@mazikeendemon

Mazikeen

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Non vi è tempo e spazio per la famiglia. A guardare loro mi resi conto - o per meglio dire, ricordai - di quanto la mia sia solo la più grande della feccia e spazzatura. Mia / madre / che si comporta come se i suoi figli non esistessero - almeno che non vai tu a strisciare da lei - e mio padre... chi cazzo è mio padre?
Ho sempre considerato Satana la mia famiglia, ma solo adesso mi è più che plausibile che in quanto demone non ha senso avere una famiglia. Vorrebbe dire lasciare libero arbitrio ai sentimenti ed è una libertà che non posso concedermi.
Camuffai questi miei pensieri in noia.
Non tutti condividono le stesse emozioni, fa così schifo provare emozioni. Proprio adesso doveva apparire la bella mammina con le sue sorelline toxic a fare le Britney Spears mancate?
Abigail era in costante incavatura. Che le sia venuto il ciclo mestruale proprio adesso? Avrebbe una giustificazione per essere nera come il mio cuore.
/ Dio / che noia.
Non dissi nulla, non ne valeva la pena. Osservai semplicemente il siparietto da famigliola di commedia americana fino a vedere la bomba nucleare sganciarsi una seconda volta su Nagasaki - ok dai, cambiamo paragone, è così noioso.
Diciamo allora che tutto crollò come le torri gemelli.
Avrei voluto assistere a quella scena: ero, molto probabilmente, a torturare qualcuno all’inferno, da ubriaca.
Mi venne istintivo battere le mani come a teatro ; non che io sia mai stata a teatro ma figa, le basi gente. È l’ABC - il restante alfabeto può andare a farsi fottere.
«Ma che braviö amiö»
Smorzo un po la situazione, altrimenti qui galopperemmo verso un crepuscolo imbrunito - manco fosse chissà quale reazione di Maillard; ma che diavolo_ sto dicendo?
A: fratello sei arrabbiato?-
«No Abigail, è felice come un agnello durante la Pesach»
Mi guardò male : anche lei però, un po di quella roba.
Che domande fa? Non si distrugge un appartamento a cavolo.
Ora che tutto era finito, mi vestii interamente, posai la bottiglia sul tavolo e afferrai per i capelli la nana bastarda.
«Ce ne andiamo anche noi. Non voglio che Zeus si innamori di me. Finiremmo per creare un altro te e già basti tu a questo mondo»
No, non è un complimento man.
Ma ci rivedremo e il giorno che ci rivedremo tu sicuramente stara cercando di conquistare l’inferno e io starò cercando di ucciderti perché ricorda: all’inferno solo il diavolo ti può aiutare e tu, negretto, non hai abbastanza fegato.
Che faccio, glielo dico o non glielo dico?
Che qualcuno mi dia una margherita per favore - e anche un Margarita già che c’è!
«Abigail saluta il tuo fratellino»
Dissi. La biondina gli porse un saluto militare: che tristezza!
A: ci rivedremo fratello. Voglio saperne di più sul tuo conto-
«Sempre a pensare ai soldi. Come sei avida»
A: sempre che interpreti male. Come sei stupida-
«Noiosa»
A: deficiente-
Saremmo potute andare avanti così all’infinito, but first lasciai un bacio d’addio a Myenka: per l’ospitalità e il divertimento.

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Allettante il discorso del principino.
Sapeva il fatto suo, ed io non potevo negarlo. Se Satana fosse stato qui a sentire, si sarebbe fatto due grosse e grassi risate, finendo col stringergli la mano in segno di rispetto. Sarà anche il diavolo ma adora chi gli dichiara guerra spudoratamente.
È un affronto che manca a pochi. È così che ruota l’inferno, Myenka non porta nulla di nuovo. Giorno dopo giorno i demoni si sbranano a vicenda per spodestare il re dal suo trono.
Cosa pensa che sia l’inferno? Un parco giochi?
Avrei riso volentieri ma ci pensò Abigail a farlo : se in un primo momento il suo sguardo era glaciale, subito mutò in puro e angosciante divertimento. Non consiglio a nessun o di vederla ridere, sembra uscita da un film horror di quelli tosti.
E io non mancai di certo l’occasione per palesare ilio disgusto - bhe questo finché non mi giunse la frecciatina di Myenka.
Ahimè, colpita e affondata !
«Non mi piacciono le croci. Non sono in buoni rapporti con Gesù. Devi sapere che potrei essere punita dall’alto se venissi crocifissa»
Ah, so bene cosa intendevi dire mio caro Myenka.
Ma la croce di solito la uso io, per divertirmi a lanciare i coltelli mentre la persona ruota - è l’unica croce che concepisco. Il resto è soltanto frivolezza che può essere fatta in ogni dove.
Il detto dice : raccogli ciò che semini. Sapete cosa ci faccio io qui? Semino_ il panico_
O così avrei voluto dire se fossi stata un membro dell’ISIS.
Invece sono solo Mazikeen la torturatrice - ah no, nemmeno o questo. Nel bel mezzo del mio teatrino - mentale - a fare irruzione fu / quella / gran Megera - e giuro che non è una metafora ma la pura verità; con le sue sorelline, perché da soli mai. Codarde. Le donne sono tutte codarde. Fuorché me.
Ma vi dirò... per come si sono evolute le cose, mi ritrovai con un bel sacchetto pieno di pop-corn da condividere con la mia_ piccola Abigail, mentre gustavamo ilaricamente il siparietto della bella famigliola. Ci manca solo Satana a fare da ciliegina sulla torta - quasi quasi lo chiamo.
[angolo Maze : compone numero.
*beep beep* «il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile. Riprovi più tardi»
Che sia dannato all’inferno, tck !]
«Quindi qui abbiamo puta numero uno, puta numero dos y la perra de mamà. Mucho gusto! Ma che braveee! Siete venute a trovare figlio/nipote? Temevate una ribellione verso il regno delle sguattere? Ah ops.. prima pensavo che stavate parlando di voi in terza persona»
Ah... non so proprio farne a meno.
Quando mi cade addosso la goccia velenifera, non posso fare a meno di restituire pan per focaccia.
Abigail mi guardò male. Che ci vuoi fare piccolina.
A: credo siate state scortesi nei confronti di Mazikeen, ecco perché ha risposto così. Meglio non partire con il piede sbagliato, non vorrei dover litigare con la famiglia di mio fratello-
Tck, Abigail.
Sei peggio di qualsiasi serpente. Tu e le tue strategie. Lo so che ti diverte tutto questo.

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https://ask.fm/musicofspirit/answers/166797269836

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Il peccato non brandisce ordini. Ti consente di esternare la piacevole arte astratta della contaminazione e di nutrire un atto proibito, da secoli e secoli. Nessuno si è mai interrogato del perché noi demoni viviamo del puro piacere : piacere, eh?
Sarebbe dunque questa l’eccitazione?
Ugh, no no. L’inferno non consola gli altri, l’inferno ti influenza e ti inietta il sentimento dell’ego, l’uno approvvigionamento di chi dimora tra le fiamme e arde come peccatore.
Myenka.. io e te non siamo diversi già, io sono meglio.
È così che sopravviviamo : non è la legge del più forte, è la legge del migliore. Perché a tal patto, tu, saresti migliore di me - allora com’è che sono io, adesso, a dominare questo atto?
Si trattava di una sfida a chi scopasse meglio.
Sei tu o sono io?
Ah... amo l’atto carnale e non mi vergogno di ammettere che, essere calpestata, mi galvanizza più della sua forma stessa. Necessito di conoscere ciò che non conosco e il mio spirito brama di essere schiacciato da chi ha la mente contorta come la tua, Myenka. Perciò accetta i miei gemiti, accoglie le mie grazie, afferrami e demoliscimi.
Fai di me uno schottino sbattuto sul bancone!
In quell’istante tutto divenne più flebile. Ero morta e dannata. E non per il sesso in sé. Sapeva di una lotta all’io profondo, una rivoluzione infernale, una riprova di essere un Re : tenere in mano la testa del nemico. Non fraintendere cioccolatino fondente, il Re qui sono io - il Re della tortura, il Re di ogni arte.
Ero sfinita ma appagata.
Ah sì... come quando finisco di torturare un’anima. Gli esseri umani scendono all’inferno sotto forma di spirito ma la loro penitenza assume un’illusoria forma carnale ed io.. io ho questa brillante aspirazione alla lacerazione.
«Se giocassi ancora con me, finiresti per essere prosciugato»
Tale padre, tale figlio - mi verrebbe da dire.
Ma conosco Satana da una vita e Myenka, di lui, non ha ereditato nemmeno l’unghia del mignolo. Sarebbe comunque divertente essere spettatrice della sua reazione.
Mi accesi una sigaretta, con tutta nonchalance - a differenza di lui che aveva subito adocchiato Abigail, io mica mi ero accorta che si fosse svegliata. Anzi, mi ero proprio dimenticata della sua esistenza. L’altra figlia di paparino - mi domando continuamente perché non s bene sia tornata al suo girone.
Per lo meno ero riuscita a placare la sua rabbia, per ora.
Anche se così facendo, Myenka non era particolarmente d’aiuto. Abigail non è mai stata incline al sesso. Povero lui. Non sarà facile riprendersi da un rifiuto.
A: il semplice fatto che ti paragoni a nostro padre fa di te un miserabile. Non potrai mai essere un re quanto lo è lui. Piuttosto chiedo la redenzione che fingere di stare ammaliando Satana-
Abigail ci vedeva sempre lungo e anche inconsciamente, puntava i punti deboli delle persone.
«Tck, sei proprio un / figlio di Megera /, passare da una donna all’altra senza curarti dei loro sentimenti»
Che attrice innata.

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Foga e passione.
Due giochi complementari che si cercano come l’acqua con la sabbia: ognuno se ne sta nel suo ma al contempo si afferrano e si lasciano. Un cazzo di tira e molla - manco fossero due adolescenti nel pieno degli ormoni.
Qua, l’eccitata ero io.
Gente, vederlo ridotto in quelle condizioni è la visione più onirica che si possa desiderare, perché nemmeno tutti i draghi e gli unicorni di questo fottuto mondo possono essere paragonati ad un uomo che soffre - e se l’uomo in questione è il negro bastardo, bhe, mi compiaccio e mi stringo la mano da sola.
Finché poi le tenebre non tornano a calare e il divertimento - mio - diventa un affronto vero e proprio.
«Cabròn»
C’è una cosa che odio più della purificazione divina, ed è chi si innalza al mio livello, chi si appropria di una terra che non gli appartiene e senza conquista, si pavoneggia.
No baby, questo è il / mio / territorio.
Io sono la demone - dimenticavo, ahimè, il sangue marcio che scorre nel suo corpo : Satana dei miei stivali, tck !
«Senti chi parla, el diablo»
Avrei tanto voluto leccargli quel bel visino, quella boccuccia capace di vomitare solo cazzate, ma il mio volere parve venire meno - cristo ! Sono io che ho voluto questo gioco, come ho potuto perdere tanto facilmente le redini?
Le voci nella testa mi chiedevano se avevo paura : paura, io?
Che voci del cazzo !
L’imprevedibile raramente diventa prevedibile, diciamocelo. Sono una demone, non un’indovina zingara – come potevo aspettarmi che sarei diventata lo zerbino di sua maestà ?
Avessi saputo prima che sarei andata incontro a questa sorte... ah, avrei proposto il gioco ore e ore fa !
Sono la torturatrice dell’inferno, sono una bestia ; il selvaggio lo mastico dacché Lilith ha deciso di darmi vita.
Lo lasciai fare, o così probabilmente mi illusi di fare. Il controllo era suo e la cosa mi esaltava. Eppure sentivo mancare qualcosa. Siamo tutti bravi a calpestare un donna - e che sia un negro a farlo fa quasi ridere - e a legarla.
Mazikeen, ti hanno mai detto che pensi troppo ?
Voci dannate _
Ma come dare loro torto ? L’odore delle membra lacerate e il suono del frustino contro le mie membra, divenne l’estasi sconosciuta : mi sentii pervadere d’un’estasi incontrollata, e posseduta dalla vivida eccitazione eterea, mi abbandonai al frastuono, alla piccante tortura. Il mio corpo ribolliva, colpo dopo colpo. Non sapevo se gemere, urlare, ansimare, piangere, ridere... ero in uno stato confusionale e tutto mi galvanizzava come in secoli di esistenza non mi era mai successo di provare. Per la prima volta alimentavo moine esotiche e le sentivo diffondersi in tutto il corpo, dalla pancia ai piedi, fino alla testa. Esplosi come una bomba alla penetrazione : lo sentì, dentro di me, vorace e cagnesco, senza timore, carico di audacia e fame. Inarcai la schiena e gettai la testa all’indietro. Il sudore mi imperlò la schiena e i miei gemiti riempirono la stanza.
Il suo odore congiunto al mio divenne arte.

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https://ask.fm/musicofspirit/answers/166741153100

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Io ho un grande e grosso problema - e no, non è un pisello nascosto. Vedete, sarò anche una demone e per molti una dal sesso facile - poco ma sicuro, chi non lo è? - ma sono stata plasmata per torturare le anime e Myenka... lui è un’anima in pena, è la disperazione e l’ingiustizia di questo mondo.
È la contorsione della psiche umana - mi domando se abbia un’anima.
Ma dato che non siamo all'inferno, non posso permettermi di impossessarmi della sua anima, posso solo schiavizzare e sodomizzare il suo corpo - e che bel corpicino!
Detto ciò, lasciatemi il libero arbitrio : una libertà che lui pareva non voler scontare. Come biasimarti. Sebbene quella in ginocchio sia io, sebbene a guardarmi dall’alto sia tu, a godere di questo è il mio spirito felino.
Mai cantar vittoria, e lo sai Mazikeen.
Per l’appunto, il suo dissenso lo incalzò ad agire e la mia schiena impattò violentemente contro la parete della stanza : son certa che qualcosa, al momento dello scontro, si ruppe. Non so se il muro o qualche mio osso, ma la penetrazione agì da morfina e ogni possibile dolore cessò sul nascere.
Emessi un gemito di piacere, con una leggera punta di dolore.
«Cazzo, sì»
Esclamai, avvinghiandomi a lui.
Avevo dato il via ad una scopata martoriante.
Finiremo striscianti, dolenti, sanguinanti.
Il sesso non è bello se non è litigarello...
[sono sicura che non sia così il detto. ndrp]
E a noi cosa ci cambia? L’importante è divertirsi, perciò divertiamoci.
«E se fossi io a scopare te?»
Che domande. Che battaglia euforica.
Il suo corpo mi sbatteva letteralmente. Sentivo la freddezza del muro rigarmi le membra, la pelle mi si imperlava di sudore e le gambe tremavano delle sue gloriose attenzioni.
A possedermi era una bestia famelica che divorava la tavola imbandita. Ma io, cioccolatino fondente, ti assicuro che non sono da meno.
Mi leccai le labbra : avevo gustato il mio dessert solo con gli occhi. Lo stomaco brontolava; fame felina.
Gli tirai i capelli : la sua bella chioma lunga gli carezzava la schiena. Sarebbe stato uno scenario onirico se non fosse che, all’inferno, i sogni non esistono.
Questa è la danza della morte!
Con le dita carezzai i suoi fianchi scolpiti e magri come farebbe una piuma, e salendo lungo il petto, mi soffermai a cingere il suo collo sottile - le mie dita si incastrarono alla perfezione.
Lui, intanto, continuava a possedermi.
Io continuavo a gemere.
«Dammi tutto di te»
Dicono che mentre fai l’amore, se smetti di respirare per un po, raggiungi una dimensione sconosciuta anche ai demoni.
È la nuova moda focosa.
Proviamola Myenka.
Feci pressione e strinsi il suo collo. Le vene attorno al suo collo si gonfiarono fino alle tempie. Era rosso... che bel colorito, il medesimo del sangue.
I miei occhi scintillavano e più mi prendeva più io stringevo.
Ero, ormai, al culmine del piacere - tu non venire. È solo il primo round. Mollai la presa di colpo. Poi gli tirai uno schiaffo.
«Suoni proprio bene»

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https://ask.fm/musicofspirit/answers/164270988620

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Qualcosa stava iniziando a sfuggirmi di mano e sapevo che non era la mia dolce tequila. Abigail stava perdendo le staffe e la vita insegna che, quando una demone come lei pere il controllo, solo il diavolo la può fermare e qua, né io né figlio di papà avevamo un tale potere. Sospirai. La mia serata era stata rovinata e / Dio / solo sa quanto mi sta sul cazzo avere dei perdenti in mezzo alle scatole. Posai la bottiglia a terra e con nonchalance mi avvicinai ai due fratellini: Abigail aveva lo sguardo perso ma colmo di sangue. Myenka invece ghignava.
Posai la testa sulla biondina, le carezzai il capo e con un sorrisetto sinistro strinsi la sua chioma tra le dita e la alzai fino al mio viso: le lasciai un dolce bacio sulla fronte e con la mano libera le circondai il collo iniziando a strozzarla: dovevo essere più veloce di lei e al contempo più lenta. Rimango pur sempre la torturatrice io, sono stufa di farmi mettere i piedi in testa da pivelli come loro. Il gioco è bello quando dura poco. Almeno che non si tratta di un mio_ gioco e io avevo appena dato inizio allo show. Abigail svenne a terra: non ti preoccupare niña, ti sveglierai molto presto. Ora passiamo a te, Myenka.
«Mi spiace averti rovinato il divertimento ma non mi dispiace poi così tanto»
Dovete sapere che i demoni sono un po malati, oltre che sadici.
E io, in quanto prima demone e torturatrice, nel corso dei secoli e dei secoli - nema - ho sviluppato parecchi disturbi tra cui eccitarmi quando qualcuno mi sta sulle palle ma a sua volta ha le palle, e su Myenka possiamo dire che sarà pure un negro immigrato ma sa quel che sa, e ciò me la fa diventare bagnata più di quanto farebbero le cascate del Niagara. A questo punto, le cose da fare sono poche - o meglio dire, è solo una.
«Mi stai proprio sul cazzo, Myenka. E se avessi un pene ti scoperei quel bel sculettò che ti ritrovi fino a farlo diventare un buco nero. Ma per mia (s)fortuna ho la vagina e perciò il buco nero devo diventarlo io»
È una esplicita dichiarazione di sesso?
Certo che sì.
Me ne pento? Forse.
Lo rifarei? Cento mila volte.
Senza troppi giri e rigiri - hombre, lo so che ci stai anche tu - mi spogliai completamente, come papino mi ha fatta - in tutti i sensi mi ha fatta: avanti, vediamo se sei alla sua altezza!
«Solitamente mi piacciono i preliminari, soprattutto quando li fanno a me. Ma ho un gran fremito, perciò cala le braghe. Anzi lascia, faccio io»
Adoro i giochi di ruolo. Adoro quando a condurre sono io - anche con il mio BFF ho sempre fatto la prima mossa ma mai l’ultima. Ugh. Gli sfilai la maglietta - non sta messo per niente male - poi i pantaloni e ULALA MA CHI ABBIAMO UN MONTON MUY GRANDE Y CALIENTE ! AHY !
«Chupo tu»
E senza molti giri di parole mi inginocchiai: rendiamo grazie a Dio. E lo preso in bocca e che bel lavorino che feci - a diventare duro ci mise poco. Quindi lo volevi anche tu. Ah.
Che inizino le danze: glielo morsi. Sì, un bel morso sulla punta.
La tua mossa?

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https://ask.fm/musicofspirit/answers/163912291660

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Comprarmi era facile. Come rubare caramelle a uno stupido nano umano. Questo non faceva di me una scema che si lascia facilmente abbindolare dalle parole di un cabrón! Sono scettica fino al midollo osseo, non mi fido nemmeno di me. Sono una demone, come detto da lui siamo / tutti / demoni e... Cristo! Che schifo! L'idea di essere affiancata alle figure frivole che intasano l'inferno - è casa mia, ma cosa è realmente casa? Che cos'è "casa"?
L'alcol stava iniziando a fare strani effetti ormai, e dal momento che Abigail si stava divertendo con quel nigga di un africano sbarcato, avevo tutta la canna per me : adoro approfittarne.
Ahimé, finii in qualche limbo disperso nell'oscurità. Forse ero morta, forse no. So solo che, quando aprii gli occhi, Abigail fissava Myenka con una pungente insistenza. Non l'avevo mai vista così asfissiante nei confronti di qualcuno; il suo sorriso era sinistro, penetrante. Avevo la pelle d'oca e forse ero anche un tantino eccitata, questo non saprei confermarlo in realtà.
A: uccidere. Uccidere. Uccidere-
Riuscii a catturare le parole pronunciate meccanicamente dalla nana. Si era trasformata in una macchina da guerra, assetata di sangue.
Avevo sempre saputo che era pericolosa.
Non era la solita demone lussuriosa, tentatrice e peccaminosa, carica di gola... no!
Lei era nata con la guerra impressa nell'anima.
Ho passato un periodo della mia vita credendo che sarebbe stata lei a mettere fine a tutto.
Le sue doti, le sue conoscenze, superano l'immaginabile. Suo padre, oh... suo padre dovrebbe temerla più di quanto teme il suo riflesso.
«Che cazzo sta succedendo?»
Sbiascicai, rinunciando alla mia amata tequil--- ah, ah. È finita! Grandioso! Sono stata fedele.
Ciò nonostante, Abigail non distoglieva lo sguardo da Myenka, era come sotto ipnosi, e le sue parole erano ormai un motivetto che non aveva motivo di cessare la recita.
«¡Mira! Hai rotto Abigail»
In qualche modo riuscii ad alzarmi da terra, raggiungendo così i due babbioni.
Mi accomodai affianco a Myenka. Dovevo cercare di capire che cosa avesse la nana.
«Cosa le hai detto?»
A: Mazikeen, voglio semplicemente uccidere. È questo che voglio, che sento. Ma deve essere una morte vera e giusta, non come faresti tu quando ti arrabbi-
«Quindi il problema è solo questo? Vorresti uccidere qualcuno? Puoi tranquillamente uccidere Myenka dato che di te non glie ne frega nulla e ancora di più non glie ne frega niente di suo padre, nonché il Re dell'inferno»
Brutta mossa Maze, bruttissima.
Sappiamo tutti quanto Abigail sia serva dell'immensità di suo padre, quanto le veneri. È praticamente un'eresia per lei sapere qualcuno (specialmente se figlio) irriconoscente nei confronti del Re dell'inferno.
A: ah sì... allora posso farlo... posso farlo sì-
«Certo che puoi. Schmidt libera i cani.»
In questo caso, la cagna.

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https://ask.fm/musicofspirit/answers/163890682444

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Ero a dir poco pronta a spedire quel figlio di megera all’inferno, dove avrei passato anche tutta la mia esistenza a torturarlo, a vederlo sofferente, invocante il nome di mammina e papino: e sebbene all’inferno solo_ il diavolo può aiutarti, non nel mio caso chico. Io sono la torturatrice, LA! Ma Abigail mi fermò, con lo sguardo o forse con una mossa alla karate kid che io non riuscivo a vedere - dopo un po l’alcol inizia a fare i suoi effetti e ricordo che ho finito le bottiglie di tequila del bar -, sta di fatto che non uccisi quel negro. Per ora finto Bob Marley, per ora.
A: ha passato la sua intera vita a torturare le anime dannate giù all’inferno, invece di parlare usava le mani. Credo che aver scoperto la conversazione la diverta abbastanza e quindi quando può da sfogo alla lingua-
COSA VORRESTI DIRE PICCOLA NANEROTTOLA?
Vuoi che torturi anche te?
Vuoi che vada dal tuo papino e me lo scopi davanti a te? Vuoi che ti cavi gli occhi e ti faccia mangiare lo scroto di uno scoiattolo in putrefazione?
AAAAAHHH COME MI FATE USCIRE DI SENNO L’ANIMA CHE NON HO, VOI, BESTIE DI DIO.
/ oidocroP / e ho detto tutto_
Ma che Satana non me ne voglia se ho preferito la tequila a lui e alla mia essenza.
«Potevi dirlo subito che hai la tequila, cabròn»
Come calmarmi? Semplice: sesso, droga e pastorizia. Ah no, non era così: sesso, droga e teeequila! Di mattina, però, vodka e cereali non è male. Bisogna cambiare dopo un po, dacché bevo tequila a volte mi rendo conto che ad una certa mi sembra di bere acqua, ne perdo l’aroma: oh cazzo, ho il covid!!!
Al che, trotterellando come i 7 nani che vanno a lavurà, terun della madonna, ci dirigemmo verso i quartieri più malfamati del Brasile alias favelas---- Maze ma ti svegli?
Ah, non siamo in Brasile? Non ci sono i bei fustacchioni con un pisellone da due metri? che peccato!
Dovrò ancora accontentarmi del finto Bob Marley - chissà se Abigail è ancora intenzionata a fraternizzare con l’unico figlio di Megera che per di più ha proliferato con Santana mio BFF dove sei ho bisogno di te perché non mi chiami piuuuu!
«Taratatata! teeee/quiiiiii/laaaaaa»
E come una winx super felice, mi fiondai in quel fantastico mobiletto e amoreggiai con la scintillante cristallina bottiglia di tequila.
«Oh mi amor, yo te quierooo y te bevooooo»
Ovvio che non può assolutamente mancare, di buon grado, la serenata alla bottiglia. È un rituale, decanto il mio amore e lo benedico in nome di me medesima, prima di sorseggiarlo e gustarlo e dopo, solo dopo, scoparlo nella mente.
Che domonietta birichina jajajajaja!
A: è facile addomesticarla, è come un cane. Basta che le dai il contentino e si tranquillizza subito-
Yo soy una perra, e non me ne vergogno.
È lei quella strana che non si è mai abbandonata ai privilegi lussuriosi: sempre con quella fottuta guerra in testa.
Chissà che divertimento scopare durante un assedio.
«O guardate: MARIJUANA»
Ne ho sempre un po nella tasca.

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Il lupo esce dalla sua tana solo quando minacciato. E a quel punto sbrana, divora tutto ciò che lo circonda.
Il lupo non ha affetti.
Il lupo non pensa, agisce.
Credete che io stia associando Myenka ad un lupo? Certo che no, Myenka è solo uno sfigato che crede che la gente non lo sfidi solo perché è un belloccio - la parabola del lupo era carina, volevo dirla.... pensarla! Raccontarla..?
Abigail mi ricordava, per certi versi, Myenka - o viceversa…?
Uscire da quel guscio e lasciare che la propria essenza prenda il sopravvento, si manifesti. L’inferno mi conosce per quel che sono realmente, Mazikeen.
Nominare Abigor, vederla nella sua forma più /pura/, equivarrebbe a cavarsi gli occhi a mani nude, senza anestesia. È una sofferenza e Myenka.. Myenka sprigionò una potenza orripilante tanto che mi sarei spaventata se conoscessi il significato di questa parola; sicuro è che mi incazzai come nemmeno Satana saprebbe fare: questo coglione, perdendo il controllo e smuovendo venti, maremoti e terremoti, mi ha distrutto la bottiglia di tequila TU QUIERES MORIR.
Prima di adirarmi su di lui, però, ammirai la totale e piena compostezza di Abigail: raggelava il sangue e i cuori più marci. Non si può dire di non avere paura di nulla se non si ha conosciuto la vera forma di Abigail.
Lei non si lascia minacciare. Lei la minaccia la crea: ella te hace polvo, Myenka. Non sai contro_ chi stai parlando e per una volta non sono io il centro dell’attenzione.
MADONNA_ CHE OLTRAGGIO !
A: niente, non vogliamo niente. Semplicemente le nostre strade si sono incrociate e volevo conoscerti fratello. È stato anche più semplice di quel che mi aspettassi. Come Maze che perde la pazienza, molto facilmente-
Abigail non aveva tutti i torti.
Non a caso, stavo rumorosamente ringhiando contro Myenka per quanto aveva fatto alla mia tequila.
Rivendicherò la tua esistenza, amore mio.
«Oye hijo de puta. Abigail non vorrà niente da te e nemmeno io avrei voluto qualcosa, potevo anche chiudere tutti i buchi del mio corpo per l’appellativo che mi hai dato. Ma razza di nigga che è arrivato qui dall’Africa col barcone, ti sei preso la libertà di dare sfogo alla tua misera potenza rompendomi la tequila.. essenza potente quanto fragile e rara *sigh*. Yo te mato ahora.
Chiama pure mammina e papino, tutto l’inferno e tutta la Grecia.. fai un po come cazzo ti pare perché alla fin fine arriverai all’inferno E LÀ SARÒ IO LA TUA TORTURATRICE»
Avevo il 'cuore' che usciva dal petto.
Le mani prudevano dal desiderio di spaccargli la faccia contro il suo stesso culo. Non era più una questione di plata o plomo.
«Escucha cabròn. Tu eres un malparido.
Coma mierda. COMA. MIERDA.»
Abigail si voltò verso di me.
Ringhiavo e Satana solo sa quanto mi stessi trattenendo da non privare este chichigua dal mondo terreno per_sempre.
Sì, solo_ per la mia tequila.
A: direi che basta così Maze-
No. Io non conosco questo significato.
VENDETTA, FIGLIO DI MEGERA.

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Sono poche le cose che mi danno fastidio: la gente, le persone, gli esseri che camminano, che volano, che respirano, che pensano… ah no, queste ultime mi stanno simpatiche perché NON ESISTONO AHAHAHHAHAHAHA.
Abigail era parecchio frustrata, nervosa, lo percepivo dal suo comportamento eretto, da soldato sull'attenti - quando solitamente è in riposo - e con un sorrisetto piuttosto sinistro.
Sorrisetti, in questo caso, non ne aveva.
A: insultare così tua sorella maggiore! Mpf-
OH MEO DEO.
OH MEO DEO.
Abigail ha il senso della famiglia?
Ho sempre creduto si attaccasse al cazzo di suo padre come una scimmia selvaggia, solo perché non aveva modo di succhiare uccelli come voleva. È stata condannata a possedere, unicamente, corpi di pischelli.
A: meriti una punizione-
E così dicendo, afferrò nella mano quei bellissimi dread da afro-demente e lesta si portò a rompergli l'osso del collo: vi ghignò sadicamente e così come glielo ruppe, glielo riaggiustò.
Il *crack crack* assai sonoro mi fece rizzare pure i peli nel buco del culo: ho sventrato e torturato ma qui sono stata colta alla sprovvista, signori.
Quell'imbecille se lo meritava: aveva osato darmi della babysitter; capite???
IO LA BABYSITTER DI ABIGAIL.
Ma da che pulpito? Come osi?
«Te la sei cercata»
Asserii, schioccando la lingua sul palato.
A: sei disgustosa Mazikeen.
Sai bene chi è lui. È lui che manca di ogni caratteristica per potersi definire veramente mio fratello.. figlio di Satana. È figlio di una Megera-
«COME MIA MADRE!»
Esclamai, bevendo un altro sorso di tequila. Brindiamo alle madri megere! Stronze.
Ahimé però, lo sguardo severo e cruce di Abigail, rivolto su di me, mi suggeriva che ancora una volta avevo fatto cilecca - che palle! Sembra più una caccia al tesoro. E beviamoci su!
Ancora non ero riuscita a digerire le parole del nigga - e poi mi dicono di non essere razzista.
AAAAAHHHH.
«Senti Abigail, non posso ricordarmi sempre tutto di tutti. Satana ha 72 figli più centomila sparsi per il restante globo. Quel che mi sorprende è come TU riesca a ricordarti tutto quando, da giovincella, ti sei divertita a far ammazzare umani con altri umani»
Non c'era tanto da fare, era la pura verità, con la sola differenza che - nell'essermi lestamente rinsanita - capii, ahimé, chi egli fosse.
Satana ha spesso parlato (MA NON È VERO) del figlio di Megera e sono anche certa, quasi, circa, non lo so, che sia venuto ad abitare l'inferno, con l'intento di dominarlo.
PUAH! Povero illuso. Tanti demoni, creature in generale, hanno bramato quel potere. Ma si fa sempre, ed esclusivamente, la fine di Lucifero.
Tutto rispetto_ al principino, ma quando si è pari alla sborrata di un piccione in piazza Duomo a Milano… bhe, chi nasce quadrato non muore rotondo.
«Sappi caro MyenkaLIFORNICATION, que te mato, si es ahora o nunca, OH BISCHERO!!
Ma ora beviamo alla bellezza della tequila!»
Scusa Abigail, ma odio_ i figli maschi di Satana.

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I miei occhi avevano individuato la figura: un ragazzo - eddaje che si fanno i festini - e non era neanche male. Ulalà !
Btw: FRATELLO?
Ah sì Abigail, finalmente hai imparato un nuovo linguaggio.
«Yo hermano!»
A: lui non è tuo fratello, è mio fratello-
«Sì figa, stai calma! Va' che è un modo di dire, mica si diventa davvero fratelli»
A: ma lui è davvero mio fratello!-
Lei continuava e io non avevo bevuto abbastanza per capire: ASPETTA ASPETTA MICA SONO SCEMA IO!!!
[ops scusa~ ndrp]
Sticazzi.
A: Myenka, figlio di Satana e una delle tre erinni-
Ma che cazzo è, il certificato di nascita?!
Continuo a non essere abbastanza ubriaca per questo: avendo respirato la mia stessa aria dev'essersi ubriacata pure lei.
«Ciao fraHAHAHAHAHAHAHAHtello di Abigail»
No, non ce la faccio. È troppo pure per me.
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Mamma mia che stress.
Quella stupida aveva deciso bene - male - di annunciarmi, con il suo visino da cerbiatto rincoglionito, che la mia tequila - amata tequila - era finita, a causa mia_ MIA? Non è colpa mia se qui nessuno fornisce il magazzino, però per aprire le chiappe al capo anche subito, eh?!
Cazzo, che palle.
La liquidai con una smorfia, mostrandole il mio dito medio con nonchalance; ora vai a succhiare uccelli per raccimolare i soldi che non ti ho dato, scema! Sono poche le cose che mi appagano, e questa sera avevo / proprio / voglia di bere.
Abigail mi aspettava fuori dal locale. Sembrava un cagnolino, ormai ci avevo fatto l'abitudine alla sua presenza. A volte ringhiava - e darle i croccantini non funzionava - ma per lo meno sapeva fare bene il lavoro sporco. Me li tenevo in serbo per l'inferno; avevo il mio "death note" infernale: brutte teste di cazzo umane!
Ah. Mi facevano imbestialire. Mi ribolliva il sangue. Odio ricevere colpe che non ho, perché credetemi IO MI VANTO DELLE MIE AZIONI, indipendentemente da quali queste siano.
«Oye Abigail»
A: mh?!-
«Matar. Quiero matar.»
Era uno dei miei desideri. Ma non potevo realmente uccidere - o forse sì ?
Sarei tornata all'inferno. Forse era anche ora.
Abigail mi guardava contrariata.
Ma perché lei era tornata qui ? Me lo chiedevo ancora, dopo tutto questo tempo insieme.
Credevo avesse perso anche lei le sue ragioni.
«Oye Abigail.»
A: eh?!-
Che noia. Non mi dava mai la soddisfazione.
Mi fermò, nel tragitto verso "casa".
Che stupida parola. Ma ne avevo una, qui sulla Terra. Un grande disastro. Facevo qualche servizietto alla sciura delle pulizie - io che pulisco? Tck, dove siamo ? Al festival delle boiate? Beh, stavo dicendo che Abigail mi fermò, con la sua stupida manina - che tanto stupida non era. Sapeva fare cose da / paura /, e non è come pensate voi - e dalla schiena fece apparire una bottiglia di tequila: MA SEI INCREDIBBILE.
«E brava la mia perra!»
L'euforia si rimpossessò di me.
Che bello essere adrenalinici.
Battei le mani, come quei bambini al parco, quando la madre annuncia la merenda: tequila toda la vida! Oy mi amor~
«Ti meriti un bacetto, vieni qua!»
Il suo schiaffo mi rinsanì. E non fu una pacca sul fondo schiena - quello mi sarebbe piaciuto.
Mi massaggiai la guancia e annegai il mio "dolore" nella tequila. Ci farei all'ammoree.
Ripresi a camminare, ma Abigail non mi seguii.
E uno. E due. E tre. E alla quarta sticazzi però.
«MA TI MUOVI O NO?»
Le urlai contro. Il suo sguardo era serio, gelido, come quando vede qualcuno che non vorrebbe vedere - i miei sensori sono scarichi; devo cambiare la lampadina ma non trovo un elettricista affidato, ahy ahy !
«Che hai?»
Imprecai, roteando gli occhi, scocciata.
Lei indicò dietro di me. Non aveva paura, né era impietrita: è solo il suo carattere, conversa a monosillabi. Nel mio girarmi, Abigail mi sorpasso fulminea. Ma che cazz?
A: ciao, fratello-
Esordì gelida.
Eccitante.

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PrinceToDeath’s Profile PhotoKappa
Sapete qual é il bello? No, certo che non lo sapete. Non siete me e nulla eguaglia l'avarizia del concetto subordinato, delle classi che viaggiano e vagheggiano all'inferno. Povere anime dannate. Avevo atteso molto e forse vi chiederete: perché allora non muori, Mazikeen? Non vedi l'ora di tornare all'inferno! Ma la realtà é, che per farlo, dovrei uccidere. E in questa bella serata di Luna mistica ed esoterica, sapevo che qualcuno mi avrebbe - educatamente - posato la propria anima sulle mie mani, come un rituale, come del sesso anale.
«Mia mamma tua mamma cacciano una strega. Mia mamma tua mamma strega che non frigna. Mia mamma tua mamma muori strega arcigna. La prima strega nel fiume é affogata. La seconda strega ad un cappio impiccata. La terza strega bruciata sul falò... la quarta io la picchierò.»
Canticchiavo, tra una boccata di fumo e l'altra, la mia filastrocca.
Vorrei tanto poter dire che la canzonavo da bambina ma bambina mai ero stata e Lilith non la potevo certo considerare madre.
Alla luna piaceva, lo sapevo.
Mi ripetevo spesso a recitarla: la voce inquietante echeggiava. Era come un richiamo. Portava a me le vittime. Quale strega avrei picchiato questa notte?
Era così bello picchiare Caino mentre al contempo torturavo Abele e poi, nella stanza accanto, c'era Lilith... é stata una delle mie torture più piacevoli.
Eccole le braccia della luna che spinsero proprio lui.
Ugh, se Abigail fosse qui. Se la gongolerebbe come non mai.
«Mi verrebbe quasi da dire che la luna sia amica di tutti. Ma non sempre é così.»
Stava dalla parte del vincente - ed era ovvio che a vincere ero sempre io.
Non importa come né il perché.
Io vinco ed é questo il fato. Scrivetevi pure quanto stracazzo volete il vostro destino. Ma io sono l'omega, il perpetuo finale : oh Dio, arriverò anche da te e lo sai.
Sei stato tu, a volerlo, azúcar.
«Pero prefiero el Sol. Es caliente.»
La Luna era solo una faccia falsa. Chi mai aveva visto la sua oscurità?
Tutti vedevano luce. La sua brillantezza. La sua saggezza. La sua infinità.
Io vedevo oltre. I diavoli erano così. Satana giocava il gioco della Luna.
E sappiamo bene che Satana venne prima di questo semplice satellite.
Che fa? Come Dio gira attorno alla Terra che gira attorno al sole che al mercato mio padre_ comprò.
E chi venne? L'essere umano?
E che fece? Distrusse tutto.
...O forse quello lo farà l'apocalisse. Chi lo sa? Bestia e non, cavalieri che in sella a un destriero, galoppano verso la salvezza della bontà divina e della sua magnificenza.
/ Buon dio / quante puttanate.
«Abigail aveva ragione.
Ci manca solo che sbuchi fuori il famigerato arcangelo di cui mi parlava.»
Dissi, più tra me e me che a lui.
Non mi era stato dato il privilegio di conoscere - non ancora, almeno. Satana quando vuole la sua lingua la sa tenere a freno, anche se il più delle volte preferisce usarla per altro. È un ciarlatano da quattro soldi. E Abigail é figlia sua. Puttana come non mai.

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https://ask.fm/HanakoPsycho1/answers/160142100527

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PUAH.
Uno spettacolo tutto da vedere. Sarei rimasta estasiata ed esaltata, lo stesso effetto dello Xanax mischiato con della vodka. Ma che goduria. Ma che piacere.
A mio malgrado, Abigail non era una che si lasciava tanto facilmente mettere i piedi in testa; ovvio, non é inarrestabile e la si può altrettanto cogliere di sorpresa - specialmente quando le si fa la mossa "abbassa pantaloni - ma solitamente, essere stesa a terra non la metteva in una condizione di minaccia e né tantomeno avere un coltello puntato alla gola - io mi sarei già ritrovata con la figa bagnata.
Per mia fortuna io sono io e lei é lei.
A: non lo so. Me l'ha detta Mazikeen mentre stavamo combattendo-
Nonostante il suo tono piatto e singolare, risaltava bene la sua nota cinguettante da bambina. Se si fosse abbandonata a pigolii strani, avrebbe facilmente attratto a sé le prede - ah! Eureka! Che micidiale bastarda.
È sempre stato questo il suo piano!
"Bang bang"
Qualcuno sparò. Non il nemico. Un cacciatore. Oh Abigail, peccato per te che non sia tempo di guerra: dov'eri mentre i Russi attaccavano? Eddai ammettilo che hai fatto le crociate al tuo "papino". Preferisci i comunisti ammazza bambini ai nazisti brucia ebrei? Dannati esseri umani. Non avevano mai compreso che stavano facendo la guerra per una lotta comune: se si fossero coalizzati...
Ma come all'inferno, anche sulle terra non esiste comunione.
Abigail osservò accuratamente lo stato primitivo e selvaggio del ragazzino; un suo compare probabilmente. Sebbene l'aspetto apparisse umano - come il nostro - la nanetta sentiva che in lui vi era molto di più, molto: la sua aura la percepiva. Spiccava in mezzo al bosco, ondeggiava come maree di persone infette, tutto concentrato come uno stato di quarantena fatale.
La nana si leccò le labbra. Non era per il morto che--- ma cazzo. Come si chiama questo? Mpf nemmeno le buone maniere esistono oramai. Insomma, é l'ABC.
È così bello scassarsi di botte invocando il nome della bestia sacrificata.
A: i demoni non hanno bisogno di mangiare. Siamo spiriti, idiota-
Esordì Abigail, rimanendo ferma nella sua postura diritta e lineare, perfetta come quella di un soldato. Ah signori, i suoi occhi erano micidiali, formidabili: avevano quel tocco non infernale - quelli sono unicamente i miei - ma sanguinolenti, da pluriomicida, genocida, sterminio, esorcismo_ Nessuno l'aveva mai esorcizzata, non ne avevano bisogno. Veniva invocata ma non possedeva, svolgeva il suo lavoro dove era nata, nelle viscere, sotto la terra, tra le fiamme. E la sua mente superava qualsivoglia ostacolo.
Era ineluttabile.
A: e qualcosa mi dice che tu mangi solo perché sei stato cresciuto come un comune essere umano, altrimenti ti renderesti conto che il cannibalismo non ti aiuta, specialmente se ti poni a ingerire il corpo nello stato di rigor mortis-
MADONNA_VERGINE QUANTO ROMPI LE PALLE ABIGAIL. Fortuna per -me- che non sei la /demone della scienza/ altrimenti ciaone baby. Io morta.

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https://ask.fm/HanakoPsycho1/answers/160111568687

HanakoPsycho1’s Profile PhotoHanako
Inutile dire che stavo facendo i conti con me stessa. Abigail non mi lasciava pace un secondo. Sentiva l'esigenza di dover respirare l'aria dell'essere umano, che da tempo non assaporava. Fin dal primo Caino e Abele--
Ok non esageriamo. Ma fin dal primo imperatore della Cina, essa aveva avuto il privilegio sulla terra. Non si trattava di una demone comune: non aveva il potere di permettere alla dolce fanciulla della situazione di avere per se il proprio amato. Non conosceva le scienze. Non dominava il tempo o lo spazio e nemmeno gli elementi.
Essa aveva impresse le arti belliche, la sottile e antica conoscenza delle guerre, l'armata militare, le strategie di combattimento, le tecnologie... tutto ciò che riguardava la Vittoria.
E le sue anime, lei le portava alla vittoria.
Non aveva mai perso.
…Se solo Hitler avesse scelto lei a Satana.
Nemmeno io avrei mai potuto competere.
Non eravamo ad armi uguali. Nonostante le mie mille invenzioni di tortura, lei era nettamente più forte ed era questo che mi mandava fuori di testa: l'idea di avere una nanerottola petulante al fianco.
Non eravamo in "missione" né nulla di nulla. Dunque perché starmi alle calcagne?
Le nostre strade si divisero: lei da una parte e io dall'altra e fino a stasera - e oltre - non avrei più voluto sapere nulla.
Come al mio solito, mi ero imbucata in qualche bar, ma Abigail aveva preferito il fitto e tenebroso bosco. Ah! Come lo conoscevo a memoria quel luogo.
Oramai lo potevo considerare / casa /.
Ricordava molto il mio dolce e amato inferno - e con Abigor in circolazione, potevo considerarla la ciliegina sulla torta.
Aveva quello sguardo folle da fare schifosamente paura: mentre io, provavo anche una nota eccitante. Accendeva in me una mina incontrollabile.
Ribollivo, ovunque.
Era piccola. Oh, come l'aveva sottovalutata Satana. In quel corpicino credeva che non avrebbe minimamente saputo tener testa nemmeno ad uno della sua età: e poi... poi sfiga volle - per il diavolo - che con una sola mossa gli ruppe la gamba. Nulla di che, penserete, si tratta pur sempre del diavolo! Sì ovviamente - ma era pur sempre stata una nana puttana. E quanto avrei goduto nell'assistere alla scena tra quel moccioso e Abigail. Non che pagherei oro - vi immaginate me con due scarafaggi?
Ah no - ma mentre lui sembrava la bambina dell'esorcista, lei era la bambola Chucky della situazione, ferma e impassibile, quasi pucciosa se non fosse per i suoi occhi: azzurri come il cielo, certo, fin quando la lama del coltello non sbuca dal nulla conficcandosi senza se e senza ma alle spalle - ecco cosa esprimevano gli occhi suoi, lo sguardo incline all'oscurità.
A: sai cosa dice un'anguilla ad un'altra anguilla? Stai / tranguilla /-
Non era una battuta proferita per divertimento, non credo sappia cosa sia l'umorismo. Ma per i suoi riguardi, era stato lui ad iniziare a dire stronzate, quindi perché non seguirlo a ruota?
A: vuoi la mia carne? Accomodati-
Aggiunse, alzando le spalline.

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«Se qualcosa può andar male, andrà male» - Legge di Murphy. 🌹 Quante volte lo avete pensato nel corso della vostra vita? Ma soprattutto, quante volte avete pensato il contrario e in quali circostanze? 🌹

lady_yuna_’s Profile Photo¥ Yųŋa ¥
«No… no, a me nulla può andare male.
Mai pensato. Nemmeno quando mi sono ritrovata in mezzo alla faida tra Michele, Satana e Lucifero.
Ah, buona resurrezione a Gesù.»
Se qualcosa può andar male andrà male  Legge di Murphy

 Quante volte lo avete

🖤

PrinceToDeath’s Profile PhotoKappa
Il desiderio di tornare all'inferno si era insidiato anche negli angoli più remoti della mia mente. Sentivo l'esigenza di doverlo fare, che sarebbe stata la cosa giusta - e lo era - peccato però, che la mia vita, si era ancorata - e contro la mia volontà - a quella scema nanerottola di Abigail.
Era contro natura e contro produzione.
Trovavo ingiusto dover essere io la babysitter di una demone con miliardi di anni - vabbè non esageriamo!
Solo perché nel corpo di una nana non voleva dire che fosse una cazzo di poppante. Ogni volta mi fumavano le orecchie. Oh, e io sapevo bene che lei godeva più di me.
A: smettila di fare la bambina-
«Detto da una nana non ha senso!»
A: ti ricordo Mazikeen, che abbiamo un compito da eseguire-
«Nessun cazzo di compito!»
Ero, oramai, una donna in menopausa.
Me ne andai dalla / mia / dimora, lasciandomi la porta alle spalle - che al rimbalzo si sgretoló per la troppa forza.
Avevo bisogno di prendere a cazzotti qualcuno, ma avrei finito con l'uccidere qualche umano - e poi mi sarei ritrovata in psicoterapia sotto il volere di Satana. Era assurdo come riuscisse ad esercitare un tale potere su di me. Ok che é il diavolo, ok che sono la sua migliore amica, ok tutto.
Ma basta!
Basta davvero.
La terra era il mio inferno e scontavo una pena, la mia dannazione.
E per cosa poi?
Facevo giorni di paradiso e giorni di inferno.
Oh, e posso assicurare, che l'inferno a confronto É LA MOVIDA MESSICANA.
Eureka!
Sarei potuta scappare. Via via. In Messico, Venezuela, Bolivia, Perù, MA NO PERCHÉ.
La Colombia é così perfetta : narcotrafficanti, droga, sparatorie, corruzione, sesso, divertimento...
Al mio caro Pablito farebbe piacere che si parla ancora di lui, che tutto ciò che ha creato non é andato distrutto. Aveva lasciato il segno ed io, da sua grande fan, lo avrei onorato, scopando come brindisi.
Ma il mio sogno andò lentamente a infrangersi quando, passo dopo passo, mi resi conto di essere caduta in loop infinito attorno alla mia dimora.
«.ocropoiD»
Vista in un'altra ottica poteva essere divertente e anche eccitante.
Ma Abigor non solo era una demone nel corpo di una bambina MA NON CONCEPIVA LA LUSSURIA, sai... quando due corpi fanno zin zin e liberano i loro piaceri. Non lo aveva mai fatto - il che spiegherebbe la sua repressione, devota esclusivamente alle arti belliche.
Nulla in contrario. Se avesse fuso le due cose sarebbe uscita una vera troyona da combattimento; ma si limitava ad usare l'1% delle sue capacità - e se sembra un problema, in realtà non lo è. Quella vacca era forte. Dannatamente forte.
Conosceva l'apocalisse. Insomma, anche io l'ho conosciuta ma...
Storia troppo lunga, ok.
Mi sedetti su di un muretto, sbuffando.
«CHE PALLE.»
Esclamai annoiata, accendendomi una sigaretta. La notte era calata da un po e nemmeno me ne ero resa conto. Sbuffai nuovamente, battendo il tallone contro al muro. Avevo bisogno di sfogare tutte le mie cariche negative: avrei ucciso, fanculo!

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Il desiderio di tornare allinferno si era insidiato anche negli angoli più

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SatanADiabolo’s Profile PhotoSatana Prince
Il bello di essere il Diavolo--
mi correggo: il bello di essere Satana é che in un modo o nell'altro, vince sempre.
Anche con me. Su di me. Dentro me. Per me. Lui vinceva e io andavo matta perdere per poi rivincere.
Giocavamo a patata bollente - e la mia patata, in questo momento, stava andando a fuoco, ribolliva come una pentola di acqua sul fornello grande.
Mi esplodeva la mente. Girava. E poi Abigail guardava / noi / più sentivo di vincere su di lei e perdere su Santana.
Ero masochista. Sadicamente masochista.
Mi ero tuffata in una situazione eccitante e l'idea di scopare davanti ad Abigor mi faceva uscire matta - positivamente - e farmi sodomizzare meschinamente dal Diavolo era sempre uno dei miei sogni ricorrenti.
Un ansimo dopo l'altro.
Un gemito dopo l'altro.
E mi ritrovai già persa tra le sue labbra. La mia bocca che pulsava dei suoi baci, la mia lingua che si intrecciava alla sua accogliendo le nostre ardenti passioni peccaminose. Le mani che creavano lussuria al solo intrecciare il ventre. E poi eccomi, crogiolante al suo petto, caddi in ginocchio, davanti al suo fallo eretto.
Non era una novità. Mi ero dilettata nelle mie magie di bocca tante di quelle volte con lui da aver perso il conto.
Ma l'insistente sguardo di Abigail, stava diventando fastidioso.
Perché obbedire così a Satana?
«Dobbiamo proprio? Davanti a lei?»
Esordii infastidita, sfiorandomi il capezzolo turgido per distrarlo e dissuaderlo dal suo volere : ma se davvero voleva scopare con lei davanti a noi, perché non essere creativi? Guarda Abigail, impara quello che tu non farai _ mai _ !
Sconfitta anche in questo, Lo presi in mano prima e in bocca dopo, iniziando a muovere la testa e leccare giocosamente attorno alla punta di Esso, massaggiando con la mano i suoi testicoli.
Strinsi una tetta. Sentivo l'esigenza di farlo.
Non ho mai capito perché, ma farmi possedere da lui era molto più appagante del tirare un pugno a qualsiasi creatura.
Mi strappai la maglia.
Poi la sua.
I miei pantaloni.
Poi i suoi.
Le mie mutande.
Poi le sue.
E ignudi, tornai a baciarlo, a fare mia la sua bocca così come lui aveva fatto sua la mia.
A: é tecnicamente scorretto.
Tua madre Lilith avrebbe fatto di meglio-
Ed ecco che mi fermai d'improvviso.
Scioccata, più che altro. Con il sangue negli occhi e le vene gonfie, pulsanti.
Mia cosa?
Meglio di chi?
Strinsi il collo a Satana.
Poi, intenta, acchiappai pure Abigail - la quale / ovviamente e ingiustamente / si divincolò con quella innata facilità da mandarmi fuori di senno ma dalla rabbia.
«Io giuro che te la uccido»
A: avanti papi, diglielo che c'è un Arcangelo sulla Terra e un demone che va in giro a reclutare sangue che tu in primis gli hai concesso per ampliare il potere-
Scacco matto.
E anche Mazikeen matta.
Mi ci voleva un super dannato drink.

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LunaticPsycho1’s Profile PhotoLaxory
Crogiolare tra le tenebre del piacere mi permise di lasciare il libidine sopra ogni fallo vivente. La lussuria e la reincarnazione di quel che mai sarò e là dove morirò.
Le fiamme prendevano vita mentre la voce echeggiava le mie moine, suonando il sapore eterno del sesso e la sua rappresentazione più estasiante dell'anima.
I fiori appassivano mentre io tornavo a vivere, abbandonandomi alla benevolenza dell'orgasmo, su di un corpo che aveva reso me invincibile e lui vinto.
La / mia / demone - dannata lei - come giunse se ne andò, lasciandomi l'amore in bocca mentre Laxory aveva lasciato l'amaro in me. Qualcosa era andato storto - e posso assicurarvi che non si trattava del mio urlo atomico prima dell'esplosione e nemmeno dell'esorcismo che Dio non aveva saputo eseguire su Laxory: ma mi sentivo incessantemente osservata da due occhi piccoli, innocenti, disturbanti, felini, ignobili, demoni--- demone!
Se non é la mia demone allora chi stracazzo é che disturba la mia attività?
«No no no»
Mi divincolai da Laxory in ogni modo, quasi fuggendo terrorizzata da ogni realtà - e so quanto brutto possa essere, specialmente per un maschio, vedere la scema con cui si ha appena scopato, impazzire così.
É successo anche a me.
Più o meno.
A: cosa stavate facendo?
Mazikeen, perché urlavo a quel modo?-
Ed eccola, la piccola creatura più letale dell'inferno, tenera mocciosa, nanetta biondina, / bestia di Satana /, giungere a me come un pargoletto in cerca della madre.
Infima puttana.
Figlia del diavolo__
Spiegami perché non posso trombare in santa pace? Nemmeno ho avuto il tempo di venire che lei già mi assillava, attaccata al collo come una succhia sangue.
Mi tremavano le mani, dio_ !
Mi accesi una sigaretta. Ignorando che lei fosse qui, che Laxory fosse ancora qui e che stesse assistendo a questo imbarazzante momento : e per me niente é imbarazzante.
A: ti cercavo, Mazikeen-
Continuava a ripetere il mio nome e più prendeva l'iniziativa di parlare più si avvicinava fino a giungere accanto a me e davanti a Laxory. Aveva quel fottuto visino innocente che, chi come me sa, incuteva terrore, disgrazia, morte.
Per essere l'unica figlia del diavolo uscita bene, era anche fin troppo uscita bene.
Ma su 72 e qualcosa in più, non poteva farli tutti feccia?
O fare come Lucifero.
Azazel.
Belzebù.
Asmael.
E inventiamo diavoli a random.
Apriamo una compagnia : vendesi demoni di merda usciti dal buco del culo di un qualsivoglia diavolo che non aveva niente da fare se non segarsi.
A: ebbene, io sono---
«Eh no. E basta!
Se pronunci il tuo nome poi piove per altre due settimane»
A: Abigail, semplicemente Abigail-
Abigor sarebbe stato il suo nome da demone. Demone nobiliare. Demone infimo e bastardo. Stavo così male sulla Terra e ora che é arrivata sto ancora peggio.
/ oidocroP /.
Mi veniva da piangere e a fumare come fossi una forsennata, la finii in poco tempo. Ne accesi un'altra. Avrei dovuto ubriacarmi.
A: costui é?-
«No eh-»

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SatanADiabolo’s Profile PhotoSatana Prince
«Non accetto che sia tu a farmi la predica, Santana»
Gli urlai contro, tornando dietro al bancone per un altro cocktail.
Abigail, nella sua inquietudine, se ne stava ferma sul posto, con le mani dietro la schiena come un vecchietto davanti ad un cantiere, la schiena diritta e lo sguardo rigido e torvo. Come mi dava sui nervi.
Tutto era partito da lei.
Da me.
E chi lo sa più?
Mi versai del buon whisky e visto che voglio /bene/ anche al mio BFF - sebbene adesso stia provando un certo ripudio nei suoi confronti - lo versai anche a lui.
Dovevamo respirare tutti. Tranne Abigor, lei poteva tornarsene all'inferno.
«Senti. Da quando abbiamo messo piede su sta cazzo di terra, perché tu non avevi nulla da fare o così credevi, ci siamo rincoglioniti entrambi. Io faccio sesso con gli angeli - facevo, facevo! - e poi ci combatto perché non ho niente da fare - non proprio - e poi salta fuori come un fungo avvelenato quella sottospecie di nana demoniaca che fa più paura di te quando hai il ciclo - o quella sono io? - ora... non voglio certamente che ci salviamo il culo a vicenda eh, ma non credo che i demoni decidano di uscire dall'inferno perché hanno voglia di farsi un giretto - mica sono scemi come a te, Saty - soprattutto una come Abigor»
Ugh, stavo parlando troppo, manco stessi impazzendo per qualcosa di... tanto frivolo?
/ ocropoiD /
Poteva avere tutto un senso.
Forse no.
Abigail sapeva qualcosa che io non sapevo e che lei sapeva che io non sapevo ma che forse Satana nemmeno sapeva che lei sapeva... ¡mierda! Mi sono fregata da sola.
Ma prima che potessi esprimere la mia, la nanetta bionda decise di parlare da se.
A: ho sentito, papi, che qualcuno ha ben deciso di creare devasto sulla terra, qualcuno che ci tieni nascosto-
Ah bene.
Ora mi mente anche.
Razza di cornuto rosso d'invidia.
Era ora di giocare : mi avvicinai a lui, sensuale, ancheggiando come la miglior tentatrice dell'inferno. Mi sedetti sulle sue gambe, premendo il petto al suo. Gli leccai il lobo, sibilando frenetica al suo orecchio : eccitante Santana, vero?
«Ira
Avarizia
Superbia
Invidia
Gola
Accidia
Lussuria.
Lo so che per te sono solo peccati capitali e ti diverti quando il tuo amato_ essere umano crogiola in uno di essi, ancor di più quando fa strike con tutti. Ma qui parliamo delle mie dolci creature infernali, i miei schiavetti, i miei cuccioli... e sai, hanno orecchie dovunque e sentono fino a te.»
Gli soffiai sul collo, muovendo appena il mio bacino contro al suo, sfregando le nostre intimità. Era solo per deviarlo, costringerlo a sputare il rospo : mentire o non mentire, un giochetto azzardato se / l'avversario / é il Diavolo, il Re, Satana. Dire di non aver paura di lui sarebbe oltraggioso, ma non mi mancava il coraggio, non mi facevo sottomettere così facilmente : sono una combattente, sono La combattente ma sono anche la sua migliore amica, solo io conosco i suoi segreti e non mi può nascondere le cose.
A: papi, cosa fate?-
Odio.

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https://ask.fm/LunaticPsycho1/answers/159338582008

LunaticPsycho1’s Profile PhotoLaxory
La bestia aveva deciso di prendere le redini dello stallone, dandogli il comando del galoppo e galoppava, eccome se galoppava, tra le immense praterie verdi dell'estasi pura, dell'adrenalina, delle orge e del sesso anale.
Ugh, io potevo dargli tutto ciò che voleva.
Ma la regina qui ero io e lui il mio servo.
Non avrei soddisfatto i suoi desideri ma lui i miei. Volevo la sua completa sottomissione e percependo la sua lingua sulla pelle del mio piede, capii di averlo sotto il mio comando. Volevo bruciare, letteralmente, per il piacere che avrei versato in questa notte. Fu eccitante, quel suo stato di dominazione e sottomissione che si contrapponevano nello stesso momento.
Era uno schiavo indipendente e vi posso assicurare che non vi é niente di più esilarante.
«Faresti mai una cosa a tre, Lax?»
Gli chiesi, civettando.
La sua lingua mi dava moine che assecondavo stuzzicandomi l'intimità con una mano e il seno con l'altra.
Una cosa che avrebbe potuto fare lui, ma nella focosità era rimasta la sua gentilezza che espresse massaggiandomi la gamba.
Non lo disprezzai come gesto, rilassante, ma come già detto, non mi piacciono le carinerie, i demoni non sono questo.
Ho scopato con il diavolo, capisco che nessuno possa eguagliarlo, ma sembrava esserci qualcosa a frenare l'istinto selvaggio di Laxory.
O forse non aveva mai fatto nulla di tutto ciò?
Ebbene, mi decisi a spingerlo verso l'oblio della disperazione, aprendo la bocca per invitarlo ad entrare in essa.
Quando succhio, succhio anche l'anima, ma sarebbe stato più divertente condividere le sue gioie e cosa può esserci di meglio di una terza demone?
Nel frattempo, mi dedicai a lui, accogliendo tutto il suo muscolo nella cavità, fino alla gola calda e umida.
Il sangue mi ribolliva nel basso ventre, pulsava tanto quanto il suo pene. Si gonfiava ad ogni mio movimento e stringevo le guance per rendere lo spazio più stretto, a scontrarsi con la sua_ pelle. Volevo che si abbandonasse, senza badare ai miei conati, che si soffocavano all'altezza della gola, gonfiandomi il petto. A quel punto, schioccai il suo membro contro alla mia guancia, gettandolo fuori con forza, sghignazzando e leccandomi le labbra. Le sue effusioni furono gola per il mio corpo.
«Abbandonati al demone che c'è in te, a quella bestia oscura. Non ostacolarla, libera e libererai ogni tuo senso.»
Una donna gli cinse il collo, carezzandogli le membra con le lunghe unghie. Ella mi prese e mi baciò. Quante notti passate con lei, la mia compagna di avventure. La situazione si fece ancora più caliente.
Gemetti. Feci distendere Laxory sul bordo della Jacuzzi, mi misi sul suo bacino, incastrandoci. La donna, invece, si mise sul viso del ragazzo con l'intimità calda che bramava il suo tocco. Ella tornó a baciarmi, a stuzzicarmi i capezzoli turgidi, mentre io mi muovevo selvaggiamente sul bacino del folle Lax. Mi reggevo tenendomi sul petto, abbandonata alla lussuria infernale e ai suoi beni preziosi.
«Ah-- sì--»

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Quando si dice esseri scaltri e furbi.
Si avvinghió alla gamba del demonio come un cucciolo di koala - mi stava venendo da vomitare - ; tuttavia, nel suo avvinghiarsi, con una morsa solo appena stretta, gli ruppe letteralmente l'osso della gamba... con una sola stretta, ehi.
Batti il cinque, bambola!
A: «Papino, potrai aggiustartela tranquillamente»
Abigail scese dalle gambe del padre, ritornando sugli attenti vicino al divano, con un evidente ghigno sulle labbra e gli occhi scintillanti di sangue.
Ma come l'hai fatta, questa?
«¿Que pasa amigo?»
Inevitabile che scoppiai a ridere. A ridere perché, non solo mi aveva fatta deridere da sua figlia, ma aveva avuto la bella idea di farcele dare. Gli assestai un bel pugno : ti rispetto Santana, sei il mio BFF, sei il mio_ Re ma a Mazikeen sai che non devi mancare MAI di rispetto, azúcar.
«Con questo siamo pari»
Ringrazia il tuo_Dio di aver ricevuto solo un pugno, tck.

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SatanADiabolo

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SatanADiabolo’s Profile PhotoSatana Prince
Trovavo oltraggioso puntarmi il dito contro come se tutto fosse causato da me.
Non é che una mattina mi sveglio e decido di tenere al mio fianco una pulce dai capelli biondi come gli angeli, la pelle rosa e l'odore di latte : cazzo, é una poppante.
Avevo gli occhi infiammati dalla rabbia, avrei sputato veleno se solo avessi potuto.
Oh, non contro Abigor, ma conto Satana, che si era preso tutta la libertà - massì fai come se fossi a casa tua, tanto! - di farsi un drink, perché "lui ciccino non regge la situazione".
Tck, io mi diverto invece!
Puntai il piede a terra, massaggiandomi le tempie con fare tranquillo e pacato - ecco, seguire le lezioni di yoga, non ha fruttato solo culi di fighe e cazzi lunghi.
«Senti, io--»
Ah, colta sul fatto.
Non che avessi pensato di tenere nascosto al mio BFF di aver avuto un mini mini ma proprio mini (deplorevole come scontro) incontro con Amenadiel, ma non era il momento daaaaa~iiii~.
Ha qui la sua dolce figlia, perché dovrebbe mai interessarsi. Pfffffff
Tanto lo sapeva. Era ovvio che lo sapesse. Non mi piacque comunque quella nota di insulto verso le mie amate creaturine.
Come se la colpa fosse loro!
«Posso assicurarti che é l'inferno il caos. E poi perché dovrebbe essere necessariamente / mia / la colpa? Magari é stato uno dei tuoi cazzo di nipoti-figli-scemi o Lucifero, che so io»
Mi alterai, mandando tutto al /diavolo/.
Dovetti farmi anche io un drink.
Abigail rimase tutto il tempo sugli attenti, a seguire il mio delirio e la pacatezza - quasi sconvolgente - di Satana.
Mi infastidiva il suo sguardo serio, per nulla ilarico, per nulla scemo, per nulla da poppante ciuccia latte. Era più lo sguardo di una folle omicida che credeva di regnare.
Ah no no, non era quello il problema.
Sapevo cosa era in grado di fare, sapevo che la mia unica / e vera / rivale sarebbe stata lei. Avevo da imparare, ancora.
É facile torturare le anime all'inferno, vai di fantasia. Ma le sue conoscenze non erano sulla tortura, o no!, le sue conoscenze erano più profonde, più intrinseche, più concentrate e mirate alla vittoria, non necessariamente alla morte.
Mi scolai, durante i pensieri, un quattro o cinque shot di tequila, guardando la nanetta pavoneggiare in tutta la sua "maestosità" davanti al diavolo. Si accoccolava a lui con una fastidiosa costanza, come se avessero un legame : MA SE FINO A IERI NEMMENO SAPEVI DELLA SUA ESISTENZA.
Mi calmai nuovamente - questa gelosia era inaccettabile. Tck, ripigliati Maze.
Manco il tempo di farlo che a quel mentecatto cornuto gli venne la bella idea di far fare a noi due l'incontro del secolo : mi esplose il bicchierino in mano.
A: «Per quanto mi aggradi l'idea--»
«No!»
A: «…dicevo, per quanto mi stimoli--»
«No!»
A: «PER QUANTO CI TENGA NON É MAZIKEEN CHE DEVO BATTERE»
Oh. Mi sentii offesa. Ma come mai prima d'ora. Il bancone di legno si stava sgretolando nella mia mano. Ah! Ma sapete.. stava iniziando a starmi veramente simpatica […]

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LunaticPsycho1’s Profile PhotoLaxory
Non sono una dai tocchi romantici. Non mi piacciono le / persone / che si prendono la briga di abbellire il mio piano di scopata.
Giust'appunto, storsi il naso quando mi ritrovai circondata da quelle candele che, per quanto fuoco emettessero e per quanto cercassi di pensare all'inferno - il desiderio di ucciderlo per ogni sua cagata, mica é svanito, mpf -, sentivo sempre un rivolo di vomito salire dallo stomaco e tapparsi in gola. Il gesto di afferrarlo per il collo lo avevo, ma fu più veloce lui, ad appiccare l'incendio in me. Le sue dita leste, danzarono dentro e fuori la mia intimità, calda e bagnata per lui. Il sangue scese di colpo, ribollendo dall'eccitazione.
Gettai la testa all'indietro. La schiena sfregó contro il bordo duro e ruvido della Jacuzzi, graffiando la mia pelle. Mi sfuggii un ansimo, accompagnato da un ghigno beffardo.
Inumidii le labbra, che andai a scontrare con quelle di Laxory.
Bocca contro bocca.
Guancia contro guancia.
Pelle contro pelle.
E il gesto ultimo, raggiunse il picco finale di ogni dettatura impura e deplorevole.
La dannazione si impossessò di me, mentre la bestia assopita in Laxory prese il sopravvento, presentandosi nel migliore dei modi. Le sue barbare lusinghe, mi estrapolarono gridolini strozzati e secchi; spasmi si diffusero in tutto il corpo.
Era un movimento unico, spinto e fatale.
Aggressivo - o forse ero io a renderlo tale!
Era una sete che non riuscivo a controllare, uno svezzamento vivo e nuovo, quasi casto rispetto ai miei soliti grugniti.
Era più morbido, più candido, / passionale /.
Le mie mani cercavano le sue carni. Sotto le membra, i muscoli sguazzavano e spingevano dentro di me, solleticando persino la punta dei miei piedi.
«Oh, Lax~»
Mormorai, avvinghiandomi ai suoi ciuffi ribelli e corvini. Il mio seno balzava sul petto come un forsennato, impattando talvolta contro quello del ragazzo.
Lasciai scendere la mano lungo il suo collo, il quale andai ad afferrare con foga, avvicinandolo a me, a violare la sua bocca in un focoso bacio : non molto lungo, né intenso. Sentii solo di volerlo fare.
«Non ti fermare, avanti.
Ancora-- così, a..aah~»
Ogni parte di me era inchiodata contro il freddo del pavimento, mentre rivoli di acqua si posavano delicati sulle nostre pelli, fondendosi con le gocce di sudore che si crearono sulle membra, imperlando la linea diritta della mia schiena.
«Scopami»
Ordinai, inchiodandolo con lo sguardo.
Lo staccai da me, percependo quel vuoto che desideravo subito colmare. Gli misi il piede sul petto, avvicinandolo alla sua bocca, e incitandolo con lo sguardo lo invitai a leccarlo e succhiare, sfoggiando il mio ghigno più sensuale. Oh Laxory scemo, se pensi di aver finito, é perché non ti sei mai dato realmente da fare con qualcuna_
«Ciuccialo, avanti»
Lo canzonai, imperativamente. Schioccai la lingua sul palato, stuzzicando da me il capezzolo roseo e turgido.
«Te lo succhio io, poi»
Lo provocai.

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SatanADiabolo’s Profile PhotoSatana Prince
La piccola belva - così da me soprannominata. Amo__ i bambini - si arrestó al suolo, sugli attenti, osservando Santana con fare ossessivo, possessivo. Lo studiava. Chissà da quanto che non lo vedeva. Insomma, non si é mica una /famiglia/ umana che ci si riunisce alla sera per fare la cenona e raccontarsi quante anime dannate sono state torturate.
Potevano essere millenni... o anche solo giorni, ma considerando gli occhi scarlatti della nana, direi proprio da una vita_!
A: «Vaccino? Di cosa parli papi?»
« … »
Già. Non avevo parole a riguardo - eh, non per i vaccini. Era lei il "problema". Non so il perché, ma avevo una mezza idea sul come : devo aver chiuso male il "portale" (quanta immaginazione) dopo lo scontro con Amenadiel. E lei, da biricchina, avrà colto la palla al balzo e si sarà proiettata qui, assieme alle mie bestioline.
A: «Mi manchi papi. Facciamo qualcosa di divertente? Uccidere, ad esempio.
É da molto tempo che questi umani non invocano più il mio nome e ho sentito dire che salgono al potere sempre più dittatori.
Non é forse giunto il momento di fare un patto con me_ ?»
Il suo cinguettare era diverso dai soliti bambini, così come il suo sguardo era diverso dai soliti demoni. Persino io, amante del pestaggio, indossavo la maschera della lussuria - e credetemi, ne ho visti di demoni nel corpo di infanti, tentare sessualmente come mai nessuno prima. Abigor no.
I suoi occhi, colorati di un primaverile ceruleo, incutevano paura, terrore, omicidio.
CAPITE? IO PERCEPIVO TUTTO CIÒ.
«Santana, amico mio...
O le fai sputare il rospo - e credimi, l'ho torturata fino allo stremo senza risultati reali - o te la porti via»
A: «Mazikeen, hai tanto da imparare ancora. E dire che all'inferno molti demoni nobiliari tremano al tuo solo nome»
Aveva_osato_davvero?
Tck, ma chi si crede di essere la nana?
Cazzo, che palle. Sempre io.
/ oidocroP /.
« …
Giuro che te la uccido, Diavolo_»
A: «Non lo faresti mai. Non ne hai le capacità. Vedi, sono la custode delle arti belliche, tutto ciò che fai tuo_ quando attacchi/ torturi un'anima o carne viva.
Tu ti appropri delle /mie/ conoscenze.
Sei forte, lo rispetto. Ma non sei me»
Fottuta superbia da demone superiore. Quanto ribrezzo e disgusto per lei.
Non potrebbe che finire male, ora.
Avevamo due scelte : prestarci a vicenda fino a rispedirci all'inferno, tra le fiamme; o coalizzarci - ma per la Terra... per l'essere umano sarebbe stato la fine.
Cazzo, trovavo l'idea eccitante; la visione unica di un mondo nuovo.
«¡Por dios!»
A: «Che schifo, Maze.
Tornando a noi, papi. Allora : un'avventura per me? Vuoi qualcosa?»
I demoni esistono per affrontarsi a vicenda, per essere i giudici l'uno dell'altro, ma mai di se stessi. Abigor no. Abigor viveva per uno scopo personale, per dominare il mondo. Dannata nana!
Scaltra, furba... come il diavolo si muove di sottecchi, in punta di piedi per non far rumore e attaccare alla fine.
TE QUIERO MI AMOR.

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https://ask.fm/Zachary_Liam_/answers/158765901621

Mi andai a sedere sul muretto dietro stante; portai una gamba al mio fianco e l'altra la lasciai a penzoloni, riflettendo sulla reale ragione del perché mai, Amenadiel, avesse davvero voluto Zachary.
Una mezza idea ce l'avevo, ma non mi ero soffermata particolarmente a porgli la domanda. Quando cercano, solitamente, di portare via qualcosa che ritengo mio - e in questo caso, funghetto giallo era di mia proprietà - mi partono i cinque minuti. Ed é la fine, come lo é stato per lui.
Ciononostante, sentivo una puzza di bruciato - oltre alla merdã che il ragazzo aveva ben pensato di lasciare nell'aria.
«Temo che ti abbiano confuso con qualcuno.. potrebbe essere una opzione.
Quello che ho pensato io é, che il tuo essere umano, non va bene con la mia natura, e ha pensato bene di intervenire per "salvarti". Ma la realtà, é che il loro "salvatggio" é relativo.
Ti uccidono, in realtà»
E solo io posso permettermi di uccidere.
Ti cancellano la memoria, praticamente - ancora non sono stati in grado di evolversi e andare a intaccare gli ultimi avvenimenti. Di Zachary, quindi, non rimarrebbe più nulla, se non il nome.
«La tua puzza da comune mortale, idiota»
Ma si poteva essere così idioti?
«Io cattiva? Mpf~
Ma se sono un angioletto»
Con le corna, ma pur sempre un angioletto.
Come tutte le cose belle, la mia sigaretta finì e dopo quello scontro, mi stavo particolarmente annoiando. Sentivo di essere diventata la baby-sitter di uno stupido ragazzo, con la faccia da angelo. Per di più non era nemmeno divertente. Sembrava di andare in giro con Lucifero, a braccetto. Per lo meno, quel diavolo cogliønė, aveva la capacità di essere eloquente. Tirava fuori certi argomenti che rizzavano i peli del buco del culø. Zachary no. Anima pia.
«Sai cosa? Ti é piaciuto il mio bacio!»
Me ne uscii così, d'improvviso.
Tanto...! Una cosa pareva valerne un'altra, per lo meno si parlava di me e delle mie doti fantastiche - non che quello fosse stato chissà che bacio. Una cosa accidentale avrebbe avuto più euforia e/o commozione.
Mi dava la sensazione di essere un verginello sfigato - sensazione, eh! - che passa le giornate a farsi le pugnette sulle nerd quattrocchi.
Io, a questo punto, ero la gioia della sua vita.
«Lo sai che ti svegli con il cãzzø all'insú perché di notte viene Lilith a farti i pompini? Solo che non portandoti all'eiaculazione, il tuo amichetto rimane su, come la torre di Pisa»
Lilith. Pessima entrata. Pessimo argomento. Tasto rosso: sì, lo so che sono stata io a nominarla, ma mi piace raccontare quella storiella. Lascia di stucco tutti i dementi che mi fanno da ascoltatori. Il fine, comunque, era quello di sapere della sua vita privata: mi piace schernirlo - e io sono una gran gnocca!

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https://ask.fm/SatanADiabolo/answers/159362446829

SatanADiabolo’s Profile PhotoSatana Prince
Qualcosa mi sussurrava all'orecchio che sarebbe stata la fine dei tempi, questa.
Non so dire se mors tua vita mea, o viceversa, ma in ogni caso, avevo vissuto una vita piena, godereccia. Avevo torturato i peggio umani, le peggiori creature; persino Lilith era passata sotto il filone della mia tortura - finché Lucifero non ha ben deciso di farci fichi fichi e Lilith, da pûttãnã demonietta, l'ha poi abbandonato "all'altare", per andarsi ad accomodare - sapete, la stanchezza di noi donne! - sul trono accanto a Satana. Nulla di ecclatante, ma quel trono spettava a qualcun'altra_ non vi dirò chi, potreste scoppiare tutti a ridere. Ma ai tempi, vi assicuro, il_mio diavoletto rosso cremisi, ancora non faceva parte dei gironi.
«Ricorda molto casa, vero?»
Casa, si fa per dire. Casa in quanto inferno.
Le pareti bianche erano ornate da filamenti rossi luminosi, per dare quel tocco di disperazione infernale quando i dannati prendono fuoco - massì, si fa per dire.
Un tavolo, cucinotto dove mangiare ma che per lo più uso come laboratorio per le droghe, un comodo comodissimo divano dove crogiolare la sera, mattino, pomeriggio, notte... insomma, sempre. Ma cosa più importante erano i miei giocattolini magnifici: un po me li ero portati dall'inferno, ovvio; ma quel sacco da boxe era la morte mia. Sapete, la rabbia deve essere in qualche modo scaricata.
«Giusto l'altro giorno ho ordinato un'ascia.»
Molto umano come passatempo. Dovremmo farlo anche noi. Aprire uno spazio dove i fattorini possano transitare tranquillamente per consegnare gli acquisti fatti sui siti online. Magari aprirne uno nostro. Cãzzo sto delirando.
Sì, ci voleva proprio un bel drink.
Ne preparai uno a lui e uno bello forte a me. Mi ci voleva, non solo perché avevo avuto la più folle idea del secolo, ma anche perché Santana se n'era sparato fuori con quella frasettina toccata così piano che, se non fossi sicura di avere un'anima dannata, dire di sentirmi in colpa.
«Inizialmente pensavo l'avessi mandata tu.»
Gli feci cenno di seguirmi.
La mia dimora non é che fosse chissà quanto grande, ma aveva una camera segreta, che avevo riservato - in questo caso - proprio a lei. Doveva avere qualche problema, non so... ma non é facile trattare con le poche figlie di Satana: soprattutto se si parla di Abigor.
«Si fa chiamare Abigail sulla Terra.»
Lo informai e subito dopo, aprii la porta.
Era chiusa in una gabbia - eccitante - e non appena le mostrò il suo bel faccino da cornuto, come presa da spasmi, inizió a inveire addosso alle sbarre. Sempre più forte, fino a sfondarle. Pareva un cane rabbioso e in quanto tale si gettò addosso al padre, come un cucciolo bisognoso di affetto.
«Non so perché abbia le sembianze di una bambina. Però cãzzo se é forte!»
Dannata me che sottovaluto una delle demoni - non quanto me - più forti di tutto l'inferno. Non tanto perché comanda 60 legioni, quanto perché conosce arti persino a me ignote.
A: «Paa~pii~»

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https://ask.fm/Zachary_Liam_/answers/158663092789

La vita é fatta di mille risorse - per me di mille incontri. Oh, vi posso assicurare che ne ho viste tante, dall'essere umano sano allo scellerato pazzo di mente; quest'ultimi sono i più divertenti. Ecco perché ci concentriamo su di loro. Mbe', solo io posso ritrovarmi a divagare nella mia mente in una situazione del genere.
Quel cagasotto di faccia d'angelo se l'era data a gambe appena gli fu possibile.
Tck, sfigato. Ma aveva fatto "bene", non avrebbe mai potuto reggere un tale casino infernale - o angelico, ancora non saprei come definirlo. So solo che vinco sempre io. Suvvia eh, non iniziate con le cãzzo di lamentele, lo so, vi sento: se siete stati attenti, Amenadiel ha perso una parte della sua forza da angioletto di papà, io sono nel pieno delle mie energie! Che culø!
Tornando alla situazione: le mie creaturine, tanto carine, erano la riproduzione dannata dei sette peccati capitali - o vizi -, tra quelli più infimi e crudeli; certamente non ci troverete la lussuria o la gola. Nonostante siano i miei preferiti, sono alquanto inutili.
«Bien.»
Lo scontro inizió. E come inizió, finì anche subito. Che palle! Mi mancavano le battaglia coi fiocchi. Nemmeno un altro po?
Pur sapendo che Amenadiel non era nel pieno delle sue forze, ha sempre l'asso nella manica! Invece no. Come faccia d'angelo, anche lui se l'era data a gambe, fifone codardo - tipico degli angeli del paradiso.
Gli umani stavano bene? Bene.
Per conto mio, lì avevo finito. Uscii dal locale alla ricerca dell'umano biondino, non per assicurarmi che stesse bene, ma Amenadiel era davvero lì per lui: non era la serata di Zachary certamente, ma nemmeno la mia. Posso assicurarvi che i demoni, angeli, caduti and so on, non vengono a farmi visita a mo' di pettegole.
Io sono Mazikeen, solo il Diavolo non ha paura di me - e non ci giurerei. Tck.
Ecco che trovai funghetto giallo. Uh, funghetto giallo quasi mi piace di più ora.
«Ancora vivo e vegeto.»
Asserii, tirandogli una pacca sulla spalla.
Forse troppo forte. Forse no.
«Divertente, vero?
Non per te, ovvio. Te la sei data a gambe come uno sfigato. Voi umani sapete farlo bene, d'altronde.»
Ex qualsiasi cosa fosse, non era degno nemmeno di respirare l'aria. E dire che ho visto uomini dell'esercito spararmi contro. Poi sono finiti trivellati a loro volta - dalle mie mani - ma apprezzo lo sforzo. Piantai su due piedi i miei insulti, erano inutili con lui. Ormai il "danno" era fatto e finito. Non aveva più nulla per cui tremare come una fogliolina.
«Era lí per me e per te, sappilo.
Ma non mi aspetto che te ne freghi qualcosa.»
Mi ero meritata una sigarettina. La presi dalla tasca interna della giacca in pelle - che fortunatamente era ancora integra. Amo la mia giacca! - e l'accesi con non chalance, esalando il fumo in faccia a funghetto giallo.
«Da qui in poi se muori, non sei più un mio problema. Ma sappi che ti é rimasta la puzza.»
Oh yeah!~
Trovo le angosce altrui così divertenti che potrei cibarmene.

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«Demoni : diavoli senza i quali la vita sarebbe un inferno. A voi, Abigail.»

mazikeendemon’s Profile PhotoMazikeen
"I demoni sono spiriti impuri, sottili e vaganti, soggetti nell’animo a passioni, razionali per intelletto, aerei nel corpo, eterni per il tempo, nemici dell’umanità, smaniosi di nuocere, tronfi di superbia, astuti nelle falsità, sempre nuovi nell’inganno. Essi agitano i sensi, sconvolgono i sentimenti, turbano la vita, inquietano il sonno, causano malattie, intimoriscono le menti, tormentano le membra, dirigono le sorti (i responsi divinatori), simulano oracoli con inganni, suscitano la passione d’amore, infondono l’ardore sensuale, si nascondono in immagini sacre; invocati si fanno presenti, si manifestano in forme verosomiglianti, assumono sembianze diverse, talvolta si trasformano in forme angeliche. Costoro caduti per superbia dalla sede celeste
dimorano ora nell’aria”.
Nome terreno: Abigail
Nome da demone: Abigor
Etá: ****
Specie: demone delle arti belliche.
Conosceva i segreti della vittoria, che vendeva ai principi che gli offrivano l'anima.
Elemento: fuoco
Ruolo: granduca della monarchia infernale
CARATTERE:
Abigail ha un carattere forte, dal tipico portamento militare. Ogni mossa si basa su un attacco, ma non pianificato. É spontanea e impulsiva, aggressiva e malevola. É una dei 72 figli diretti di Satana, ed é a capo di 60 legioni infernali.
ASPETTO:
Abigail si presenta come una ragazzina umana, dallo sguardo assetato di sangue. Ha occhi azzurri (anche se a volte cambiano colore), corti capelli biondi e sguardo minaccioso, assassino. É magra e apparentemente esile; con ciò, non bisogna sottovalutare la sua forza.
La sua forma demoniaca presenta delle grandi ali nere con riflessi bianchi. Ha un'aura nera intorno alla testa e grandi occhi neri senza iride.
PARTICOLARITÁ:
- viene spesso rappresentato con una spada, una bandiera o un'arma;
- raffigurato su di un cavallo;
- é un demone diurno;
- indossa sempre una divisa militare;
"Si scoprono taluni aspetti ad esempio di cui la Bibbia non menziona, si vede che c'è altro, che si possono sposare gli elementi, creare nuovi stimoli, calcolare e volare, guarire. Ecco perché sin dall'antico, le scienze sono state demonizzate: la paura che esse strappassero Dio all'uomo. Fra le virtù demoniache appaiono appunto anche le scienze. I nomi di questi demoni derivano da radici ebraiche, egiziane, greche, babilonesi e persiane. Sono settantadue energie ben definite e a ciascuna di esse sono attribuite specifiche facoltà."

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Demoni  diavoli senza i quali la vita sarebbe un inferno
A voi Abigail

-Maze..mi hai sempre riservato grandi soddisfazioni, ti ho cresciuta proprio bene, se non fosse per quella figura bigotta di Lilith ti ci vedrei bene a regnare al mio fianco- Ahimè, posso girare tutto il cosmo, paradiso e Inferno compresi ma non troverei mai un'altra come lei /ammissioni inattese/

SatanADiabolo’s Profile PhotoSatana Prince
Il lampo e il fulmine.
Chi prima arriva, meglio alloggia. Ma alla fine - si sa - é sempre il fulmine a far paura. Il brivido del tuono che si scatena in pieno cielo, squartando velo e terreno. Squartando vita.
Io sono la leggiadra camminata tempestiva, sulla quale le tenebre si stendendo, mi sposano, mi vestono.
Maometto andò alla montagna, sacrificando ciò che l'uomo ha di più sacrificabile. Ma quando fu la montagna ad andare da Maometto... secondo voi cosa chiese? Sangue__ solo sangue__
A questo punto : se il mio / adorato / BFF Tanya smuove quel bel culetto per manifestarsi davanti a me e colloquiare parole no-sense, manco avesse battuto la testa giocando a chi lo mette nel cul0 a chi, be' é un gran bel problema.
«L'unica volta in cui hai osato pronunciare delle parole di ringraziamento, é stato dopo che ti ho dato il mio lato B perfetto come i miei pugni»
É sempre bello vedere che riesce a farmi avere tre ørgãsmī nell'arco di mezzo minuto. Ma capiamoci... io non sono la schiavetta di nessuno_
«Se mi conoscessi _bene_ (amo schernirlo) sapresti che preferirei morire piuttosto che diventare la regina di un posto, dove la gente preferisce uccidersi a vicenda schioccando le dita invece che dannare l'anima»
Amo il / mio / inferno. Ma sono perfetta in quanto cittadina di esso piuttosto che politica mancata.
«Sono fantastica come sicaria e guardiana dell'inferno.
Entonces.. dígame cabron : ¿Que quieres? ¿Muerte? ¿Sangre?
¿- Plata o plomo - no es así?»
Due cose so fare e nessuno_ come me può farle. Sono imbattibile. Sono invincibile. Possiedo antiquariati in grado di distruggere il mio BFF.
Infine, mi avvicinai a lui e lo baciai.
Dovevo, no? Solo noi possiamo.
«Ricordati che la mia vagina conta più di quella di mia madre, tck.
¡Puedo ser la reina quando quiero!»

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Mazemi hai sempre riservato grandi soddisfazioni ti ho cresciuta proprio bene se

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I vizi capitali… un elenco di inclinazioni comportamentali, oserei dire / abituali /, con la capacità di attaccare e modificare l'anima umana al punto di sottrarne la ragione e la realtà; tant'è che vengono chiamati "vizi".
Satana ha sempre millantato la sua grande passione verso la lussuria. É così facile far cadere in tentazione, uomo o donna che sia. Prima o poi, il desiderio accresce e divampa tanto quanto gettando benzina sul fuoco. Il mio vizio_ preferito era un mix irrefrenabile di gola - lussuria. Oh sì.
Necessito di ingordigia verso il sess0.
Il mio non é solo il mero abbandono ed esagerazione nei piaceri del sess0. La mia é insaziabilità su tutti i piani, fisico e carnale.
Dire di essere la BFF di Tanya, a questo punto, assomiglia solo ad una sciocchezza.
Ma non sono diventata bestia per niente. Vivo la mia vita in conflitto tra botte e sess0.
É la liberazione: non possiedo, io fõttø direttamente, in ambo i sensi.
«Avanti, lasciati andare bombón»
Lo incitai, sussurrandogli all'orecchio.
Gli stimolai il lobo, succhiandolo e mordicchiandolo. Vedere Laxory arrossire come un bambino fu la goduria fatta e finita.
Non saprei dire se fosse colpa o meno della canna, una droga leggera é come acqua per me, ma provai piacere e ilaricitá.
Gli strappai, letteralmente, i vestiti di dosso, ammirando quel fisichino niente male. Perché tenere nascosta una robina tale? Percorsi il suo addome con il dito indice, fino a giungere al cavallo dei suoi pantaloni. Il ghigno sul mio viso era nitido e reale. Parlava esplicitamente di solo atto carnale. Tutto del mio corpo e dei miei movimenti avevano solo un unico e semplice scopo.
Ma credetemi se vi dico che rimasi di stucco quando, da cacciatrice, divenni la preda, intrappolata nelle grinfie di un bacio fogoso e ardente. Sapeva di ogni più grande sconfitta, sapeva di cenere: oh mio Laxory, dalle ceneri si rinasce e anche tu, dannato come sei, rinascerai dall'inferno. Ma fatti coccolare da me_ per questa notte.
«Libera la bestia che é in te»
Lo persuasi, schioccando la lingua sul palato. La mia bocca già pulsava, consumata da un bacio che chiedeva più di quanto un uomo potesse mai fare. Chissá quanto era stato fermo - chissà quante sëghe per una scema. Federica la mano amica ora é reale, non più una bambolina.
Mi leccai le labbra. In seguito, fui io ad adagiarmi sul bordo della Jacuzzi, allargando le gambe e invitando il pazzerello a guardare, coi suoi occhietti folli, quello che Dio aveva sempre vietato. Me la sfiorai. Pulsava tanto che mi sfuggí un ansimo strozzato. Oh mamma, Maze !
«Dobbiamo giocare a chi prende chi?»
Non mi aspettavo si dilettasse in qualche giochetto alla Brazzers, ma sapevo che in lui si celava un mostro, assopito nel profondo, e la sottoscritta era pronta a svegliarla e domarla. Io posso. Sono capace. Sono la sicaria del Diavolo. La sua migliore amica. Io ho ~poteri~ che lui si sogna la notte. Ora prendimi Laxory.
«Impara a scøpare, non ad amare»

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Insomma, io ero nella vasca bella tranquilla a fare i miei ritualini satanici, e quel mongolo che fa? CHE FA?
Si butta a capofitto nella vasca con tanto di vestiti.
Ma nemmeno con tutte le botte del mondo - prese da piccolo, si intende - poteva ridursi così. Ma come diavolo_ é uscito? Più storto degli stori. MAREMMA CHE RABBIA.
Dopo essere stata inondata - a momenti morivo annegata -, mi "asciugai" il viso, rimanendo a fissare il corvino di sbieco.
MA COME STRACAZZO STAI LAXORY?
«Ma tu credi...»
Sì, ovvio. Non é uno che parla a vanvera - secondo la sua logica. Sua, certamente.
Tuttavia, mi venne da ridere. Cercate di capire anche me: avevo della sostanza stupefacente in circolo e un po - ma nemmeno molto - di alcol a compensare il tutto.
Immaginate il quadretto. Farete scacco matto. Matto cacco.
La mia risata era giustificata, non era lui ad essere divertente.
«E' ovvio che sia fatta di scoregge, idiota»
Palese, teoria più che palese. Chissà perchè la gente non ci arrivava. Tutto nella norma.
DIO_ ma quando è successo?
Tornai a rilassarmi. Non avevo più scusanti, a quel punto.
Ma sentivo che mi mancava qualcosa. Era come se tutto questo assemblamento venereo fosse stato miscelato per giungere ad un fine, ancora più divertente. Ecco la risposta giungere più veloce che mai.
Sghignazzai, Schioccai la lingua al palato e mi diressi verso Laxory. Una volta afferrato per le spalle, lo feci sedere sul fondo della jacuzzi, portando il suo viso a combaciare col mio. EHI EHI BUONGIORNO TESTA DI CAZZ0.
«So io cosa potremmo fare»
Gli sussurrai, aderendo il mio corpo nudo al suo.
Ammetto che era fastidioso sentire i suoi vestiti galleggiare attorno alla mia pelle, ma al contempo lo trovai divertente.
Un giochetto diverso: ma mi ero fatta l'idea di un Laxory santarello e non c'è niente di più / divino / che sverginare il bel bambino - oh Dio, guarda da lassù questa scenetta.
Gli presi la mano poggiandola sul mio seno, mentre io gli carezzavo - quasi con malsana dolcezza - il viso morbido e folle. I miei occhi iniettati di sangue cremisi erano fissi nei suoi, e solo da così vicino riuscii a leggere e comprendere tutta la sua malsanità - beh forse non tutta, ma l'erba è un sussurro di pensieri.
«Sai che nell'acqua si possono fare cose che nemmeno ti immagineresti?»
In realtà mi aspettavo che già prima gli andasse a fuoco il cervello; solitamente il verginell0 di turno impazzisce nel vedere una / bella / ragazza nuda. Ma la fogna poteva anche avergli tappato i sensi. Mi dilettai, perciò, in una bella danza, seduta a cavalcioni su di lui. Tutto sembrava più divertente mentre lo aiutavo ad accarezzare la superficie del mio seno, del mio ventre... su e giù, ridacchiando di tanto in tanto.
Insomma Laxory,non potrai rimanermi per sempre indifferente, o mi sbaglio?
«Allora scemo scemo, cosa vuoi fare adesso?»
Gli sussurrai sulla bocca, leccandogli a fior di labbra il contorno. Sapessi cos'altro sa fare la mia lingua!

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«Sono certa che essere la migliore amica del Diavolo-- o meglio, di Satana, abbia i suoi vantaggi. Considerando che Dio_ ha bisogno di noi per esistere. Mica dell'uomo.
É solo un passatempo la storiella dell'essere umano. Non aveva un cãzzo da fare e ha ben deciso di creare / voi /.»
Poteva essere la verità, come no.
Altrimenti Lucifero non si sarebbe mai ribellato e Satana non avrebbe rotto tanto le palle per avere un regno tutto suo. Questa situazione andava a vantaggio di tutti - per chi conosceva la verità. Detto questo, nonostante tentassi di ignorare quel brusio nel locale, il fastidio persisteva e mi innervosiva. Quanto avrei voluto afferrare quel piccolo insetto e schiacciarlo tra i miei polpastrelli; ma sapevo che ucciso uno, ne avrei dovuti uccidere altri mille.. ma che dico! a migliaia. E io non avevo voglia di passare la mia serata a far fuori mosche - no tranquilli. Belzebù non si scomoda per me. Era qualcos'altro. Qualcun altro.
«Non chiamare a te il lupo, faccia d'angelo.
Non starò certamente qui a proteggerti.»
Era vero, per metà. Perché se l'intento dovesse essere uccidere la / mia / preda... ecco, col cãzzo! É mio lui. Non condivido.
Mi andai a sedere accanto a lui.
Dovevo provarne di ogni.
Mi misi a flirtare. Lo accarezzai. Ocheggiai. Arricciavo le sue ciocche bionde tra le mie dita. Gli leccai le labbra. Lo annusai - ah sì, a noi demoni capita di annusare gli esseri umani. Li vediamo come pasti - ma poi non ce li pappiamo mica, mpf ! Illusi.
Insomma. Facevo qualsiasi cosa per attirare l'attenzione della presenza scomoda.
Devono esserci ragioni per infastidirmi. Umano o non, si é messo, comunque sia, contro la _ persona _ sbagliata.
«Fai. Finta. Di. Niente.»
Gli sussurrai sulle labbra, a denti stretti.
Comunicare con un umano non era facile, soprattutto io che provo disgustoso ad entrare nelle loro menti - almeno che non si tratta di tortura psicologica. Ma anche lì, mi fa comunque schifo. Tanto schifo.
Scopro cose che non vorrei sapere. Sia mai che vado a scoprire un tassello fragile nella testolina di faccia d'angelo. Divertente, né.
Ma dell'Ignoto, ancora niente.
Decisi di fare scacco matto: afferrai il colletto del biondino e tirandolo a me, lo baciai fogosamente ma al contempo con una nota leggiadra e soave di passione.
E puff ! Ecco il punto debole dei nemici. Il miglior momento per presentarsi.
X: non credevo te la facessi con gli umani, ora. O é un nuovo metodo di tortura? -
«Io non sapevo che ti scomoddassi per me, Amenadiel. O sei qui per quella _ faccenda? Ancora che ci pensi? Sei mica geloso? O ti manco.»
Bella storiella quella di Amenadiel. Una volta era un caro angioletto di Dio. Me lo scopai. Quasi me ne / innamorai /, ma poi lui fece la cavolata di innamorarsi veramente di un'umana, avere un primogenito, e preferire esso alla gloria eterna. Solo un angelo può fare ciò. Così divenne una sottospecie di umano immortale. Né carne, né pesce. O io a questo ero rimasta.
[…]

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«IO NON SONO UNA PERSONA VIOLENTA»
Gli ringhiai addosso, muovendomi di scatto verso di lui, ma senza fare realmente niente; era solo per spaventarlo.
Molto divertente. Ma andando al sodo - non quel sodo, sporchi maiali ubriaconi - trovai interessante l'offerta di quel babbione. Tanto ero già mezza nuda, che problema c'era?
Nessuno, ovviamente; a parte il fatto che, tristemente, mi accorsi di aver finito la mia canna. COME QUANDO?
Respirai. C'era quella di Lax nel caso. Decisi tuttavia di dedicarmi alla birra, che era ancora mezza piena - da brava demoniuccia, vedo il bicchiere - in questo caso la bottiglia - mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto. BE POSITIVE!
«Okeh»
Non che avessi molto da dire, preferii agire, altrimenti lo avrei ucciso sul posto. Mi era possibile? Certo che sì. WA!
Mi spogliai, completamente, davanti a lui. Non badai molto alla cosa, a dire il vero. Ho sempre amato mettee in mostra il mio corpo e sfilare davanti agli occhi bramosi dei demoni.
Laxory non era da meno. Amo il mio corpo: perfetto e sinuoso, modellato con delle curve perfette. Non troppo accentuate ed esuberanti, formose al punto giusto. Per non parlare del mio cul0 marmoreo; ha sempre fatto impazzire il mio bel diavoluccio, più dei miei pomp_ini.
E con totale non-chalance gli passai davanti, aprendo la finestra che portava all'esterno, godendo di quel panorama meraviglioso. L'effetto dell'erba, con la mia birra in mano e il cielo stellato, parevano essere appena usciti da un film; noi sembravamo appena usciti da un film - p0rn0. PUAH.
Ottimo paragone Mazikeen, non aiuta questo.
«OH!
Tu non vieni, Laxory scemo? I miei pugni ti hanno inchiodato al terreno?»
Scoppiai a ridere, inevitabile come mia reazione.
Sembrava un sacco da boxe o un pungiboal, come volete. Il fine é sempre lo stesso : prenderlo a cazzotti, e mi veniva anche bene. Il suo musino era perfetto per essere toccato dalle mie mani, sembrava fatto apposta, io sembravo fatta apppsta - in effetti, fatta lo sono.
Mi immersi nella vsca calda, lasciandomi sfuggire un gemito di piacere rilassante. Oh, se satana fosse qui godrebbe con me di questo ben di / Dio / - ah, idiota. Ti piace quando ti tiro in mezzo, mh?! Sì sì, Diuccio. Parlo proprio di quella cosa che ti nascondi tra le gambe e non é la tua coda di paglia.
Poggiai la bottiglia di birra sul bordo della vasca e mi immersi completamente, lasciandomi andare in superficie a peso morto. Ogni parte nuda del mio corpo era in bella mostra, ma mi gaiavo della brezza fresca che il vento notturno aveva portato assieme alla bella luna. Quante ore erano passate ormai? Quella canna mi aveva devastata.
Non immaginate Laxory. Mi venne nuovamente da ridere al pensiero.
«Da quanto non vai all'inferno?»
Gli chiesi, sfiorandomi il ventre diafano, disegnando con la scia dell'acqua un simpatico pentacolo, che prese letteralmente forma sulla pelle per poi evaporare.
Ghignai. Non sapete il dolore. Meglio così. Da quanto non mi puniscono!

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https://ask.fm/Zachary_Liam_/answers/158544610613

«Rancore? E che cosa vorrà mai dire?
E poi perché del rancore verso i francesi?»
La situazione stava degenerando.
Questo discorso stava cascando nel degrado senza che nemmeno me ne rendessi conto. Com'eravamo passati da insultare i francesi a chiedermi se provassi rancore verso loro? Perché dire la verità dovrebbe significare qualcosa verso i miei - mancati - sentimenti?
Trovavo la cosa ingiusta e insignificante.
«Se vuoi essere scassato di botte basta che lo dici»
Dissi, alzando le spalle.
Io sarei stata più brava, più creativa a differenza dei francesi puzzoni.
E poi si sa, essere pestati da una ragazza è il sogno di ogni uomo — specialmente quando si ha a che fare con una gran figa come me *modestia* per di più demone, il che equivale a figaggine doppia *mppff* e dolore doppio: tutto doppio al prezzo di uno. Che offertona signori! Nemmeno al Lidle fanno di queste offerte.
Qualcosa, tuttavia, mi disse che il mio insulto si rivoltó su di me senza una reale strategia. Non comprendevo questo lato degli umani. Anche la psicologa sfigata di Tanya (discorso out) aveva questa ossessione nel cercare di estrapolare i fantomatici sentimenti dalle persone. Aveva addirittura osato sostenere che portassi dentro me un enorme fardello di mancanza.
MA COME PUÒ MANCARMI QUALCOSA CHE NON HO MAI AVUTO?
Mi domando da dove caghi fuori certe cose.
Faccia d'angelo stava facendo lo stesso. Così estenuante sentirlo parlare che mi venne istintivo tirare fuori il mio pugnale_ e conficcarlo sul tavolo, sfiorandogli la mano.
Alla prossima avrei mirato le sue membra.
¿ESTÁ CLARO? Bien.
Sorrisi. Sorrisi di totale tranquillità.
Se continua così lo ammazzo davvero.
«Tua madre é feccia»
Ditemi tutto ma non che sono feccia, tck.
Non me lo si mette nel cul0 così facilmente.
«Comunque sia, indipendentemente da come mi senta io - dio më.rdã - il poter vivere "per sempre" mi permetterebbe di cambiare la vita. Essere chi voglio e ciancerie varie, non credi?
Tu che morirai a breve - sempre più brevemente se continua a sparare strønzã.të - dovresti pensare alla tua vita.
Ho sentito di molti umani che vedevano la loro vita poco prima di schiattare, come in un film»
L'odore di cognac inebriava le mie narici.
Le mie iridi rosse brillavano sotto quella luce fioca. Troppo spesso salvata la corrente in quella dannata lampada.
Qualcosa non quadrava, e non si føttë con torturatrice dell'inferno.
Mi leccai le labbra, schioccando la lingua sul palato. Speravo che qualcuno, a breve, aprisse delle danze elettrizzanti. A furia di sentire faccia d'angelo sparare vaccate, mi sarei sparata io alla tempia.
«Faccia d'angelo, hai detto che volevi finire in mezzo ad una rissa, giusto?»
Ugh, il mio sorriso si trasformò maestosamente in un ghigno.

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LunaticPsycho1’s Profile PhotoLaxory
É sempre stato un lavoretto del diavolo scegliersi la pecorella smarrita e indurla in tentazione. I demoni erano solo "sicari" (chi sì, chi no. Non tutti possono permetterselo) incaricati di mietere qualche anima o divertirsi sporadicamente. Non ho mai ucciso alcun essere umano che non fosse già morto. Quindi potete capire che il divertimento era pari a zero. Ma amo il mio inferno, la mia casa; potrei addirittura chiamarlo "il mio regno". Non tanto perché comandavo, semplicemente perché incutevo terrore quanto bastava per portare l'altro a sfidarmi: era festa tutti i giorni.
Insomma, vedere Laxory in questo stato di totale ignoranza, con il bel faccino trasandato e rosso come un pomodoro per l'imbarazzo, mi dava l'impressione di avere a che fare con una bella pecorella smarrita. Ero io la diavola in questa serata.
Ciò che però non capirò mai, é l'eccessivo / eccesso / con il quale Laxory riesca a mettere chicchessia alle strette. Potrebbe addirittura mandare su di giri - del tutto negativo - un Satana della situazione.
Ecco, scemo e più scemo nella vita reale.
Sarebbero proprio loro due. Il che non é per niente un bene se si pensa che uno é il giullare di turno, sfigato e dimenticato; l'altro é il Re dell'inferno, non proprio il primo idiota che passa per strada.
Avrei tanto voluto battere la fiacca e giacere nel divano, con la mia bella birretta in mano e la canna mezza finita — avrei usufruito di quella di Lax, tanto non gli sarebbe per niente dispiaciuto. Con i suoi dolcetti era felice tanto quanto _me_ dopo il sëssø. Provava una tale eccitazione nell'avere davanti quelle schifezze!
«Ma la tua ex fidanzata era per caso una grassona con il vizio di mettere un profumo alla vaniglia?»
/ Scusate / la mia delicatezza, ma era assai fastidiosa quella situazione. Per di più odio la gente che mangia con tanta gola. Non sono mai stata fan di quel peccato capitale. Avevo quasi sempre a che fare con grassone e grassoni in fin di vita. Piuttosto che salvarsi e vivere preferivano mangiare un ultimo dolce. No, non era appagante ma letteralmente disgusto, non avete idea.
Laxory pareva la stessa cosa, ma senza ciccia attorno al corpo — sarebbe stato più carino. Non ho mai fatto sëss0 con un ciccione--- WAIT!
Mazikeen perché pensi a sc0parë?
Oh giusto, ugh! Sono fatta come una scimmia e arrapata come un coniglio in calore. Direi che il tutto combacia. E in questo momento Laxory sembra l'unico cetriolo con una presa salda. Magari scopre veramente i piaceri del sess0. Se penso che fino a ieri stava con una cicciona.
Per il mio / bene /, questo assurdo desiderio cessò nel momento in cui a Lax diede di volta il criceto che ha al posto del cervello: MA QUALE STRACAZZO DI DEMENTE SENILE METTE UN RAZZO IN UN DOLCE? MA CHII? TE MATO HIJO DE PÜTĀ. TE PIDO LA CARA EN CÜL0 AL BURRO. ¡LO JURO!
«Laxory ti ammazzo.»
Lo feci, non letteralmente ma più o meno. Gli diedi tante di quelle botte da farlo diventare donna.
«Magari così rinsanisci.»

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https://ask.fm/Zachary_Liam_/answers/158540115765

Era un bel confabulare. Non ci avevo mai pensato in realtà.
So cosa starete pensando brutti pezzi di merd.a, che io probabilmente nemmeno sono capace di pensare.
Oh, sono sicuramente più intelligente e astuta di voi.
«Non mi piace il francese né i francesi.
Sono puzzolenti, non si lavano. La loro baguette sa di ascella, sia il pane sia quella che hanno in mezzo alle gambe. Pensano di essere dèi, ma sono solo cogli.oni con la r moscia, oltre che con il caz.z0 moscio.»
Ne avevo dette abbastanza - o forse no.
Non mi interessava se qualcuno mi avrebbe sentita o meno, qualche francese perbenista che credeva avrebbe potuto difendere la sua patria. Sono ladri, ecco cosa sono.
Solo perché hanno costruito una stupida antenna di ferro.
Tck, nemmeno una cazzo di cattedrale sono riusciti a tenersi.
Dopo il Re Sole, tutta la Francia é caduta nella disgrazia.
Potrei aggiungere che Hitler abbia fatto bene a voler sterminare anche loro - oh, ci sono cose che l'essere umano non sa. Io sì, ho torturato Hitler e Himmler nello stesso momento. Ma tornando a noi e al perché parlo lo spagnolo in Francia.
«I francesi direbbero: les incompeténts.
Gli darei ragione, in questo caso.
Tuttavia, Satana non ha una crisi di mezza età»
Ah già, non mi dimentico delle cose.
Ma ordinare da bere é la priorità. Sempre e per sempre.
NEMA.
«E per quanto mi piacerebbe visitare un altro pianeta, siamo confinati alla Terra.
L'essere umano é nostro, lo é sempre stato. Lucifero ha la sua battaglia con Dio, Satana invece si diverte a muovere l'uomo come le pedine di una scacchiera.
Facciamo tutti parte di un complotto terroristico.»
Io no, non propriamente.
Sarebbe stata una bella storiella, ma avrei dovuto ucciderlo seriamente, a questo punto. Il bello di essere me, é che posso fare e dire quello che voglio; chi mai mi contraddirebbe? Non un umano.
Mi correggo, un ex guardiano.
«Non credi che perdere ciò che eri e diventare feccia come ogni altro, ti abbia reso ancora più feccia?»
Doveva essere una domanda, ma come sempre é risultata essere un insulto. Non potrei mai, io. Non potrei vivere senza essere me. I miei poteri, le mie corna, i miei amichetti, il mio inferno... sono nata per essere demone. Sono nata_ demone.
Come potrei svegliarmi da un giorno all'altro ed essere una semplice umana?
Le ordinazione giunsero nel momento migliore, così da rinsanirmi. La Francia fa proprio male a noi demoni.
Il tocco di quella put.tana della Giovanna, é ancora qui, potente e santo, divino, schifoso.
«Quanto ti ritieni soddisfatto della tua vita?
Morirai appagato, oppure no?»
Alzai in alto il mio bicchiere di cognac, invitandolo a brindare.
Sentivo ogni sguardo su di noi.. gli occhi infimi e desiderosi dell'uomo. Percepivo ogni loro esigenza, ogni loro priorità; ma di riccioli d'oro nemmeno l'ombra.
Era chiuso in se stesso. Era la fot.tuta morte.

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https://ask.fm/LunaticPsycho1/answers/159019925240 https://ask.fm/LunaticPsycho1/answers/159034709496

LunaticPsycho1’s Profile PhotoLaxory
«Mi pare ovvio che non capisci un caz.z0»
Il problema non era propriamente suo.
Era normale, per lui, trovare schifoso il primo tiro; per molti faceva anche male al petto. Quando non si sa fumare.. quando non si ha mai fumato.. é normale fare certo errori.
«E va bene.
Ti renderò la vita più semplice»
Gli tolsi la sua canna dalla mano, spegnendola - per ora.
Feci io un tiro, aspirai ma prima di espirare avvicinai le mie labbra alle sue, senza entrare troppo in contatto e passai il mio fumo nella sua bocca.
«Ora aspira tranquillamente»
Dissi, sghignazzando.
«Dovresti sentirla più leggera ora»
Avendo preso tutto io, lui avrebbe sentito solo una piccola parte degli effetti. Nel frattempo mi tirai sul dal divano - avevo una così tanta voglia di birra, adesso, che avevo trovato la forza di sollevare le chiappe. Le bottiglie non erano congelate ma nemmeno tiepide, la temperatura perfetta; d'altro canto non faceva nemmeno così tanto caldo - il problema ero io ehehehe
«Allora? Come é stato?»
Gli chiesi, stappando le due bottiglie con i denti.
Gliene porsi una. Io mi scolai un po la mia, tornando poi a godere della mia canna.
«Più leggera, né?!»
Ovvio che sì.
Lo avevo imparato dai dei ragazzetti. Lo fecero con me la prima volta, dopo che ebbi avuto la stessa reazione di Laxory di poco fa. Beh, poi i ragazzi me li feci tutti. Lui é meglio non traumatizzarlo ancor di più.
Non oso immaginare cosa penserà della birra.
«Mer.da!»
Esclamai d'improvviso.
«Non ho pensato al cibo»
Ebbene, dopo ave fumato una canna coi fiocchi, é sistematica che salga la fame chimica, Bisogna essere attrezzati con una grande quantità di cibo.
«Sta qui»
Dissi. E in un batter d'occhio sparii e tornai con la stessa velocità con cui Lax si stava grattando la chiappa destra.
Tra le braccia tenevo pacchi e pacchetti di dolci e salati.
Li rovesciai sul divano.
«A te»
E ritornai a fumare.
Ero nella mia bella pace dei sensi, ma sentivo come mancasse qualcosa. Mi sembrava troppo silenzioso il bamboccione.
«Comunque trovo assurdo che tu non abbia mai provato nulla di tutto ciò. Ma dove hai vissuto fino ad adesso?»
Scoppiai a ridere.
Fumare mi faceva un sacco ridere. E la birra m faceva pisciare come i cammelli. Che palle.
«Ci penso io a te, Lax.
Se tu pensi di essere folle, é perché ancora non hai conosciuto me»
Un po tutti i demoni vengono considerati folli.
Io avevo un mezzo privilegio. Avevo imparato tutto da Satana e già solo il mettere in pratica i giochetti da tentatore mi rendeva superiore agli altri. Per quanto mi riguarda. riuscire a combinare lussuria e tentazione, é come fare jackpot.
«Spero che tu non ti deprima, Laxory.»
Mi leccai le labbra.
Ero pronta a rianimarlo nel caso.

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httpsaskfmLunaticPsycho1answers15903

https://ask.fm/Zachary_Liam_/answers/158520848181

No, non avevo presente. Forse non capiva che, nella mia mente, non esisteva nulla al di fuori della mia "religione".
Insomma, non é carino pensare che possano esserci altre / me / in formato migliore, o addirittura con un nome più fico.
Anche se, nessuno é migliore di me__
Ci ho messo carattere, sangue e sudore per vincere l'anomea che mi porto oggi. Soprattutto l'essere diventata la BFF del re dell'inferno. Sono certa che non é una cosa da tutti i giorni né tantomeno da tutti. Puoi essere chi vuoi, ma diventa la spalla del diavolo senza dargliela - sì vabbé, io gliel'ho data, ma non é mica una novità che i demoni facciano zin zin.
Intanto non é stato il primo lui, per me, tck.
«Trovo comunque ridicolo che la figlia di un fantomatico dio debba avere la protezione di qualcuno.
Le cose sono due faccia d'angelo: o le divinità di cui blateri sono peggio degli esseri umani, oppure menti»
Ed era più facile che si trattasse della prima parte.
Quando Dio mandò quello scempio del suo figlioccio sulla Terra, mica mandò qualcun altro in suo aiuto.
Dovette cavarsela da solo. Infatti morì a 33 anni ucciso dall'essere umano stesso - morale della favola? Dio fa schifo.
Gesù non tornò mai più sulla Terra. I figli di Tanya sì.
Boom bitches_!
«Detto ciò, faccia d'angelo.. il tuo insinuare che io lavori per il Governo, fa di me una sfigata e di te uno scellerato.
Io non lavoro per il Governo, dunque non sono una sfigata.
Sono una cacciatrice di taglie, seguo i "criminali" per raccimolare tanti bei money - E NO NON FACCIO DEL BENE MI PIACE SOLO PESTARE LA GENTE.
Il Governo é inutile. Era da anni che seguiva quel minchione di uno, e non riuscendo più a venirne a capo, han chiesto aiuto ai cacciatori.. ed io che sono la migliore sono stata affidata al caso. Conclusione? Tanti bei soldini per Mazikeen»
E per me, non esisteva parola più bella.
*Maze dance.*
«Non sono io che scelgo la città. Ogni volta la cambio.
Oggi sono a Versailles, l'altro giorno ero in Tibet, domani sarò al polo sud.. chissà!
La colpa, comunque, é di Satana. Ha ben deciso di prendersi le ferie dal suo trono e salire sulla Terra, ritenendola più divertente dell'inferno. Com'è che l'ha definito? umh.. ah sì, caz.z0!
Ha detto "noia mortale"»
Ero un continuo blaterare la mia storiella. Satana l'aveva combinata grossa ed io non avevo potuto oppormi più di tanto. Se l'ho picchiato? Certo che sì, non ho tutta questa paura, mh. Ho un carattere del caz.z0, lo so.
Fortuna che il mio parlare - sono una gran narratrice, ammettetelo! - ci aveva condotti in poco tempo nel posticino che faccia d'angelo aveva deciso per noi.
Dovetti ritirare le mie belle cornicina - nel caso non l'avessi già fatto - così da non avere tutti gli occhiacci contro. Per i miei occhi? Ah, per quelli non potevo farci molto. Amo il color sangue cremisi, le mie iridi.
«Para mi Cognac. Para él.. uh, vino bianco, fermo, senza bollicine, non troppo invecchiato. Precisamente giallo pagliarino. Vamonos.»

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httpsaskfmZacharyLiamanswers158520848181

https://ask.fm/Zachary_Liam_/answers/158516713269

Farneticavo io. Farneticava lui.
Farneticavamo entrambi, dunque non mi importó molto di ciò che aveva da dire.
Finché una piccola pulce si fece larga nel mio timpano, segnalando una parolina magica che attirò la mia attenzione come carne fresca al leone.
«Ex cosa?»
Aveva parlato troppo lui. Volevo saperne tanto io.
«Hey baby, io non ho ucciso nessuno.
Quell'alieno / vivo / é stato spedito al governo. Vivo... non vegeto, ma vivo.»
Odiavo quando disprezzavano i miei capolavori. La mia é arte sopraffina. Non comprensibile a chiunque, in effetti.
«Non ho detto che ti risparmierò, faccia d'angelo. Ho detto che per ora ti sei guadagnato l'incolumità»
Ribadii, accettando radiosa il suo regalino.
La studiai. La osservai. La annusai.
Poi me la infilai in tasca. Non ha senso farsi un bel giretto per Versailles se non si capisce molto cosa si sta facendo.
Era roba forte. Non fortissima. Ma forte.
«Bravo faccia d'angelo, hai capito tutto»
Dissi, invitando il biondino a farsi strada... nella strada. Assurdo come le città sembrassero tutte uguale tra loro. Solo nelle città moderne, ricche.
In Colombia, ad esempio, ogni angolo per quanto sgangherato sembri, é particolare e migliore di ogni altro.
Amo il sud America. É casa mia. Casa di ogni demone. Dimora del demonio.
Anche Versailles non scherza, ora che ci penso.
«Tu non mi sembri francese.
Sai chi sono io. Ora voglio sapere chi sei tu»
Sapeva, a metà.
Ma come si spiega a chi non sa chi sono io?
Diventa poi un circolo vizioso, una storia fantascientifica. Meglio ancora! Fantasy.
Come la Bibbia. Tutte stronzate quelle.
Non crederete mica che sia andata così?!
Mpf, c0glioni.
«Tu bevi? Un drinkettino.
Sobri, promesso»
Per quanto la promessa di una creatura come me possa valere.

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😈😈

mazikeendemon’s Profile PhotoMazikeen
«¿Está pronto, amigo?»
Gli chiesi, mentre mi dilettavo in qualche magia con il mio simpatico grinder.
«Ah Lax, metti le birre in frigo - sperando che abbia un frigo -
Veloce veloce. Vamonos!»
Ero esaltata. Eccitata.
Il cuore mi batteva scoppiettante nel petto.
Ero una bambina affamata. Desiderosa della mia droga. Della mia vivacità. Della mia adrenalina. La mia felicità.
Era tutto per me e quel tutto, lo avrei fatto scoprire al caro simpaticone scellerato.
«Si entra in nuovo mondo»
Esclamai euforica, invitando il caro Lax a sedersi accanto a me, sul divano.
«Mettiti comodo»
Gli dissi, leccandomi le labbra.
Gli porsi la sua canna e da buon maestro gli feci vedere come fare.
«Io ora te l'accendo e tu piano piano, la fumi. Aspira ma non troppo. Altrimenti muori»
Gli feci un fidato occhiolino.
Presi l'accendino, gli accesi la sua canna. Passai alla mia. E fu armonia, estasi.
La quiete si impadronì della mia persona. Il mondo si fece caotico ma al contempo soave, leggiadro. Io mi sentivo leggera; forte e vulnerabile al contempo.
I muscoli si estendevano tra le membra.
Le pupille si restringevano e si dilatavano come le corde di una fisarmonica.
Ero chiusa in una bolla ma non ero mai stata più libera di così.
«Allora? Come ti senti?»
Stavo lentamente annegando tra i cuscini di quel divano. Presto o tardi mi sarei ritrovata a strisciare a terra. Ma non era ancora tempo per le birre, no. Io le amo ghiacciate.
« / Diavolo / che caldo.»
Così mi tolsi i pantaloni e il felpone, rimanendo esclusivamente in canottiera.
Nulla di erotico, dovevo sentirmi comoda per il lavoro — priorità assoluta ultimamente.
«Ahora sì.»
E tornai nel mio mondo. Nel nostro mondo.

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Está pronto amigo

Gli chiesi mentre mi dilettavo in qualche magia con il

https://ask.fm/LunaticPsycho1/answers/159015602424

LunaticPsycho1’s Profile PhotoLaxory
Casina casetta. Perfetta per chi voleva sballarsi, non c'era posto migliore.
Lontani da occhi indiscreti, lontani dalla legge, lontani dai guai. Sarei potuta collassare in un letto, a terra persino, che in questo caso mi sarebbe importato poco.
Me la cavo con le canne, in realtà. Ma rilassa, eccome se rilassa — spero anche abbia della buona birra ghiacciata.
Ci pensai eh! e per precauzione ero pronta all'acquisto. A quanto pare, però, qualcun'altro era pronto a ben altro. Pronti alla corsa - o meglio - al galoppo.
«Ma perché continui a credere che io sia una cavalla?»
Anche l'ultima volta aveva osato. Ahimé non aveva ancora capito la lezione nonostante il bel cazzotto, dunque. Pessimo Laxory, pessimissimo.
Sbuffai. Non avevo voglia di aspettare, mentre Laxory invece, mi stava facendo aspettare anche troppo. Lo afferrai per quella bella chioma color negro pece, e sghignazzando - sì mi stavo divertendo -, lo buttai giù dalle mie spalle facendolo schiantare a terra.
«Datti una caz.z0 di controllata.
O te mato, ¡coño!»
Mi faceva infuriare l'idea di essere vista come la sottoposta. Io sono una fot/tuta demone nobiliare, sono Mazikeen caz.zutissimã torturatrice dell'inferno, e non sarà un minchione senza cervello a farmi andare al galoppo manco stessimo conquistando in pieno inverno la Russia e i comunisti mangia bambini.
«Ora muoviti e indica la strada.
E prega Iddio che ci sia un venditore di birra nel tragitto perché altrimenti te ne do tante.. ma tante.. che il deserto del Sahara torna ad essere una foresta»
Dovrei essere stata abbastanza chiara, con il mio tono minaccioso - ohohoho! - non dovrei aver fatto passare Roma per Toma.
Almeno spero.
Meglio non sopravvalutare l'intelligenza di Lax. Per quanto uno ci provi lui fa sempre di tutto per smorzarne la teoria.
Presi a camminare a passo felpato, non c'era altro tempo da perdere.
«Sono ancora curiosa di sapere come sia possibile che tu riesca a sopravvivere da solo. Esseri come te muoiono dopo un giorno.»
Vero, ma non verissimo.
Avanti Maze, quanto avresti scommesso su Satana?
«..che poi, io ancora non ho capito che razza di creatura tu sia.
Demone?
Mutante?
Ghoul?
Vampiro?
Uh, lo so! Scemoman! Ti si addice, sai?»
Tutto molto interessante. Domanda più che lecita la mia. Bisogna anche fare passare il tempo, nel / frattempo /.
Ah ECCO IL VENDITORE DI BIRRE MI DIA UNA CASSA INTERA GHIACCIATA GRAZIE PREGO CIAO.
Ed ora che abbiamo le birre... et voilà!
Direttamente a la maison.
«Home sweet home.
Finalmente, stavo impazzendo con te»
Entrai in casa, manco fossi a casa mia.
"Mi casa es tu casa" qui non funziona?
Chissenefrega. Mi stravaccai sul divano, accesi la luce, inchiodai una sedia davanti a me e iniziai a lavorare. Una canna era già fatta, ma quella per Lax era meglio che me ne occupassi io: gli misi un po di tabacco, poco poco; sia mai che muoia sul colpo.
Che ne so io se i suoi polmoni reggono.
Trapianto in due, simpatico.
[…]

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https://ask.fm/Zachary_Liam_/answers/158508616757

Mi leccai le labbra.
Gesto istintivo. NON PERCHÉ MI HA DETTO CHE HO L'ANGOLO DELLA BOCCA SPORCO. GIURO__ GIURO__ !!
Ok Maze, calma. La vittima é mia. Solo mia.
Oh che palle. Devo proprio ucciderlo?
«Sí devo ucciderti»
Affermai, lasciando la presa su di lui.
Mi resi conto che ero ancora sotto l'effetto demone: ossia, le mie belle cornicina da esposizione erano, appunto, in esposizione.
«...sappi che non lo voglio fare perché sono una demone e mi diverto ad uccidere»
In effetti, personalmente, mi diverto di più a torturare: la mia nomea da torturatrice dell'inferno non é tale a caso.
«Devo ucciderti perché hai visto l'alienuccio. O anche se non l'avessi visto, eri comunque presente a qualcosa che non avresti mai dovuto vedere. Regola del governo.»
Non mi andava di uccidere faccia da angelo. Pareva un buon samaritano.
Oh no, wait. Non pensate male.
Non é buon animo il mio.
Ma ci pensate? Faccia da angelo che mi porta in giro per Versailles.
«Scendi a patti con me, faccia da angelo»
Nuovo soprannome.
Non male Maze *batti cinque!*
«Potrei non ucciderti - non subito almeno -
E tu mi porti a fare un giretto.
É la mia prima volta qui - dopo luunghi seeecoli - e voglio fare qualcosa di divertente»
I cacciatori di taglie, d'altronde, non rispondono propriamente alla legge.
O meglio, io non sono obbligata a fare la brava ragazza — e poi, chi dice che potrei essere beccata? La demone qui sono io.
«Allora, ci stai faccia da angelo?
Certo che ci stai, solo uno stupido rifiuterebbe.
E per quanto stupido mi sembri, confido in te»
Novità novità anche per me.
Non risparmio nessuno.
Ma a Versailles che si può fare?
Fossimo stati a Parigi, un bel giretto sulla Tour Eiffel, una scappatina al Louvre e un giro tra le macerie della bella cattedrale di Notre Dame; magari avremmo avuto fortuna di incontrare il gobbo piangente.
Deve essere molto depresso, gli hanno bruciato casa, poraccio.
Mi leccai nuovamente le labbra.
Mi sistemai le ciocche nere dietro le orecchie e tirai fuori, dalla tasca del giubbetto in pelle, una sigaretta.
Ne avevo bisogno. Avrei bisogno di tante cose in realtà, ma non saprei dove cagarlë ora come ora, e sono quasi certo che biondino bello non conosca pusher.
«Dimmi, tu sei un bravo ragazzo?»
Sì, stereotipo bastardø.
Non mi fa valutare bene e qualcosa mi fa credere / chissà / che lui sia un bravo ragazzo. Ah, forse la faccia da angelo.
«...non hai in "famiglia" qualcuno che si droga? O magari tu ti droghi?
Una canna? Devo limitarmi alla sigaretta?»
Ho il brutto vizio di parlare da sola sebbene i quesiti non siano propriamente rivolti a me. Ma mi sembrano tutti così stupidi.
«Comunque.. sono Mazikeen.
So che vuoi sapere il mio nome.
Qualcosa mi dice che lo ripeterai altre volte»
Prima di morire o dopo quando ti farai una bella segã, lo so amico.

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https://ask.fm/LunaticPsycho1/answers/159008158968

LunaticPsycho1’s Profile PhotoLaxory
Qualcosa doveva pur essere successo.
Sì, devo essermi distratta e in quel breve attimo - brevissimo eh, perché io non me lo ricordo - Laxory dev'essersi ripreso.
Altrimenti non mi spiego.
Non mi spiego come gli esseri possano essere_ così scemi. Non scemi in quanto scemi, ma scemi. O in Laxory qualcosa non andava. Be' io opto per tutto e la finiamo qui, altrimenti non ce la caviamo più.
Giuro però che mi sono spaventata.
«MA SEI SCEM---»
Io...
Io non ebbi modo di compiere altro gesto che, non solo mi finí la sigaretta in gola per via del colpo improvviso - a me inaspettato - ma non ebbi modo di reagire e mi ritrovai a fare la trottola - o ad esserlo, IDK - come una coppietta innamorata.
Che disgusto.
«… come ci riesci?
Due secondi fa ti stavi deprimendo.
Giuro che sembravi un caz.z0 moscio.
O drogato. Tipo quando ti fai troppo di cocaina e i pensieri sbucano come funghi nel bosco, hai presente?»
No, penso di no.
Ma dovrebbe provare.
Magari non la coca. Forse meglio qualche droga leggere, per non morire sul colpo.
Io invece potevo dire ciao ciao a polmoni e stomaco: ok che non mi sono realmente utili, ma devo comunque fare un giretto al mercato nero per i due trapianti.
/ Guardai l'orologio - di sfuggita. Caz.zo! Oggi é giovedì, il mercato era ieri. /
Vita di merd.a.
E poi Laxory mi viene a dire che picchiare le persone é sbagliato.
«Picchierei te in questo momento»
Ammisi sinceramente, dopo essermi liberata dalle sue grinfie e sistemata. Dovevo riprendere coscienza.
«Comunque so cosa faremo io e te, oggi»
Non ero felice. Ma ero felice.
Contraddizione? No. Ero felice di quello che avevo pensato - e che in un modo o nell'altro avrei fatto - non ero molto felice della compagnia. Nulla contro Laxory, ma riguarda ovviamente Laxory.
Nulla di personale... ma è ovviamente personale il problema.
«Non me ne frega 'na beata minchia dei tuoi problemi, mi sembra ovvio.
Però sei folle. E la follia, quella dettata coi fiocchi, mi piace. Perciò, se riesco a manovrarti bene, farò di te il migliore amico che l'inferno - e la Terra - abbia mai visto»
No te preocupes, Tanya. Tú eres mi amor.
Laxory poteva essere quel compagno di avventure per una sola notte.
Sì, una sottospecie di botta e via, senza il sess0, o anche col sess0... dite che é capace?
«Ma tu.... ?»
No vabbé, non voglio saperlo.
«Ci stai? Ti fidi?»
Che domande. Mpf.
*Imprecazione*
«Andiamo»
Non aveva molta scelta. Gli afferrai il polso e me lo trascini dietro. A poca distanza da lì c'era il negozietto del mio friend pusher. Losco come posto, ma il migliore. Vendeva le canne già fatte, di quelle pure, non mischiate con la chimica. Gli diedi un bel bacione a stampo - e un pugno allo stomaco come pagamento - e me ne andai, trascinandomi dietro il bamboccione.
«Va che brava! Ti lascio scegliere il posto dove divertirci. Quindi?»
Ogni luogo é tuo. Dimmi dove e io sarò il GPS del momento.

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https://ask.fm/LunaticPsycho1/answers/158995927544

LunaticPsycho1’s Profile PhotoLaxory
Pareva fossi riuscita a conquistare il mondo.
Siedevo sulla punta della piramide. Non quella egizia; sarebbe fichissimo, ma l'Egitto non era ancora di mia competenza. Siedevo sulla cima delle piramidi Tibetane.
Ero stata mandata qui per catturare un certo furfante che scappava da secoli. Capite? Secoli!! E se qualcuno scappa da secoli - ed é umano - é perché ha fatto un patto col diavolo. But, where is the devil?
Non all'inferno sicuramente.
Quindi mi presi tutta la libertà, da brava cacciatrice di taglie, di catturare l'idiota.
Ci misi un po, lo ammetto. Ma mi guadagnai la possibilità di stare seduta su una piramide. Non ci avevo mai pensato. Ho sempre trovato riluttante il mondo umano.
Invece ora appartiene a me.
Ero famosa. Famosa tanto quanto all'inferno. Una regina. Una star. E ora vi starete chiedendo: com'è che dal Tibet, ora sei seduta accanto a Laxory frignone?
Già, me lo chiedo anche io.
E so di chi é la colpa, pensandoci.
«Tanya. Sei stato tu.»
Sussurrai sottovoce, maledicendolo poi di quanto avesse fatto suo Padre.
Dannato. Era solo uno sfigato quello.
Tornando però a Laxory. Perché piangeva?
Si può davvero piangere?
E come si fa? Ho sempre visto le persone piangere per il dolore. Lo avevano picchiato? Non sembrava.
«Oh Lax. Bella. Ciao. Hola.
¿Que pasa?»
Esalai un tiró di sigaretta, tranquilla. Come se nulla fosse — non era cosí?
«Qualcuno ti ha pestato? Ci metto poco a farlo a fettine»
Dissi, estraendo dalla tasca il mio adorato pugnale ricurvo; il manico era fatto delle anime infernali e la lama forgiata dai peccati capitali. Insomma, nessuno fuggiva dai miei colpi fatali e dolenti: erano anche un portale diretto per l'inferno. Un viaggio gratuito.
Gli diedi un colpetto sul braccio, inarcando appena il sopracciglio dall'incomprensione.
Non sono molto brava con queste cose. Non esiste umanità in me, e anche se dovesse esistere, non saprei dove sia. Non sono capace a... a... non conosco nemmeno la parola da attribuire ad un tale momento.
Oh caz_zo!
«What the fuck, amico.
Sembri una sega uscita male.
Nemmeno mi hai vista. E io non passo inosservata.»
Ero offesa. Ma non più di tanto.
Non avevo belle esperienze con Laxory, ora che ci penso. Non dovrebbe nemmeno fregarmene molto. Ma se si tratta di fare a botte o di fare festa o di fare entrambe le cose, io devo esserci per forza.
Sono l'anima di tutto — fuorché delle cose noiose. Quello é Tanya.
«Sembra che ti sia morto il gatto»
Tipica espressione umana.
Ho imparato molto dalle cavie che pesto ogni giorno.
Eureka!
«Vuoi venire con me a picchiare qualcuno?»
E questa é una pura dichiarazione d'amore, baby.

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httpsaskfmLunaticPsycho1answers158995927544

🌸

Occhi rossi. Rossi come il sangue. Come le fiamme dell'inferno-- ah no, quelle sono blu per via del ghiaccio. Non é vero che ti bruciano all'inferno.
Forse sì.
Forse no.
Dipende dai momenti.
Ma soprattutto devi dirmi cosa intendi.
Ah ops: *rewind*.
---da quando sono approdata sulla Terra, stile alieno daxanita – in realtà sono solo una demone –, la noia mi assaliva. Così decisi di fare qualcosa di produttivo, il che non equivale a qualcosa di buono, semplicemente trovai intelligente utilizzare le mie capacità – fare la prostituta non mi sembrava il caso – per passare il tempo.
E cosa può fare, secondo voi, Mazikeen la torturatrice dell'inferno? Ovvio! La cacciatrice di taglie. Legale. E potevo scassare di botte gli essere umani e non.
Ah. E nel frattempo venivo pagata, potevo girare il mondo e picchiare.
P I C C H I A R E. Capite?!?!?!?!?
Ora ritorniamo da dove avevo lasciato: occhi sangue. Sangue profondo come quello che sgorgava dalla testa dell'umano. Ero stata mandata in Francia, Versailles per la precisione. Io c'ero quando Giovanna d'Arco liberò i papi. Io c'ero quando il Re corruppe tutta la chiesa; ero io la corruzione. Sì, emh... non io in quanto io, ma ero una rappresentata.
[ come si suol dire "essere sempre al centro dell'attenzione, Mazikeen. ]
Taciamo là dove non ci compete, umana.
Torniamo alla mia storiella e a questo fantomatico momento, dove squarciai in due il corpo dell'umano — il quale si riveló essere un alieno. A quanto pare la Tour Eiffel era stata utilizzata da uno scemo scemo come trasmettitore, che gli permettesse di comunicare con i suoi amichetti. Peccato però che era un ricercato qui sulla Terra. In Francia. Ovunque. E meglio di me, non esiste nessuno. Pezzo grosso, dunque. Nemmeno i piani alti erano riusciti ad acchiapparlo. E no, non parlo di Dio_ e dei suoi figliuoli.
I cacciatori di taglie vengono considerati la feccia della feccia, e a me piace essere la feccia. Tutti mi vogliono ma nessuno che riesce a prendermi; e poi, per avere me, devono strisciare come Lucifero nell'Eden.
«*Slurp*»
Leccai per bene il mio alienuccio, spedendolo con un semplice "click" alla centrale. Ed ecco, la notte - ancora giovane - era tutta per me. Mi ci voleva proprio un bel drink. Me lo ero meritata.
Mi accorsi però, che non ero più sola. Non lo ero da un po in effetti. Abbastanza per poter uccidere colui che aveva visto. E a me piace / uccidere /. Con uno scatto mi proiettai davanti al mio osservatore: pelle rosea, giovane; capello biondi, labbra invitanti e occhi penetranti. Pareva non avere paura nonostante le mie corna, le mie iridi rosse, le mie zanne taglienti e la mia lingua serpentina, biforcuta e maligna.
«Posto sbagliato, momento sbagliato?»
Sussurrai sbattendolo al muro, inchiodandolo con la sola forza della mano.
Era una sensazione bellissima. Lo avrei fatto giacere lentamente. Godetti al solo pensiero. Era da un po che non torturavo per un fine fatale.
«Come la mettiamo, bellezza?»

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Occhi rossi Rossi come il sangue Come le fiamme dellinferno ah no quelle

https://ask.fm/baudelairekid/answers/155463341135

baudelairekid’s Profile PhotoCharles Von Doudelet
Odio__
Sì, ho sempre odiato quel tipo di falsa gentilezza. Le creature oscure non possono permettersi di essere gentili, eppure per qualche strano motivo c'è chi nella gentilezza nasconde tutta la crudeltà, permettendosi di abboccare la propria preda. MIO DIO CHE NOIA COSÌ PERÒ.
Trovavo assai ridicolo un tale ideale. Che divertimento può realmente esserci? Fingere di essere qualcun altro solo per fare colpo: ah, li tiro io i colpi, colpi a suon di calci in culo e pugni in faccia! Altro che requiem, sarei da palcoscenico io.
Ma il punto – per quanto possa sembrare la scazzottata – é un altro.
Squadrai il mostriciattolo dalla testa ai piedi, dopodiché schioccai la lingua sul palato, esalando un rumoroso: «tck» per poi alzare le spalle in segno di resa. Non che io mangi chissà quanto – bugia, mangio molto per noia – ma sono a Parigi cazzo, é un po come andare a Praga senza scopare né fumare; una gita di merda in pratica. La Francia é paradossalmente la stessa cosa: croissant e arte, una combo misera ma non male, specialmente quando si tira in ballo un'epoca passata, piena di disgrazie e tremori: al solo pensiero mi bagno.
«Non mi sembra una cattiva idea»
Ammisi, azzerando le nostre distante in un batter d'occhio. La sua anima puzzava, come tutti i vampiri… mi correggo, come tutti gli esseri, viventi o no — mpf che simpatica! I vampiri sono morti.
«Spero di non dover aspettare molto.
Nel frattempo, com'è che ti chiami?»
Non che mi piaccia conoscere gli appellativi della gente, in tempi record me ne dimentico, ma finché non divento schiava di droghe o alcol, so rimanere lucida se mi concentro. La mia persona era totalmente l'opposto di lui. Pareva così pacato, così candido… era la neve.
Io ero oscura, tetra, già solo i miei occhi incutevano timore, rossi come le fiamme dell'inferno e non mi curavo di essere oggetto di discussione per le persone: io sono da ammirare, dunque perché non dare spettacolo quando sono la protagonista? Ah, Tanya si indispettisce sempre ma non é che lui sia meglio di me.
Finalmente riuscii a finire la mia sigaretta, ingannando quel tempo che parve essere infinito, più della mia stessa esistenza.
Avevo taciuto per tutto il tempo, limitandomi a tenere gli occhi fissi su di lui.
Capisco molto di più una persona soltanto fissandola piuttosto che parlarci — mi innervosisce sentire la gente parlare a lungo, almeno che la richiesta l'abbia fatta io e non era questo il caso.
Ho bisogno di complicità, sono stufa di fare la santarellina su una Terra di corrotti, creature ed esseri umani.
Sono tutti così noiosi, eppure so che da qualche parte esiste uno spiraglio di oscurità che fa baldoria come non mai.
«Beh? Quanto dobbiamo aspettare ancora?
É facile che io muoia prima di mangiare?»
No, non sono mai stata né paziente né educata, ma c'è più gusto parlare così.
Schioccai nuovamente la lingua sul palato, questa volta con una nota di sensualità e non cattiveria: sono fottutamente sexy io.

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Language: English