai coltivato. Dopotutto, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.

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Qual è il tuo pensiero sulla vendetta

🤔 Sonja? 🤔

IoSonoBoris’s Profile PhotoIo_non_Sono_Boris
Ciao carissimo🎠
Colgo l'occasione - non per avvisare chissà quali followers accaniti - ma almeno per dire che non avevo la men che minima intenzione di sparire in punta di piedi, da un giorno all'altro. Ti ringrazio per l'interesse che hai mostrato, sono viva - ahimè, lol - e spero di poter tornare ad arricchire questa piattaforma. Era un piacevole angolo di scrittura, per me, e le tue domande - assieme ad altre - aggraziavano la mia fantasia!
Sonja

"Sopravvivere a che serve se non vivi più?" - Mezzosangue. Ciao ragazzi/e, vi pongo forse l'ultima domanda e sarò sincero, non so se le leggerò. Dunque vi chiedo di rispondere in qualsiasi modo, forma, struttura, qualsiasi cosa. Avete carta bianca.

Jim
Ciao Jim! È da un po' che non scrivo qui, da un po' anche che non ti rispondo. Spero che leggerai, anche se non ho molto da dire.
Potrei limitarmi a esprimere la mia ammirazione per Mezzosangue o stilare una delle mie espressione massime riguardo all'argomento, il quale ho sempre trattato con delicatezza, cercando quanto più di distinguermi. Ma la verità è che la pensiamo un po' tutti allo stesso modo. Perché sopravvivere quando si dovrebbe vivere? Poi però pensi, rifletti.. e sono giunta alla conclusione che dovrei applicare il suddetto pensiero per tutto: perché limitarmi alla sufficienza quando potrei puntare al voto massimo? Nel momento esatto in cui mi pongo tale domanda, giungo alla conclusione che sono due mondi ben diversi: punto alla sufficienza laddove non mi interessa, vivo perché la vita è una! Studio da quasi tutta la mia vita e non ho ancora finito ed è vero che anche la vita si scandisce in tanti anni, ma a scuola si studiano pressoché le stesse materie, argomenti articolati sì e no approfonditamente; la vita, invece, ti offre centomila opportunità, ti offre quello che vuoi.. sta a te aspettare il treno alla stazione giusta, proporre alla Vita - la tua_ vita - un'offerta che non potrà rifiutare: Te.

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Sopravvivere a che serve se non vivi più  Mezzosangue Ciao ragazzie vi pongo

🤔 tu Sonja 🤔 come sei realmente!? 🤔

IoSonoBoris’s Profile PhotoIo_non_Sono_Boris
Vorrei tanto rispondere con estrema convinzione: «io, realmente, sono un unicorno» ma ahimé è un concetto che va al di là dell'umana comprensione. Perciò mi limito a dirti che io, realmente, sono una comune ragazza che non ha né più né meno da offrire al prossimo.
Chi /si capisce/ è bravo.✨
tu Sonja  come sei realmente

Buongiorno e Buona Domenica a tutti! Vi fa paura il mare? Oppure lo trovate di conforto? E che cos'è per te il mare? Aggiungete un'immagine, se potete/volete. Ovviamente avete carta bianca ☀️

Jim
Sai Jim, credo di essere una delle persone più rare a vedere il mare come una misteriosa e intrigante minaccia. Da secoli immemori, del mare viene narrato di tutto e di più, dai marinai più prodigi, ai pirati delle liriche. È un incanto, spettacolare velo cristallino, lo specchio della luna, la casa delle creature, dimora delle tenebre. La maggior parte lo ama, lo brama – come se davvero si potesse possedere il mare – lo sogna, lo decanta… mentre io, da lontano, lo ammiro impaurita. Siamo i due poli opposti. Di giorno e di notte mi sussurra; io (s)fuggo da esso, prego che le sue onde non mi afferrino, ma lo guardo: ebbene sì. E non per farmene beffa, non sfiderei mai la sorte tanto stupidamente, ma lo guardo perché merita di essere guardato e merita di avere la suddetta schiava, timorosa e impaurita. È sovrano di questo pianeta - acqua, cielo e terra, i tre regni principali. Lo ammiro proprio per questo, per la sua imponenza e immensità. Come l'universo, esso è infinito. Accoglie chiunque desideri navigarlo, ma guai se si infervora, non ha ritegno per alcuno! Così, per me, il mare è soltanto un lontano Signore che bagna le bocche della Terra e rende grazie ai suoi sudditi.
Una buona domenica sera a te! 🐚

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Buongiorno e Buona Domenica a tutti Vi fa paura il mare Oppure lo trovate di

Sempre piacevole leggerti, Senpai. Le tue parole ti rendono giustizia; sono accurate e ben pesate. Mi premeva fartelo sapere. Un buon risveglio.🌷

eroswins’s Profile Photo₵uρidσ
Cara Cupido, le tue parole mi lusingano!!
È per me un piacere sapere che i miei sentimenti suscitino in te tali emozioni, poterti raggiungere con la mia semplicità. Un grazie stellare! ~
Ti auguro una buona serata 🎠
Sempre piacevole leggerti Senpai Le tue parole ti rendono giustizia sono

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